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Autore: Darth Ploly    27/02/2017    1 recensioni
Per Ponyville è un periodo di quiete: la vita scorre serena dopo che, qualche mese prima, una furia omicida si era scatenata contro gli inermi cittadini. Tutto è però tornato alla normalità e adesso ci si prepara per il grande evento: le elezioni che decreteranno chi sarà il nuovo sindaco. Ma qualcosa sta per cambiare: una pony che tutti speravano di aver dimenticato sta per tornare a Ponyville. Quale sarà il suo scopo? Cosa succederà alla città? E quale sarà la reazione di Octavia di fronte alla pony che le ha cambiato la vita?
Tornano le avventure della Melodia della Giustizia, disillusa detective che indaga lungo le strade di una Ponyville cupa ed egoista. Diretto seguito di "Melodia di Giustizia-A trip into madness", si consiglia vivamente di non iniziare questa lettura senza aver terminato la precedente.
Allontanandosi dal giallo tradizionale, questo racconto narra una vicenda più ampia in cui nuovi e vecchi personaggi troveranno maggior spazio e si verranno a instaurare o a sviluppare maggiori rapporti tra ogni protagonista e gli altri pony o la città stessa.
Mi auguro possa piacervi.
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Derpy, Le sei protagoniste, Spike, Trixie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Hai perso”
Quasi non riesco a credere alle mie parole. Quando Rich si è presentato in centrale dicendo di avere importanti informazioni da darci, ho pensato che fosse un nuovo trucco. Eppure mi sono dovuta ricredere: il ricco imprenditore ha spiegato con lucidità e freddezza tutto quel che lui e Trixie avevano fatto, senza tralasciare alcun particolare. Per giunta ha affermato di essere pronto anche a testimoniare in tribunale contro la sua ex-socia.
“Non sappiamo molto sul ponycidio di Grifone” Le spiego “Ma il resto basta a inchiodarti. Ti spedirò a Icarus Island stavolta, è una promessa”
Trixie ascolta impassibile, il suo sguardo vacuo non tradisce alcuna emozione. Sembra una di quelle marionette che si trovano appese agli scaffali dei negozi di giocattoli: sebbene siano inanimate, sembra sempre che osservino ogni tua mossa.
Mi faccio passare da un agente un cono di contenimento magico ma, prima che la raggiunga, Trixie si scuote dalla sua immobilità.
“Rich, eh? Devo fargli i miei complimenti: non pensavo che quel verme potesse mostrare tanto fegato”
Si gira prima a destra e poi a sinistra cercando un contatto con tutti i presenti, poi torna a rivolgersi a me: “Voglio semplificarti il lavoro, Dash: confesso tutto”
Accanto a me, Fluttershy sobbalza sorpresa mentre io riesco a trattenermi.
“Davvero?”
“Certo! Credi che sia uno di quei volgari ladruncoli che si riducono a delle ridicole caricature di loro stessi nel tentativo di nascondersi? Io sono fiera di quel che ho fatto! Ho ucciso Grifone perché la prima volta era sfuggito alla mia rappresaglia; ho pianificato l’attacco allo Sugarcube Corner per convincere quella insulsa pegaso a non intralciare i miei piani; ho ucciso la balia di Rich perché si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato. L’ha colpita l’incantesimo destinata a Octavia, povera cara! Ah, se ti interessa, oggi stavo per rompere la zampa a un puledrino …”
“Basta!”
Fluttershy urla con tutta la sua forza serrando gli occhi. Tremando come una foglia, cerca di regolare il respiro.
“Come puoi dire queste cose con tanto menefreghismo? Che razza di mostro sei per poter fare una cosa del genere e … vantartene?”
Provo a fermarla ma lei non mi ascolta. Non l’avevo mai vista in questo stato: i suoi occhi sembrano voler uscire fuori dalle orbite e le ali vibrano.
“Eppure ti è stata concessa la possibilità di cambiare!” Continua “Perché fai tutto questo? Cosa cerchi? Potere? Denaro? Vendetta?”
“Smettila, ragazzina!” Tuona Trixie riuscendo a farla tacere “La tua ingenuità è imbarazzante! Apri gli occhi! Questo non è uno stupido fumetto, non ho subito nessun trauma infantile né porto avanti qualche assurdo piano per la conquista del mondo! La risposta è molto più semplice: quel che faccio mi piace. Se so che posso fare qualcosa che adoro senza che nessuno possa impedirmelo, perché non farlo? Io penso a me, non mi interessa degli altri. Credi che sia egoista? Beh, ti svelo un segreto: lo siamo tutti! Noi pony siamo creature cattive ed egoiste e il nostro primo interesse è il nostro personale benessere. Non ho ragione, Dash?” Mi domanda voltandosi verso di me “Non avevi forse perso l’incarico perché Octavia aveva preferito tenere segrete tutte le sue scoperte? E quei due colleghi unicorni? Non sono diventati agenti per star bene con la coscienza dopo anni di vendita di droga? L’unica differenza tra me e loro è che io non mi nascondo. Io sono un mostro, ragazzina, e continuerò a esserlo fin quando avrò vita!” Dice con un leggero inchino, sorridendo con glaciale ironia “Mi vendicherò di chi mi ha tradito ora e di chi mi fermò in passato, dopodiché continuerò a uccidere e terrorizzare chiunque mi capiti a tiro! E godrò nel farlo! Magari potrei farti assistere, Fluttershy: potrei uccidere tutti quelli che ami fino a quando non finirai strisciante e disperata davanti a me! Allora capirai quanto tu sia solo una misera, piccola, debole …”
“Yaaah!”
Lanciando un urlo agghiacciante, Fluttershy solleva la sua pistola e la punta contro Trixie.
Carico a testa bassa e la butto a terra proprio nell’istante in cui spara. Tre proiettili si perdono lontani nel cielo.
“Che cazzo combini, Fluttershy?” Grido trattenendola mentre si dibatte. È fuori di testa! È spaventoso l’influenza che Trixie riesce ad avere sugli altri pony anche senza usare la magia.
Continuo a parlare e a cercare di calmarla quando, con la coda dell’occhio, mi accorgo del lento movimento di un agente che sposta la sua pistola puntandola contro di noi.
“Spostati!”
Spingendola con le zampe, faccio rotolare Fluttershy di qualche metro al di fuori della traiettoria dell’arma, ma il mio spostamento non è altrettanto veloce: il colpo mi raggiunge al fianco, poco distante dal mio cutie mark.
“Commissario!” Grida Fluttershy rialzandosi e correndomi incontro mentre io, sopportando il dolore, presto attenzione alle reazioni di chi mi circonda.
La formazione si spezza senza che io possa impedirlo. Tutti sono spaesati e indecisi su come agire. Soltanto un unicorno riesce a mantenere il sangue freddo e a puntare la sua pistola contro il pegaso che mi ha sparato.
“È un infiltrato!” Grida per richiamare all’ordine i suoi compagni prima di sparare a sua volta.
Rapida come un fulmine, Trixie raggiunge il pegaso e genera una barriera magica per proteggerlo.
“Ti ho ingannata ancora, Dash” Esclama divertita “Eri così presa dall’idea di catturarmi che ti sei dimenticata di chi ti era già sfuggito una volta”
Improvvisamente il pegaso dietro di lei viene avvolto da una tenue aura rossa e io assisto a un evento incredibile: il corpo dell’agente inizia a trasformarsi, le ali si ritirano all’interno delle spalle mentre dalla testa spunta lentamente un corno. Fluttershy rimane a bocca aperta, ipnotizzata da quel che vede; alcuni agenti invece provano a far fuoco, ma i loro proiettili terminano la corsa schiantandosi contro la barriera di Trixie.
“Sunburst …” Sussurro guardando il suo manto tornare rosso e maledicendo la mia stupidità. Avrei dovuto controllare meglio gli agenti scelti, avrei dovuto stare più attenta! Invece lui è riuscito a intrufolarsi nella centrale e, per farlo, ha probabilmente ucciso un poliziotto senza che me ne accorgessi.
“Cessate tutti il fuoco!” Ordino mentre cerco di sollevarmi “Unicorni, abbattete quella barriera!”
Raggi di magia si scontrano con lo scudo di Trixie, ma neanche questo la impressiona e la sua difesa rimane intatta.
“Ascolta, Dash, ti andrebbe di continuare a giocare più tardi? Adesso mi sto annoiando” Spiega simulando degli sbadigli, poi si rivolge al suo compagno “Pensi di riuscire a portarci via da qui?”
“Conti pure su di me!”
La criminale poggia uno zoccolo sulla spalla del suo apprendista mentre il corno di lui si illumina di bianco.
“Ora ho molto da fare, ma giuro che tornerò presto da te. Alla prossima!” Mi saluta con un occhiolino.
A nulla valgono i nostri tentativi: in un attimo, i due scompaiono teletrasportandosi senza lasciare traccia.
“Maledizione, no! No!” Urlo pestando uno zoccolo a terra. Una fitta al fianco mi interrompe facendomi cadere a terra. Fluttershy osserva con apprensione la mia ferita.
“Ha bisogno di cure! Qualcuno cerchi un dottore!”
“Non c’è tempo, Fluttershy!” Esclamo provando senza successo a rialzarmi. Inizio a tossire e vengo costretta a rimanere stesa.
“Non può seguirla in questo stato, commissario!” Ripete Fluttershy prima di inviare un agente in cerca di aiuto. Gli altri si dividono in squadre per perlustrare i dintorni, mentre Fluttershy mi si siede affianco. Ora che ha terminato di organizzare tutto, un’ombra le cala sul muso.
“Mi perdoni, commissario, è solo colpa mia: ho perso la concentrazione. Sono stata una stupida!”
“Lo siamo state entrambe” Le rispondo pensando al mio errore, poi decido “Bisogna avvisare Octavia. Fluttershy, corri da lei e raccontale che è successo”
“Ma non posso lasciarla qui!”
“So badare a me stessa. E poi Trixie non vuole ancora uccidermi. Vai da Octavia, è l’unica che possa aiutarci”
Nonostante sia combattuta, alla fine mi lascia la sua pistola e si prepara ad andare.
“Stia attenta”
Rispondo con un cenno del capo e la guardo prendere il volo. Spero faccia presto: Ponyville è in pericolo.

“Non possiamo restare qui: la polizia ci starà cercando per tutta la città. Abbiamo bisogno di un nascondiglio più sicuro”
“Non ho intenzione di nascondermi, Sunburst! Il tradimento di Rich è la cosa migliore che mi sia capitata da quando sono a Ponyville. Ora sono libera di agire come preferisco”
“Ma abbiamo un’intera città alle calcagna!”
“E allora farò a pezzi l’intera città!” Rispondo infuriata. Lancio un raggio verde e una cassa del magazzino esplode.
“Devi solo decidere” Gli dico “Sei con me o no?”
Senza pensarci un attimo, lui si inchina e risponde: “Le ho giurato fedeltà, potente Trixie. Il mio voto è indissolubile”
“E io ho la piena fiducia in te”
Lo vedo arrossire per l’emozione e la riconoscenza, per quanto gli sia permesso dal suo manto, poi lo invito a rialzarsi e gli chiedo se abbia recuperato le forze.
“Non del tutto, mia signora, ma se vuole partire sono pronto a seguirla”
“No, non c’è alcuna fretta. Riposa ancora un po’”
Nonostante l’incantesimo di sostituzione richieda molte energie, Sunburst è anche riuscito a teletrasportarci entrambi molto lontano da Dash e la sua squadra. Se ci muovessimo ora si affaticherebbe troppo.
“Vuole attaccare Octavia?” Mi chiede dopo essersi seduto sulla sua cassa preferita.
“A cena mangi prima il dolce?” Replico ironica “Ho atteso così tanto di ucciderla che sarebbe una delusione se tutto finisse così presto. Andremo a caccia di quelli che mi hanno voltato le spalle. Voglio che si rendano conto del loro sbaglio e …” Mi interrompo guardando in alto.
Alla finestra nell’angolo! C’è qualcuno!
“Sunburst, barriera a ore sette!”
Risuonano degli spari, ma entrambi riusciamo a evocare una protezione in tempo. Nel frattempo, alcuni vetri vanno in frantumi e un gran numero di pegasi entrano con le pistole estratte; alcuni aprono il portone di ingresso facendo entrare unicorni e pony di terra. Sono tanti, molti di più degli agenti di prima, e presto siamo circondati.
Io e Sunburst ci posizioniamo in modo da proteggerci a vicenda, pronti a combattere.
“Eccovi qua, yo!”
Riconosco questa voce: è quella di un ragazzino che gioca a fare il bulletto nel mondo del traffico di droga.
“Come ci hai trovati, Pinkmane?” Domando senza perdere tempo.
“Oggi sono i Quattro a proteggere la città. Ognuno di noi si sta occupando di un’area e anche i Gufi sono ovunque. Non puoi sfuggire alle spie di Spike”
Di nuovo quel dannato drago! Per quanto ancora dovrà ostacolarmi?
“Vattene via, Pinkmane, e prometto che dimenticherò il tuo affronto. Non gettare via la tua vita, sei giovane”
“Non ti facevo tanto simpatica! Ti sei data un’occhiata intorno?” Dice passando in rassegna tutti i suoi pony schierati “Stavolta non puoi scappare. E poi hai la sfortuna di stare con uno che è in debito con me” Poi si gira verso Sunburst e la sua espressione si inasprisce “Sei tu quello che ha cercato di far saltare in aria Derpy, vero? Beh, lei era sotto la mia protezione! Verrai punito per la tua insolenza! Pronti a sparare, yo!”
Le armi, cariche e puntate verso di noi, ci impediscono di tentare la fuga. Inoltre, se provassimo a teletrasportarci, ci ritroveremmo senza difese per contrastare altre eventuali ondate.
“Sunburst, cerca di non esagerare” Lo avviso mentre carico il mio incantesimo.
“Fuoco!”
Pesto lo zoccolo a terra facendo comparire dal suolo dei massi che ci separano dai nostri avversari e ci proteggono dai proiettili. Saltando ci arrampichiamo su di essi e dall’alto inizio a lanciare dei raggi, costringendo i pegasi a rompere la formazione; Sunburst invece preferisce ricorrere alla telecinesi, scagliando contro unicorni e pony di terra le molte casse contenute nel magazzino.
Dopo un attimo di smarrimento, la squadriglia dei Quattro si riorganizza seguendo le disposizioni del suo leader. I primi ad attaccarci sono i pegasi, i quali si mantengono a distanza sulle nostre teste sparando e lanciandoci contro oggetti di diversa natura; una parte dei pony di terra cerca di raggiungerci sui massi mentre gli altri restano indietro per fare da scudo alla retroguardia degli unicorni, intenta a scagliare incantesimi.
“Tieni la guardia alta e occupati dei pony di terra” Ordino a Sunburst “Io apro un varco”
Salto in avanti e, prima di toccare terra, mi teletrasporto tra la seconda fila di pony di terra e gli unicorni. Alzo la testa di scatto e dal mio corno illuminato di viola si genera un piccolo tornado, abbastanza potente da scatenare il caos nella retroguardia. Gli incantesimi cessano e torna a sentirsi di più il rumore degli spari e il fischiare dei proiettili.
“Maledetta troia!”
Due muscolosi pony armati di mazza di ferro mi attaccano alle spalle, ma non mi è difficile sconfiggerli dopo che si sono fatti scoprire: quando quello davanti muove l’arma contro di me, lancio un campo di forza che modifica la traiettoria del colpo spedendolo all’indietro a colpire l’altro pony rompendogli la mascella. Nel momento in cui la seconda mazza cade a terra, la afferro magicamente e infilzo al fianco il primo dei due bestioni, il quale cade a terra sputando sangue per poi smettere del tutto di muoversi. Molti altri pony fanno un passo indietro terrorizzati; persino Pinkmane interrompe per un attimo il suo volo alla vista di due tra i suoi pony più robusti a terra.
Nel frattempo torno a prestare attenzione a Sunburst. A terra intorno a lui ci sono molti pony morti o feriti. La maggior parte di quelli ancora in grado di lottare sono nascosti dietro dei ripari improvvisati e coprono le spalle a quelli intenti a mettere in salvo i feriti e ad attaccare Sunburst frontalmente. Il problema principale rimane la squadra aerea, da cui Sunburst riesce a difendersi ma ha serie difficoltà ad attaccare.
Notando gli unicorni dietro di me rialzarsi, raggiungo rapidamente l’altro lato del campo di battaglia e lancio un nuovo incantesimo del vento. I pegasi finiscono nel mezzo di una tempesta e vengono schiantati contro le pareti o le casse, alcuni addirittura fuori dal magazzino.
Nel frattempo gli unicorni cominciano a lanciare sfere di fuoco, ma la difesa di Sunburst riesce a resistere anche a queste. Io invece tengo a bada una nuova carica di pony di terra scaricando loro contro tutti i proiettili ancora all’interno delle pistole dei caduti.
“Ok, Sunburst, ora dobbiamo uscire da qui!” Ordino dopo aver svuotato l’ultimo caricatore. Nonostante le perdite, l’armata dei Quattro è estremamente agguerrita e, grazie anche ad un nuovo assalto dei pegasi, si avvicina sempre di più a noi. Per giunta è passato del tempo dall’inizio dello scontro e, se arrivassero anche dei rinforzi, per noi sarebbe la fine.
“Osserva bene, mio apprendista”
Punto il corno in direzione degli unicorni ed evoco un gas verde che si dirige rapidamente verso di loro, prendendo le sembianze di una mandria di cavalli selvaggi dagli occhi neri. Dopo averli investiti, il gas si dissolve veloce come era comparso, lasciando tutti sbigottiti.
Un attimo dopo, il primo unicorno cade al suolo scosso da terribili convulsioni e con la bava alla bocca. Successivamente altri subiscono destini simili: c’è chi vomita, chi tossisce e sputa sangue mentre gli lacrimano gli occhi, chi si getta a terra portandosi gli zoccoli alla testa o alla pancia, urlando come se gli stessero scoppiando le viscere. I pony di terra e quasi tutti i pegasi li raggiungono per cercare di capire cosa succeda.
“Pazzesco …” Sussurra Sunburst, anche lui colpito dalla scena che gli si para davanti.
“Ciò che vedi è l’effetto di Pestilence, un incantesimo oscuro. È magia potente, molto più complessa dell’incantesimo di sostituzione che hai imparato. Come vedi, è capace di rendere innocuo un intero esercito”
“Riesce a farti sentire un insetto”
“Già” Rispondo ridacchiando “Adesso però andiamo: questi non possono fermarci”
Iniziamo a correre verso l’uscita superando pony vivi e morti; qualcuno prova a puntarci contro la pistola con zampe tremanti, ma mi basta illuminare appena il corno per convincerlo a ripensarci.
Quando siamo quasi fuori, Sunburst mi spinge con forza facendomi quasi perdere l’equilibrio. Allora tutto sembra diventare più lento: alla mia destra, in alto, sento qualcosa scoppiare e una macchia rossa mi sporca il muso.
Sunburst crolla ai miei zoccoli con un buco in testa. I suoi occhi sono già spenti.
Guardo in alto e mi accorgo di Pinkmane, ferito e sanguinante ma pronto a far fuoco un’altra volta. Mi lancio su Sunburst ed evoco una barriera che ci circonda completamente. I colpi di Pinkmane vanno a vuoto.
“Sunburst … Sunburst …” Sussurro, ma ormai non c’è più niente da fare. Estraggo magicamente il proiettile ramato all’interno della sua testa, il proiettile che era destinato a me.
“Non volevo che finisse così …” Dico al mio compagno a terra, poi gli chiudo delicatamente le palpebre, mossa da pietà per la prima volta nella mia vita.
Rivolgo di nuovo lo sguardo verso Pinkmane e mi rialzo tremando per la rabbia. Mentre digrigno i denti, ritiro la barriera e il corno diventa rosso, sprigionando un’intensa ondata di calore. Il mafioso vorrebbe spararmi, ma la sua pistola diventa incandescente ed è costretto a lasciarla cadere.
“Sparatele! Sparatele!” Ordina ai suoi pony, ma nemmeno loro riescono ad afferrare le armi. Allora torna a guardarmi, accorgendosi che sto accumulando sempre più potere.
E allora capisce.
“Scappate! Tutti via!”
Io lancio un urlo e genero un’enorme esplosione rossa. Pony e oggetti di ogni tipo vengono sbalzati lontani e l’intero magazzino crolla sulle nostre teste con un fragore assordante.
Quando finisco, una nuova barriera protegge me e Sunburst dalle macerie. Intorno a me sento i lamenti dei sopravvissuti. Scaglio lontano delle travi e, annullata la protezione, fuggo via prima che arrivi gente.
Stavolta corro da sola.

Quando lo trovo, è nascosto sotto la scrivania del suo ufficio. Il sovrintendente di Ponyville ridotto come un verme: patetico!
“I miei omaggi, signor Nandermane”
Lui cerca di non fissarmi, guardandosi attorno in cerca di una via di fuga.
“Dove … dove sono i pony della sicurezza?”
“Esattamente dove hai detto loro di stare” Gli rispondo “Piuttosto dovresti chiedermi come stanno”
“No … no …” Con uno scatto si alza e raggiunge la finestra “Aiuto! Qualcuno mi aiuti!”
Rido davanti a questa scena ridicola, poi con un gesto lo faccio cadere bruscamente sulla sua sedia.
“Chi credi possa sentirti? La polizia ha decretato il coprifuoco e il blocco dei trasporti. È per questo che sei ancora qui, no? Il tuo treno non è partito”
Mi stendo con la pancia sulla scrivania e mi allungo verso di lui fino a sfiorargli il muso con lo zoccolo.
“Non sei stato abbastanza veloce, eh? Sciocchino! Avevi altro da fare? O forse speravi di farla franca? In fondo ho così tanti nemici che di certo non avrei pensato a te”
Lui piagnucola stridulo e batte i denti.
“Io ho fatto solo il mio dovere” Prova a spiegare “Sono il sovrintendente di Ponyville!”
“E sei stato bravissimo!” Lo canzono “Solo che io non amo chi mi pugnala alle spalle. Sai … fa molto male!”
Nandermane grida di dolore: un tagliacarte gli si conficca magicamente alla schiena; io invece scoppio a ridere.
“Ti prenderanno” Mi interrompe lui “Tutti ti danno la caccia. Ti prenderanno e ti sconfiggeranno”
“Quindi devo divertirmi più che posso prima che sia troppo tardi? È questo che volevi dire?” Replico rialzandomi e dandogli una zampata al muso “Lo farò, fidati. La strega è tornata, Nandermane, e ha ancora molti pony a cui fare visita. Ma prima tocca a te”
Chiudo gli occhi e apro la porta dello studio dietro di me.
“Coraggio, entra! Non essere timida”
Mi sposto così da far vedere a Nandermane l’unicorno tremante che ci stava ascoltando.
“Moondandcer! Cosa ci fai qui?” Domanda confuso.
La ragazza non risponde, troppo spaventata per fare qualcosa.
“Credo che fosse in prossimità del municipio quando sono arrivata e le urla delle guardie devono averla spinta a entrare. Ti faccio i miei complimenti per aver infranto il coprifuoco!” Le dico applaudendo.
“Signor Nandermane, ero preoccupata” Inizia lei “Si era comportato in maniera strana oggi, e … per favore, non gli faccia del male!” Mi prega.
“Non parlarle!” Le ordina Nandermane “Vattene via! Scappa!”
“Sì, è un buon consiglio. Prima però dimmi: hai avvertito già la polizia di quel che sta succedendo?” Mi intrometto.
Lei nega scuotendo il capo: “La prego … la prego …”
“Beh, allora per oggi ti lascerò andare. Corri dalla polizia e racconta tutto quel hai visto”
“S … sì!” Risponde guardando Nandermane che la incita a fare quel che ho detto. Fa per voltarsi ma io la richiamo.
“Forse non ci siamo capiti: ho detto tutto”
Con un primo leggero movimento del capo, un filo di magia compie un giro intorno al collo di Nandermane; me ne basta solo un altro per decapitarlo.
La testa cade davanti a me e io le poggio uno zoccolo sopra. Guardo Moondancer balbettare scossa, poi le lancio la testa mozzata con un calcio. Quando la raggiunge, la giovane segretaria urla di terrore.
Mi incammino verso il corridoio lasciandomela alle spalle, inebriandomi e abbandonandomi totalmente a questi dolci suoni che mi accompagnano finché non esco dal municipio.

Mi muovo tra i vicoli della città protetta dalle tenebre. Ormai manca poco al commissariato, ancora alcune svolte e raggiungerò Rich. Mi chiedo Dash come avrà disposto i suoi agenti: in una situazione normale, dovrebbero essere tutti a pattugliare le strade, ma forse è a conoscenza della sorveglianza dei Quattro e ha scelto di attendermi in centrale.
Beh, non ha importanza: presto anche lei perirà. La cosa migliore per me sarebbe trovarla insieme a Rich e all’attentatore del taxi, così da non perdere altro tempo.
Tutti i miei pensieri però scompaiono quando, dopo aver imboccato una strada più larga a destra, sento una voce alle mie spalle.
“Trixie!”
E allora mi dimentico di tutti i miei propositi. Dietro di me, Octavia mi attende.
“Mi hai trovata …”
“Sapevo che saresti venuta qui. Conosco bene queste stradine, mi è bastato anticiparti”
“I miei complimenti”
La guardo sorridendo, senza lasciarmi sfuggire neanche una sola particolarità del suo muso.
“Sarei venuta anche da te, non c’era bisogno che ti scomodassi a raggiungermi. Non avrei perso troppo tempo qui, mi conosci”
“Finirà qui, Trixie. Finirà stanotte”
“Come preferisci! Mi ricorda molto il posto in cui fui catturata … quello dove segnai il destino della tua amica”
Vorrei farle del male, ma invece lei sembra felice.
“Come, non sei stata avvisata?” Mi dice “Vinyl è sveglia, sta bene. Stavolta hai fallito”
Non riesco a crederci! Per un attimo penso sia un bluff, ma Octavia non scherzerebbe mai sulla sua amica unicorno.
“Non ti lascerò nemmeno la soddisfazione di morire pensando alle tue vittorie. Penserai al tradimento di Rich, a Vinyl, ai cittadini che ti hanno cacciata da Ponyville”
“E tu come lo sai?” Urlo senza riuscire a trattenermi.
“Ero lì, poco distante. Quando ho raggiunto la folla, tu eri già sparita. Però mi hanno raccontato tutto! Ti sei fatta superare da una ragazza e un puledrino …”
“Taci!” Provo a fermarla, ma le sue risate sembrano un fiume in piena.
“Sei una perdente, Trixie. Io mi occuperò solo di eliminarti definitivamente”
“Tu … o voi?” Le chiedo indicandole la pegaso in volo sulle nostre teste.
“Derpy ha voluto accompagnarmi, ma sa che questa battaglia è mia e non ci ostacolerà. E ora in guardia!”
Con un movimento molto rapido estrae due pugnali sai da dietro le zampe posteriori.
“Non sono più quella di un tempo” Mi avverte.
“Dimostralo” Rispondo caricando il corno.
La prima mossa è mia.
   
 
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