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Autore: joe_stronger93    25/02/2017    0 recensioni
Dal testo
"..Non avere paura di mostrare ciò che sei! Non avere paura di mostrare i tuoi difetti e non nascondere mai i tuoi sentimenti, perchè non c'è niente di più bello di ciò che sei realmente e di quello che provi.."
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' fatta. Ormai non c'è più nulla che potrà separarci; ci siamo scambiati una promessa di amore eterno, e, una brava ragazza, mantiene sempre le sue promesse, come io mantengo le mie.
Ho intanzione di renderla felice il più possibile e, anche se ci vuole ancora qualche anno, non vedo già l'ora di poterla chiamare "mia moglie" e di vederla nel suo bellissimo abito da sposa mentre cammina verso l'altare, verso di me.
​E' vero, ormai mi sono perfettamente integrato nella società ma, per noi demoni e mezzi demoni, le cose funzionano in modo un po' diverso, soprattutto riguardo la scelta del proprio compagno di vita; infatti, tra noi non esistono né matrimoni né cose del genere, ma un semplice rituale, che avviene quando si ha la prima volta con la persona con cui decidiamo di trascorrere i nostri giorni; in quel momento, infatti, la marchiamo con i nostri denti e in quel momento le trasmettiamo addosso il nostro odore. Questo rituale viene fatto dai maschi sulle femmine.
​Ricordo ancora come se fosse ieri, il giorno in cui abbiamo avuto la nostra prima volta, anche se è stata un po' inusuale e inaspettata; ma è proprio lì che l'ho marchiata.

​Penso questo, quando, un improvviso urlo mi fa destare; è proprio la mia Gio. La vedo sudata, rossa e ansimante
-E' successo qualcosa? Che cos'hai? Mi fai preoccupare!- le chiedo, scuotendola per le spalle.
Lei scuote la testa e ansima; capisco che vorrebbe dire qualcosa, ma fa fatica a esprimersi
-S-Sessho...maru...portami in....ospedale...- dice con voce flebile e guardandomi
-Come pensavo, ti senti male....- la guardo preoccupato, ma poi scuote la testa
​-Mi si sono rotte le acque!- dice in uno strillo; spalanco gli occhi e mi faccio prendere dal panico:-C-Calmati!-
​-Sono calmo!- dico e chiamo la limousine che arriva poco dopo; quindi la prendo in braccio e la faccio stendere sul sedile posteriore mettendomi accanto a lei, facendola stendere sulle mie gambe e andiamo in ospedale.
​Durante il tragitto le accarezzo i capelli e la guardo per farla stare più tranquilla, ma noto che lei ansima sempre di più e continua ad urlare; la distanza tra una contrazione e un'altra diminuisce sempre di più; non so se arriveremo in tempo in ospedale, prima che i bambini nascano. Poi ecco che vedo in lontananza un edificio bianco, l'ospedale, e mi tranquillizzo.

​Appena arrivati, scendiamo dalla macchina e la tengo in braccio, correndo verso l'entrata, e poi verso il reparto, quando si avvicina a noi una dottoressa
​-Presto, mi aiuti! Mia moglie sta per partorire i nostri bambini! La aiuti, la prego!- urlo preoccupato
​-Non si agiti, per favore, siamo qui per questo. Ora non si preoccupi e lasci fare a noi- mi dice; quindi la seguo in una stanza, che probabilmente è la sala parto, mettendo Gio, in preda a forti dolori, su una sedia e tenendole la mano
​-Amore, presto sarà tutto finito, presto vedremo i nostri bambini...-la guardo sorridendo e anche lei mi sorride affaticata e annuisce:-Con tutto questo trambusto, non abbiamo ancora pensato ai nomi per i bambini, e poi pensavo mancasse ancora del tempo...- dico sospirando
​-Inuki...e Kaori.....- sussurro
​-Mh?- la guardo
-Saranno questi i loro nomi.....-sorride Gio, mentre io le stringo la mano
-Sono bellissimi- dico, baciandole la fronte.
​-Signorina? E' pronta? Stiamo per procedere..- dice l'ostetrica e Gio annuisce:- Bene, allora cominci a respirare lentamente e poi spinga più forte che può quando le do il via- spiega e Gio annuisce di nuovo. Poi fa come ha detto la donna.
​Dopo alcuni minuti, la sento spingere e vedo le lacrime scendere dai suoi occhi; continuo a tenerle la mano e a guardarla, mentre mi si strigne il cuore
-Ci sono io qui accanto a te, quindi andrà tutto bene- sorrido:- Andrà tutto bene- ripeto, mentre lei continua a spingere
​-Vedo la testa! Forza signorina Gio può farcela!- dice l'ostetrica mentre  la mia ragazza continua a spingere, mentre le si bagna il viso.
​Dopo un'ultima poderosa spinta, esce fuori il primo bambino
​-Bene! E' un maschio! Congratulazioni...- sorride l'ostetrica e lo avvolge in un asciugamano, mentre Gio riprende fiato:- E' l'ultimo sforzo, forza!- Gio annuisce e spinge
​-V-Voglio vedere anche Ka-Kaori!- urla mentre continua a spingere, incitata dall'infermiera.

Dopo alcuni minuti, anche la mia bambina nasce e viene avvolta da un asciugamano, poi entrambi vengono lavati e gli vengono messe le tutine.
​Mel frattempo, io mi avvicino a Gio, che, esausta, ansima, con gli occhi chiusi, ancora stesa sulla sedia; ma dopo un po' mi accorgo che qualcosa non va
-Sensei...perchè non si risveglia?- chiedo preoccupato; tutti ci accorgiamo di un problema
​-Sta..perdendo molto sangue..Portatela subito in sala operatoria per un intervento d'urgenza! Muoversi Muoversi!- urla la donna
​-Che cosa? -stringo pugni e denti e corro accanto a lei tenendole la mano; poi, arrivati accanto alla sala operatoria, mi fermano fuori, mentre dentro i medici intervengono su di lei.
​La lucina rossa all'esterno della sala rimane accesa per diverso tempo; io non so cosa fare. In un impeto di tristezza, ho addirittura pregato i Kami affinchè prendessero me, al suo posto, ma forse ho sbagliato, perchè i bambini hanno bisogno di entrambi. Quindi ho seplicemente espresso il desiderio di farla tornare in salute, di farla tornare da me.
​Passano diversi minuti; per la prima volta nella mia vita ho avuto paura di perdere la cosa più importante per me; ma poi le mie preghiere vengono ascoltate, perchè un dottore esce dalla stanza
​-Dottore, come sta? Cosa è successo? Lei vivrà, vero?- lo guardo preoccupato
​-Non si agiti, sua moglie sta bene. Le abbiamo fermato l'emoragia  e le abbiamo fatto delle trasfusioni. Ora sta bene ed è insieme ai vostri bambini- dice; mi fa tirare un sospiro di sollievo
​-Posso andare da lei?- chiedo e il dottore annuisce; quindi mi precipito dalla mia Gio e la trovo addormentata con i due bambini in braccio.
​Mi siedo accanto al letto e sorrido, guardandoli e accarezzando loro i capelli, vegliando su di loro.

Mi siedo accanto a loro, accanto al letto, osservando i loro visi che riposano; sono così belli.
​Inuki ha i capelli bianchi e delle piccole orecchiette da cucciolo dello stesso colore, che spuntano  da essi; mentre Kaori ha i capelli castani, come la mia Giò, e delle orecchiette marroni. Entrambi hanno gli occhi chiusi, quindi non mi è possibile vedere il loro colore, ma, con molta probabilità saranno ambrati. Poso un bacio sulla fronte di entrambi.
Poi mi abbasso a baciare le labbra della mia donna che, poco dopo, apre lentamente gli occhi e si guarda intorno e mi sorride
-Buongiorno- le dico sorridendo
​-Ciao..-sorride e culla i due bambini
-Sono bellissimi, come te..- dico
​-Non dire sciocchezze, anche tu sei bellissimo- ride appena, facendomi imbarazzare.
Questo fa destare i nostri cuccioli, che aprono i loro occhi, che, come immaginavo, sono dorati e ci fissano
​-Buongiorno piccoli!- dice Gio, sorridendo e baciando la loro fronte.
​I bambini si portano un pollice in bocca e iniziano a succhiarlo, segno che, probabilmente hanno fame
​-Va bene, va bene, ho capito. Avete, fame, piccoli miei!?- dice Gio sorridendo:- Sesshomaru, ti spiacerebbe tenerli un attimo in braccio?- mi chiede ed io, un po' titubante, li prendo, uno alla volta, e li guardo. Fortunatamente, loro non sembrano impauriti. E' questo quello che si dice un legame tra genitori e figli?
​Intanto, Gio si sbottona la camicia da notte, mettendo in mostra il suo seno; io la guardo e poi sospiro
​-Dovrò abituarmi a tutto questo..- dico, posandole in braccio Inuki, che si avvicina immediatamente al suo seno.
​Gio mi sembra un po' impacciata; certo, del resto è ancora giovane e non è certo esperta in queste cose, come, del resto, non lo sono io. Ma, sembra che le venga tutto naturale.

​Mentre Gio nutre Inuki con il suo latte, io cullo Kaori, che mi fissa; sembra avermi riconosciuto; con la sua mano, prende un mio dito, che avevo avvicinato a lei e inizia a giocarci, cercando di non farle male con le mie unghie
​-Sembra che tu le piaccia e sembra che voi due avrete un legame particolare- mi dice la mia amata, sorridendo:- Inoltre, lei ha un occhietto vispo e furbetto, rispetto a suo fratello, che sembra più tranquillo. Ci darà del filo da torcere- aggiunge
​-Sono daccordo con te- sorrido e le accarezzo i capelli, prendendo Inuki, che, con il pancino pieno, si è addormentato, e passandole Kaori, la quale, si avvinghia al seno come una bestiolina
​-A-Ah...- geme, stringendo un occhio e mordendosi il labbro:- Che peste; è proprio una bestiolina- dice ed entrambi sorridiamo.
   
 
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