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Autore: ElisabethPrime    25/02/2017    0 recensioni
Cybertron pianeta di esseri robotici intelligenti:i Transformers è messa a ferro e fuoco da una guerra tra due fazioni: Autobot che combattevano per la libertà e i Decepticon che volevano governare con la violenza che volevano ottenere l'All Spark per i propri principi e quando il pianeta stava per essere distrutto gli Anziani predirono una profezia riguardante undici ragazzi umani dotati di poteri avrebbero aiutato gli Autobot a vincere la guerra così partirono alla ricerca della Terra.
Anche sulla Terra c'era una profezia riguardante questi undici ragazzi che diceva che avrebbero protetto la Terra dal ritorno dei Demoni esseri malvagi senz'anima.
Una ragazza di nome Keira Barnes è ignara della profezia e fa una vita monotona in California ma un giorno qualcuno gli uccise i genitori e la sua strada si intreccia con quella degli Autobot appena giunti sulla Terra che devono cercare i loro salvatori e fermare Megatron prima che compia il suo piano malvagio:l'estinzione della razza umana.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bumblebee, Nuovo personaggio, Optimus Prime, Un po' tutti, William Lennox
Note: Lime, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Le cose davanti alla villa non stavano andando molto bene perché tra noi erano nati discussioni e litigi, tutti nati da Helena che a quanto pare non gli vado a genio e le acque si sono calmato da poco da mio padre e dal signor Rogers che è mortificato dal comportamento di sua figlia e il silenzio era calato su di noi come un telo di seta posato su delle cose fragili come i nostri sentimenti. Ero seduta sul muretto da sola con il gomito posato su i palmi delle mani pensando a tutta questa situazione quando una voce dolce mi riportò alla realtà – Hey-. Alzai la testa e incontrai gli occhi azzurro oceano del ragazzo che aveva messo in subbuglio i miei sentimenti e sorrisi –Hey Caine-. Dopo avermi sorriso si sedette vicino a me e posò delicatamente la sua mano sinistra sulla mia mano destra provocandomi uno strano brivido sulla schiena e disse –Seline perché sei qui tutta sola? Qualcosa ti tuba?-. -No, sono solo stanca di aspettare le altre due persone-. -Vedrai che arriveranno-. -Lo spero-. -Per caso pensi ancora alla litigata con Helena?-. -Cosa? No stai tranquillo-. -Guarda che non ti devi vergognare, mia sorella è al quanto squilibrata per me-. Non riuscì a trattenermi e scoppiai a ridere e si unì anche lui che disse –Devi scusarla Seline, ha un carattere al quanto difficile da gestire e si comporta come un maschiaccio cosa che a mio padre non va giù-. -Immagino-. -Comunque sappi che sto dalla tua parte anche se la persona che ha scatenato il litigio è mia sorella-. Gli sorrisi e dissi –Grazie Caine-. -Di niente- sorrise e continuò –Devo dire che anche tua sorella è al quanto agguerrita-. -Bè su questo devo darti ragione, nessuno riesce a pestare i piedi ad Ember e specialmente se viene preso di mira un membro della famiglia-. -Helena ed Emeber dovrebbero andare d’accordo allora ma come ho visto prima si odiano a morte-. Ad un certo punto sentì un nitrito diffondersi nell’aria così mi girai verso la strada e vidi altre due carrozze accostare sul marciapiede quindi dissi –Alleluia-. Caine rise e disse –La parola giusta in questo momento-. Detto questo scendemmo dal muretto e andammo vicino agli altri che si erano raggruppati in centro e quando riportai l’attenzione sulle due carrozze appena arrivate vidi scendere due ragazzi e un adulto che appena ci individuarono vennero verso di noi spediti e quando arrivarono da noi papà e il signor Rogers strinsero la mano all’adulto per poi voltarsi verso di noi e il signor Rogers mettendo la mano destra sulla spalla dell’uomo disse –Ragazzi lasciate che vi presenti mio fratello: Nathan Rogers-. Nathan Rogers era un uomo sui 53 anni ed era alto come suo fratello, aveva dei capelli corti di un color biondo scuro con delle striature di grigio, gli occhi erano azzurro mare, la bocca era sottile e aveva dei baffi spessi anch’essi striati di grigio, portava una giacca grigio scuro, un panciotto nero, pantaloni grigio topo e dei stivali neri e guardandoci uno a uno ci sorrise e dovevo dire che aveva un bel sorriso. Il signor Rogers continuò –Lui è mio nipote: Jared Rogers-. Jared doveva avere sui 17 anni ed era alto quanto suo cugino Caine, aveva dei capelli lunghi arruffati di un color castano scuro, gli occhi erano azzurro mare, la bocca era normale e niente barba, portava una giacca di un verde prato con ricami d’oro, un panciotto verde acqua, pantaloni color panna e dei stivali neri e ci rivolse un sorriso affascinante, era un bel ragazzo e Clarissa deve essersene accorta perché lo guardava con gli occhi fuori dalle orbite facendomi ridere. -Ed infine lui è Harry Jones-. Harry doveva avere sui 18 anni ed era alto come Jared, aveva dei capelli lunghi e ricci di un nero pece, gli occhi erano azzurri come il cielo limpido d’estate, la bocca era normale e niente barba, portava una giacca blu notte, un panciotto bianco candido, pantaloni neri e stivali neri, come ragazzo è carino non quanto Caine ma a quanto pare Ember gli piace perché lo fissa estasiata, dentro di me risi. Papà sorrise e disse –Mi pare che ci siano tutti Frank-. L’interpellato disse –Si, sono arrivati tutti-. A quelle parole io pensai “Finalmente cavolo!” ma ad un certo punto la voce del fratello del signor Rogers mi riportò alla realtà –Scusate il ritardo, stamattina qualcuno si è svegliato tardi-. Jared lo guardò e disse –Scusa padre ma ieri sera voi mi avete detto di allenarmi con la spada, cosa che facevo di prima mattina ed ero stanco-. Il signor Rogers disse –Non preoccupatevi, anche Helena è arrivata tardi-. Papà intervenne –Siamo già in ritardo e non serve discutere sul chi è arrivato prima e dopo, ora siamo tutti qui e George ci sta aspettando-. Io intervenni –Padre ora puoi dirci perché ci troviamo qui?-. Lui mi guardò e rispose –Non ancora Seline, ora entriamo e vi sarà spiegato tutto-. Dentro di me sospirai e ad un certo punto una voce maschile mi sussurrò –Curiosa quanto me sul motivo della nostra convocazione a quanto pare Lady Seline-. Mi voltai e vidi che la voce apparteneva ad Harry che mi sorrideva facendomi arrossire e risposi sempre sussurrando –Detesto stare all’oscuro delle cose signor Jones, forse capirà-. -Capisco eccome- poi si allontanò e seguimmo i tre adulti dentro la villa bianca tanto coperta di mistero. Finalmente scopriremo l’arcano che si cela dietro questa convocazione da parte di George Washington e degli Anziani”. Questa volta mi svegliai tranquillamente cullata da un movimento lieve e longilineo ma la schiena era la quanto indolenzita e non solo lei ma quasi tutto il corpo, quindi piano piano mi misi seduta stiracchiandomi e feci mente locale di cosa era successo: insieme agli Autobot eravamo andati a recuperare Arienne e abbiamo dovuto confrontarci con tre Demoni tra cui due gli ho uccisi io mentre Optimus uno salvandomi ed ora sono con lui diretti in Nevada ma una domanda mi sorge: quanto ho dormito?. Guardai fuori dal finestrino e vidi che il cielo era tinto di arancione con il sole che calava dietro alle montagne facendomi capire che eravamo ormai lontano da San Francisco e stavamo per andare in Nevada, ma quanto mancava e quanto eravamo in viaggio?. Ad un certo punto una voce profonda e calma irruppe nel abitacolo facendomi quasi sobbalzare –Ben svegliata Keira-. Mi misi la mano destra al petto e dissi –Grazie Optimus ma avverti prima, fra poco facevo un infarto-. -Scusa errore mio-. Risi e dissi –Sei perdonato-. Anche lui fece una specie di risata e disse –Come stai a proposito?-. -Sto bene…almeno credo, sono stanca-. -Stanca? Hai dormito? Almeno so che voi umani vi riposate per farvi ritornare l’energia per permettervi di affrontare la giornata-. -Si hai ragione, a proposito quanto ho dormito?-. -Per ben tre ore-. -Per tre ore?-. -Si, ti sei addormentata subito e i ragazzi ma soprattutto William erano preoccupati che stessi male ma gli ho rassicurati-. A sentire il nome di Will mi fece arrossire e dentro di me sentì le farfalle nello stomaco, più che non sia la fame, sarà da quando sono scappata da casa che non mangio e ora comincia a farsi sentire temo quindi chiesi –Quanto manca per arrivare a Carson City?-. -Pochi minuti ormai, dietro a quelle montagne c’è la città ma diciamo che è sorto un altro particolare che William e Hailey ci hanno rivelato finché dormivi-. Cominciai a preoccuparmi –Del tipo?-. -Loro cugino e loro zio hanno una casa in montagna ed è in mezzo hai boschi ma ci si arriva facilmente, temevo che per la mia stazza non ci passassi ma hanno detto che ci passo facilmente-. -Meglio per noi, come posto è isolato ma ho un’affermazione-. -Dimmi-. -Lo zio di Will e Hailey vi scoprirà-. -Abbiamo già risolto-. -Risolto?-. -Si, durante il viaggio i ragazzi gli hanno contattati per avvisarli del nostro arrivo e sa della nostra esistenza-. -Cosa?-. -Abbiamo dovuto, come zona è buona per nasconderci…-. -Quanto staremo li?-. -Il tempo necessario per delle cose e localizzare tua sorella, poi ce ne andremo-. -E poi?-. -Lo decideremo in seguito, per ora arriviamo da loro e salviamo tua sorella è la priorità assoluta, poi lo zio di Will e Hailey è un militare e potrebbe tornarci utile la sua alleanza-. -Gli altri sono d’accordo?-. -Concordano con me-. -I Demoni ci hanno seguiti?-. -No, dopo che ce ne siamo andati non ci sono più traccia di loro ma io sono preoccupato per i Decepticon-. -Pensi che ci diano la caccia?-. -Si, ogni uno di queste auto potrebbe essere uno di loro-. -Non possono essere Autobot?-. -Lo escludo, siamo solo noi qui sulla Terra-. -Ma ce ne sono altri?-. -Può essere e ho speranza che sia così-. -Se perdi la speranza perdi una parte di te stesso, senza la speranza non c’è scopo nella vita se non compiangere se stesso-. -E’ ciò per cui noi Autobot combattiamo, la speranza di ricostruire la nostra patria e avere quella pace combattuta che combattiamo da sempre per avere-. -Non siete gli unici che vogliono combattere per avere la pace, noi da anni ci combattiamo a vicenda per averla ma ancora non siamo riusciti ad ottenerla e sinceramente non so se ci riusciremo mai-. Nel abitacolo calò il silenzio e dopo Optimus continuò – Almeno il vostro pianeta è ancora intero e siete ancora in tempo per rimediare hai vostri errori, noi non abbiamo potuto e ora è tardi per tornare indietro-. -Non avevate scelta-. -C’è sempre scelta, noi non abbiamo fermato Megatron prima che cominciasse il conflitto-. In qualche modo lo capivo come ci si sentiva, anche io mi sento tutt’ora colpevole di non aver impedito la morte dei miei genitori ma se continuai a pensarci ti rovini l’esistenza quindi dissi –La colpa che sentiamo farà sempre parte di noi Optimus, sta a noi decidere se assecondarla oppure relegarla in un angolo remoto di noi stessi, come hai detto abbiamo sempre una scelta-. -Tu ti senti in colpa?-. -Si-. -Per cosa?-. -Per i miei genitori, mi dico sempre che se fossi arrivata prima avrei potuto evitare la loro morte ma ormai è troppo tardi per pensare a come potevo fare per evitare ciò che è stato, io avrò sempre questo rimpianto ma l’ho relegato dentro di me in profondità e dovresti farlo anche tu Optimus-. -Non è colpa tua, come ha detto William saresti morta anche tu-. -Lo so diamine ma…mi mancano tanto-. -Perdere le persone che ami è sempre devastante e io in guerra ne ho perse parecchie ma ho potuto rifarmi negli anni, ho vendicato le loro morti e avrei anche tu l’occasione di farlo- fece una pausa e poi continuò –Facciamo così Keira, entrambi cercheremo di relegare le nostre colpe dentro di noi e andremo avanti con le nostre vite ricordando sempre chi abbiamo perduto, per te va bene?-. Sorrisi e dissi –Per me va più che bene-. -Apposto allora-. Il silenzio era ricalato nel abitacolo quindi mi postai meglio nel sedile e ripensai a quei sogni che ho cominciato ad avere ogni volta che chiudo gli occhi, perché diamine li facevo? Erano al quanto strani, poi mi ricordai di una cosa che avevo promesso a Will quindi chiesi -Optimus potrei parlarti di una cosa?-. -Ma certo Keira-. Sospirai e dissi –Da quando…-. Fui interrotta dalla radio dalla voce di Will che disse –Capo siamo arrivati a Carson City-. Optimus con un tono divertito disse –Lo vedo da me William, grazie lo stesso-. Guardai davanti a me e vidi accostato alla strada un grande cartello blu con scritto sopra “Welcome to Carson City – Nevada State Capital” e dopo qualche chilometro vidi l’entrata della città: la strada asfaltata era lunga e nei fianchi c’erano delle casa di tutte le dimensioni e colori e fuori dai negozi c’erano delle grandi insegne e certe erano illuminate con colori stravaganti, c’erano fast food, casinò, librerie, negozi di abbigliamento e di scarpe, di elettronica e tanti altri, guardavo i negozi estasiata e vidi che i passanti con borse in mano guardavano la carovana con interesse e curiosità, forse non avevano mai visto così tante auto insieme ma forse più che altro una ragazzina di sedici anni a bordo di un camion ma a me non importava e dissi sempre guardando fuori dal finestrino –Non ho mai visto così tanti negozi tutti insieme, cavolo qui ci farei un bel giro e andrei in un bel fast food a mettere qualcosa sotto i denti-. Optimus rise e disse –Mi dispiace Keira ma finché non arriviamo a destinazione non possiamo fermarci-. Lo so che potevo sembrare una bambina ma dissi ugualmente –Uffa! E’ da quando sono partita con Will da San Francisco per venire da voi che non metto niente nello stomaco-. -Lo so e mi dispiace ma come ho detto non possiamo fermarci, sicuramente lo zio di William e Hailey vi darà da mangiare-. -Lo spero, non preoccuparti è che gli umani non sono fatti per restare senza cibo per giorni anche se io non mangio da quasi due giorni-. -Vuol dire che quando ce ne andremo da Carson City ci riforniremo di cibo-. Io risi e dissi –Lo spazio non manca quanto vedo-. Ad un certo punto la radio rifece un’altra interferenza e poi la voce di Will ritornò a farsi sentire nell’abitacolo –Optimus quando arriviamo alla fine della dobbiamo girare a destra e dopo all’inizio delle montagne c’è una strada sterrata che porta direttamente alla casa di mio zio, dovremmo inoltrarci un po’ nei boschi però-. -Allora io e gli altri ci trasformeremo finché il bosco non finisce-. Io intervenni –E’ sicuro per voi Optimus? Potrebbero vedervi-. -Non abbiamo scelta se vogliamo raggiungere quella casa, come ho detto quando potremmo ritornare in modalità veicolare non esiteremo a trasformarci-. Ad un certo punto la voce felice di Will si frappose nella discussione –Keira! Sei sveglia!-. Risi e dissi –Ciao Will, sono felice di sapere che sei felice di vedermi-. -Lo sono sempre Key, come stai?-. -Bene perché me lo chiedi?-. -Perché te lo chiedo? Che domande, sei rimasta indietro per affrontare un Demone e potevi morire diamine, non hai pensato a questo?-. -Certo che si ma se non fossi rimasta saremo morti tutti-. -Almeno l’avremmo fatto insieme, lo so perché lo hai fatto-. -E perché poi?-. -Per vendicarti-. -E se anche fosse? E’ un mio diritto-. -Lo so ma non a discapito della tua vita-. -E’ vero Will è la mia vita e per questo ho la libertà di scegliere cosa farne di questa, tu non puoi dirmi cosa fare-. -Sarà anche vero ma ci sono delle persone che ti vogliono bene come il sottoscritto, io ed Arienne eravamo preoccupatissimi per te-. -E ve ne sono grata ma non serviva-. -Si perché è arrivato Optimus, se no saresti morta-. Cominciavo ad innervosirmi per il suo comportamento quindi dissi –Will so badare a me stessa e non mi serve la balia-. Ad un certo punto Optimus intervenne –William lo so che il suo comportamento è stato sconsiderato ma il gesto è stato coraggioso, voleva impedire che vi facessero del male e che non veniste uccisi come i suoi genitori ed è intervenuta prima che lo facessero, non essere duro con lei-. -Lo so che è stata coraggiosa però poteva rimetterci le penne-. -Comprendo anche questo William ma è una ragazza forte e determinata, si sa arrangiare da sola e se avesse bisogno di una mano ve lo chiederebbe lei stessa, non è vero Keira?-. Io risposi –Certo che si e mi dispiace di avervi fatto preoccupare Will ma sapevo quello che facevo-. Si sentì un sospiro e poi disse –Scusa Key ma ho paura che quegli esseri facciano del male a te e agli altri, per poco non perdevo i miei genitori per colpa loro e so anche che tu hai il diritto di vendicarti su di loro, starò in disparte e ti lascerò condurre la cosa come credi giusto-. -Will non essere così drastico, ti voglio al mio fianco ma lasciami i miei spazzi per condurre questa cosa-. -Okey capo- e si mise a ridere e contagiò sia me che Optimus poi chiuse il collegamento e aspettai tranquilla che arrivassimo all’inizio della foresta. Dopo quindici minuti di viaggio arriviamo finalmente all’inizio della foresta quindi Optimus ci fece scendere e poi nell’aria si propagò il rumore di metallo e dopo il processo di trasformazione vedemmo tutti gli Autobot in modalità robot e dissi –Per fortuna che i pini vi coprono-. Optimus mi guardò e disse –Proprio per fortuna-. Ad un certo punto fui sbalzata per terra dopo che una persona che conoscevo assai bene mi abbracciò e la mia amica disse –Per fortuna stai bene Key, ero stra preoccupata per te-. Ricambiai l’abbraccio e dissi ridendo –Anche io sono felice di vedere che stai bene Ary ma come ho detto a Will non devi preoccuparti per me, so gestire la cosa-. Ad un certo punto Hailey che era arrivata vicino a noi disse –Si come no-. La fulminai con gli occhi ma lasciai perdere di ribattergli contro parole sgradite tanto non avrebbe cambiato niente, se una persona è stronza lo rimane per sempre. Dopo che ci fummo alzate Ary sorridendo guardò in alto e disse –Quindi sono loro gli Autobot vero Key?-. Io gli guardai e risposi –Si sono loro-. In tutta risposta gli Autobot si guardarono tra loro con uno sguardo interrogativo e poi Optimus chiese –Come fa a sapere chi siamo Keira?-. La cosa non si sarebbe dovuta sapere non prima che i diretti interessati spiegassero alla mia amica chi erano, ma la situazione in cui ci trovavamo richiedeva che svelassi chi erano e di questo mi dispiace. Ad un certo punto la voce odiosa di Hailey mi sussurrò all’orecchio –Mi sa che hai fatto una cazzata cocca, ora sarà da sbellicarsi dalle risate-. La guardai con uno sguardo di fuoco che se potessi la disintegrerei qui sul posto e dissi –Se non vuoi beccarti una scarica elettrica Hailey ti conviene smetterla e starmi lontano-. -Che paura! Ho visto come mio fratello stava male per te e ora come ora vorrei io darti tanti calci nel tuo sedere-. -Io e lui ci siamo chiariti, tu stanne fuori capito?-. -No cavolo, lui è mio fratello e tutto quello che riguarda lui riguarda anche me-. Stavo per ribattere ma la voce di Optimus interruppe la nostra conversazione –Allora Keira?-. Io gli andai d’avanti allontanandomi il più possibile da Hailey e risposi –E’ stato necessario Optimus-. -E perché mai?-. -Il padre di Arienne è stato ferito dai Demoni e lei voleva delle spiegazioni su cosa era successo…- sospirai e continuai –Ho ritenuto necessario che sapesse tutto compreso la vostra esistenza, senza di essa non sarebbe venuta con noi-. Optimus mi guardò per pochi secondi in silenzio e poi chiese –Il padre di Arienne è stato ferito?-. Io annuì e lui continuò –E hai ritenuto giusto metterla al corrente della situazione-. -Si-. -Va bene, ormai la cosa è stata fatta e non serve rinvangare la cosa e poi tu conosci la tua amica meglio di tutti noi-. Gli sorrisi e con l’occhio vidi Hailey che sbuffava e incrociava le braccia al petto, eccoti la sconfitta servita su un piatto d’argento cocca, dopo che Optimus ricambiò il mio sorriso si inginocchiò di fronte alla mia amica come aveva fatto con me e disse –Così tu sei Arienne Burton, la migliore amica della nostra Keira-. Lei lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite ma non con paura o stupore ma con eccitazione e disse –Si sono io-. -Da come abbiamo appreso non ti devo spiegare chi siamo-. -Mi hanno spiegato che voi siete i buoni e che ci proteggete da quelli come voi che sono cattivi e che provenite da un altro mondo, a proposito come si chiama il pianeta?-. -Il pianeta si chiamava Cybertron ed è stato distrutto da una guerra per avere l’All Spark-. -All Spark? Che cos’è?-. -E’ un cubo gigantesco-. -Oh! Siete qui per trovarlo quindi?-. -Si e dobbiamo proteggere voi e l’All Spark da Megatron-. -Megatron?-. Ironhide intervenne –Non hai detto che ti hanno spiegato?-. Matthew disse –Non è che siamo entrati nei dettagli Ironhide, andavamo di fretta e avevamo i Demoni alle calcagna-. Ironhide incrociò le braccia metalliche al petto e disse –Era solo per sapere-. Optimus e gli altri ridacchiarono e poi rispose –Megatron è il capo dei Decepticon e vogliono la vostra morte-. -E per i poteri che possediamo?-. -Esatto, loro e i Demoni vogliono la vostra morte-. Io intervenni –Scusami Optimus, ci vogliono morti perché possediamo questi poteri ma anche perché ci temono?-. -Quando raggiungeremo la casa dello zio di William e Hailey vi riveleremo tutto-. Detesto essere tenuta all’oscuro delle cose che mi riguardano e detesto ancora di più le persone che lo fanno ma gli Autobot mi hanno salvato la vita più di una volta quindi annuisco e Arienne entusiasta disse –Bene allora se dobbiamo raggiungere quella casa dovremmo muoverci-. Optimus annuì e disse –Il tuo guardiano Arienne sarà Bumblebee-. Bumblebee sentendosi in causa guardò prima Ary e poi Optimus e disse –Quindi…ho…un…altra…protetta…signore?-. -Esatto, oltre a William e Keira proteggerai anche Arienne-. -D’accordo…signore…infondo…sono il…migliore-. Arienne rise e disse –Sei molto vanitoso tu-. -Lo…so e…ne sono…fiero-. A quel punto tutti noi scoppiammo a ridere ed Ironhide disse –Quest’umana è un po’ strana ma infondo mi piace-. Ratchet chiese –E perché mai è strana amico mio?-. -Di solito la reazione normale a vedere robot giganti di ferro è il timore e la paura ma lei non ne ha avuta nessuno delle due e per questo mi piace-. Jazz disse –Piace anche a me questa ragazza-. Optimus disse –Sono d’accordo anche io- si alzò in piedi e continuò –Mettiamoci in marcia, prima arriviamo meglio è-. Daisy chiese –Perché?-. Lui la guardò e rispose –Sta venendo buio- detto questo ci avviammo per il sentiero e gli Autobot specialmente quelli più altri dovevano a volte abbassarsi. Ormai eravamo quasi arrivati stando alle indicazioni di Will e potei sospirare perché ormai avevo male i piedi e lo stomaco brontolava come non mai, il gruppo si muoveva in questa formazione ormai da ore: Optimus in testa e dietro di lui c’eravamo io, Will, Daisy e Matt, poi c’era Bee con Arienne, Daniel e Hailey, poi Jazz con Thea ed infine Ratchet e Ironhide con Michael e Charles, gli Autobot non sentivano la stanchezza ma noi umani si e a volte facemmo delle soste per riposare i piedi malandati. Per complicare la situazione ci mise Hailey che avvicinatomi a me disse –Finalmente sole!-. La guardai torva e disse –Ti avviso Hailey non sono in vena, quindi sparisci-. -E perché mai? Finché mio fratello è a parlare con Bumblebee possiamo parlare in tutta tranquillità-. Feci una risata ironica –Parlare? A quanto ho visto finora il tuo significato di parlare è urlare alla persona odiata che hai di fronte il tuo rancore e da quanto ho capito io non ti sto a genio-. -Sei perspicace allora, si tu non mi stai a genio-. -Ma va!-. -Fai anche la spiritosa?-. -E’ una delle mie qualità cocca- stavo per andare avanti e lasciarla da sola quando mi voltai verso di lei sempre camminando e dissi –Ah! Sei pregata di lasciare in pace sia me che Arienne-. -Chi la tua amica svitata? Sarà meglio perché non voglio rischiare di essere contagiata dalla sua “svitataggine”-. -Ritira tutto quello che hai detto!-. -No e questa è solo la verità, la tua amica è pazza da legare-. Ad un certo punto la voce di Will si frappose nella nostra litigata –Hailey smettila subito!-. -Cosa! Non è mica colpa mia se la sua amica starebbe bene in manicomio-. A quelle parole non ci vidi più e non so come mi sentì l’energia che caratterizzava i miei poteri riaffiorare in superficie e nei palmi delle mie mani si formarono le piccole sfere di energia che feci scontrare contro il terreno facendo fermare tutti che guardavano la scena allibiti e gridai –NON PERMETTERTI PIU’ DI INSULTARE ME, MIA SORELLA E ARIENNE, SE LO RIFAI LA PROSSIMA SFERA DI ENERGIA COLPIRA’ TE E CREDIMI NON SARA’ PIACEVOLE PER TE!-. Invece di incutere paura le mie parole fecero infuriare Hailey che da prima mi guardava allibita e poi i suoi occhi si infuriarono e si tinsero di un azzurro acceso come era accaduto a Matt, nelle sue mani si formarono delle palle di fuoco e gridò –TU CREDI CHE QUESTE MINACCE MI IMPEDICANO DI INSULTARE TE E QUELLA RAGAZZA PAZZA COME HARLEY QUEEN? TU NON HAI IDEA CON CHI HAI A CHE FARE E TI ORDINO DI STARE LONTANO DA MIO FRATELLO PERCHE’ CREDIMI IL FUOCO FA PIU’ MALE DELLA TUA ELETRICITA’- detto questo puntò la sfera di fuoco contro di me che feci appena in tempo a schivare abbassandomi e dissi –Sei pazza?-. A quel punto Will gli prese i polsi e la fece voltare in malo modo verso di lui che gridò –ORA BASTA HAILEY MI HAI STUFATO PORCA PUTTANA TI COMPORTI COME UNA BAMBINA! SONO IO IL FRATELLO MAGGIORE E DECIDO IO CON CHI FARE AMICIZIA E CHE TI PIACCIA O NO KEIRA E’ MIA AMICA E LO E’ ANCHE ARIENNE, CHIEDI SCUSA!-. Lei lo guardò con gli occhi sgranati e disse –No-. -CHIEDI SCUSA DIAMINE!-. A quel punto lei sospirò e rassegnata disse –Scusate- detto questo si tolse via dalla stretta di Will e si allontanò da noi. Io ero a terra a guardarla allontanarsi quando dei passi pesanti che fecero tremare la terra si avvicinarono a me e la voce possente di Optimus si propagò nel silenzio che si era creato per questa situazione –Keira stai bene? Ti ha colpita?-. Alzai lo sguardò e vidi nei suoi occhi zaffiro la preoccupazione quindi sorrisi e risposi –Si Optimus non preoccuparti sono tutta intera-. Lui mi porse la sua mano e disse –Posa la tua mano sul mio palmo Keira, ti aiuto ad alzarti- feci per protestare ma vedendo il suo sguardo mi trattenni e feci come mi aveva detto e quando fui in piedi lo guardai e dissi –Mi dispiace-. Lui mi fece un lieve sorriso e chiese – Dispiace? Per cosa?-. -Per quello che è successo, sono stata io ad iniziare-. -Avrai avuto le tue buone ragioni per esserti ribellata ad Hailey, a quanto ho visto finora lei non è la campionessa del controllo-. -Ha insultato pesantemente la mia famiglia e Ary e questo non potevo permetterlo, vuole mettere anche becco sulla mia amicizia con Will-. -Allora è tutto risolto, la colpa è sua perché ha insultato la tua famiglia ed ha agito molto pesantemente-. -Anche se anche io ho usato i miei poteri?-. -A differenza di lei tu hai fatto colpire la tua energia a terra, lei voleva colpirti e questo non doveva farlo-. Ad un certo punto Will si avvicinò a me e mi abbracciò –Keira per fortuna stai bene-. -Si tutto apposto-. -Non so più che fare con lei, devi scusarla-. -E’ tutto apposto Will, non sono ferita e io sono una che perdona facilmente le persone-. -L’ho notato- mi sorrise e continuò –Finché non farò entrare nella zucca vuota che si ritrova mia sorella come cervello che sei mia amica tu stammi vicino okay?-. -So badare a me stessa-. -Non ne dubito Key ma vorrei che mi ascoltassi questa volta-. Sospirai non tanto convinta e dissi –E va bene-. Ironhide disse –Tua sorella non ha la testa vuota Will-. Optimus intervenne prima che il mio amico parlasse –Ironhide, William a ragione-. -Cosa?-. -Si, sua sorella deve imparare a controllarsi e non può scagliare palle di fuoco a nessuno di noi, ormai siamo una squadra e deve affidarsi a noi-. -Ma non è giusto Optimus, ha iniziato lei-. Matt intervenne –Ironhide, non ha iniziato Keira ma è stata Hailey insultando la sua famiglia e Arienne-. Ironhide lo guardò e disse –Solo perché ha insultato la sua famiglia-. -Non è giusto Ironhide punto e basta, lo so che è la tua protetta ma…-. -Ed è quello che è infatti, la mia protetta-. Ad un certo punto Bee intervenne –Ma…prendertela…con la…mia…protetta…invece ti…risulta…conveniente…vero…Ironhide?-. Jazz e Ratchet si guardarono e il secondo scosse la testa esasperato mentre il primo disse -Per l’All Spark-. A quel punto Optimus gridò –Ora basta! Smettetela tutti e due!-. Bee e Ironhide lo guardarono e il primo disse –Scusa…capo-. L’esperto di armi dalla corazza nera non dava segno di volersi scusare quindi Matt lo guardò di traverso e disse –Ironhide-. Lui lo guardò e chiese –Che c’è?-. -Questa cosa era estesa anche a te, non sei esonerato-. -Ma ho ragione-. -No invece Hailey deve imparare a controllarsi, fra poco non faceva del male a Keira e sei tu in veste di suo guardiano a fargli capire i suoi sbagli, lo so che parlare non è nel tuo genere ma prova a fare uno sforzo se tieni a lei-. Ironhide lo guardò ancora per qualche secondo e poi sospirando guardò il leader Autobot e disse –Perdonami Optimus-. -Scuse accettate amici miei, ora vai a recuperare la tua protetta Ironhide che dobbiamo rimetterci in marcia, fra poco si farà buio e se non arriviamo alla casa prima dovremmo accendere i fari ma così riveleremo la nostra esistenza agi umani-. Ironhide annuì e disse –Subito Prime- dopo di che si voltò ma prima di raggiungere Hailey mi guardò e mi sorrise per poi andarsene, era il primo sorriso che mi rivolgeva. Ormai stava diventando buio pesto quando scorgemmo la casa in lontananza incastrata in mezzo hai pini con le luci accese e stavamo per perdere la speranza e al punto che gli Autobot dovevano per forza accendere i fari cosa che fortunatamente non dovettero fare perché arrivammo alla casa, eravamo tutti fermi al limitare degli alberi a decidere come procedere perché trovarsi robot alti otto metri fuori di casa non era un granché bello e infatti Jazz chiese –Cosa facciamo?-. Daisy che l’affiancava disse –Un bel dilemma, sa del nostro arrivo ma trovarsi dei robot fuori casa specialmente di una casa di un militare è un po’ rischioso, potremmo beccarci un proiettile in testa-. Io intanto guardai l’abitazione finché ancora c’era un po’ di luce: la casa era fatta di mattoni marrone chiaro con delle grandi finestre con tende bianche e aveva un portico di legno bianco che percorreva tutta la veranda aperta con delle assi di legno di nocciolo, aveva un muretto di pietra basso che percorreva tutta la proprietà e nel giardino erano impiantate piante verdi e qualche fiore ma mentre i miei occhi vagavano nell’immensa proprietà vidi che di fianco alla casa c’era un grande capannone di legno scuro con una finestra sul tetto e mi chiesi che cavolo poteva servire un capannone, sentendo il problema del gruppo mi venne un idea e dissi –Credo che dovremmo occuparcene noi ragazzi, andiamo noi ad avvisare lo zio di Will e Hailey-. William mi guardò e sorridendo disse –Ottima idea-. Bee chiese –Sicuri di…volerlo…fare?-. Optimus disse –Non vedo altre soluzioni Bumblebee, rischiamo di spaventare a morte i due umani-. Ratchet intervenne –Sono d’accordo con te Optimus, ma se per caso ci sono i Demoni?-. Prima che Optimus rispondesse lo guardai sorridendo e dissi –Ce ne occuperemo noi Ratchet, infondo possediamo dei poteri per qualcosa-. Il medico mi guardò e disse –Lo so ma siete ancora inesperti, potreste farvi male o peggio-. -Bè tu sei un dottore Ratchet quindi siamo tranquilli con te dei paraggi-. Ironhide disse –Sei preoccupato per la loro incolumità Ratchet?-. -Bè Ironhide direi, prima cosa siamo i loro guardiani e seconda cosa noi Autobot preserviamo la vita e non la distruggiamo-. -Calmati amico era solo per dire-. Jazz incrociò le braccia al petto e disse –Non dovremmo perdere tempo signori, più lo sprechiamo più il raggiungimento della missione si allontanerà da noi e stare qui a litigare non serve-. Optimus che era rimasto in disparte nella conversazione disse –Jazz a ragione, dobbiamo fidarci dei nostri nuovi amici-. Stava per rivolgersi a noi quando nell’aria si sentirono degli spari che ci misero in allerta e infatti i nostri amici robot si misero in posizione di combattimento e Optimus disse –Ragazzi venite dietro di noi subito, Autobot in posizione e proteggete gli umani-. Noi non ci perdemmo in chiacchere e andammo da dietro gli Autobot che si erano messi in cerchio per coprire tutti gli angoli dove poteva avvenire un attacco ma ad un certo punto con la coda dell’occhio vidi i due fratelli guardarsi negli occhi esasperati quindi chiesi –Tutto bene Will?-. Lui portò la sua attenzione su di me e rispose con un tono esasperato –Si tutto apposto-. -Allora perché sei così esasperato?-. -Perché conosco l’artefice degli spari-. Optimus a quelle parole lo guardò e chiese –In che senso lo conosci?-. Will lo guardò e rispose –Potete stare tranquilli ragazzi è nostro cugino-. Michael che teneva Charles dietro di se per proteggerlo disse –Mi stai dicendo che quello che sta sparando e vostro cugino?-. Hailey lo guardò e disse –E’ un ragazzo a cui piacciono le armi e poi nostro zio è un militare e gli ha insegnato a usare le armi fin da quando aveva quattordici anni-. Jazz disse –Sarà utile in squadra-. Ironhide disse quasi ghignando –Lo penso anche io, questo ragazzo mi piace-. Optimus a quel punto disse –Ecco perché sarai il suo guardiano-. A quel punto ci mettemmo a ridere e il diretto interessato disse –Ecco ci mancava un altro moccioso da proteggere-. Matt che ancora rideva disse –L’hai voluto tu Ironhide-. -La prossima volta chiudo il becco-. A quel punto noi ragazzi tornammo davanti agli Autobot e poi Will guardandogli disse –Ci occupiamo noi di lui, vi facciamo un segnale quando potete mostrarvi-. Jazz chiese –E quale sarebbe?-. -Lo capirete quando sarà il momento-. Charles chiese –Andiamo tutti?-. -Meglio di no, allora vengono con me Keira, Hailey, Matt, Daisy e Arienne-. Io e quelli che aveva chiamato ci mettemmo di fianco a lui e Will disse –Aspettateci qui, torniamo subito-. Optimus annuì e disse –State attenti-. Io lo guardai e dissi –Contaci Optimus- detto questo con Will in testa ci avviammo al capannone. Arrivati in prossimità della porta di legno del capannone Will stava per aprirla quando si voltò verso di noi e disse –Per chi non conoscesse nostro cugino state attenti, diciamo che non gli piace essere preso di sorpresa e diciamo che è un tipo al quanto stravagante quindi non badategli tanto e non dategli corda che se no lui non la smette più-. Arienne chiese –Perché?-. Hailey la guardò e rispose –E’ un chiaccherone, un rompiscatole per dirla breve-. Io chiesi -E’ così pessimo?-. Will rispose –Non è pessimo, solo che a volte fai difficile sopportarlo ma devo dire che ultimamente è migliorato vero Hally?-. La diretta interessata rispose –Se per migliorato intendi dire che è diventato logorroico invece che pesante si è migliorato-. -Dai sorellina meglio logorroico che chiaccherone no?-. Daisy intervenne –Non vorrei sembrare scortese ragazzi ma dobbiamo andare da vostro cugino e da vostro zio prima che gli altri si facciano scoprire, non voglio vederli morti-. Matt aggiunse –Daisy ha ragione e poi comincia a diventare freddo e mi sto congelando il naso e qualcos’altro, chi ha orecchie per intendere comprenda-. Io feci un risolino appena percettibile e dissi –Si devo dire che la vostra zona riproduttiva è al quanto fragile e non sia mai che si rovinino-. A quel punto Matt vedendo che Ary e gli altri si erano messi a ridere divenne rosso in faccia e poi guardandomi male chiese –Da quando sei diventata così simpatica Keira?-. -Da poco credo e poi è una delle mie splendide qualità-. -Si si come no ma chi la fa se l’aspetti, quindi preparati perché potrei colpire in qualsiasi momento-. Ary che era dietro di me disse –Io ti copro le spalle Key-. -Ecco Matt ho una compare che mi guarda le spalle-. Will ad un certo punto intervenne –Mi dispiace interrompere questa scenetta ma come ha detto Daisy dobbiamo muoverci quindi entriamo e state dietro di me d’accordo?- noi annuimmo e seguimmo obbedienti Will dentro al capannone. Entrata vidi che il capannone era illuminato da una grande lampada appesa al soffitto e che era arredata da tanti tavoli e mensole di legno chiaro e appoggiati sopra c’erano degli oggetti che mi fecero sgranare gli occhi da quanti cerano: armi di ogni tipo e dimensione partendo dalle pistole hai lanciarazzi ed erano disposti in un ordine impeccabile che quasi mi fece accapponare la pelle provocandomi una certa inquietudine. Una voce dal tono solare mi risvegliò dalle mie riflessioni –Siete arrivati finalmente cari cugini, papà sta per andare di matto letteralmente-. Will e Hailey gli andarono incontro investendolo in un grande abbraccio e il primo disse –Scusa cugino ma durante il tragitto abbiamo avuto un inconveniente spiacevole-. -Scommetto che è coinvolta la nostra Hally vero?-. Quest’ultima sbuffò e disse –Secondo mio fratello è sempre colpa mia-. Will la guardò e disse –Non ci vuole un indovino e poi ti sei resa ridicola-. Hailey lo fulminò facendogli una linguaccia e poi Will ci guardò e disse sorridendo –Ragazzi lasciate che vi presenti nostro cugino: Clinton Rogers-. Clinton doveva avere sui 17 anni ed era alto quanto Will, aveva dei capelli corti e arruffati color castano scuro, gli occhi azzurro mare, la bocca carnosa, aveva una barba appena accennata e portava una camicia di jeans chiaro aperta tipo giacchetta, una T- Short di bianco candido, Jeans scuri e scarpe da ginnastica grigio topo, era un bel ragazzo e infatti con l’occhio vidi Arienne guardarlo con gli occhi affascinati e lui se ne deve essere accorto perché le rivolse un sorriso dolce che la fece arrossire. In coro dicemmo –Piacere Clinton-. Lui rise e disse rivolto a Will –Devono essere simpatici-. -E lo sono…- ci guardò sorridendo e poi continuò –Cugino loro invece sono Keira Barnes, Daisy Johnson, Matthew Lewis e Arienne Burton-. Lui ci sorrise e disse –Piacere di conoscervi…- poi fece una faccia interrogativa e chiese –Sono solo loro?-. -No Clint aspettano fuori-. -Con i vostri amici?-. -Non ti sfugge niente-. -Non per vantarmi ma sono un tipo intelligente, comunque falli entrare-. -Lo stavamo per fare comunque sei pronto?-. -Certo che si-. Will andò al portone, gridò agli altri di raggiungerli e dopo dieci secondi la terra cominciò a tremare sempre di più ogni volta che si avvicinavano e poi apparvero il resto dei ragazzi che aspettavano fuori seguiti dagli Autobot che dovettero abbassarsi per riuscire ad entrare un po’ imbarazzati e a quel punto sentì Clint esclamare –Per tutti i diavoli! Sono giganteschi-. Hailey gli diede una pacca amichevole sulla spalla e disse –Scommetto che non te li aspettatavi così grandi-. -No io me li immaginavo un tantino più piccoli di così-. Will rise e disse –Lascia che ti presenti il resto della truppa: loro sono Daniel Huston, Thea Lance, Michel O’Brian e suo fratello Charles O’Brian- Clint gli fece un cenno di saluto con la mano e Will continuò –Invece loro sono Bumblebee, Jazz, Ironhide, Ratchet e Optimus Prime il leader degli Autobot-. Clint a quel punto si avvicinò e disse –E’ un onore incontrarvi Autobot-. Optimus si inginocchiò e disse –L’onore è il nostro Clinton Rogers-. Forse non aspettandosi tanta cortesia ed educazione da parte dei robot Clint li guardò stranito e al tempo stesso meravigliato dicendo –Sarà meglio che vada a chiamare mio padre e vi porto da mangiare, sarete affamati- a sentire la parola “cibo” il mio stomaco brontolò in segno di protesta per tutto quel tempo di digiuno e Clint ridendo disse –Come pensavo, torno subito- e scomparì dietro al portone lasciandoci in un silenzio surreale. Dopo dieci minuti in cui avevamo parlato della reazione del nuovo acquisto della squadra finalmente Clint tornò e con lui suo padre che appena vide gli Autobot sgranò gli occhi estasiato e sorpreso ed esclamò –Porca paletta! Esistono veramente-. -Te l’ho detto papà…- poi rivolto a noi continuò –Ragazzi lui è mio padre: Aidan Rogers ed è un Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti d’America-. Aidan Rogers era un uomo sui 48 anni ed era alto sul 1,83, aveva dei capelli corti biondo oro, occhi azzurro mare, una bocca sottile, aveva una barba appena accennata e portava una camicetta di seta nera con le maniche risvolte fino hai comiti, Jeans scuri con una cintura di cuoio nera e stivali stile Cow-Boy di cuoio marrone scuro, per la sua età era un bell’uomo e deve essere da li che il figlio ha preso la sua bellezza. Dopo che ebbe contemplato in ogni particolare gli Autobot gli occhi si posarono su di noi e quando vide i due nipoti sulla sua faccia si dipinse un grande sorriso e disse andandogli ad abbracciare –William! Hailey! Finalmente siete arrivati-. Loro contraccambiarono l’abbraccio e Will disse –Siamo felici di vederti zio e scusa il ritardo ma abbiamo avuto dei contrattempi-. Sciolto l’abbraccio chiese preoccupato –Del tipo? Spero non seri-. -Siamo stati attaccati-. -Cosa? State bene?-. -Si tutti quanti-. -Chi è stato?-. -Prima di continuare su questo discorso lascai che ti presenti i miei nuovi amici- detto questo i due fratelli ci presentarono a suo zio che rimase al quanto colpito da noi e noi da lui. Dopo all’incirca dieci minuti di spiegazioni su tutto quello che era successo durante la strada per venire qui e avere messo nello stomaco del cibo che anche se era dei panini al formaggio era la cosa più buona che avessi mai mangiato il signor Rogers disse –Fatemi ricapitolare: allora questi ragazzi possiedono dei poteri e sono in grado di uccidere i Demoni, voi provenite da un altro mondo chiamato Cybertron e siete in guerra con i Decepticon che vuole la nostra estinzione e avere l’All Spark ed infine danno loro la caccia e voi li proteggete sia dai Demoni sia dai Decepticon che sono alleati, mi sono dimenticato qualcosa?-. Optimus scosse la testa e disse –I ragazzi sono menzionati nella Profezia che i nostri Anziani previdero quando su Cybertron c’era ancora la guerra-. -Hai detto una Profezia Optimus?-. -Esatto perché?-. -Non può essere-. Ratchet chiese –Cosa non può essere signor Rogers?-. -Anche qui sulla Terra esiste una Profezia-. Optimus chiese –Una Profezia? Ne è sicuro?-. Lui annuì –Essere un Maggiore dell’Esercito mi da delle libertà e sono a conoscenza di cose che ad altri sono precluse-. Jazz disse –Siamo a cavallo ragazzi, stavolta abbiamo noi il coltello dalla parte del manico-. Ironhide aggiunse –Dovremmo sfruttare la cosa prima che le teste bacate dei Decepticon ci arrivano se no addio vantaggio-. A quel punto non capendoci più niente non riuscì a trattenermi e dissi –Scusate l’interruzione ragazzi ma di che Profezia parlate? E perché centriamo noi?-. Gli Autobot e il signor Rogers si voltarono a guardarci e quest’ultimo chiese rivolto hai robot –Non gli avete detto niente?-. Optimus rispose –Abbiamo ritenuto opportuno aspettare di essere presenti tutti prima di rivelare una cosa grossa come questa-. -E avete fatto bene, non è una cosa da essere presa alla leggera-. A quel punto chiesi –E’ una cosa così malvagia?-. Optimus mi guardò con il suo sguardo dolce e disse –Keira non è una cosa malvagia ma è una cosa che sicuramente ti stravolgerà la vita e potete prenderla male come invece no-. -Bene allora raccontatecela, ora siamo tutti qui-. Ratchet intervenne –Oggi ne avete passate tante è meglio che riposate, vi diremo tutto domani mattina-. Daisy chiese –Dobbiamo aspettare ancora?-. Jazz rispose –Si Daisy, domani vi sarà detto tutto-. Anche Matt protestò –Ma non siamo stanchi-. Ironhide intervenne –Se Ratchet ha detto così ci sarà un motivo, ricordatevi che lui è il medico della squadra-. Optimus si inginocchiò di fronte a noi e disse –Lo so che per voi è difficile rimanere all’oscuro ma avete la mia parola che domani vi sarà detto tutto e non avremo più segreti di quel tipo-. Dentro di me ebbi una battaglia tra ragione e sentimento: la ragione mi diceva che dopo tutto quello che era successo e passato avevamo il diritto assoluto di sapere e dare un senso alla morte dei miei genitori, mentre il sentimento diceva che aspettare il giorno dopo non sarebbe successo niente e che nelle parole di Optimus dovevo fidarmi perché diciamolo io di lui mi fido cecamente anche se lo conosco da poco, c’è qualcosa in lui che mi spinge a farlo e sarà il carisma che irradia ma sento che potrei consegnarli la mia stessa vita quindi deciso di assecondare il sentimento e dissi –D’accordo Optimus ci fidiamo-. Lui mi sorrise e disse –Ne sono contento, ora riposatevi-. Ad un certo punto il signor Rogers disse rivolto al figlio –Clint portali in casa e mostragli le camere, non ce ne sono per tutti quindi usate una camera in due e preferibilmente le femmine con le femmine e i maschi con i maschi-. Clint annuì e rivolto a noi disse –Ragazzi seguitemi- e cominciammo a seguirlo ma prima di uscire mi girai verso il leader e chiesi –Parlerai allo zio di Will e Hailey di Isabelle e scoprire se ci può aiutare?-. Lui annuì e disse –Stanne certa Keira mi occuperò della cosa, ora va e buonanotte-. -Buonanotte anche a te Optimus- detto questo uscì anche io dal capannone per seguire i miei amici. La casa era spaziosa e mi piaceva molto ma il momento era stato rovinato da Hailey che con il suo modo odioso mi disse che non dovevo prendere la decisione per tutti perché lei ovviamente non era d’accordo ma gli altri mi difesero dalle sue accuse e ci avviammo verso le camere e decidemmo di dividerci così: io e Arienne, Daisy e Thea, Matthew e Daniel, Michael e Charles mentre Hailey essendo l’ultima femmina rimasta divise la stanza con suo fratello Will, la nostra stanza era spaziosa e carina: le pareti erano coperte da una carta da parati bianca con dei ghirigori rossi con delle cornici con paesaggi appesi, il pavimento era coperto da una moquette bordò, c’era un grosso armadio di legno di fianco alla grande finestra con delle tende bianche e hai lati c’erano due letti singoli con delle trapunte rosso sangue, io ed Arienne eravamo felici della stanza come due bambine con delle nuove bambole quindi guardando nell’armadio trovammo due camice da notte che Clint aveva detto di indossare e ci infilammo sotto le coperte al caldo e sospirando di questo momento di pace. Prima che potessimo chiudere occhio Arienne disse –Comunque Hailey è veramente fredda e scortese-. -Te ne sei accorta…- la guardai e continuai –E’ un amore vero?-. Lei annuì ridendo e disse - Non riesco a capire perché c’è l’ha su con te, in fondo non gli hai fatto niente-. -Lo so ma sentendo Will è gelosa-. -Gelosa? Di chi?-. -Di me-. -Cosa? Sul serio?-. -Si, crede che sto cercando di portarglielo via e Will mi ha persino detto che non ha amici perché appena la vedono trancino i ponti con lui-. -Ma è terribile-. -Già Isabelle non si è mai intromessa nelle mie amicizie, nemmeno con Dave-. -Tua sorella è un modello da seguire, altro che quest’arpia-. Ridemmo e poi Ary disse con una voce allegra –Parlando dei fratelli Rogers, cosa c’è tra te e William?-. A quelle parole arrossì e dissi agitata –C…Cosa? T…Tra me e…e William non c’è n…niente Ary-. -Si puoi farla a tutti Key ma non a me che sono la tua migliore amica e ti conosco più delle mie tasche e vedo come lo guardi, ti piace vero?-. -Io non…- inutile che provavo a mentirle ed ha ragione lei, mi conosce meglio di chiunque altro quindi sospirai e dissi –Si sto provando qualcosa per lui, da quando l’ho conosciuto e guardato negli occhi ho la sensazione che lui mi capisce come nessun altro e che posso fidarmi di lui e c’è un'altra cosa che è strana-. -Quale?-. -E’ come se fossimo destinati a stare insieme, come se ci appartenessimo dalla nascita-. -E’ una cosa strana ma forse sono gli effetti dell’amore però…-. -Però cosa?-. -E’ successo anche a me-. -Cosa? E con chi?-. -Ti sembrerà starno anche perché l’ho appena conosciuto ma quando ho guardato negli occhi Clint ho provato le stesse emozioni che tu hai descritto con Will-. -Si ho visto come lo guardavi con gli occhi a cuoricino-. -Non è vero!-. -Ary!-. -Si forse hai ragione ma il punto è un altro Keira, questi sentimenti normalmente si provano dopo settimane in cui esci con un uomo e non in uno sguardo-. -Lo so ma siamo normali? Non siamo anormali ma non è normale che delle persone possiedano questi poteri, queste cose si vedono nei film dei supereroi-. -Già ma nemmeno cinque robot giganti che si trovano ora in un capannone sono normali, queste cose sono nei film di fantascienza Hollywoodiani-. Risi e dissi –Decisamente queste cose non sono normali ma credo che d’ora in poi dovremmo abituarci a questa anormalità e ad avere cinque robot come protettori-. -Meglio abituarci subito e poi non è così male averli attorno, sono simpatici e buoni-. -Già ormai è normale stare con loro e non provi più soggezione, chi sa se Bells gli piaceranno- Nominare mia sorello dopo aver passato la giornata a non pensarci e ricordarti che è in mani nemiche mi fa male e la voragine nel petto si fece risentire ma la voce di Ary mi impedì di caderci dentro come ormai facevo ogni volta che pensavo alla mia famiglia –Ne sono sicura Key e poi sono anche sicura che la ritroveremo e ritornerà qui con noi sotto la protezione degli Autobot, dobbiamo avere fede-. -Io la fede c’è l’ho Ary ma ho paura di non salvarla in tempo, mi rimane solo lei-. -Non devi averne Keira e sai perché?-. -Perché?-. -Perché gli Autobot non permetteranno ha questi Decepticon di farle del male come non permetteranno di fare del male a noi, ho visto come ti tratta Optimus-. -Optimus? Che c’entra lui?-. -Bè ti tratta in modo dolce ed è molto protettivo nei tuoi confronti e vedo che ci tiene a te-. -Cosa c’entra lui adesso?-. -Centra il fatto che ti vuole proteggere e non so perché ma c’è qualcosa che lo spinge a farlo, ho visto come ti ha protetto con Hailey e che non gli è andato a genio il suo comportamento, se devo essere sincera credo che non gli piaccia tanto-. -Non significa niente Ary-. -Significa invece Keira, se il suo istinto di Autobot gli dice di proteggerti lo farà ancora e credo che non si arrenderà nel salvare Isabelle per due motivi: il primo è che è nel suo istinto da buono salvare le persone dalla sofferenza e secondo perché non vuole vederti soffrire-. Mi venne in mente un aneddoto e dissi –Se devo dirla tutta c’è stato un aneddoto prima che venissimo a salvarti-. -Del tipo-. -La sera del mio arrivo al loro nascondiglio ero uno straccio per la morte dei miei genitori e vedevo che era dispiaciuto per me e la mattina dopo mi chiese preoccupato il mio stato e anche dopo lo scontro con i Demoni a casa tua l’ha fatto-. -Vedi? Ci tiene a te ma vedo che anche Bumblebee-. Sorrisi e dissi –Bumblebbe mi ha salvato la vita e ha preso a cuore la mia incolumità come quella di Will-. La sentì sospirare e disse –Abbiamo appreso che sono più umani di certe persone-. -Se sono umani loro chi sa i Decepticon-. -Già saranno dei mostri senza cuore e poi come possono volere la nostra estinzione?-. -Per avere questo pianeta penso, se no cos’altro li spingerebbe a compiere queste azioni e vogliono sbarazzarci di noi e gli Autobot perché sanno che gli fermeremo-. -Non credo che ci siano altre spiegazioni in merito…- la sentì sbadigliare e continuò –E’ meglio continuare questa conversazione con gli altri domani mattina, in fondo è un argomento che potrebbe interessare a tutti ora sono stanca-. -Anche io e poi hai ragione, gli altri vorranno sapere e…- la guardai e dissi sorridendo –Grazie Ary – non servirono altre parole per spiegare questo grazie e infatti lei mi sorrise e disse –Di niente Key, se no cosa servono gli amici se non nel momento del bisogno?-. Ridemmo e poi chiudemmo la luce esauste per la giornata trascorsa e prima di chiudere gli occhi pensai a mia sorella e a quanto manca poco per stringerla in un mio abbraccio. Resisti Isabelle sto arrivando a salvarti.
   
 
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