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Autore: LunariaScrittrice    28/02/2017    1 recensioni
Si riprende dal punto in cui Yami (Atem) lascia a Yugi il suo destino, però Yugi non vuole lasciarlo quindi crede che il puzzle del millenio che deruba dalla sacra pietra, possa auitarlo.
Atem inizia a sognare Yugi a vederlo nel suo mondo e Yugi vede egli nei suoi sogni.
Il Faraone infine si dice che non è possibile perchè se fosse significherebbe che Yugi avrebbe accesso al potere delle ombre e così radicare la sua natura.
ATTENZIONE: tutti i fatti inerenti al gioco delle ombre, e conseguenze sono nventat ma ispirati all' anime.
Alcuni punti sono alterati, ma i personaggi li terrò Ic.
Alcuni fatti riportati su Atem sono presi dalla Session 0!
Ciao a tutti, questa è la mia primissima storia su questo anime che mi ha affascinata da sempre.
Questa storia è un mezzo Yaoi, Het.
ci sono dei triangoli amorosi e situazioni nello stile piccoli problemi di cuore, quindi sopportate che comunue oltre la dolcezza c'è il mistero.
Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate, quindi commentate ^o^
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Yuugi Mouto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'anime gemelle'
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Ciao a tutti, mi presento mi chiamo Lunaby. 
Ho letto tantissime storie su AtemXYugi e me ne sono innamorata, appunto ho creato questa storiellina sperando che vi piaccia. 
La  trama è legata all' inzio dall' ultimo epsiodio che troverete qui anche se è un Amv.
https://www.youtube.com/watch?v=av0ErlL3xpc
Preciso che i personaggi hanno tutti quindici anni e che devono andare al liceo.
Spero che la storia riesca a travolgervi nelle emozioni che io stessa ho sentito scrivendo.
La storia è narrata da Yugi! 
Nel prossimo capitolo si scoprirà cosa seriamente provava Atem. 

 

Personaggi: Yugi, Atem, Amyl. 
genere: romantico, triste, filosico, introspettivo, comico.
Triangolo tra: Yugi, Atem, Anzu, Amyl.

Nota: Amyl è un personaggio di mia invenzione si sul dire una specie di Jonouchi 
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gli occhi dell' anima.

Quel giorno che ho completato il puzzle del millennio è stato l'evento che cambiò la mia vita.

Ero intento a cercare l'ultimo pezzo che Katsuya Jonouchi (joei ) mi rubò, lui mi voleva solo far crescere però si cacciava nei guai. 
Il caposcuola, un ragazzo prepotente lo picchio a pugni , io tentai di fermarlo sacrificando la mia incolumità, ero solo , indifeso pero Jonouchi lascio sulle mie mani l'ultimo pezzo del puzzle millennio e cosi lo completai.

Una luce dorata avvolse i miei occhi, qualcosa entrò in me prendendo il controllo del mio corpo, ero inconsapevole che lui fosse un faraone e che fosse dotato di un potere spaventoso " il gioco delle ombre" usato per sanzionare le povere anime purificandole e confinarle nelle ombre, e infatti Atem (o l'altro me stesso) non si risparmió, era tremendo: aveva occhi iniettati di sangue, ghigno stampato e capelli identici ai miei solo che era più alto, muscoloso, chiunque notava la differenza specie dagli occhi che erano dal taglio più arguto, donandogli furbizia, e poi lui aveva una voce sicura autoritaria, amalliante, non a caso Anzu se ne innamorò.

Yami (Atem ) sanzionó il capo scuola chiudendolo nel gioco delle ombre mindcrushandolo.

Certe volte era capace di uccidere: accadde quando un fuggitivo prese in ostaggio Anzu.

Atem non ebbe pietà : con astuzia e controllo nonostante avesse una piatola carica Puntata in faccia, lo uccise usando solo un accendino avvisando che era un gioco delle ombre e che imbrogliare gli sarebbe costato la vita.

Dopo molto tempo mi accorsi di lui, e solo dopo certi eventi riuscì a conoscerlo, parlarci come se fossimo fratelli; lui era la mia forza, lui mi diffendeva ed io gli insegnavo a capire cosa era l'amicizia ed il cuore delle carte che mio nonno con devozione mi aveva insegnato.

Adesso ci troviamo faccia a faccia nella nostra disputa mettendo in atto tutto ciò che il percorso ci ha insegnato.

Quelle sfide a duel monster, quei sacrifici, spaventi, rivelazioni, sono stati ingredieti per questa battaglia e per dirci addio, vero? 
Ma tu cosa desideri?

Più volte me lo sono chiesto, e non avendoti più nel mio corpo non posso saperlo, ma io spero che nel tuo cuore tu non voglia lasciarmi, eppure t'impegni così tanto, addirittura mi sbatti in faccia le tre divinità egizie, ed io miracolosamente te le distruggo...

Vorrei che tu mi battessi, ma questo incontro cosi é epico che non riesco a fingere, è così ti sto battendo.

Mi hai distratto... 
sei un demonio, l'avevi calcolato?
E ci sono cascato!

No, non devo piangere ma tremo, Ho le convulsioni, paura di perderti... 
E cosi , non l'ho accettato.

Ti ho lasciato andare ed è l'errore piu grande della mia vita...

Orgoglioso come sei ti congratuli, non versi lacrime, ti volti verso quella porta senza abbracciarmi.

mi stai ferendo te ne rendi conto?!

Scoppio in un pianto silenzioso con il cuore, l'anima, ma soprattutto la mia mente urla il tuo nome, ma le labbra non rispondono a ciò che voglio dirti.

Voglio fermarti od anche seguirti ma non posso: le gambe non si muovono, sono parallizzato, incredulo 
ma seriamente te ne stai andando?!
Mi lasci cosi? 
Scopri il tuo passato mi sfidi e mandi a rotoli ogni nostro legame? 
Preferisci stare nel passato piuttosto che con me? 
Ma che ti ho fatto per meritarmelo?

Mi rendo conto che sono pensieri stupidi, ma quelle parole pensate le vorrei urlare , ma non posso perché sto pensando al suo di bene, ma al mio lui ci pensa?

Tutti noi del gruppo eccetto Seto e Mokuba soffriamo, e tu non ti sei voltato, solo ti sei fermato, e mi sono illuso che tu avessi cambiato idea, ma nulla non ti sei girato, non hai cambiato strada, hai deciso bastardamente di lasciarmi solo.

E così mormoro solo a bassa voce « Non abbandonarmi...»

Ormai è tardi no?

Quella porta inizia a chiudersi ed io comincio a scattare ma mi ferma Jonouchi, cosi urlo
« Un giorno tu ed io saremo come prima! È una promessa vero?»

Prima della chiusura vedo un cenno di movimento di labbra da parte di Atem.

Magari era una mia illusione ma aveva detto o farfugliato " tornerò" ?

Forse è uno sbaglio di lettura labiale, dopotutto mai l'ho studiato quindi poteva essere anche altro.

Torna il buio, il cuore mio non regge lo shock che urlo accasciandomi a terra.

« ma perché? ... perché? »

Nessuno comprende il mio lamento disperato e nemmeno io comprendo a fondo che sentimenti nutro per il faraone.

Il santuario inizia a tremare, le collonne crollano, io vengo preso alle spalle dai miei amici ordinandomi di scappare.

Tutti fuggono, io rimango come ultimo in fila, ma mi fermo un attimo e guardo quella roccia con gli oggeti del millenio.
- No Atem non ti libererai di me! Tu devi essere collegato al puzzle ancora! Deve essere cosi!-

Sono impazzito, disperato, innamorato, non accetto la separazione, ecco perché infrango la legge antica.

Prendo il puzzle, non mi importa delle conseguenze, lo metto nello zaino per non farlo scoprire ai guardiani ed esco raggiungendo tutti.

Anzu mi chiede perché ci ho messo molto, ed io invento che sono inciampato, e intanto Jonouchi si è gia fatto forza mettendomi un braccio attorno al collo esaltando « Su adesso che sei il re dei giochi ci aspettano tante avventure e sfide!»

Io rabbunisco lo sguardo prendendo il mio deck guardandolo.

- Gia, battendolo ora sono con questo titolo, eppure non mi sento felice, non ha senso se lui manca.
Come posso essere contento se il mio insegnante manca? 
Atem mi ha donato degli amici é vero, ma é lui che mi ha insegnato tutto su come duellare... -

Tutti noi del gruppo veniamo ospitati dalla casa degli ishter e Marik dopo due giorni decide ci parlarmi per capire cosa abbia.

« Yugi, hai uno strano sguardo, sei ancora triste per la battaglia? » mi domanda ed io non sono triste ma depresso solo che sorrido « Beh, sai avrei voluto fermarlo... un vero peccato che tutti gli oggetti del millennio siano andati perduti non credi? »-
« Beh, ora non servono più, i giochi delle ombre sono sigillati, nessuno più li userà, pero credo che esistano altri poteri in grado di interrompere l'equibrio del mondo. »

La colpa del mio furto si fa sentire « Oh capisco, e senti ma se qualcuno trovasse uno di quegli oggetti, accadrebbe qualcosa? »

Marik ci riflette «A meno che non sia il possesore direi che non può attingere al suo potere... quindi é tutto regolare... vedi la magia non viene mai completamente cancellata e resta impressa nella memoria tattile svanendo dopo secoli.»

Io abbasso lo sguardo stringendo le mani in pugni per il nervosismo
« potere? Di che genere? »

Marik non lo sa con precisione «Non so dirtelo, pero, come mai tutte queste domande?»

Invento senza guardarlo. 
«Il faraone era curioso di saperlo ecco... »

Da quando so mentire?
mi chiedo stupendomi di me stesso.

«Beh, poteva chiedermelo, gli avrei spiegato le conseguenze...»

Da qui capisco che lui sa cosa accadrebbe ma che non vuole dirmelo.
« Beh, vado a dormire notte. »

Entro nella mia stanza piccola, certo, ma almeno ha un letto e mi ci siedo sopra per poi aprire lo zaino e prendere il mio puzzle.

- Atem scusami se ti ho tenuto nello zaino ma vedi non devono scoprirti, rimarrai il mio segreto proibito... - spiego pulendo l'ggetto con un panno su ogni angolo, e infine tocco con le dita quel simbolo ad occhio

- Mi manchi, non sei andato via vero? Tu sei nel puzzle giusto? Un pezzo di te é qui vero?-

Mi illudo che sia così fino ad addormentarmi con in mano l'oggetto che si illumina ed illumina la stanza centrando con il fascio luminoso la mia fronte mentre inizio a fare un sogno strano.

Un posto bianco, sembra avvolto dalla nebbia, mi guardo attorno non trovando nulla solo cammino nel vuoto senza una meta precisa infine mi stanco e mi siedo in quello spazio iniziando a riflettere su ogni cosa, senza pensare che sia un sogno, tuttavia i ricordi con Atem si fanno sempre più vivi nella mia mente a tal punto che inizio a piangere mormorando il suo nome o meglio come io lo chiamavo " Mou hitori no boku. " 
Poi una mano mi tocca la spalla: ha il tocco delicato. 
Il mio cuore vibra sentendosi vivo, voglio voltarmi ma di colpo mi sveglio scoprendo che è mattina, che la sveglia sta suonando da un pezzo e che se non mi sbrigo farò tardi al mio primo giorno di scuola al liceo.

« Oh no! » mi vesto di fretta e furia con la mia nuova divisa nera maschile e un cravettino rosso

- Perché non mi hai svegliato Atem! Sei il solito dispettoso! -

Ovviamente non ricevo risposta, ma non voglio perdere quel vizio di parlare da solo perché sono convinto che lui nel mondo degli spiriti mi senta e vegli su di me.

Raggiungo la cucina, mio nonno mi rinfaccia che dormo troppo, ed io annuisco mangiando la colazione a base di cereali poi prendo lo zaino e me ne vado nella nuova scuola.

-Il liceo, quante cose si sta perdendo Atem.. - penso per poi raggiungere il cancello in questa giornata solleggiata.

Più avanti noto i miei amici d'infanzia ed Anzu che è sempre slanciata e così carina con quegli occhi azzurri capaci di addolcire chiunque, però stranamente da tempo non mi fanno più effetto e non capisco il motivo.

Jonouchi ironizza del suo giorno che sarà memorabile che troverà la sua tipa e cose simili, un po' come fa Honda, mentre Anzu spera solo che saremo tutti nella stessa classe.

-eh si saremo mistati, ma a me non preoccupa perché tanto c'e la ricreazione. -

Entriamo a scuola, veniamo a conoscenza del caposcuola un ragazzo belloccio il tipico pelle nivea, occhi verde intenso e capelli biondo sabbia con una petinatura molto stravagante ma non quanto la mia che sono praticamente sparati per aria a forma di stella con dei ciuffi fuxia e biondi mentre il restante è nero; decisamente punk...

Beh, finito quel noioso barambabam di regole, raccomandazioni e prospettive per noi primine, troviamo le nostre classi, sfortunatamente siamo tutti separati, io sezione C, anzu B assieme a Jenochiki e honda.

Ok questo mi sta a significare che devo stare solo, affrontare la classe e tentare di stringere amicizia, ma alla fine io ho avuto un amico grazie al puzzle, ma senza ci riuscirò ad ottenerlo?

-Ma certo che ce la faccio, lui mi direbbe che devo credere in me stesso! -

E di nuovo lo ripenso quasi come una maledizione.

- Certo che deve essere proprio speciale per farmi stare cosi dipendente da lui e pensarlo sempre.. -

Non mi sfiora l'idea di amarlo, io credo che sia amicizia anche perché la cotta per Anzu esiste ma non cosi forte.

Entro in classe, ci sono piu ragazze che maschi e questo mi lascia perplesso.

- spero nessuno sappia che sono Yugi altrimenti mi troverò dei rivali... -

Come ragazzo sono carino, secondo Anzu un tipo adorabile specie per il mio modo di fare cosi timido che trasette l'amore nel coccolarmi; se solo penso che una ragazza possa solo abbracciarmi o spupazzarmi mi viene la tremarella, mica sono un pelushe.

- Però Lui mi coccolava sempre, certo come un fratello ma era così bello quando mi abbracciava forte e mi chiamava " Aibou "( compagno ) 
gia, ma ormai devo smetterla di pensarlo. -

Ma non ci riesco.

Cerco un banco libero lo trovo in seconda fila e prendo il blocknotes scarabocchiando un po' me, lui e il puzzle del millenio.

Una mano prende il mio diario, alzo lo sguardo e vedo una ragazza dai capelli azzurrini, occhi verde chiaro. 
«Ehi, dovresti parlare con i nuovi, non lo sai che è mal educazione? »dice lei con aria prepotente, ricordandomi qualcuno che conosco.

Io mi alzo di scatto e cerco di riprendere quel diario
« ridammello »

Ma lei è alta quanto anzu ed io un tappo, quindi salto ma lei se la ride
« ma guardati sei sicuro di non aver sbagliato scuola? »

Io arrossisco pensando - Maledetta, io non posso farci nulla per la mia statura... Atem come agirebbe?
Eccetto chiuderla in un gioco delle ombre? Mmh.. -

Mi guardo attorno poi vedo la sedia quindi ci salgo sopra e finalmente raggiungO l'altezza per prendere il diario. 
« ti basta cone risposta! »

L'altra scoppia a ridere.
« furbo non c'e che dire, beh, piacere tapettino mi chiamo Amyl,piacere.»

Rimango di stucco - Cosa? Significa che siamo amici? Ma aspetta come mi ha chiamato? - e chiedo. 
« Non vorrei illudermi ma significa che siamo amici? »

L'altra annuisce « Ma si tapettino, sei persino carino, allora mi dici il tuo nome? Però tapetino ti si adice»
e se la ride mentre io dico « avessi qui Atem ti righerebbe. Ehm... » mi zittisco arrossendo inventando «M-mio fratello... non badarci »

- Fratello un corno, io non smetto di essere dipendente da lui. 
Maledizione sono passati tre mesi dopo quel fatto e ancora lo penso come mio prottetore. Sono patetico: vivo nel passato e basta. -

Amyl sospira facendo un segno di negazione. « Capisco tuo fratello ti ha lasciato solo e ora te la vedi ad affrontare il mondo. 
Mph, allora avevo ragione che sei un bambino. »

E continua a ferimi con quel sorriso sbarazzino. 
«Ma la vuoi smettere di sminuirmi? »

L'altra se la ride, gli piace stuzzicarmi specie a vedermi tutto rosso. 
« no, sei uno spasso la tenerezA in persona , più ti arrabbi più sei tenero, di un po la tua ragazza è gelosa di te vero? »

E qui io ammetto « Non ho nessuna ragazza! »

Lei inclina la testa « Strano ti ci vedevo coccolato ad una rgazza, beh, quindi non ci sono problemi se usciamo vero? "

I problemkli si che c'e ne sono.
- Ma che vuole? io devo tenere compagnia il mio puzzle, ma non posso mica dirle di no, siamo amici anche se questa mi pare una jonoichi 2... -
« non ho impegni. »

La ragazza allarga il sorriso « Bravo tapetino, allora dove si va di bello? »

Io non lo so 
« ma scegli i posti che vuoi tanto... » dico con aria fredda e lei propone
« andiamo a giocare a carte? Ho iniziato a giocare a dual monster tu lo conosci? »

Quel nome mi riporta alla mente le avventure con Atem « ehm, ne ho sentito parlare... »

La ragazza prende il suo deck « peccato, volevo mostrarlo a uno esperto ma anche tu sei novellino pare »

MI sale un nervo pulsante «novellino!? Ma la smetti di sminuirmi? »

Lei chiede «scusa non credo che uno tipo come te sia bravo no? Però se mi batti ti crederò. »

Io tocco a tasca della divisa e prendo il mio deck. 
« se vinco io la smetterai di chiamarmi tapettino e la finirai di sminuirmi chiaro!? "

L'altra sbuffa « ma dai è un modo dolce per parlarti, non ti piace? »

E rispondo con irritazione « a chi piacerebbe essere chiamato "Tapetino" per di più da una ragazza!? 
Non è colpa mia se sono basso, sono in piena crescita!
Dammi tempo e ti raggiungero! "

che poi è vero potrei anche superarla no?

Ma lei scoppia a ridere. « Ahahah, tapettino ma quanto sei sognatore, io non credo che mi raggiungerai devi sapere che faccio atletica e ho dei genitori assai alti, adesso sono 1: 75, credi di superarmi? Non prendermi in giro. »

Sempre più mi sale un nervo pulsante. 
- la voglio zittire e l'unico modo è batterla - 
« Ti sfido difronte a tutta la scuola a duel monster se vincerai starò zitto alle tue provocazioni ma se perderai tu smetterai di provocarmi. »

-Al diavolo se è inesperta, gliela faccio vedere io, e poi è antipatica, una lezione se la merita... 
Atem farebbe cosi non no? -

la ragazza arrossisce era convinta che sarebbe stato un incontro privato non a scuola.
«sei pazzo vuoi umiliarti o che? »

ovviamente ommetto la mia bravura " È il contrario! Nessuno mi tratta cosi, non più chiaro?! 
Sai che umiliazione se ti battessi? Del resto non sai nemmeno il mio nome."

L'altra riflette - Beh, il tapettino è battagliero, ma è bravo? No non credo anche se assomiglia molto al re dei giochi ma non può essere, lui era più alto e figo questo è la sua copia fatta male -
« E va bene, avvisa pure la scuola io ti battero e sarai il mio schiavetto "

Io faccio un sorriso allo stile di Atem di quando sa come vincerla. « Aspetta a cantar vittoria, non si sottovaluta mai il proprio avversario... ma credimi sara divertente questo match. ,»

Più che altro ti aspetta una lezioncina, non mi risparmieró.

« A fine delle lezioni in palestra ci sfideremo! » esprime lei incredula di aver accettato - non é che me ne pentiró? -

Che ve ne pare? 
Aspetto commenti :) 

   
 
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