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Autore: Alison Cole    26/02/2017    5 recensioni
La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Sapeva.
Ormai lo aveva capito. Aveva capito cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Provava paura. Tanta paura.
E non per la sua morte imminente. No. Era già morta una volta, di sua volontà per la salvezza di molti. Anzi, per la loro salvezza.
Ma questa volta era diverso.
Sarebbe morta per mano di un mostro.
Sarebbe morta per donare un potere immenso, spaventoso e indomabile ad un essere ripugnante e senza scrupoli.
A quello stesso essere che, più tardi, dopo aver ottenuto il potere, avrebbe ucciso senza pietà l'unica ragione di speranza e di vita di quella stessa ragazza.
Urlava con tutto il fiato in gola, per sfogare quella frustrazione e quella disperazione che straziavano il suo cuore.
Il suo amore, quel ragazzo che aveva imparato a conoscere e ad amare, lo stesso che in passato le aveva procurato tanta sofferenza e confusione, sarebbe perito per mano del potere che ora lei celava dentro sé.
Era consapevole e, in tutto quel caos, il suo unico desiderio era quello di non esserlo.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 9

Memories

 

“Bisogna stare attenti a tuffarsi nei ricordi,
spesso, ci si fa male cadendo di cuore”
(alemarsia, Twitter)

 

Fu come riemergere improvvisamente dopo un interminabile periodo di apnea: la mente annebbiata, il fiato corto e le voci concitate che le assordavano i timpani. Un profumo dolce e nostalgico invase i sensi della ragazza, delineando nella sua mente l'immagine di un vampiro a lei molto caro.
Quando Yui schiuse finalmente gli occhi, essi andarono velocemente alla ricerca del proprietario della pallida e fredda mano che le stava carezzando delicatamente il braccio.
Doveva esser già scesa la notte, poiché la fioca luce che illuminava il pallido viso del rosso, sembrava provenire solamente dalla scarsa illuminazione scaturita dal lampadario sovrastante.

-A...yato-kun?- lo chiamò lei con un fil di voce e leggermente confusa.

Il ragazzo parve rinsavirsi di colpo, distraendosi dal lento e regolare moto circolare compiuto dalle sue dita sulla candida pelle della giovane ragazza.

-Yui! Stai bene? Ti gira la testa? Non è perché hai ancora molta sete che sei svenuta, vero?-

Tutto quel susseguirsi ininterrotto di domande, stordì inevitabilmente la vampira, riducendola a domandarsi il perché di tutta quella improvvisa apprensione da parte di Ayato.

-Dalle almeno il tempo di formulare una risposta prima di porle un'altra domanda, Ayato.-

Lo sguardo della bionda si spostò velocemente verso il più responsabile dei fratelli Sakamaki, lasciandola senza fiato.
In quell'istante ricordò ogni cosa: quando aveva cominciato a bere il sangue di Reiji, tutte le emozioni, i pensieri e la vita del ragazzo erano sembrati fluire all'interno della mente di Yui attraverso il bramato liquido color cremisi.
Yui fece fatica a metabolizzare tutte le informazioni di cui era venuta a conoscenza, definendole troppo sconcertanti per esser assimilate tutte in una sola volta. Quando il ragazzo dai capelli corvini si accorse dello sguardo insistente della bionda, puntò incuriosito le proprie iridi ametista in quelle rosee di lei.

-Sto bene. Mi sento solo un po' stanca. E non preoccuparti, ora sono sazia- mormorò la bionda molto lentamente, abbassando lo sguardo verso le proprie mani.

-Sazia? Come diavolo…-

-L'ho fatta bere direttamente dalle mie scorte pregiate che conservo accuratamente nelle mie stanze- lo interruppe prontamente il corvino, inviandole un'occhiata a dir poco eloquente.

Ayato lo fissò scettico.

-Come hai fatto a convincerla? Non lo avrebbe fatto nemmeno sotto tortura!- ribatté visibilmente alterato.

-Ho i miei metodi di persuasione. Dopo esserti data una sistemata, potresti raggiungermi nel mio studio? Te ne sarei grato- e così dicendo, Reiji si alzò dal sofà e chiuse il libro aperto che reggeva tra le mani.

Che fosse rimasto a vegliare su di lei mentre lei era svenuta? Non sarebbe stato poi così strano, dato che aveva perso i sensi praticamente in braccio al ragazzo.

-Oye! Hai intenzione di darle appuntamento davanti a me e dartela a gambe?!- sbottò il più arrogante dei trigemini.

Quando si voltò nuovamente verso Ayato, un gelido e agghiacciante sorriso era comparso sulle labbra del secondogenito della famiglia.

-Se non ricordo male oggi è il MIO giorno con Yui, non il TUO. Inoltre, se ti senti in bisogno di venire qui e fare una ridicola scenata di gelosia, puoi tornartene a girovagare senza meta tra i mortali come stavi facendo fino a poche ore fa. E questa volta non tornare. Un contendente in meno sarebbe solo una lieta notizia. Ora, con permesso- e Reiji lasciò la stanza sbattendosi la porta dietro.

La vampira diede una veloce occhiata al rosso, non capendo bene se fosse arrabbiato o in imbarazzo.

Probabilmente entrambe le cose… Ma perché mai Ayato si trovava in città a girare senza meta? Odia i luoghi affollati e non ha certamente simpatia per noi uma… ehm, gli esseri umani. Io non faccio più parte di loro.

Un improvviso ringhio irato fece sobbalzare la ragazza, risvegliandola dai suoi pensieri.

-Al diavolo lui e la sua superiorità!- urlò il ragazzo affianco a lei alzandosi e dirigendosi verso l'uscita.

Aveva intenzione di andarsene di nuovo? Cosa avrebbe fatto poi da solo per le vie del centro? Senza pensarci la bionda lo bloccò, arrestando la sua fuga.

-Anche io pensavo che non ti saresti fatto vivo per tutta la durata della “sfida”...- mormorò, -tuttavia, ti stavo aspettando. Speravo che venissi a trovarmi!- continuò con fervore.

Cosa stava dicendo? E soprattutto, perché sembrava quasi una confessione d'amore?! 

Colpa di Reiji e del suo sangue. Sto impazzendo. Ricoveratemi in un posto molto lontano da qui!

-Perché?-

Sentì due mani salde afferrarla e spingerla lontano da lui. Osservando gli occhi di smeraldo del ragazzo, Yui li trovò incredibilmente lucidi, il viso che esprimeva una disperazione straziante.

-Perché allora non ti sei fatta prendere da me quando era il momento?! Perché mi rendi debole?! Perché ogni volta che provo a vincere se ci sei di mezzo te, perdo in partenza?! Io non capisco cosa mi sta succedendo… so solo che tu sei la causa, quindi prenditi le tue responsabilità!-

 

Prenditi le tue responsabilità”, eh?

Dicendo quell'ultima frase, il vampiro aveva abbandonato la bionda in salone a rimuginare sulle sue parole per una buona ora. Poteva considerarla come una dichiarazione? O per caso era una sorta di rivendicazione di appartenenza?
Che Ayato sbandierasse ai quattro venti che la ragazza fosse sua di diritto era risaputo, tuttavia lo aveva sempre affermato come avrebbe fatto chiunque con un oggetto di sua proprietà. E Yui non era assolutamente una “cosa”, ma una persona composta da carne, ossa e sentimenti. Poteva veramente interpretare quelle sue parole come una confessione?
Involontariamente, la vampira si ritrovò a sospirare affranta lungo i corridoi della magione. Probabilmente erano solo sue vane speranze.
Già, speranze di una ragazza a cui avevano strappato di dosso la propria libertà fisica e che si era vista quasi portare via anche quella di amare chi volesse.

-Perché non ti ho lasciato fare? Me lo chiedo anche io a volte…- mugugnò tra un pensiero e l'altro la ragazza.

In realtà sapeva perfettamente il “perché”: aveva avuto paura. Si era sentita nuovamente braccata, bloccata al bordo di una voragine che segnava un evidente punto di non ritorno.

E non sono stata abbastanza sveglia da trovare una soluzione immediata al di fuori della fuga...

-Perché sono una frana ambulante?!- gridò frustrata, scompigliandosi furiosamente i capelli con le dita.

-Perché finché non prendi più consapevolezza di te rimarrai per sempre una buona a nulla- se ne uscì fuori l'albino, comparendo da una svolta del corridoio.

-Grazie tante per la simpatia- rispose lei piccata.

-Ringraziami per la sincerità, Yui. In ogni caso, credo di aver trovato qualcosa nella biblioteca che potrebbe interessarti- disse compiaciuto, un sorrisetto sfrontato che faceva capolino raramente sulle sue labbra.

La curiosità della ragazza si ritrovò rapita e smaniosa di risposte, portando la bionda a sommergerlo immancabilmente di domande su domande… cosa che ovviamente non giovava all'alto tasso d'irritabilità del vampiro. Subaru si vide per tanto costretto a tapparle immediatamente la bocca, prima che gli si serrasse la vena e non potesse più rispondere delle proprie azioni.

-Sono ancora alle prese con le mie ricerche e ho intenzione di controllare un paio di cose prima di mostrarti il risultato dei miei sforzi. Quindi ti prego di smetterla di tartassarmi di domande e di aspettare il mio turno- mormorò con calma, sfruttando l'ultimo barlume di calma che possedeva per non spezzarle il collo.

La bionda annuì energicamente, ripetendosi mentalmente come una cantilena che era senza ombra di dubbio una cretina. Subaru diede un'ultima occhiata allo sguardo terrorizzato della ragazza e poi la liberò con una smorfia, sospirando pesantemente.

-Perdonami. Mi sto seriamente allenando a perdere meno la pazienza, ma è un processo molto più difficile di quanto pensassi se di mezzo ci sei tu.-

Yui accolse la frecciatina con regressione e si scusò altre mille volte prima che il vampiro sparisse con un battito di ciglia dalla sua vista.

-A volta mi chiedo se quello che dovrebbe vegliare su di me dall'alto non sia leggermente sadico…- e con questo commento, la ragazza si avviò di nuovo verso la sua meta.

Giunta finalmente davanti allo studio di Reiji, Yui iniziò a sentirsi in preda al nervoso. Non aveva per niente bei ricordi riguardanti quel posto e la sua mente sembrava divertirsi a riproporglieli in loop come facessero parte di un film horror. Certo, ora era una vampira e la situazione era decisamente diversa da quella di qualche mese fa, tuttavia, per qualche arcano motivo, tutto ciò non sembrava decisamente rincuorarla.
Mentre era ancora indecisa sul da farsi e la testa girovagava per gli spazi cosmici, la porta si spalancò senza bisogno del suo aiuto, rivelando la figura di un Reiji evidentemente irritato.
Dopo la sfuriata di Ayato e Subaru, effettivamente ci mancava quella di Reiji alla collezione.

Yui si preparò così alle ennesime urla, rimanendo però sorpresa quando invece le prime parole del moro furono: -Sbrigati ad entrare e accomodarti, altrimenti il tè si raffredda.-

La ragazza entrò con calma e infine prese posto nella stessa poltrona in cui si era seduta la prima volta che era entrata nel suo studio. Osservò sospettosa la tazzina fumante che reggeva in mano, domandandosi se dovesse fidarsi, dato che la volta precedente era stata sfruttata al pari di un topo da laboratorio.

-L'unica cosa sospettosa che vi ho aggiunto è un po' di miele e qualche goccia di latte- commentò il vampiro da dietro la propria tazzina.

-N-non dubitavo- balbettò lei con un sorriso di circostanza, ottenendo come risposta un lungo sospiro da parte del moro.

Tra un sorso e l'altro, Yui ripensò ai ricordi del ragazzo, cercando un appiglio per tirar fuori il discorso.
Perlustrò con lo sguardo l'immensa libreria colma di pesanti manoscritti e libri vari, intuendo dai titoli che la maggior parte di essi trattavano di fisica, filosofia o chimica.

-Incredibile che tu fossi in grado di leggere questi libri fin da piccolo solo per ottenere le attenzioni di Beatrix…- le sfuggì mentre era immersa nei suoi pensieri.

Un rumore di vetri infranti la fece trasalire e subito il suo sguardo si posò su Reiji che la fissava stralunato, i resti della tazzina sparsi a terra.

-Cosa hai appena detto, Yui?-

**************
Angolo autrice:

Lo so! Faccio schifo! E nonostante gli incoraggiamenti, non sono riuscita a pubblicare prima. Vi chiedo immensamente scusa!
Spero solo che appreziate e che ci sia ancora qualcuno interessato a questa storia.
Vi dico ugualmente grazie di tutto il sostegno e dell'affetto che mi avete dimostrato.
Grazie specialmente a finexshade che segue sempre la mia storia e nonostante io sia una stronza per averci messo tanto, ogni tanto si fa sentire spronandomi a scrivere. Mi fa sempre molto piacere.
Questo è tutto.
Jaa ne ♥

Alison Cole

 

   
 
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