Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: SimbaCourage96    28/02/2017    0 recensioni
Kurt Hummel e Blaine Anderson sono novelli sposi e sono tornati a New York. Kurt frequenta la NYADA e Blaine andraà alla NYU.
Sono felici. Ma c'è una questione lasciata in sospeso e sarà Kitty Wilde a farla riemergere: Vorranno mai avere dei figli?
Uno li vuole al più presto e l'altro teme sia troppo presto
Pareri contrastanti li porteranno poi all'armonia di una decisione comune.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kitty Wilde, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Jessie/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve :D
E' passato un pò di tempo, me ne rendo conto, ma sto cercando di fare del mio meglio per finire prima i capitoli e ringrazio sempre la mia Beta, che malgrado i suoi impegni, continui ad aiutarmi ^^
Spero che questo capitolo vi piaccia, le cose cominciano a svilupparsi e non so quanti capitoli ci saranno ancora, non credo molti, ma spero che man mano la storia non perda di originalità :)
Buona Lettura!




Cap 9
 
 
Qualche mese dopo l’allontanamento di Katie da Kurt e Blaine, Rachel e Jesse decisero di sposarsi in quello che sarebbe stato un matrimonio a sorpresa, ma ben organizzato, perché secondo Rachel era importante che fosse tutto pronto per ogni evenienza.

Kurt l’aiutò ad aggiustare il vestito che era diventato di una taglia più grande, visto che la sua amica aveva perso qualche altro chiletto e cm di fianchi, anche se Kurt le aveva detto un sacco di volte che non aveva bisogno di perderne altri.

“Kurt sei il mio salvatore!” Esclamò la ragazza, mentre si ammirava allo specchio. Kurt invece era dietro di lei, con uno spillo tra le labbra e alle prese con l’ultima cucitura. Appuntò lo spillo sul portaspilli e si alzò.

“Sono solo bravo a cucire, ma non c’è di che.”

“Sono così emozionata Kurt! Tu come ti sentivi al tuo matrimonio?” Gli chiese, con voce quasi tremante per l’emozione.

Kurt ripensò al giorno del suo matrimonio. Spuntò un sorriso sulle sue labbra al solo ripensare al suo Blaine, con lo smoking, gli occhi lucidi per l’emozione, le guance arrossate… Era arrivato prima lui all’altare, accanto a Brittany, e non riusciva a smettere di sorridere,  la felicità aumentava mentre osservava il suo futuro sposo che avanzava, tenendo sottobraccio la loro amica Santana.

Quando si presero per mano, Kurt aveva sentito un brivido lungo la schiena ed era certo che anche Blaine l’avesse sentito. 

“Bè, non ho avuto molto tempo per pensarci, Brittany e Santana ci hanno preso alla sprovvista. Blaine mi ha preso le mani, ha detto che era da pazzi sposarsi così, senza averlo programmato e poi lo stesso giorno in cui eravamo tornati insieme…” disse, ritornando alla realtà e Rachel lo guardò pensierosa  “…ma poi il cuore ha sopraffatto la ragione e sono andato all’altare, ero felice e tranquillo.”

Rachel sorrise e attirò l’amico in un abbraccio stretto, quasi cercando un sostegno in lui e il castano ricambiò.

“Rachel, scusa il disturbo…” disse Blaine, sull’uscio della camera e rimase senza parole nel vedere l’amica in abito da sposa.

“Oh, Rachel, sei bellissima! Jesse non ti toglierà gli occhi, e le mani, di dosso” si complimentò, avvicinandosi e mettendosi di fianco al marito.

“Grazie Blaine, che succede?” Chiese, capendo che qualcosa non andava.

“Oh! Già! Ehm, è arrivato Leroy e…”

“Portalo lontano da papi, ha portato un ospite e non vorrei mai che cominciassero a litigare.”

Infatti Hiram aveva deciso di portare on sé il suo nuovo compagno, la storia durava ancora da poco tempo per poter dire che fosse una relazione seria, ma a Rachel sembrava simpatico e adorava Broadway e Barbra Straisand, quindi come poteva non approvare la nuova storia di suo padre?  

“O…ok, allora, lo porto qui così ti condurrà all’altare.”

“Ottima idea, Grazie!”

Kurt diede un bacio sulla guancia a Rachel e le augurò buona fortuna prima di seguire il moro.

Venti minuti dopo, ecco Rachel Barbra Berry, futura St. James, che percorreva la navata, con accanto uno dei suoi papà.

Tutti quelli del Glee parteciparono, Carole e Burt, Will Shuester ed Emma e addirittura Sue Sylvester.

Ci furono lacrime e sorrisi. Rachel lanciò il bouquet e fu Quinn ad afferrarlo, sorridendo di gioia accanto a Puck che la teneva per il fianco e sorrideva insieme a lei.

Dopo aver ballato due canzoni consecutive, Rachel si accorse di Kurt, che era seduto al tavolo, Blaine si era appena alzato, baciandolo sulla tempia, prima di allontanarsi.

Gli si avvicinò, lasciando il marito che si scatenava con gli amici.

“Kurt… tutto bene?” gli chiese, sedendosi accanto a lui.

“Mi spiace, Rachel, non voglio parlarne, rovinerei il tuo matrimonio.”

“Lo rovineresti se tutti si accorgessero che stai piangendo e allora io e Jesse non avremmo più attenzioni.” Disse ironicamente, ma Kurt la fulminò, così si scusò.

“Dimmi tutto” disse poi, prendendogli una mano.

“Si tratta di Katie… ora sta con i nonni, e la signora Miller non ce la fa vedere, in più non so se avremo mai la custodia.” Si sfogò, cercando di non esplodere in lacrime, ma Rachel vide che stava trattenendo tutto dentro di sé.

“Quella bambina vi adora, Kurt, e sua madre ha scritto una lettera in cui esprime il suo ultimo desiderio: quello di vederla con voi come i suoi papà. Ne devono tenere conto.”

“Lo spero. Le vogliamo molto bene e ci eravamo abituati ad averla in giro per casa.”

Rachel sorrise. Era la prima volta che vedeva questo suo lato paterno. Ne era sicura, Kurt era pronto per essere padre e lei lo avrebbe aiutato, in qualche modo.

“Kurt, avrete sicuramente la custodia, ma visto che sentite questo senso paterno crescere così tanto dovreste pensare a metterne al mondo uno vostro?” propose, un po’ imbarazzata, non sapeva come avrebbe reagito l’amico o come sarebbe riuscita a spiegarsi.

“Rachel…”

“Pensaci, un bambino che sia tuo e di Blaine, e io potrei farvi da madre surrogata. Ho visto la gioia dei miei papà nel crescermi e non mi hanno fatto mai mancare nulla, come credo farete voi.”

 “Grazie Rachel, io…” Cominciò a dire Kurt. Era un po’ titubante su questa proposta da parte dell’amica. Non voleva pensare subito a un altro bambino, non ora che dovevano concentrarsi sull’ottenere la custodia di Katie.

Intanto che era perso nei suoi pensieri, Rachel riprese a parlare.

“Ovviamente, Blaine sarà il padre biologico, con il mio talento e il suo fascino euroasiatico sarà un bambino stupendo e talentuoso, ovviamente prenderà lezioni di danza classica, di pianoforte, canto…” lo interruppe Rachel, facendo già progetti e gesticolando con le mani e usando un tono di voce potente e maestoso.

“Rachel, Blaine è mio marito e quello di cui stai parlando sarebbe mio figlio, quindi le decisioni spetterebbero a me e a Blaine.”

“Ok… Stavo pensando, visto che due uomini non possono avere figli, potresti  ‘aiutarlo’ a ‘donare’, così potreste dire di averlo creato insieme in un certo senso…” poi guardò l’amico, tra l’imbarazzo e il disgusto.

“Ehi, tesoro, ho preparato la macchina, è qui davanti” disse Blaine, avvicinandosi.

Si fermò quando vide i due amici muti e rossi per l’imbarazzo.

“Cosa succede?” Chiese confuso.

“N-niente… Rach, io e Blaine andiamo, sono molto stanco e lui dovrà partire domani mattina, quindi vorremmo stare un po’ insieme” disse Kurt, alzandosi e afferrando le spalle di Blaine, ancora confuso.

“Ok, pensa a quello che ti ho detto.” Si raccomandò Rachel, alzando le sopracciglia e puntando il dito verso di lui.

Kurt annuì velocemente, mentre Blaine chiedeva spiegazioni.

***

“Signor Hummel, la signorina Miller le ha lasciato una lettera, giusto?” Chiese la signora Oakley.

“E’ esatto” disse, un po’ titubante, era molto nervoso perché stava affrontando quel processo da solo.

“Se la sente di leggerla?” gli chiese di nuovo e il viso di Kurt s’illuminò quando vide Blaine entrare nella sala e prendere posto. Si guardarono per un attimo e il castano ritrovò il coraggio di andare avanti.

Prese la lettera dalle mani dell’avvocato e si schiarì la voce.

“Carissimo Kurt,

So che magari sarai arrabbiato in questo momento, ma non avevo scelta..”

Fece una pausa e poi riprese, respirando profondamente.

“…La prima volta che ti ho visto è stato alla NYADA, eri con Adam Crawford e ti sei fatto valere davanti a quei leccapiedi dopo la sfida di Mezzanotte.
Sono scoppiata a ridere , ma ovviamente non mi hai sentita.

La seconda volta è stato al parco vicino alla scuola, hai accidentalmente urtato un bambino, facendogli cadere il gelato,lui si è messo a piangere e tu lo hai consolato e gli hai offerto un altro gelato, ricordandogli di non mangiarne troppi, altrimenti un giorno non avrebbe trovato una compagna o un compagno.

Anche lì ho sorriso.

Ho sempre sognato un padre come te, per Katie, forte, gentile, affascinante… ops, scusa Blaine se stai ascoltando.”

Blaine sorrise tra le lacrime, per la commozione.

“Solo mesi fa ho trovato il coraggio di parlarti e sono contenta di averlo fatto.

Voglio che Katie stia con voi. So che dubiti delle tue capacità di genitore, ma la verità è che saresti un ottimo padre e la prova è che Katie ti adora, e adora anche Blaine.

Quindi, quello che sto cercando di dirti, vorrei che voi diventaste i suoi papà. Non voglio che viva con i miei genitori.

Io sono scappata da loro, o meglio da mia madre. E’ lei che comanda in quella casa, voglio bene a mio padre, ma non riesce a lasciarla.

Bernadette Oakley è una brava persona, sa già tutto e non dovete far altro che lottare per Katie.
Stephanie”

Kurt chiuse la lettera, mantenendo lo sguardo basso.

“Non dice cosa è successo con i suoi genitori” intervenne l’altro avvocato.

Il giudice lo richiamò perché non gli aveva dato la parola.

“Grazie signor  Hummel” disse la Oakley e Kurt tornò a sedersi.

Dopo il processo, uscì e trovò Blaine. Si buttò tra le sue braccia, nascondendo la faccia nell’incavo del collo e ne inspirò il profumo.

“Scusa se ti ho lasciato affrontare tutto questo da solo.” Si scusò Blaine, passando la mano sulla sua schiena.

“L’importante è che ora tu sia qui…”

Si misero seduti fuori dall’aula in attesa di essere richiamati dopo una pausa, per permettere ai giurati di confrontarsi.

“Blaine…” Kurt stava giocherellando con le dita della mano del marito che teneva tra le sue.

“Si?”

“Io credo di essere pronto ad avere un figlio…”

Blaine sorrise leggermente, intenerito dalla confidenza di Kurt e con l’altra mano gli accarezzò una guancia per poi sollevargli il mento e guardandolo dritto negli occhi.

“Avremo la custodia di Katie e…”

“No, Blaine. Intendo un nostro bambino” disse, precisando.

Blaine rimase sorpreso e a bocca aperta. Kurt si preoccupò perché non gli stava dicendo nulla e  lasciò la presa sulla mano, portandola sul collo, strofinando il pollice sulla mandibola.

“Se…sei sicuro?” Chiese Blaine, che stava trattenendo l’emozione, ma aveva gli occhi già lucidi.

“Sì, non è un rimpiazzo, anzi, se ottenessimo la custodia, Katie avrebbe un fratello o una sorella.”

Blaine si lasciò prendere dall’emozione alla fine e lo baciò appassionatamente. Scoppiarono a ridere insieme e Blaine pianse.

***

“Cosa? Tu e Lady Hummel volete fare un bambino?” Chiese Santana, scioccata.

“E Rachel farà da madre surrogata” disse Kurt, stringendo la mano a Blaine.

“E chi, di voi due, farà la donazione?” Chiese puntando il dito prima su uno e poi sull’altro.  

“Abbiamo deciso che sarà Blaine il padre biologico.”

“Ok, comunque potreste evitare tutta questa procedura e farlo da voi.” Consigliò Santana bevendo un sorso del suo cappuccino.

Ad entrambi per poco non andò di traverso il caffè.

“Santana…” cominciò Blaine, dopo essersi ripreso “…Rachel è una bella ragazza e siamo amici, ma non potrei mai…”

“Ed è sposata, e io non lo permetterò mai!” Sbottò Kurt.

“Però l’hai baciata qualche anno fa, potresti ubriacarti di nuovo e…”

Blaine fece una faccia disgustata.

“…O puoi sempre coinvolgere anche Kurt.”

“Santana, che schifo! Noi siamo sposati ed è una relazione esclusiva, la nostra!”

“Oh, ma dai! Scommetto che uno di voi, almeno una volta, ha immaginato di fare una cosa a tre con Sebastian ‘taglio alla principe Disney’ Smythe.”

I due si guardarono, imbarazzati e Santana spalancò la bocca, sorpresa.

“Cos…?!”

“…Non farei mai una cosa a tre con ‘faccia da checca’...”

Tutti e tre si voltarono e videro l’ex membro degli Usignoli, in piedi, vicino al loro tavolo. Indossava una semplice maglietta verdognola e dei jeans.

“…ma potrei farci un pensierino se si trattasse di Blaine.”

“E tu cosa ci fai qui?” Gli chiese Kurt, infastidito.

“In quanto AMICO di Blaine” disse evidenziando la parola amico. “Sono venuto per impedirgli di fare un errore”

“Quale errore, Seb?” Chiese Blaine, confuso.

“Quello di avere un marmocchio tutto pianti e popò in casa” disse accomodandosi accanto a Santana.

“Blaine ed io avremo un bambino, non puoi farci nulla.”

“Sì, so gestire i bambini, Sebastian, non ho paura.”

“E della vostra intimità cosa mi dite?”

“Bè, all’inizio sarà dura… ma non siamo soli, qualcuno ci aiuterà.”

“Non contate su di me” disse Sebastian, alzando le braccia in aria.

“Come se volessi che mio figlio diventi un piccolo pervertito.” Kurt mandò una frecciatina e Blaine cercò di impedire che cominciassero a punzecchiarsi, ma Sebastian lo anticipò.

“Tu sarai perfetto come figura ‘materna’, Kurt.”

Kurt lo fulminò e Blaine percepì la tensione.

“Ragazzi, calmatevi. Seb,  invece a me farebbe piacere se facessi parte della sua vita, sei un buon amico, quando vuoi.”

“Oh, così mi fai commuovere, Blainey” Sebastian fece finta di commuoversi e di asciugarsi gli occhi con l’indice.

E mentre Sebastian ripeteva vari nomi come ‘Zio Seb’, ‘Zietto Bas’ tra sé e sé, Santana guardò in basso sorridendo.

“San, che c’è?” le chiese Kurt.

“Bè, anche io e Britt vorremmo un bambino e volevamo chiedere a te, Kurt, se potevi esserne il padre.”

Kurt rimase senza parole, ma emozionato.

“Perché proprio io?”

“Sì, perché lui? Hai qui due esempi di stalloni e scegli la cav…” prima che potesse finire, Blaine gli colpi la gamba col piede e Sebastian esclamò un ‘Ow!’ di dolore.

“Vorrei che nostro figlio abbia l’ottimismo di Brittany e la tua forza, Kurt… siete entrambi un ispirazione per me” dichiarò Santana e Kurt le prese la mano, annuendo.

“dammi un po’ di tempo per pensarci, ma sappi che sono onorato che abbiate pensato a me.”

Santana sorrise caldamente e lo ringraziò

***

“Allora, chi sarà il padre?” Chiese l’infermiera avvicinandosi al gruppo. Sia Kurt che Blaine si alzarono, agitati. Il loro percorso per diventare padri sarebbe cominciato quel
giorno.

“Emh… sono io” disse Blaine.

 “Bene, allora,  il signor Anderson nella stanza 2.”

“P…potremo fare una richiesta?” Chiese Blaine, con voce un po’ tremante.

L’infermiera annuì sorridendo. Era abbastanza giovane, probabilmente non li avrebbe giudicati.

“Emh… ecco… potremmo andare insieme a… riempire il b-barattolino?” Chiese poi timidamente, arrossendo.

“Oh!” Esclamò la ragazza, arrossendo anche lei. “Si, certo. Di solito non lo permettiamo, ma farò uno strappo alla regola”

I due la ringraziarono e si diressero verso una delle stanzette.

C’erano riviste di tutti i tipi, ma essendo insieme, non sarebbero servite a molto.  Blaine era un po’ nervoso, ma trovandosi lì con Kurt, ritrovò la calma e gli cinse la vita, avvicinandolo a sé.

“Pensaci… e come se stessimo facendo questo bambino insieme” disse Blaine sorridendo.

“Sì, non ci credo che abbiamo dato retta a Rachel, ma hai ragione… e io potrei fare da padre al figlio delle nostre amiche. Voglio dire, ancora non ho preso una decisione e ci vorrà del tempo…”

“Ti amo,Kurt.”  Disse Blaine, interrompendo il marito che stava per perdersi nei suoi discorsi, e agli occhi di Blaine era adorabile.                                               

“Anch’io ti amo.”

Si baciarono a lungo e dopo un po’ Kurt prese l’iniziativa, cominciando a slacciare la camicia di Blaine.

“Kurt… non abbiamo tutto il tempo per fare le cose come si deve…”

“Devo farti eccitare in qualche modo” disse, passando la lingua sulla porzione di pelle che pian piano continuava a scoprire.

“E te?”

“Prima pensiamo al nostro bambino.”

Dopo avergli stuzzicato i capezzoli e tutti i punti che facevano diventare le gambe di Blaine come gelatina, decise di passare ai pantaloni e Blaine trattenne quasi il fiato, sapendo quello che sarebbe successo a momenti e vide il marito che lo guardava come se fosse improvvisamente affamato. Gli occhi erano passati da un brillante azzurro ad uno scuro blu notte.

Quando finalmente Kurt lo circondò con la bocca, gemette.

Blaine non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Si sentiva un po’ in imbarazzo, perché dietro quella porta passava un sacco di gente e non voleva che lo sentissero, così si portò una mano davanti alla bocca.

Il castano grugnì, quando il moro gli diede dei colpetti alla spalla e dovette allontanarsi per avvicinarci il barattolino.

“Wow… grazie.”

“Quando vuoi, amore” sorrise Kurt, si alzò e mise da parte quel contenitore con l’etichetta ‘Rachel St. James’.

Blaine si sistemò e bloccò al muro Kurt, rendendogli lo stesso trattamento.

***

“E’ troppo tardi per impedirti di rovinarti la vita?”

“Seb, non mi rovinerò la vita.”

“Almeno dimmi che sarai tu il padre biologico.”

“Sì, Kurt ha preferito così.”

“E hai dovuto usare quelle riviste per stimolarti?”

“Veramente…”

“Oh mio dio! Ti sei fatto Kurt?”

“N-no…”

“E’ stato lui?! Blaine, ti facevo l’attivo.” Esclamò Sebastian, sconvolto.

“Veramente siamo versatili, ma non lo abbiamo fatto… cioè, lui mi ha aiutato, ma… in un altro modo.” Disse, a bassa voce cercando di non farsi sentire dagli altri clienti del bar.

“Wow, dovrei provarci anch’io con Thad.”

“Perché, volete un figlio?”

“Per carità, no! Ma sarebbe un’esperienza.”

“O…ok… comunque è stato come fare l’amore… è un bambino che abbiamo creato insieme.”

“Anche se Kurt non ha l’apparato femminile?”

“Sebastian, perché devi prenderlo in giro?”

“Perché siete perfetti insieme, perché hai preferito lui a me.”

“Ohh… sei geloso?”

“Sì, non avrò mai una storia d’amore come la vostra, non so neanche cosa sia l’amore.”

“E Thad?”

“Stiamo insieme solo da sei mesi.”

“E hai mai pensato ad una sveltina con qualcun altro?”

“Perché dovrei?”

Blaine sorrise e Sebastian capì

“Ohhh! Allora è questo?”  Sorrise, soddisfatto.

“Sebastian, posso parlarti di una cosa?”

“Certo, Blaine, lo sai che a me puoi dire tutto, anche i sogni che fai su di me, non lo dirò a Kurt.”

“Ah-ha, comunque…c’è questa bambina, Katie, io e Kurt stiamo cercando di adottarla, ma i suoi nonni la vogliono con sé e ci stanno rendendo la cosa difficile. Io mi sono affezionato, mi ha anche chiamato papà.”

“Blaine, posso esserti d’aiuto?”

“Non credo, Seb, avevo solo bisogno di parlartene…”

“Ehi, dimentichi che anch’io ho i soldi, potrei chiamare i giornali e convincere il vostro avvocato a usare la vostra storia per ispirare altre persone nella vostra stessa situazione.”

“No, niente giornali, io e Kurt vogliamo solo che Katie venga a casa con noi” disse Blaine tirando fuori un disegno, fatto sicuramente dalla piccola che la raffigurava con

Kurt e Blaine e sopra le loro teste c’era scritto ‘Papi’ e ‘Papà’.

“Ok, allora vi sosterrò con la mia sola presenza, e già fa molto. Se volete posso parlare per voi davanti al giudice.”

Blaine sorrise. Era felice di essersi riappacificato con Sebastian.

 
Note dell'autrice:

Allora? Piaciuto? In questo capitolo ho voluto provare qualcosa di nuovo, riuscite a capire cosa? ^^" Bè, diciamo che la scena in cui Kurt 'aiuta' Blaine con la donazione per il loro bambino l'ho sempre immaginata mentre la scrivevo la storia, la trovo una cosa particolare e dolce, perchè visto che insieme non possono fare bambini, era un modo un pò per dire "ok, è come se lo avessero fatto insieme", spero sia apprezzata come scena e non scritta male (eheh, non sono proprio brava a descrivere queste cose).
Poi per Sebastian, l'ho sempre voluto come amico di Blaine, ma in continua competizione(?) con Kurt, ma alla fine potrebbero essere amici anche loro, no? u.u e quindi perchè non inserirlo ora che Blaine ha bisogno di sostegno morale (e no, Sam non comparirà, per carità, Blam è una delle amicizie più belle per me in Glee, ma non voglio aggiungere troppi personaggi, altrimenti poi diventa un casino e la storia non finisce più, e poi vi immaginate? Capitolo nuovo: oh! è arrivato Sam!; Altro Capitolo: Oh! Artie e Tina!
Nah! xD
Comunque spero che vi sia piaciuto :) al prossimo capitolo ^^
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SimbaCourage96