Serie TV > Hélène e i suoi amici
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Autore: Lila_88    26/02/2017    0 recensioni
I ragazzi hanno lasciato i dormitori per vivere tutti insieme in una grande casa. Là continuano a vivere le loro avventure, a tempo di musica e con qualche sorpresa in vista, tipo il ritorno un vecchio amico. Un mio personale seguito dopo la fine di Hélène e i suoi amici.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18


“Nicolas, puoi dire qualcosa, per piacere? Questo silenzio è snervante.”

Hélène sospirò, quasi sopraffatta dall’ansia. Quel silenzio aiutava solo ad incrementare le sue paure. Rendendosi conto dell’effetto che stava avendo sulla sua ragazza, Nicolas si schiarì la voce.

“Scusami, è solo che...”

Forse a quella frase lasciata a metà, Hélène avrebbe preferito il silenzio. Solo quando un sorriso eccitato comparve sulla faccia di Nicolas, sentì il nodo dell’ansia nel suo stomaco sciogliersi.

“Non posso crederci, avremo un bambino! E’ una cosa... così straordinaria, ed enorme! Non so cosa dire!”

Nicolas la prese fra le braccia e Hélène si lasciò andare al sollievo e alla gioia.

“Quindi non sei arrabbiato?”

“Arrabbiato? Perché dovrei esserlo?”

Nicolas si scostò da lei quel che bastava per guardarla negli occhi.

“Pensavo che tu non volessi dei figli, soprattutto non adesso.”

Nicolas sospirò.

“Beh, pensavo che avremmo iniziato a parlarne una volta che le nostre vite fossero state più stabili. Magari con delle carriere avviate e una casa tutta per noi, non te lo nascondo. Ma stiamo parlando di un figlio nostro e non potrei mai prendermela per una cosa del genere.”

“Davvero?”

“Certo. Vedrai che andrà tutto bene. Presto saremo una famiglia e ce la caveremo alla grande.”


/***/


Al loro rientro a casa, José e Christian avevano trovato Sebastien e Linda. Nonostante la conversazione che avevano avuto l’ultima volta che si erano visti, Linda con Christian si mostrò molto cordiale, pur mantenendo le distanze. Il piccolo gruppetto decise di pranzare qualcosa insieme.

“Allora, ragazzi, com’è andata da Alfredo?”

“A quanto pare questo è l’ultimo mese di apertura del locale e Alfredo non ha nessuna intenzione di cambiare idea a riguardo. Tuttavia, abbiamo pattuito di suonare là per i prossimi sabati e in più per l’ultima serata in assoluto. Non servirà a molto, ma ci permetterà di salutare quel posto a modo nostro.”

“E’ un vero peccato che chiuda.”

“Laly mi ha detto che avete un nuovo bassista.”

“Si, Jimmy. E’ molto bravo. Sai, adesso a dire la verità, con il ritorno di Etienne, a bene vedere, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta!”

“E con questo cosa vorresti dire, José? E’ un modo per dire che avete intenzione di sbarazzarvi del mio Jimmy?”

“Certo che no, Laly! E poi Etienne non ha intenzione di tornare a suonare. Dicevo solo per dire.”


/***/


Benedicte parcheggiò l’auto sul vialetto di casa. Quando scese, vide Cathy che attraversava la strada, diretta verso di lei.

“Cathy!”

Le due amiche si abbracciarono.

“Come mai da queste parti?”

“Laly non ti ha dato il mio messaggio?”

“No, non l’ho sentita per tutta la mattina e sono appena arrivata.”

“Allora spero di non disturbarti, volevo parlare con te di un’idea che mi è venuta.”

“Vieni, andiamo dentro a parlarne.”

Le ragazze si unirono al gruppo raccolto intorno al tavolo in cucina. Benedicte fece le presentazioni fra Linda e Cathy, mentre con Sebastien non fu necessario. Anche se per poco tempo, i due si erano già conosciuti prima che Cathy lasciasse Parigi tempo indietro. Il pranzo ormai era terminato. Laly trovò la scusa di dover assolutamente fare delle lavatrici, pur di andare al piano di sopra. Ne aveva avuto abbastanza di vedere Sebastien e Linda e far finta che la cosa non le importasse più. José, Christian e Sebastien rimasero al tavolo della cucina per discutere di musica davanti a un buon caffè, mentre le ragazze si spostarono in salotto. Quando il campanello suonò, tuttavia, Christian apparve trafelato per poter andare lui alla porta. Vedendo Johanna sulla porta, sorrise felice.

“Ciao Johanna, ti prego, entra.”

La giovane texana vide subito Linda e, molto sorpresa, andò ad abbracciarla.

“Oh mio Dio!”

Attirati dal trambusto, anche i ragazzi uscirono dalla cucina.

Linda e Johanna si abbracciarono. Christian le osservò. Hélène gli aveva detto che Johanna, prima di ripartire per il Texas, era stata molto vicina a Linda. Johanna abbracciò anche Sebastien. Non vedeva entrambi da tanto tempo.
 
"Non sapevo che eravate tornati!"
 
"Neanche noi sapevamo che eri in Francia! Allora, come stai?"

“Benissimo! E voi?”

Le urla concitate di Laly che stava scendendo le scale di corsa, attirarono l’attenzione di tutti.

“Presto, correte, il bagno si sta allagando! Quella dannata lavatrice ha combinato un disastro!!!”

Benedicte e Cathy andarono su con Laly, mentre José tornava in cucina seguito da Sebastien per prendere degli attrezzi. Quando si trattava di guai provocati, direttamente o indirettamente, da Laly, era il caso di partire armati. Christian sospirò. Non era certo così che pensava sarebbero andate le cose, quando quella mattina aveva deciso di invitare Johanna per un caffè. Dal piano superiore le ragazze chiedevano rinforzi, così Christian si avvicinò a Johanna.

“Scusami, ma il caffè dovrà aspettare, temo.”

“Vai pure.”

José e Sebastien lo seguirono con tutti gli attrezzi che erano riusciti a trovare, lasciando Johanna e Linda da sole. Si sedettero sul divano.

"Allora, Johanna! Che cosa mi racconti?"
 
"Beh, a parte che mi sono nuovamente trasferita in Francia… Tutto bene, come al solito! E te? Hélène mi ha detto tutto su come te e Sebastien vi siete ritrovati!"
 
"Si, è stato davvero incredibile. E assolutamente inaspettato! Adesso siamo molto felici. In più, tornare e trovare Laly felice accanto a Jimmy ci ha fatto stare meglio. Sebastien si è sentito in colpa nei suoi confronti. E tu? Hai ritrovato il tuo Cricri?"
 
Johanna abbassò gli occhi.
 
"Non proprio. Diciamo che siamo solo cercando di essere amici, per il momento. Tu dovresti capirmi, trovo ancora impossibile perdonarlo per quello che ci ha fatto."
 
"Non sono d’accordo, invece.”

Di fronte allo sguardo sbigottito di Johanna, Linda cercò di essere più chiara.

“Senti, è passato del tempo e il dolore è passato. Poi sai, adesso ho ritrovato Sebastien e ho compreso che, pur avendo amato Christian, non era la stessa cosa. Certo, ho sofferto molto per quello che mi ha fatto, ma lui si è scusato e ho capito che era veramente sincero. Non penso che serva a molto portare rancore a vita. Christian ha sbagliato, mi ha chiesto scusa e le cose sono andate come sono andate. Dovresti guardare avanti anche te, Johanna. Io penso che tu sia la sua anima gemella. Dovresti dargli un'altra possibilità."
 
Linda si fermò un attimo, prima di continuare.
 
"Se proprio vuoi saperlo, credo che se fossi stata tu ad aspettare un bambino, lui non sarebbe fuggito via in quel modo!"
 
Johanna spalancò la bocca. Era una frase che non avrebbe mai voluto sentirsi dire da Linda!
 
"Te l'ha detto lui? E' una cosa… Meschina!"
 
"Ma no! Certo che non me l'ha detto lui. Ma io ne sono sempre stata convinta. Christian non mi ha mai amato come ha amato te!"
 
Johanna scosse la testa, confusa. Christian scese le scale frettolosamente. In quel momento, Johanna ricevette una telefonata e si allontanò per parlare con la sua babysitter.

“C’è qualche problema? ... Non preoccuparti, arrivo subito.”

Christian, con i pantaloni bagnati alle caviglie per il disastro che stava avvenendo al primo piano, non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Quando Johanna ripose il cellulare nella borsa mettendosela sulle spalle si avvicinò a lei.

“Non andrai già via?”

“Scusami, Christian. Purtroppo si tratta di una cosa importante. Però ci vediamo un altro giorno, promesso.”

Gli sorrise, per rassicurarlo. Ovviamente le serviva del tempo per riflettere su quello che le aveva detto Linda, ma voleva veramente tentare di capire se era vero che era cambiato.


/***/


Come al loro solito, José e Laly stavano litigando nel mezzo del corridoio, mentre Sebastien riponeva gli attrezzi nella loro cassetta. Cathy e Benedicte erano le sole che cercavano di asciugare il pavimento del bagno.

“Pensavo di farti questa domanda mentre eravamo comodamente sedute sul divano, ma oggi la vedo difficile. Di cosa volevi parlarmi?”

“Stavo pensando che sarebbe bello se noi ragazze ci prendessimo un weekend solo per noi... In fondo, i ragazzi passano del tempo insieme al nuovo garage quando fanno le prove. Anche se non suona più, Etienne ci passa spesso.”

“Del tempo solo per noi? Direi che si può fare. E’ veramente una vita che non stiamo più tutte insieme!”

I toni fra José e Laly si stavano alzando, così a Cathy venne naturale sporgersi per capire se dovevano intervenire. Benedicte le fece un gesto di noncuranza.

“Tutto nella norma, fino a che non arrivano alle mani nessuno interviene. Queste liti sono all’ordine del giorno, ormai!”

Cathy annuì, un po' perplessa.



  
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