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Autore: Gem    25/02/2017    1 recensioni
Questa è una raccolta di storie slegate tra loro e scritte per Promptember. Appariranno molti personaggi, ma la maggior parte delle fanfic sono AU e dedicate a Milo e Camus. Moltissimi generi presenti: storico, commedia, fantascienza etc.

«Vedi Cappuccetto?» il cacciatore, vestito interamente di nero, si sistemò un’arma in spalla spostando i lunghi capelli biondi dietro la schiena. Poi si avvicinò verso la creatura senza vita. «Tutti i bambini vogliono diventare cacciatori, non corrieri…»
«Smettila di chiamarmi Cappuccetto, Milo.» sentenziò severamente il corriere. «Non ho tempo per te. Il locandiere mi aspetta a Newark.»
Il bambino sbirciò il cacciatore.
Quel Milo si chinò accanto al corpo e, prese delle funi dalla cinta, iniziò a legare gli arti al corpo. Non si degnò di rispondere.
Il corriere allora avanzò di un passo. «Ci vediamo.»
«Se ti chiamo Camus resti?»
«Quando lavoro sono Corriere Rosso 11.»
«Dai, Cappuccetto è più simpatico.» il cacciatore iniziò a trascinare il corpo della bestia.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Gold Saints, Scorpion Milo, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: In viaggio
Rating: verde.
Tipologia: one-shot.
Genere: generale, commedia.
Pairing: //
Personaggi: Aiolia, Aldebaran, Milo, Camus, Shaka, Mu
Avvertimenti: POV di Aiolia, AU.
Parole: 982
Note dell’autore: NON SHIPPO AIOLIA E ALDY! HO MODIFICATO IL PROMPT! E anche parecchio. Non è tra le mie storie preferite di questo promptember, meh.
Prompt:
 
Person A and Person B being on a roadtrip of some sort with a group of friends. The person who is driving stops at a service station and Person A, who can’t sleep, wakes up Person B and suggests they go to get food/stargaze. They lose track of time and arrive back to find that their friends have driven away without them. BONUS: Person A and Person B aren’t a couple yet.
By @otpprompts
 
Quando l’auto riuscì finalmente a incanalarsi in una delle tante file, Aiolia tirò un sospiro di sollievo.
«Beh, perderemo un po’ di tempo facendo benzina…» commentò, poi gettò un’occhiata ai sedili posteriori. «Aldebaran, mi accompagni a fare un giro?»
Quello batté le mani, entusiasta. «Assolutamente! Devo sgranchirmi le gambe! Non ce la faccio più a stare compresso qui dentro.»
«Più avanti di così il sedile non va…» la voce di Camus suonò mezza assonnata. «Devo tenere le gambe alzate…»
Aiolia aprì la propria portiera e la luce dell’auto finalmente rischiarò l’abitacolo buio.
Egli, al posto del guidatore, era probabilmente il più fortunato del gruppo. L’auto era a sei posti, ma forse calibrata sulle dimensioni di sei gnomi, perché con una rapida occhiata poté constatare quanto gli amici fossero pressati come sardine l’un l’altro.
Nei sedili anteriori, Camus aveva la schiena rivolta al finestrino e le gambe sollevate, perché da sotto il sedile sbucavano alcuni bagagli. Accanto a lui Milo, che invece era riuscito a infilare le gambe sotto il cruscotto, teneva in grembo uno zaino voluminoso.
Dietro, beh, la stazza di Aldebaran aveva costretto i ben più minuti Mu e Shaka a stringersi nel poco spazio rimasto.
«A chi do le chiavi?» chiese Aiolia.
Milo scosse la testa. «Io non riesco a muovermi…»
Aldebaran scese dall’auto e Mu, approfittando del momento, sgusciò fuori subito dopo di lui.
«Ci penso io al pieno.» fece.
«Io devo andare in bagno.» aggiunse Shaka, lasciando per ultimo i sedili posteriori. «Prendetemi un’insalata.»
Come se avesse appena pronunciato una parola magica, Camus scattò sul sedile e mollò un calcio allo zaino sul grembo di Milo, che scivolò sul sedile del guidatore.
«Voglio anch’io qualcosa.» disse. «Un hamburger.»
Aiolia alzò un sopracciglio. «Guarda che il servizio ristorazione non è incluso nel viaggio…»
«Voglio anche della frutta.» aggiunse Shaka.
Aldebaran gettò un’occhiata alla fila di macchina che attendevano di rifornirsi di carburante, quindi si avvicinò ad Aiolia e prese il proprio cellulare.
«Avanti, prendiamo le ordinazioni.» sospirò.
«Urrà!» sbadigliò allora Milo, aprendo gli occhi e riappropriandosi dello zaino. «Viva il cibo.»
«Un’insalata e della frutta, e un pezzo di pane. Se c’è anche un succo di frutta.» ripeté Shaka. «Ci vediamo dopo.»
Mu si fece largo e si sedette al posto del guidatore, girando le chiavi nel cruscotto.
«Come Shaka, credo.» disse. «Ma io sono vegano. Niente formaggio, niente uova, e non voglio neanche quelle brodaglie con pezzi di verdure che vendono nelle confezioni di plastica. Ah e non mi piace la rapa. Non prendere nulla con le rape.»
Aiolia roteò gli occhi. «Che cibo gourmet pretendi di trovare in un auto grill?!»
«Un hamburger…» iniziò allora Camus, sospirando. «A due strati. Con delle salse e il cetriolo. E un pezzo di torta al cioccolato…»
«Non siamo da Mc Donald’s.» brontolò ancora Aiolia.
Milo tamburellò le dita sullo zaino.
«Io voglio dei salamini, oppure delle salsicce piccole di pollo… quelle del reparto salumi… basta che siano fresche. E con una salsina per accompagnarle. Tipo salsa di olive… o dello tzatsiki… e se non c’è della maionese…»
«Anch’io voglio la maionese.» specificò Camus.
«Aspetta prendiamo un barattolo in due. E anelli di cipolla.» Milo annuì. «E poi un pacco di patatine piccanti, un pacco di gomme da masticare e della coca cola. Anzi no. Prendimi della soda.»
«Ti prendo della soda caustica brutto idiota!» borbottò Aiolia. «Vabbé, ho capito, prendo quello che trovo.»
Camus allungò la mano, con enfasi. «Mi prendi i togo?»
Contrariato Aiolia chiuse lo sportello, facendo ripiombare Camus, Milo e Mu nell’ombra.
«Comunque ho scritto tutto.» fece orgogliosamente Aldebaran, agitando il proprio cellulare.
 
Le buste che Aiolia reggeva erano insolitamente pesanti, per essere dei semplici acquisti fatti in un autogrill. Persino le luci semi difettose dell’esterno gli ricordavano quanto assurda e piena di cibo non adatto a un viaggio fosse stata quella spesa.
Aldebaran si fece sfuggire un lungo respiro di sollievo.
«Quella pasta era così buona…» osservò. «Meno male che ne ho preso un altro vassoio.»
Aiolia gli gettò un’occhiata dubbiosa e si avviò verso le pompe di benzina, sbadigliando. Le file di auto erano ancora tutte lì.
«Non oso immaginare la puzza dentro la macchina…» gli fece notare, non senza una punta di disapprovazione. La mia macchina, aggiunse mentalmente.
Naturalmente, con gli occhi cercò subito di ritrovarla tra le miriadi di auto presenti. Si diresse verso la pompa di benzina che ricordava aver visto all’arrivo, ma… la sua auto non c’era più.
«Dove sono?» chiese solo, con un altro sbadiglio.
Aldebaran, al suo fianco, si voltò da entrambi i lati e alzò un angolo della bocca.
«Ma hanno già fatto?» domandò perplesso. «Pensavo ci fosse almeno un quarto d’ora di fila.»
Aiolia alzò le spalle, poi fece mente locale. Per recuperare tutti gli snack nel piccolo supermercato, e attendere che la tavola calda preparasse i restanti piatti, era passato comunque un bel lasso di tempo. Senza parlare della fila alla cassa, poi.
«Credo che siamo stati lì dentro almeno mezzora…» commentò, a denti stretti.
«Se ne sono andati senza noi?» azzardò Aldebaran, confuso. «Ma sono impazziti?»
Aiolia prese un lungo respiro.
«Non avrebbe senso.» disse solo, poi aggiunse con serietà: «Io li ammazzo.»
«Li chiamo.» propose Aldebaran.
Aiolia si fece scivolare su un gradino della più vicina scala e appoggiò le buste a terra, con rassegnazione. Sbadigliò. Basta. Aveva raggiunto il punto di non ritorno: era così stanco, che se fosse rimasto in quella posizione per altri dieci secondi si sarebbe addormentato.
«Non rispondono.»
«Li ammazzo…» mormorò ancora Aiolia. «Tutti…»
Poi, all’improvviso, la macchina parcheggiata proprio di fronte a loro accese i fari e lampeggiò due volte. Un viso familiare si sporse da un finestrino.
«Ma che state facendo lì?» chiese Mu, stupito. «Volete salire?»
«Oh.» disse solo Aiolia. «Quando siete arrivati?»
Aldebaran alzò preoccupato un sopracciglio. «Oh. Credo che d’ora in poi dovrebbe guidare Mu…»
Aiolia si piegò su una delle due buste.
Addormentato.



Ps. che bello la mia sessione d'esami è finita =u= da adesso in poi si pensa al Romics! Dovrei venire in cosplay (Camus incluso) tutti i giorni :3
  
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