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Autore: katyjolinar    01/03/2017    2 recensioni
Le reazioni dei vari personaggi al... MASSIVO SPOILER degli ultimi tre episodi della S4 di RTTE
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Astrid era sempre stata una ragazza indipendente.
Se poteva, preferiva fare le cose da sé, senza chiedere aiuto a nessuno. Era fatta così, anche da bambina preferiva non chiedere aiuto agli adulti e cavarsela da sé. 
Ed era una guerriera, tanto da ricevere presto il soprannome di Ragazza Audace.
La bionda aveva ben chiaro, fin da bambina, cosa volesse fare da grande. Sin da prima che lo zio Finn venisse colpito dal soffio gelato dell'Incubo Volante, lei voleva uccidere i draghi, quelle terribili creature che saccheggiavano e distruggevano il villaggio quasi ogni settimana.
Ed era per questo che era entrata nel gruppo di addestramento di Skarakkio, al compimento dei 15 anni.
Erano pochi ragazzi, tutti coetanei, e tra loro c'era anche Hiccup, il figlio del capotribù, un ragazzo piccoletto e pelle e ossa, incline al sarcasmo e a cacciarsi nei guai.
Non aveva mai avuto molti contatti con lui, per Astrid era solo un ragazzino viziato, cresciuto al sicuro da qualsiasi pericolo, con appresso suo padre o il vecchio fabbro che gli saltavano le chiappe ogni volta che si caccia va nei guai. Le uniche volte che riusciva a notare delle buone qualità in lui era durante le competizioni fisiche, come ai Giochi del Disgelo, non perché vincesse sempre, anzi finiva ogni volta per perdere, ma perché quando perdeva era diverso dagli altri, non se la prendeva, conosceva i suoi limiti e perdeva con onore, ignorando le prese in giro del cugino, che ogni volta arrivava davanti a tutti.
Per Astrid quel ragazzo non era nulla, anzi durante l'addestramento si dimostrò alle volte una palla al piede, così incapace a fare qualunque cosa.
Lei era la migliore di quel corso, perché era determinata, voleva a tutti i costi diventare, al più presto, parte della squadra antidrago di Berk.
Fu così finché qualcosa cambiò.
Hiccup, gradualmente, dimostrò di saperne molto più di loro messi insieme sui draghi, conosceva ogni punto debole, e riusciva ad avere la meglio su ciascuno degli animali che Skarakkio usava per addestrarli. E, improvvisamente, si ritrovò dietro a quel ragazzotto insignificante.
Questa cosa l'aveva fatta arrabbiare. Come aveva fatto a diventare così bravo? Sicuramente si allenava con qualcuno, ma con chi?"
Decise di indagare. Sapeva che andava tutti i giorni nel bosco, quindi decise di seguirlo.
E fu così che scoprì il segreto di Hiccup, un segreto che fece crollare tutte le convinzioni di Astrid.
Il ragazzo aveva fatto amicizia con un drago, ma non un drago qualunque, bensì un Furia Buia!
L'aveva praticamente costretta a fare un volo in groppa all'animale, ma alla fine era stata una bella esperienza, per la maggior parte.
Un'esperienza che l'aveva portata a interrogarsi cosa volesse fare davvero, a mettere in discussione tutte le sue convinzioni.
E, quando quei due salvarono i guerrieri di Berk dalla Morte Rossa, ormai aveva capito che non voleva più uccidere i draghi, voleva cavalcarli.
Quel ragazzino le aveva fatto cambiare punto di vista, doveva ammettere che, in fondo, non era così insignificante come pensava.
Per questo decise di seguirlo, qualunque cosa avesse fatto. Gli aveva anche regalato un bacio, in fondo se lo era meritato.
E, poco per volta, la loro amicizia crebbe, avvicinandoli sempre di più.
Astrid si era legata a lui, al punto che, quando il loro gruppo si era sciolto, lei aveva continuato a seguire Hiccup per un po', prima di decidersi e prendere la decisione di arruolarsi nelle guardie di Berk.
Decisione che non ebbe seguito, perché le circostanze portarono il gruppo a riunirsi e trasferirsi in quella che poi è stata chiamata la Riva del Drago.
Lì, lontano da Berk, la loro amicizia era cresciuta, per Astrid era diventata qualcosa di diverso.
Era stato un cambiamento graduale, impercettibile, di cui lei si era resa conto solo quando Heather le aveva chiesto se lei e Hiccup stavano insieme.
Quella volta era stata presa di sorpresa, non si aspettava quella domanda, ma servì per iniziare a prendere coscienza di ciò che stava succedendo dentro di lei.
Sì, Astrid si stava innamorando di quel ragazzino minuto che le aveva fatto cambiare vita, che, ormai, non era più tanto minuto; ora era più alto di lei, era ancora magro, ma era forte e molto più agile di quando aveva 15 anni.
Lui era ancora il suo migliore amico, la persona che le era accanto nei momenti difficili, e in poco tempo era diventato l'uomo con cui la bionda avrebbe voluto passare il resto della vita.
Ma non poteva farsi avanti, non senza rischiare di rovinare il loro rapporto. Sapeva che da ragazzo aveva una cotta per lei, tutti se ne erano accorti, e ci aveva anche giocato su questo, regalandogli, per tre volte, dei baci premio per quello che aveva fatto per Berk o per le persone a cui teneva, ma erano passati tre anni da allora, le cose potevano essere cambiate, e lui poteva provare per lei soltanto una profonda amicizia.
Questa presa di coscienza, però, aveva cambiato di nuovo le convinzioni della ragazza. Ora non voleva più essere soltanto una brava cavalcadraghi, voleva essere degna di essere il secondo in comando di Hiccup, e ciò aveva modificato anche il modo di porsi nei suoi confronti.
Il suo spazio personale, con lui vicino, era diventato più piccolo, si lasciava toccare di più, lo toccava di più. Lo amava, e cercava di dimostrarglielo in ogni modo.
Poi arrivò quel dannato giorno in cui lei contrasse il Flagello di Odino.
Mentre la malattia avanzava, lo vide quasi andare in panico, impazzire per cercare una cura.
E si ricordò che l'aveva presa in braccio, i ricordi erano confusi, ma si ricordava chiaramente di essere caduta da Tempestosa, appena Moccicoso le aveva fatte atterrare sull'isola del Buffalord, ed essere finita in braccio a Hiccup, che poi l'aveva adagiata per terra, in una posizione comoda.
E poi...
"Non riesco immaginare il mondo senza di te." aveva detto lui.
Astrid ancora delirava, ma quelle parole si impressero nella sua mente, dandole la forza di lottare ancora.
Venne curata, e quella notte stessa decise di fare un passo avanti.
"Anch'io non riesco a immaginare il mondo senza di te." gli aveva risposto, subito dopo il funerale di quelle povere anime.
Ora sapeva che i suoi sentimenti erano ricambiati, ma non era ancora finita.
Cosa doveva fare, ora? Chiederlo lei o aspettare che fosse Hiccup a farlo?
No, non si trattava più di baci premio, bensì dei loro sentimenti. Decise di aspettare che fosse lui a fare la mossa successiva, nel frattempo continuò a stargli accanto, a sostenerlo e seguirlo in ogni cosa che faceva.
E in quel periodo successe di tutto, dalla prigionia di Hiccup nelle gabbie degli organizzatori di lotte fra draghi fino alla taglia sulla sua testa, o quando quasi annegò perché la tinozza che aveva usato per andare sott'acqua non era abbastanza resistente. Ma il momento più brutto, per Astrid, fu quando lei perse la vista.
Il momento più brutto, ma anche la svolta.
Hiccup non la mollava, la proteggeva e si prendeva cura di lei.
E poi quel discorso nel bosco.
"Ci sarà sempre un Hiccup e Astrid. Sempre." aveva detto, prima di provare a baciarla.
Peccato che non fosse il momento giusto.
Il momento giusto arrivò due mattine dopo, una volta che lei era tornata a vedere, quando, parlando, Hiccup le aveva, finalmente, confessato i suoi sentimenti.
E, finalmente, il loro primo vero bacio.
Un bacio che Astrid non avrebbe mai dimenticato per il resto della vita, un bacio che segnava l'inizio di un nuovo percorso, una nuova strada che non avrebbe più dovuto percorrere da sola, ma mano nella mano con l'uomo che amava.
Un uomo che l'aveva conquistata con i gesti, e non con i regali.
Un uomo che non era il classico vichingo.
Perché Hiccup non è mai stato il classico vichingo, ma ora, per Astrid, era il Suo vichingo.
   
 
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