"Molti la cercano, certe volte per caso ed altre disperatamente. Ma la verità è che la puoi trovare un po' ovunque, se solo dai la possibilità agli occhi di catturare e al cuore di mantenere. 

Il segreto è solo uno: i dettagli, sono loro che ti salvano sempre. Una canzone che ami in radio appena sali in macchina dopo una giornata di lavoro impegnativa e frenetica. Una vecchia foto, in compagnia di persone che fanno parte ancora della tua vita dopo anni o non più, un messaggio di buongiorno, una sorpresa inattesa, un treno che arriva in stazione un po' in ritardo ma che comunque arriva e porta con se qualcuno che non ti aspettavi. 

E' una giornata di sole, più calda del solito per la stagione invernale, che riesce a darti tregua dal grigiume che solo l'inverno sa donarti. E' il sorriso di uno sconosciuto che, per caso, sta seguendo il tuo stesso percorso per arrivare alla caffetteria vicino casa ed è totalmente immerso nella sua chiamata al cellulare con qualcuno che ama.

E' essere testimone del gesto disinteressato di un passante che per strada rincorre una giovane donna per qualche metro e le fa notare che sbadatamente ha perso la sciarpa che aveva poggiato sulla borsa giusto un attimo prima. E' il rivedere una persona che non abbracciavi da tempo e lo stare in silenzio mentre finalmente ci si ritrova. E' il leggere un buon libro o un'ottima storia e gioire per i personaggi, fermarsi e sorprendersi perché la parte che hai appena letto rappresenta qualcosa che ti sta particolarmente a cuore.

E' il calore delle cene con tutta la famiglia, dove si ride tanto e ci si racconta aneddoti senza vergogna. E' la manina di un piccolo umano che è appena venuto al mondo, ma ti stringe l'indice con tutta la forza che possiede e non vuole lasciarti andare per nessuna ragione. Così come sorprendersi della natura che stagione dopo stagione si rinnova e si adatta a quello che si trova di fronte e tu con lei.

E' una nuova città che ti vede turista e tu che, a tua volta, guardi con occhi sognanti nonostante potrebbe avere i più disparati difetti se vissuta quotidianamente. E' camminare senza timore sempre su nuove strade, ma anche percorrere sicura lo stesso percorso ogni giorno. Sentire sotto i piedi nudi la differenza tra sabbia bollente ed erba fresca dovuta alla rugiada. 
 
E' una passeggiata sulla spiaggia in primavera, che sembra così diversa da quella che sei abituata a guardare, forse anche di sfuggita, in estate. Ascoltare i colleghi che ormai sono diventati amici, raccontarti davanti ad un drink, al solito pub di fronte l'ospedale, la loro giornata infernale. Stare a guardare senza parole lo spettacolo del sole che nasce timidamente sul mare in una calda giornata autunnale sul molo; è sentire un profumo e riconoscerlo tra altri milioni differenti. 

E' un ti voglio bene senza un fine, ma solo per ricordare a quella persona che ci sei, che sei lì se avrà bisogno di una certezza, di una parola, di un abbraccio, di un parere o di un silenzio ed un sorriso. Un "mi manchi" ascoltato al telefono, che ti ricorda che qualcuno ti ha scelto e non ti lascia indietro, ma ti porta accanto al cuore nelle sue giornate.


E' pensarti e sorridere anche se fa ancora un po' male.


Un po' di tempo fa mi domandasti timidamente nel silenzio della mia stanza "Calliope, cosa pensi sia la felicità?". Io ti guardai e inevitabilmente la curva delle mie labbra si distese, di parecchio. Dopo qualche secondo mi avvicinai e ti strinsi forte a me, senza avere il coraggio di dire niente... di dirti che oltre a tutti questi dettagli lo eri anche tu. 
Era una domenica di fine dicembre e quel momento è ancora impresso ed intatto nella mia mente.

Prima non avevo idea di tutto questo, magari non prestavo abbastanza attenzione, ma ora lo so. In qualche modo tu mi hai insegnato ad apprezzare ogni singola cosa che mi circonda ed è un po' folle che adesso mi capita di intravederti per i corridoi dell'ospedale e tocca accontentarmi di un rapido saluto. Anche un solo secondo in più occhi negli occhi e tutti quei muri, compresi di armatura, crollerebbero miseramente. Ogni volta però mi ricordo che, se sono quel che sono, lo devo anche a te.

Ti sto scrivendo, sto mettendo nero su bianco i dettagli che tu mi hai insegnato ad osservare con attenzione scrupolosa. Io che sono sempre stata quella più impulsiva, meno razionale, ora mi sto prendendo del tempo per farti sapere tutto quello che avrei voluto sentissi da me in quella freddissima giornata invernale. 
Vorrei aggiungere qualcosa di nuovo, qualcosa che poche volte viene pronunciato perchè fa paura, perchè dirlo significa ammettere che tutti abbiamo bisogno di qualcuno, che nessuno si salva da solo. 

Grazie.

Sinceramente grazie, ora sono io che ti devo questi dettagli; spero ti piaccia la vista.

Tua, Calliope."


Arizona era poggiata sulla porta di casa a fissare con occhi lucidi quella lettera senza francobollo, che era stata fatta scivolare sotto l'uscio mentre lei era ancora a lavoro. Era sconvolta, scuoteva la testa incredula ma sorrideva. 

Quella notte si addormentò stringendo quel foglio di carta, ormai un po' macchiato di lacrime, sul petto con una serenità che non sentiva davvero da tempo. 
Nessun amore è mai un fallimento.









N.d'A.: Ringrazio chiunque abbia letto questa one shot. Mi scuso in anticipo in caso ci fossero errori grammaticali, di distrazione, sintattici o di qualsiasi altro tipo. 
Allo stesso modo ringrazio qualunque lettore voglia lasciare un parere, sarò molto felice di leggere i vostri pensieri.
Alla prossima storia,

Jas18