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Autore: Lady Koyuki    27/02/2017    1 recensioni
Alzando la testa, vide i bidoni presenti poco prima nel vicolo, in aria, sospesi ma in continuo movimento.
Che diavolo stava succedendo?

E se non fosse realmente finita?
E se qualcuno volesse i poteri dell'ormai sconfitto Profondo Blu?
E se qualcuno li avesse già?
Un piccolo esperimento che ho in mente da anni su un possibile "seguito" di Tokyo Mew Mew.
Spero possa piacervi!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DARK POWER

SOSPETTI
 



Erano tutti sconvolti dall’affermazione di Pie.
- Non è possibile! Lo abbiamo eliminato! – sentenziò Minto – C’eravate anche voi! –
L’alieno scosse la testa sconsolato.
- Lo so. – rispose semplicemente.
- Scusate, chi è Profondo Blu? – chiese Berry curiosa.
Il loro capo, – le rispose Ryo sorridendo, indicando gli alieni – che abbiamo dovuto combatte nella battaglia finale. Era stata davvero una battaglia dura e lunga.-

- E che cosa vi fa dire questo? – chiese una Retasu riesumando il discorso di Pie, alquanto preoccupata. 
I due ospiti più piccoli si girarono verso il maggiore aspettandosi che parlasse, non sapendo esattamente cosa dire per dimostrare la loro teoria.
- E’ comparsa una forza enorme da questo pianeta, tre mesi fa o poco più. – iniziò allora il verde – E all'origine, la prima volta, avevamo il sospetto fosse lui. Non avendone prova, abbiamo aspettato. E un mese fa è apparso di nuovo. – continuò cupo – Non abbiamo altre teorie se non quella di Profondo Blu. –
Zakuro, che durante il discorso si era leggermente agitata, si girò verso di loro scettica.
- E cosa vi fa pensare che sia proprio lui? Potrebbe essere qualsiasi cosa giusto? – chiese dubbiosa.
Pie la guardò pensieroso.
- Si, in effetti non abbiamo prove sia precisamente lui, ma la forza di quell’energia e la provenienza dalla terra, non fa dubitare altro che Profondo Blu. –
- Ammettiamo che è profondo Blu, – iniziò Ryo – potrebbe essere nuovamente Masaya? – chiese il biondo sospettoso.
- Può essere, come no. – aggiunse Pie, creando più dubbi che altro.
- Quello che intende dire Pie, – sentenziò Kisshu squadrando il fratello – è che una dei nostri simili ha dedotto la possibilità che i poteri di profondo Blu siano essi stessi profondo Blu. – continuò osservato da molti paia di occhi confusi – Nel senso che i suoi poteri sono a se stanti e ora possono essere presenti in uno qualsiasi degli esseri umani viventi sulla terra. –
La squadra si agitò non poco.
- Vorresti dire che un umano, che non sappiamo chi sia, possa avere i poteri di profondo Blu? – chiese Retasu assai preoccupata della cosa.
- Se non li ha ancora Masaya, si, non sappiamo chi li possa avere. – rispose Pie.
- Masaya sembra abbastanza normale da quando è tornato, – intervenne Minto, scrutata dai tre alieni – viene spesso al caffè, ecco come lo sappiamo. – si giustificò, notando gli sguardi interrogativi.
- Minto ha ragione, confermo che non ha avuto comportamenti sospetti. – ribadì Ryo.
Il silenzio e la preoccupazione calò sulla sala; nessuno osava parlare, persi nei loro pensieri; Zakuro fu la prima a muoversi, indirizzandosi verso la porta, con sguardo interrogativo da parte di tutti.
- Voi non sapete chi sia e dite che la forza sia necessariamente profondo Blu, non è obbligatorio che sia una persona malvagia, ma se la forza è davvero un male, trasformerà prima o poi il possessore, che potrebbe avere anche una bontà sovraumana, in un essere malvagio comunque. – disse la viola, come pensando tra se e se più che parlando con loro – Ma non sappiamo ancora chi sia. Vi direi quindi che qualunque cosa voi sapete di riferircela, ma finché quella forza non diverrà malvagia, dubito potremmo fare qualcosa. Detto questo, io domani mattina devo alzarmi presto, per cui vi saluto. Buonanotte. – concluse uscendo dalla porta senza girarsi ad osservare la reazione del suo discorso.
- Zakuro ha ragione; finchè non si manifesterà di nuovo non possiamo fare nulla. – concordò Ryo.
- Potremmo comunque cercarla, – aggiunse Pie – e noi lo faremo. In qualche modo speriamo di trovarla prima che diventi un nemico. – Ryo lo guardò scettico, ma acconsentì.
- Fatelo pure senza però interferire con le vite degli umani per favore. – rispose -  Se sappiamo qualcosa, vi informeremo. Detto questo, ci congediamo tutti direi. Buonanotte. – concluse, indicando a tutti l’uscita.
In men che non si dica, nella sala rimasero solo Ryo e Keiichiro.
- Credi che abbiano altri scopi essendo qui? – chiese il moro tranquillamente.
- Non lo so, ma conviene tenerli d’occhio. – rispose Ryo sospettoso. 

 


Stava correndo a perdifiato verso la scuola; era in elevato ritardo come suo solito e per di più la sera prima aveva perso parecchie chiamate dalla sua migliore amica. Non avevano mai realmente il tempo di sentirsi e ciò infatti capitava una volta ogni diverse settimane quasi, quando tra scuola e lavoro riuscivano a beccarsi per un caffè; ma era decisamente strano aver ricevuto tre chiamate di fila all’una di notte.
Purtroppo lei non avrebbe potuto richiamarla, non sapeva quando era libera o quando l’avrebbe disturbata, quindi aspettava in attesa che fosse lei a farsi sentire; ma dubitava sarebbe successo presto visto i suoi impegni.
Nell’insieme di questi pensieri, aveva raggiunto il cavalcavia pedonale che doveva attraversare per raggiungere la sua scuola; salendo le scale accaldata, con i lunghi capelli rossi svolazzanti, non si accorse di due persone ferme sopra di lei ai lati del ponte.
Appena la videro, le sorrisero.

- Ichigo, il fatto di essere sempre in ritardo non cambierà mai. – disse Miwa
- Muoviamoci o ci toccherà saltare la prima ora. – rincarò la dose Moe, mentre iniziavano a correre anticipando la rossa di qualche metro.
Questa sorrise; l’avevano aspettata comunque, nonostante il grande ritardo; voleva bene davvero tanto a quelle due, erano amiche quasi fin dall’infanzia anche se non la conoscevano per davvero, o almeno, non sapevano esattamente tutto di lei. E questo la fece sentire in colpa.
Fermata un attimo sulla sommità  del ponte per riprendere fiato, osservò la gente che lo stava attraversando; la maggior parte erano studenti o lavoratori, che dovevano passare per forza da una parte all’altra della città.
Appena riprese il respiro regolare, ricominciò a correre, più veloce di prima e forse questo fu il suo errore; evitò la gran parte dei passanti mentre correva verso l’altra sponda ma all’improvviso comparve un ragazzo davanti a sé che non riuscì a superare indenne.
Gli si fiondò addosso si può dire, ma nonostante lo scontro alquanto irruento, riuscirono fortunatamente a non finire a terra; immediatamente la rossa si staccò dall’altro, spostandolo per riprendere a correre senza guardarlo nemmeno.

- Scusami tanto, sono di fretta! – disse a pochi metri da lui, girandosi per osservarlo.
Qualcosa però la fece rallentare; il ragazzo che aveva “investito” aveva un volto così familiare, incorniciato da lunghi capelli verdi e due occhi che sembravano pozzi d’oro; al momento non realizzò il ricordo di quel ragazzo e di fretta com’era non ci diede nemmeno peso. Riprese a correre veloce, dimenticandosi quasi completamente di quel piccolo incidente.
 
 


Stava girando la città da alcune ore ormai; avevano deciso di alzarsi presto e controllare se c’era qualcosa di sospetto in giro.
Non era il piano migliore, ma era un piano. Ora era appoggiato su uno strano ponte di ferro che attraversava una via importante della città, piena di quelli aggeggi a quattro ruote che gli umani usavano per andare in giro senza far fatica; osservava il paesaggio meccanico e innaturale domandandosi come facevano a vivere lì gli umani.

- Trovato niente quindi? –
Una voce proveniente da una sorta di comunicatore nella sua mano lo fece tornare alla realtà.
- No nulla Pie. Mi sa che adesso torno alla nave, non c’è molto altro da fare qui. – rispose scettico.
- Va bene. – gli ribadì il fratello.
Kisshu allora si allontanò indietreggiando dalla balaustra mentre il viola stava dicendo altro al comunicatore ma non ebbe tempo di sentirlo; all’improvviso, una persona gli si fiondò letteralmente addosso, senza dire nulla, ad una velocità alquanto elevata.
Dati i suo riflessi, riuscì a fermare questa persona senza cadere rovinosamente a terra, ma qualcosa nell’aria gli portò alla mente ricordi fastidiosi. Abbassando lo sguardo vide che la persona in questione era una ragazza dai lunghi capelli rossi che in un attimo lo spinse via e riprese la sua corsa; l’odore così familiare ai sensi molto sviluppati del ragazzo stava prendendo pian piano un volto e un nome, ma non voleva crederci sul serio.
Si voltò alle sue spalle, vedendo la ragazza di prima girarsi per chiedergli scusa; aveva due occhi color cioccolato incastonati in un viso sorridente e fin troppo familiare. Non era possibile. La promessa di non rincontrarla mai più, buttata all’aria in un secondo; certo, era un utopia restare in quella città e sperare di non vederla mai, ma la speranza è l’ultima a morire.
Rimase fermo qualche secondo pensando a come si era ritenuto fortunato che non fosse più una Mew Mew e si era ripromesso di tentare di evitarla il più possibile; ma il giorno dopo che era atterrato sulla terra l’aveva già incontrata. Ed era cambiata davvero tanto.

- Mi stai ascoltando? – chiese irato suo fratello al comunicatore.
- Scusa Pie, ero sovrappensiero. – rispose nervosamente.
- Ho notato. Di chi era quella voce? Era abbastanza familiare. – continuò il fratello curioso.
- Nessuno. Ho solo avuto un contrattempo con un umana. Un umana alquanto distratta. – rispose sorridendo sornione. – Sto tornando alla base. – concluse.
Forse se non l’avesse accidentalmente incontrata su quel ponte, non l’avrebbe rivista davvero mai; ma non era detto che incontrarla fosse un male. Per ora tanto lei non l’aveva riconosciuto quindi poco male; ma lui l’aveva fatto, sapeva chi era e soprattutto sapeva quanto le era mancata. Forse poteva approfittarsene un pochino, visto il poco tempo che sarebbe rimasto lì.

 












*Note dell'autrice*
Eccomi!!!
Sono in ritardo di un paio di giorni, I Know!
Chiedo scusa, ma gli ultimi episodi di un anime mi hanno talmente preso che non sono riuscita a pubblicare nè sabato, nè ieri.
Però eccomi qui!
Questo capitolo è forse un po' confusionario, ma serve appunto per spiegare la base della storia; Profondo Blu è tornato ma Profondo Blu non è quel grande st****o dalla pelle albina e lunghi capelli corvini, bensì rappresenta una sorta di "forza" che ovviamente possedeva prima l'albino sopracitato ma che ora è in possesso di qualcuno sulla terra. Ma chi?
Per quanto riguarda Kisshu, si era ripromesso di evitare Ichigo come la peste, sia per non ricascare nell'amore non corrisposto, sia per evitare di tornare a essere lo "stalker" della rossa (qui da noi pagheremmo per avere uno stalker come lui xD).
Scherzi a parte, Kisshu però è cresciuto, come ormai vi ripeto ogni capitolo, per cui, come andranno ora le cose?
Per quanto riguarda i capitoli, sto notando con un'altra storia in corso in un altro fandom, che tenendo le scadenze anche se arrivo a terminare i capitoli pronti, ce la metto tutta per aggiornare come prefissato; per quanto riguarda questa storia ho diversi capitoli pronti per cui non ci dovrebbe essere problema.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto; ringrazio chiunque sia passato e chi ha salvato e salverà la storia nelle preferite/seguite/ricordate!
Alla prossima!
Koyuki :3

 
   
 
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