Cena improbabile…
-Trovati!- esclamò lo spetro della
ragazzina una volta trovati i due più piccoli. I tre stavano
giocando
apparentemente spensierati, poi Yuki decise di avvicinarsi.
-Senti onee-san, per quanto riguarda
quello che è successo prima…- cominciò
con tono grave.
-Eh?! E cosa sarebbe successo?- si voltò
la ragazzina con una risatina nervosa che tradiva la sua ansia.
-Quei due umani… quelli che hai deciso
di
non farci prendere…- continuò rassegnata Yuki.
-Umani… quali? Ah, quindi prima volevate
prendere degli umani… m-mi spiace non me ne ero proprio
accorta!- balbettò in
risposta fingendo di essere caduta dal pero. L’espressione di
Yuki rimase
immutata, ma il suo tono assunse una nota aspra e minacciosa.
-Potrò anche sembrarti una bambina, ma
nei fatti è da prima che tu nascessi che vago tra queste
mura. Volevi che
lasciassimo stare quegli umani, per questo ci hai chiesto di giocare
con te a
nascondino, no? Non siamo così ingenui, ce ne siamo
accorti…- poi si accorse
della faccia confusa di Ryou.
-Ahhorti dis hosa?- domandò curioso.
-Ok, io me ne sono accorta…- a quel
punto
si corresse.
-Mi dispiace… non volevo crearvi
problemi… Ma proprio non posso lasciarvi uccidere degli
umani!- rispose con
decisione. -Voi avete sofferto davvero moltissimo, come nessun bambino
dovrebbe
mai soffrire... Proprio per questo non dovreste essere riluttanti anche
solo
all’idea di far provare agli altri certe sofferenze?- chiese
insicura, non ci
credeva fino in fondo neanche lei, ma sperava in un modo o
nell’altro di
smuovere qualcosa.
-Mayu, mai sentito parlare di persone che
vengono violentate da piccole e una volta adulte o a volte anche prima
finiscono per uccidere e o violentare persone a casaccio? A volte anche
bambini?- rispose fredda mentre l’interlocutrice
deglutì per il disagio. -Beh…
a Sachiko queste storie sembrano piacere abbastanza…
comunque, anche lasciando
perdere questo dettaglio… A me uccidere non piace, a quei
due in realtà non
so…- disse indicando i bambini. -Del resto quando sono stati
uccisi erano
troppo piccoli per poter possedere una vera e propria morale, ma anche
in caso
una volta diventati fantasmi gran parte della morale e
dell’empatia che puoi
provare nei confronti delle altre persone si affievolisce
drasticamente. Come
ti ho già detto, a me uccidere non piace… in
teoria, ma appartengo a questa
scuola… sono stata uccisa qui, sono sotto
l’influenza negativa di questa
struttura e a volte non posso davvero fare a meno di giocare con le
vite
fragili degli umani che mi capitano sotto tiro. Non faccio veramente
qualcosa
di male in fondo, un essere umano una volta finito qui è
semplicemente
spacciato…- spiegò con una certa tristezza nel
tono. -Per ora come fantasma sei
molto giovane, ma presto perderai la tua moralità anche
tu… Ti conviene
abituarti sin da subito alla situazione e smettere di opporre
resistenze o fare
cose strane. Sei letteralmente stata uccisa da queste mura e da
noi… tu ci
appartieni…- disse abbozzando un sorriso e allungando la
mano fino ad
accarezzarle il viso. Mayu si ritrasse…
-E andare avanti così da qui fino
all’eternità? C-che razza di esistenza sarebbe?!-
mormorò sconfortata.
Torturare i nuovi compagni di giochi era
sempre stata un’attività divertente anche se
solitaria in un certo senso…
Yoshikazu era un assistente terribilmente passivo e incredibilmente
lento come
se non bastasse. A volte sembrava addirittura bloccarsi…
proprio frustrante
come assistente anche se fra quelli che all’interno della
scuola poteva
considerare alleati non era proprio il peggiore e quello che faceva
più danni…
C’era quel piccolo spettro di nome Yuki, mostrava
perlopiù un carattere freddo,
ma in realtà se si inteneriva era un vero
problema… c’era il rischio che
aprisse varchi per il mondo reale facendo scappare qualche
prigioniero…
Alla fine, l’idea di coinvolgere un
complice attivo nelle torture si era rivelata vincente…
forse la cosa
funzionava così bene perché il complice in
questione era ancora umano? In linea
di massima gli esseri umani, in vita, avevano una vivacità e
una creatività che
con la morte, in parte, perdevano. Forse perché come spettri
perdevano ciò che
più li spaventava, la morte incombente, ma con questa anche
la volontà di
rimanere in vita? In ogni caso avere a che fare con degli esseri umani
vivi era
sempre così interessante e divertente. In particolare per
Sachiko a cui per
qualche strana ragione la morte aveva dato una vivacità che
durante la sua
breve vita non sembrava possedere. Fondamentalmente il motivo per cui
Sachiko
aveva deciso di tenere basso l’inscurimento una volta che
Morishige aveva
ricevuto da esso la “spinta” sufficiente dal per
cominciare a partecipare alle
torture, era questo. Un essere umano disposto a diventare complice di
uno
spettro maligno era qualcosa di abbastanza inusuale e prezioso, quindi
preferiva che fosse il più autonomo e spontaneo possibile.
Tuttavia l’essere in vita era uno stadio
temporaneo e fragile, in teoria difficile da mantenere in un posto come
quello…
Ma Sachiko era abbastanza sicura di poter mantenere in vita Morishige
per
abbastanza tempo o perlomeno per il tempo necessario a farlo abituare a
quella
vita e fare in modo che non cambiasse così tanto carattere e
modi di fare una
volta soggiunta la morta. In questo modo avrebbe davvero potuto
assicurarsi un
complice efficiente finalmente… o in ogni caso, molto
più decente rispetto agli
altri…
In fondo non poteva essere così
complicato, c’erano topi, scarafaggi e vermi ovunque in quel
posto, quindi
doveva trattarsi di un luogo vivibile tutto sommato, no?
L’acqua per non farlo
morire disidrato c’era, tanto lì non faceva altro
che piovere… e per quanto
riguardava il cibo… Beh,
c’è n’è in
abbondanza! Del resto la carne più digeribile per gli esseri
umani è quella dei
propri simili, no?
Già, non sembrava più
un’impresa così
impossibile pensandoci bene… Ma c’era un fattore
che incuriosiva Sachiko
particolarmente… Morishige quanti
anni
ha? Sedici? Diciassette? Lo vedrò crescere almeno un
po’? Potrebbe diventare
più alto? In qualche i
suoi lineamenti potrebbero cambiare? Gli esseri umani cambiano
fisicamente
durante la loro vita se non sbaglio… Ricordo male? In
particolare se li conosci
da piccoli o da ragazzini gli vedi fare diversi cambiamenti…
Riuscirò a
mantenerlo in vita per abbastanza tempo da vedergli fare quali e quanti
cambiamenti? Pensava che si sarebbe trattato di qualcosa di
abbastanza
interessante da guardare… Le sue sembianze erano rimaste
invariate da davvero
moltissimo tempo ed anche la sua mente non era maturata, sebbene il
tempo le
avesse portato molte esperienze per quanto monotone data la situazione.
Non
aveva provato sulla sua pelle diverse cose, come la crescita durante
l’adolescenza, la scuola media e superiore…
Non sembra così allettante in realtà…
La maternità… Nemmeno
questa mi
sembra una grande esperienza da provare e per quanto ci pensi e non
riesco
nemmeno ad immaginarmela… La vita
matrimoniale… Forse
dovevo pensare a questo prima della maternità… in
ogni caso mi sembra anche
meno allettante di quest’ultima, anche se… La
vita lavorativa…. Mi sarei potuta
ritrovare datori di lavoro
davvero molesti per non dire altro… a mia madre non
è andata così bene… La
crescita dei propri figli, i nipotini e la pensione… Orrore!
La morte dei propri genitori. Già
fatto! Quasi quasi sto meglio così…
Però queste esperienze… poco allettanti o
no, dolorose o no, sono mancanti… mi incuriosiscono un
po’, una in particolare
mi sembra fattibile al momento… Potrei fare qualcosa in
merito…? Una cosa è
certa, per quanto riguarda la maternità non posso davvero
fare nulla. Ridacchiò.
Non è che mi dispiaccia
così tanto!
Morishige si risvegliò con un
po’ di
fatica, non sapeva quanto tempo fosse passato dal suo arrivo in quella
scuola e
l’orologio del suo telefono sembrava aver smesso di
funzionare, ma aveva sonno
e sentiva il bisogno di riposarsi così era andato
nell’unica stanza di quella
struttura in cui si sentiva abbastanza a proprio agio da riuscire ad
addormentarsi. Il ragazzo si stiracchiò e
cominciò ad alzarsi. Di solito non si
sarebbe mai addormentato così facilmente in una stanza in
cui c’era un’altra
persona, ma in lei c’era qualcosa di particolare, era una
compagnia molto
piacevole anche se silenziosa, ansi forse gli piaceva proprio per
questo… Le
fece un cenno con la mano per salutarla.
-Arrivederci… anche se in
realtà non so
se ci rivedremo ancora. Beh, penso che se mi resterà ancora
tempo mi rivedrai…-
ormai aveva smesso di chiedersi perché avesse cominciato ad
avere tanta
confidenza nei confronti del cadavere di una sfortunata creatura che
nemmeno
aveva conosciuto. Chissà se anche lo spettro della ragazza
stava con lui in
quella stanza ad osservarlo. Credeva di sentire una presenza oltre la
sua, ma
non ne era sicuro. In caso, chissà cosa lei pensava della
sua compagnia… lo
trovava fastidioso e invadente, forse pure inquietante? Oppure anche
lei
trovava apprezzabile la sua compagnia?
Era sempre stato abbastanza gentile nei suoi
confronti…
Aperta la stanza delle torture trovò un
ragazzo ancora vivo e tremante. Né Sachiko, né
Yoshikazu si trovavano nella
stanza al momento così decise di non fare nulla ed
aspettarli là. Morishige era
abbastanza incuriosito dal ragazzo, sembra agitato, ma anche assonnato,
i suoi
occhi erano arrosati e stava con la testa appoggiata al cadavere che
aveva accanto.
Era strano, anche se il cadavere si trovava nella stanza era sicuro che
non
fosse tra le vittime con cui lui e Sachiko avevano giocato, inoltre a
parte una
gamba mozzata non c’erano altri segni sul suo
corpo… Ma perché
portare in questa stanza qualcuno già morto? Quei
due
portavano la stessa divisa, una divisa che Morishige conosceva. Forse quei due in vita erano amici? Morishige
si avvicino alla porta e l’aprì, era curioso di
sapere che reazione avrebbe
avuto quel ragazzo…
Che volesse uscire da quella stanza era
del tutto prevedibile, ma il ragazzo fece qualcosa che sorprese
sinceramente
Morishige e che lo fece ridere. Il ragazzo invece di scappare appena
gli si era
presentata l’occasione aveva afferrato il cadavere
dell’amico e stava cercando
di portarlo con sé.
-Invece di ridere aiutaci ad uscire di
qui! Sempre che tu non abbia intenzioni ostili…- sbotto il
ragazzetto.
-Ma… si p-può sapere cosa
stai cercando
di fare?- cercò di chiedere senza ridere. -Aiutarci, hai
detto?-
-Vogliamo andarcene! P-poi… lui deve
andare in ospedale!- spiegò preda della disperazione.
-Ospedale? Obitorio vorrai dire! Non
ricordavo che in ospedale resuscitassero i morti.- lo
schernì sghignazzando.
-Non è morto! Ma non sta molto
bene… S-se
non faccio subito qualcosa l-lui…- il ragazzo si mise quasi
a piagnucolare.
Morishige era passato dall’essere divertito al sentirsi
inspiegabilmente
furibondo. Non è morto, eh?
Il modo
in cui quel ragazzo ignorava l’evidenza lo
irritava… Si sentì improvvisamente
accaldato e una volta calmato il tremore alla mano prese un macete e si
avvicinò freddo al ragazzino.
-Se gli stacco la testa, tu crederai alla
sua morte?- sospirò senza alcuna inflessione particolare
nella voce.
-Non farlo!- esclamò il ragazzo cercando
di riparare il compagno.
-Fermo!- tuonò una voce femminile.
Improvvisamente una ragazza era entrata nella stanza.
Morishige sentì un forte imbarazzo in un
primo momento, un ragazzo ed una ragazza che aveva conosciuto e che
erano stati
gentili con lui lo stavano guardando nella stanza delle torture mentre
era
pronto a tagliare la testa al cadavere di un loro amico… ma
la sensazione di
accaldamento durò poco...
-Interrompi una persona con un macete
mentre sei disarmata e con un ragazzo che sembra non reggersi se non
usandoti
come appoggio, Yamamoto?- sospirò. -Se lo rivolete
portatevelo pure…- I
tre della Byakudan rimasero sgomentati. In
un modo o nell’altro era come se sentisse il bisogno di
ricambiare la loro
cortesia passata... Inoltre quel ragazzo in quei pochissimi momenti
passati
insieme gli era risultato insopportabile! Non riusciva a immaginare di
rimanere
altro tempo con lui mentre aspettava Sachiko. Mitsuki continuava ad
osservarlo
con uno sguardo accusatorio.
-Grazie…- disse a denti stretti. -Non so
quanto possa davvero interessarti, ma abbiamo incontrato la ragazza, o
meglio…
lo spettro della ragazza che cercavi…- raccontò
quasi contro voglia, il ragazzo
sbiancò. Mitsuki rimase un po’ sbigottita a quella
reazione...
-Che intenzioni hai?- domandò serio
Fukuroi -Sembri effettivamente un ragazzo umano… vivo
intendo… Perché ti sei
alleato con quegli spettri? Pensi che facendolo otterrai qualcosa? Che
ti
faranno uscire da questa situazione o comunque ti manterranno in vita?-
domandò
lasciando trasparire un po’ di confusione.
-No…- rispose recuperando una certa
calma. -Non ho alcuna speranza ormai… Ma i motivi che mi
spingono a comportarmi
in un certo modo non sono qualcosa che vi riguarda.- concluse gelido.
-Cosa sarai disposto a fare per
sopravvivere…? Diventerai un necrofago? O magari
probabilmente lo sei già, eh?-
chiese la ragazza con aggressività, il ragazzo si
limitò a sospirare poi parlò
con tono annoiato.
-Sopravvivere non mi interessa, ma
continuano a non essere affari vostri. Cosa ci fate qua? E come fate a
sapere
che mi sono alleato con qualcuno e che invece non sto… lavorando da solo?-
-Stiamo indagando per trovare un modo per
uscire e per ritrovare gli altri ed in queste ultime… ore
probabilmente…
abbiamo assistito a diverse cose strane…- spiegò
Mitsuki.
-E giri con un ragazzo che non può
reggersi in piedi con il rischio di doverlo lasciare indietro al primo
pericolo? Non sarebbe meglio trovare un luogo in cui nasconderlo?- la
ragazza
stava per rispondergli per le rime, ma venne interrotta dal compagno.
-Rischierei molto anche venendo scaricato
da qualche parte ad aspettare… è Mitsuki a
correre più rischi portandomi in
giro come un peso morto.- Morishige non riuscì a trattenersi
dal ridacchiare un
po'.
-S-scusate, è che...
praticamente…- si
calmò. -Ora che avete trovato questo vostro amichetto avrete
anche un altro
peso morto, in questo caso letteralmente…- disse infine
indicandogli il ragazzo
che stringeva il corpo senza vita dell’amico e li osservava
smarrito. Sotto lo
sguardo divertito di Morishige, Mitsuki fece diversi tentativi per
separarlo
dalla carcassa, ma si rivelarono tutti abbastanza inutili…
Alla fine la ragazza
spazientita colpì con forza la testa del ragazzo facendolo
svenire.
-Fatto!- disse esausta, ma quasi
soddisfatta e trascinò entrambi i suoi compagni fuori di
lì. A Morishige tornò
in mente una cosa, anche se inutile. Ah…
ecco chi era la ragazza che mi ha picchiato di cui parlava
Sachiko… Non si
pentì di averle fatto un favore in ogni caso. Tanto
sarebbero morti comunque
tutti e tre e non gliene fregava molto… Non gliene fregava
molto nemmeno della
sua morte e non sperava di rimane in vita per più di qualche
giorno… Come
avrebbe dovuto fare senza cibo in effetti? Non si poneva tanti problemi
soprattutto di origine morale su quella sua scelta di aiutar Sachiko,
anche se
piuttosto condizionata dall’esaurimento psicologico e
l’inscurimento. Aveva
deciso di non trattenere più quella parte che aveva scoperto
di possedere poco
dopo il suo arrivo in quel luogo, essendo destinato a morire tanto
valeva
trascorrere bene il proprio tempo, anche se si trattava di dover
torture
persone, erano destinate a morire a breve comunque… Una sola
cosa lo turbava in
quella situazione… Una cosa detta da Mitsuki lo aveva molto
scombussolato. Lo
spettro di Mayu… lei lo aveva visto! S-sarà
nei paraggi…? Si domandò atterrito. Non
voleva assolutamente essere visto
da lei, avrebbe fatto qualunque cosa per evitarla e con ogni
probabilità, una
volta morto avrebbe passato l’eternità a fuggire
da lei… Era doloroso… molto
doloroso, ma non voleva che lei lo odiasse, sarebbe stato molto
più terribile
di non rivederla mai più… era una cosa che ormai
non poteva evitare. Lei non
poteva capire le sue motivazioni, ne era certo… Non
mi avrebbe accettato nemmeno
quando mi limitavo a fotografare carcasse e sfogare la mia rabbia e il
mio
nervosismo su di loro per tenere la tensione sotto controllo quindi
figuriamoci
adesso…
-Heeeeey…- esclamò una
vocetta che aveva
imparato a conoscere piuttosto bene. Si voltò verso di
lei…
-Ben tornat…?- Sachiko sorrideva e
sembrava più allegra del solito… ma
c’era qualcosa di molto strano nel suo
aspetto… dopo averci riflettuto un po’ decise di
ignorare la cosa.
-Non hai proprio nulla da domandarmi?-
chiese pimpante mentre si indicava la testa.
-Hai una o forse più tende in
testa…
arrotolate…- rispose inquieto.
-Ok… e cosa significa?-
continuò
sorridendo.
-Dovrebbero simulare… un
turbante…?- fece
un tentativo piuttosto insicuro.
-Cosa?!- esclamò -Uhm… forse
così non si
capisce. Aspetta…- srotolò la tenda, e se la
rimise in testa a mo’ di velo.
Morishige deglutì, gli era venuta in mente
un’ipotesi spaventosa… -Indizio, non
è un cosplay di madonna. Sarebbe anche piuttosto inadeguato,
non pensi?-
suggerì scherzando. Il ragazzo riacquisto la calma, era un
po' consolato dal suggerimento
ridicolo. Sì... ma al massimo
della
madonna... non penso nemmeno possa conoscerla Madonna... Comunque ci
deve
essere un'altra spiegazione, lei è davvero molto strana
quindi la risposta non
è quella più ovvia probabilmente...
-Ok, se sul serio non hai capito ti darò
un altro indizio…- e si mise a canticchiare una marcia
decisamente impossibile
da non riconoscere… quella nuziale!
-C-con… con…
congratulazioni…- disse
tenendo gli occhi fisse sulla porta.
-Grazie! Anche a te!- era decisamente il
segnale per cominciare la fuga… il ragazzo se la diede a
gambe… Sachiko rise
giuliva.
-Diamogli un po’ di tempo per scappare e
nascondersi poi andremo a cercarlo, ok?- disse a Yoshikazu nonostante
fosse
appena entrato e non sapesse niente della situazione, ma tanto non
avrebbe
avuto alcuna reazione comunque. In questa
reazione ci speravo… sarebbe stato una vera noia
altrimenti…
E… le entità femminili da
evitare per
l’eternità erano passate da una a due…
Forse aveva frainteso ciò che Sachiko
voleva dire e magari la spiegazione al velo improvvisato e alla marcia
nuziale
era un’altra… Che altra
spiegazione ci
potrebbe essere?! Forse
mi conviene
nascondermi aspettando che questa idea le passi…
è una bambina e potrebbe
stancarsene presto, giusto?
Si
guardò intorno alla ricerca di un luogo in cui potersi
nascondere, cercò di
aprire una porta, ma era come sigillata, ne provò un'altra,
ma anche questa
sembrava bloccata. Però sembra
muoversi… Continuò
a tirare e si accorse che più che essere chiusa a chiave
sembrava tenuta
bloccata dall’interno. Da qualcosa
o da
qualcuno? Aspettò un po’, poi diede uno
strattone e riuscì a intravedere
una mano che la richiudeva, era in tutto e per tutto una mano
umana…
-Aprite, per favore!-
-Scordatelo! Siamo di più di te e siamo
anche armati di bastoni!- rispose una voce che tentava di essere
minacciosa.
-Yamamoto? Cerca di ragionare…-
-Così possiamo diventare anche noi carne
da macello per te e quel piccolo demonio? Va al diavolo!- lo interruppe
la
ragazza.
-Sono inseguito dal piccolo demonio, se
perdo tempo a rimanere davanti la porta lei mi troverà qui e
verrete trovati
anche voi, non avete molta scelta se non aprirmi!- comunicò
il ragazzo, ci fu
silenzio per qualche attimo... Poi due mani lo trascinarono
tempestivamente
all’interno della stanza facendolo cadere sgraziatamente sul
pavimento e
richiusero la porta.
-Allora, cosa vuoi e a che gioco stai
giocando? Sappi che se questa deve essere la mia fine, prima di morire
ti
ucciderò!- disse Mitsuki puntandogli contro quella che
probabilmente era stata
la gamba di una sedia. Già, almeno
prima
di morire potrò spaccarti il cranio…
-Non ho intenzione di consegnarvi proprio
a nessuno. Sto cercando di scappare anch’io in questo
momento!- il ragazzo
ricevette due colpi in testa, bruschi e veloci, cercò di
ripararsi con le mani
e sentì del liquido che gli scendeva dalla tempia…
-S-stronza…- mormorò, ma si
accorse che
non stava più cercando di colpirlo, stava indietreggiando
respirando
affannosamente.
-Staresti scappando anche tu, eh? E come
dovrei sapere che non stai solo aiutando quella mostruosa ragazzina a
trovarci?!- urlò spaventata.
Non
è veramente capace di uccidere? Per un
attimo aveva avuto l'impressione che fosse spaventata all'idea di
cercare
veramente di ucciderlo e che l'averlo fatto sanguinare le mettesse
agitazione o
che fosse tesa per non essere riuscita a continuare a colpirlo. Ma a cosa sto pensando... Probabilmente
tutta la sua agitazione e la sua insicurezza deriva esclusivamente
dalla paura
di essere trovata da Sachiko…
-Senti, se lei mi stesse utilizzando per
trovarvi sarebbe già qu...-
-Non è detto! Forse vuole proprio
temporeggiare! Come se... come se...? Come se fosse una specie di
gioco!- lo
interruppe bruscamente.
-Se è veramente come dici tu vi ha
già
trovati! Basta, siete semplicemente spacciati... e comunque non
è urlando che
le impedirai di trovarvi…- Mitsuki sbiancò ed
emise una sorta di singhiozzo.
Mentre la ragazza rifletteva su come agire, Morishige
cominciò a guardarsi in
torno. Disteso vicino al muro c'era il ragazzino che era stato da poco
recuperato dalla stanza delle torture e poco più in
là c'era Fukuroi. In un
primo momento a Morishige erano sembrati cadaveri, ma osservandoli
meglio notò
che sembravano respirare. Fukuroi cominciò ad aprire gli
occhi ed in un primo
momento sembrava piuttosto stranito di vederlo, si fece subito
guardingo e
sembrò alla ricerca di qualcosa di utile per difendersi.
Mitsuki cercò di
spiegargli la situazione come meglio poteva.
-Quindi... Penso che l'unica cosa che
possiamo fare per ora sia farlo stare qui, tenerlo d'occhio e comunque
non
seguirlo se cerca di farci andare da qualche parte e non seguire i suoi
suggerimenti...- suggerì insicuro e confuso il ragazzo.
-Già, purtroppo non mi vengono altre
idee...- ammise Mitsuki.
-Comunque, perché all'improvviso avresti
deciso di scappare?- domandò dubbioso Fukuroi. Morishige
cercò di riflettere su
cosa dire, ma alla fine optò per la
verità… anche se non era tanto semplice.
-Beh, Sachiko... è una bambina dopo
tutto, a volte è normale che una bambina abbia idee
strane… comunque, credo si
sia messa in testa di sposarsi... temo con me... Quindi, mi nascondo
finché non
le passa...- Suona
così… assurdo e
stupido! Perché?!
-B-bene... oltre che necrofago, pure
necrofilo e pedofilo!- ridacchiò nervosamente Mitsuki. Sta pure cercando di prenderci per il culo?!
-Ah... va bene...- Sul
serio non capisco!
Pensò
invece Fukuroi.
-Non sono un necrofago e perché sarei io
il necrofilo e il pedofilo della situazione?- sospirò. -Dico
sul serio, non
pensate che celebrare un matrimonio, un rituale più o meno
sacro, anche per
scherzare, in un luogo simile potrebbe rappresentare un problema?-
-Beh... suppongo che rischieresti di
essere legato a lei per l'eternità?- ipotizzò
Fukuroi. -Ma sei già il suo... assistente...
potrebbe comunque
costringerti a lavorare con lei per
l'eternità...- rifletté, ma Morishige
non si mostrava meno a disagio. Riuscendo
a portarlo dalla nostra parte potrebbe smettere di rappresentare un
pericolo
per noi...
-Mitsuki sa come uscire di qui.- disse
lanciando un occhiata alla ragazza, nel tentativo di comunicarle
qualcosa.
-Potremmo far uscire anche te se la smetti di collaborare con Sachiko.-
Se ha delle cattive intenzioni nei nostri
confronti in questo modo potrebbe rinunciarci... giusto? Non era
proprio entusiasta all’idea di portarsi
dietro un ragazzo come quello, ma sembrava una soluzione pacifica e non
troppo
rischiosa, inoltre quello non era proprio né il momento,
né il luogo per
lasciarsi prendere da rabbia e risentimenti. Ma Morishige non
sembrò reagire
alla notizia in nessun modo, era come se non l'avesse sentito.
Mitsuki si spostò un po’
più in là, prese
un'anta proveniente da qualche armadietto e la posizionò a
terra. Morishige si
avvicinò con cautela incuriosito da quello strano
comportamento… Poi la ragazza
prese alcuni pezzi di sedia, glieli posizionò sopra e li
usò come combustibile
accendendo il fuoco con un fiammifero. Fuoco
dentro una stanza chiusa? Ma che sta combinando?! Prese
un'altra lastra
metallica più sottile proveniente da chissà cosa
e la posizionò sopra il fuoco.
In fine raccolse una specie di ammasso peloso vicino a lei e
cominciò ad
inciderlo con un tagliacarte, dopo un’occhiata più
attenta Morishige capì di
cosa si trattava, era un ratto… morto fortunatamente.
Accanto a Mitsuki c’è
n’erano almeno altri cinque di cui due già
scuoiati che mise sulla lastra ormai
incandescente insieme a quello che aveva appena finito di lavorare.
Sembrò
riflettere un attimo. Spero proprio di
non dovermi pentire di questa gentilezza… Sospirò
poi ne prese un altro e
cominciò a lavorare anche quello. Normalmente si sarebbe
sentita male solo
guardando qualcuno che spellava un animale, ma aveva davvero molta fame
e non
doveva occuparsi solo di se stessa in quel momento. Aveva l'impressione
che stare
in quella scuola la stesse lentamente rendendo insensibile a diverse
situazione, probabilmente da una parte era colpa di quell'influenza
negativa
emanata dalla struttura, ma dall'altra si trattava di un meccanismo di
difesa
della sua mente. Eppure sono quasi...
contenta... fiera di me stessa per essere diventata capace di fare
certe
cose... Rifletté stranita.
Accorgendosi che Morishige la stava osservando gli
gettò
un’occhiataccia, probabilmente credeva che vedere un
animaletto scuoiato in un
modo o nell'altro gli piacesse.
Un
sospetto legittimo immagino...
Pensò il ragazzo.
Poi l'espressione della ragazza si
addolci leggermente e disse ad alta voce:
-Hanno un buon odore… O forse
è solo
colpa della fame.- ridacchiò con un tono quasi allegro. Sembra
che l’idea di mangiare la
metta di buon umore… -Forse qualunque carne
è buona una volta cotta.
Soprattutto in una situazione del genere…- a differenza sua
Fukuroi non
sembrava molto entusiasta e guardava da lontano la futura cena
piuttosto
nauseato. Morishige cercò di immaginarsi come aveva fatto
Mitsuki a trovare e
catturare tutti quei ratti, era una cosa davvero
incredibile… non riusciva
proprio a visualizzare Mitsuki che correva dietro ai ratti e li
uccideva con
chissà cosa… ma del resto non riusciva ad
immaginare nemmeno come fosse stata
in grado di staccare due ante in metallo e rompere diverse sedie o
aveva
trovato tutto già in quel modo? Era veramente una ragazza
strana… Finì di
spellare anche l'ultimo animaletto e mentre smuoveva con attenzione le
piccole
carcasse utilizzando un tagliacarte annusava… era
evidentemente molto appagata
dall’odore.
Il ragazzo si stancò di osservarla
decise
di spostarsi nuovamente di fronte a Fukuroi. Dopo un po’ si
avvicinò anche la
ragazza portando i quattro ratti. Ne diede uno a Fukuroi, il ragazzo
sembrò
accettarlo contro voglia e prima di provare a mangiarlo rimase ad
osservarlo
per un po’. Mitsuki invece mangiava con
voracità…
-Già, qualunque carne cotta diventa
commestibile e buona.- mormorò spensierata. L’accusato
di necrofagia ero io… ma questa secondo me si mangerebbe
anche una persona se
questa venisse cotta! La ragazza prese un altro
ratto…
-Tieni, non fare lo schizzinoso.- disse
porgendolo a Morishige, il ragazzo era allibito.
-G-grazie…- la ragazza
accennò un sorriso.
Perché questo cambiamento? Prima
non
cercavi di uccidermi…?
-Fukuroi, guarda che quando hai finito
c’è l’altro.- disse con voce ferma anche
se un po’ preoccupata.
-M-ma sì, certo…- rispose
titubante. Lei
sospirò.
È
un ingenuo tentativo di farlo rimettere in fretta? Si chiese
Morishige soffermando il suo sguardo sulla gamba del ragazzo. Quando
nella
stanza delle torture e si era ritrovato davanti il ragazzo appoggiato a
Mitsuki
aveva visto il suo arto assumere posizioni davvero strane e nonostante
tutto
lui non sembrava accorgersene o lamentarsi per il dolore. Si chiedeva
in che
condizioni fosse, ma con la gamba interamente coperta dai pantaloni non
poteva
capirlo... tutto ciò che poteva vedere erano delle macchie
di sangue più o meno
estese in diversi punti... eppure non c'erano tagli e scuciture... Qualcosa potrebbe avergli spezzato le ossa,
magari si tratta di fratture esposte, questo spiegherebbe il sangue...
Uhm… in
realtà le fratture potrebbero anche non essere esposte, in
questo posto
sporcarsi di sangue non è certo difficile, probabilmente
sono troppo
frettoloso... Mi chiedo come facciano ad essere ancora qui con uno dei
due in
quelle condizioni... Se si tratta veramente di fratture esposte
considerando
anche le condizioni igieniche potrebbe venirgli un’infezione
e in seguito la
febbre, rischia di non durare a lungo. Il ragazzo si
sforzò di finire il
pasto e di prendere il ratto rimasto, Mitsuki sembrò
tranquillizzarsi un po' e
sperare che l'appetito fosse un buon segno. Cerca
di farle credere di stare bene? Morishige
sospirò. Non credo sia veramente
così ingenuo per quel che riguarda le sue
possibilità…
-Quel sangue è tuo?- domandò
indicandogli
la gamba. Mitsuki in un primo momento lo guardò con
diffidenza poi osservò
l'arto dell'amico allarmata.
-Ah, si...- rispose, poi si accorse del
modo in cui Mitsuki lo osservava. -Tranquilla, in un modo o nell'altro
ho
fermato il sangue...- le spiegò sollevando leggermente
l’estremità dei
pantaloni lasciando intravedere dei pezzi di stoffa inizialmente
bianchi ora
macchiati di rosso che gli fasciavano la gamba. Lei non sembrava
tranquillizzarsi, ma tentò di concentrarsi su altro.
è
stata con lui tutto il tempo, come ha fatto a non accorgersene? Mah...
forse si
è fatto portare in bagno e li ha cercato di sistemarsi da
solo evitando di
farla preoccupare o forse semplicemente non sono rimasti insieme tutto
il
tempo...
-Ehm... guarda che non è avvelenato, sul
serio!- lo interruppe Mitsuki con fare scontroso vedendo il suo ratto
intatto.
Il ragazzo cercò di accontentarla. La carne era troppo cotta
e un po' bruciata,
in alcuni punti non era neanche spellata bene. Terribile!
Come pensavo... Almeno non dovrebbe essere infetta, Forse
l'ha cotta così tanto proprio per paura di eventuali
parassiti. Eppure a
Yamamoto sembra piacere, questa è la prima volta che la vedo
così felice… Nonostante
tutto, dopo il primo morso non poté evitare di mangiare
tutto e velocemente,
aveva troppa fame.
-Dato che abbiamo condiviso la nostra
cena con te, tu in cambio potresti anche darci delle informazioni
utili...
qualunque cosa ti venga in mente...- suggerì la ragazza
provando ad assumere
un’intonazione più gentile.
-Guarda che anche se di tanto in tanto do
una mano a Sachiko non ho alcuna informazione particolarmente utile.-
Mitsuki
sospirò con stanchezza. Il ragazzo osservò i due
sfiniti compagni e il ragazzo
ancora svenuto... alla fine il suo non era stato un favore molto utile
nei loro
confronti, loro erano già messi male e quel ragazzo che
aveva lasciato andare
sarebbe stato solo una palla al piede. -Beh... credo di aver sentito da
alcuni
spettri bambini che al secondo piano c'è un ragazzo bassino,
dalla descrizione
della divisa credo si tratti di un vostro compagno.- Mitsuki e Fukuroi
si
scambiarono un'occhiata incerta. Sei
stata tu a chiedermi informazioni... se poi non ti fidi, che me le hai
chieste
a fare?
-Potrebbe trattarsi di Kensuke...-
rifletté ad alta voce Fukuroi e cercò di
sorridergli. -Grazie.-
-Hey... riguardo ad una ragazza con una
divisa come la mia… s-sai nulla...?- chiese Mitsuki sembrava
quasi avere un
groppo alla gola... Morishige scosse il capo e la ragazza
abbassò lo sguardo. I
suoi compagni che fine avevano fatto? Erano riusciti ad andare via e lo
avevano
lasciato là...? Anche in caso non gliene faceva una colpa,
era probabile che
per un motivo o per un altro lo potessero credere morto e comunque non
aveva
più motivi per andarsene...
-Fukuroi ha detto che sai come
scappare... è per questo che siete ancora qui? Volete prima
trovare i vostri
amici quindi?- la ragazza ci mise un po' prima di dare una risposta
affermativa... quelle domande le avevano fatto correre un brivido su
per la
schiena. Il ragazzo sospettava che mentisse? O se invece le credeva
come faceva
ad essere sicura che non fosse uno svantaggio per loro? Essendo in
rapporti
amichevoli con Sachiko sarebbe stato spinto a impedire loro di scappare
con
ogni mezzo?
Fukuroi...
F-forse ci hai messi nei guai... Pensò cercando di incontrare gli occhi
dell'amico, a giudicare dalla espressione del ragazzo i suoi timori non
dovevano essere così differenti da quelli di Mitsuki... In
teoria aveva
pianificato di riposarsi, ma con quel ragazzo con loro non era sicura
né di
riuscire a chiudere occhio né di quanto farlo fosse
conveniente...
Beh,
dovrei essere anche io preoccupato della mia vita, in teoria, se me ne
importasse qualcosa... Anche se due su tre non sono in condizioni
ottimali sono
comunque in tre contro uno e Yamamoto in fondo è sempre
Yamamoto... è molto,
molto più pericolosa di quello che mi era sembrato a una
prima impressione...
Note:
-Kira-chan si era aspettata uno sviluppo
molto più catastrofico per quanto riguarda la
cena… spero proprio non sia una
delusione (e che non lo sia nemmeno il mio inserire situazioni
più o meno
stupide e che gli errori eventuali non siano troppo
pesanti…) ma non era nelle
mie intenzioni fin dall’inizio nonostante in un wrong and di
book of shadows
Mitsuki mi ha effettivamente dato l’impressione di non
trovare così sgradevoli
i suoi simili da quel punto di vista… perlomeno per quel che
riguarda l’odore…
-La carne umana è effettivamente la
più
digeribile per gli esseri umani.
-Il cadavere nel posto in cui Morishige
schiaccia un pisolino è quello da cui è
più ossessionato in book of shadows.