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Autore: shinepaw    01/03/2017    5 recensioni
Bella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non solo per loro! - lontano... se non irraggiungibile!
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Sequel di Juliet & Juliet.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Blake's point of view

Sono passati tre giorni da quando Ryuu se n'è andato, senza dirmi dove né perché. Gli ho mandato un mucchio di messaggi e l'ho chiamato, ma non ha mai risposto. Sono fuori di me dalla preoccupazione e vorrei chiedere a qualcuno, i suoi genitori, i suoi fratelli, se sappiano dove sia, però qualcosa mi blocca.

Giro inquieto per l'appartamento deserto come un cane ansioso, poi vado nella nostra camera e mi siedo sul letto. In tutta la casa regna un silenzio innaturale, un silenzio che mi fa paura: riesco a sentire il battito del mio cuore, il mio respiro, percepisco rimbombare i miei pensieri.

Non sono belli. Sono pensieri colmi di angoscia e di rimorso, perché forse, se non avessi chiesto a Ryuu di sposarmi, lui non se ne sarebbe andato senza darmi una spiegazione.

O forse se ne sarebbe andato lo stesso, un giorno. Chissà, magari ha incontrato il suo ex e non è più sicuro di ciò che prova.

No... non è possibile.

Scuoto rapidamente la testa. Ha detto che si fida di me. Che mi ama. Ryuu non mi mentirebbe mai.

Mi alzo e m'infilo il pigiama. Il mio corpo è tutto dolorante come se l'avessi sottoposto ad un eccessivo sforzo fisico, ma è solo perché dormo male. Il letto è così vuoto e freddo e duro, senza il corpo caldo e morbido di Ryuu da stringere.

Mi sdraio e tiro su le coperte, sistemandomi su un fianco ed allungando un braccio, con il quale purtroppo non cingerò nessuno. E resto immobile a fissare lo spazio vuoto accanto a me, sperando di svegliarmi da questo brutto sogno. Ma non mi sveglio.

Ti prego, torna da me, penso con disperazione. Due lacrime mi rigano il viso.

- Ti prego, torna da me - mormoro, serrando le dita attorno alle lenzuola. - Ti prego. Ti prego. Torna da me.

Ma nessuno risponde. Ci sono solo io, io e i miei sentimenti, i miei pensieri. Mi manca Ryuu, mi manca il suo corpo flessuoso tra le mie braccia, le sue labbra sulle mie, le sue piccole mani fra i miei capelli e sul mio collo, i suoi luminosi occhi dorati, il suo sorriso deciso, la sua risata così genuina e spumeggiante... e mi mancano i suoi 'ti amo', 'ti voglio', i suoi borbottii la mattina presto, il modo in cui geme il mio nome mentre facciamo l'amore. Mi manca tutto di lui.

Stringo più forte le lenzuola, sperando si trasformino nel ragazzo che amo. La speranza sarà anche l'ultima a morire, però la tristezza e la solitudine sono devastanti.

Affondo il volto nel cuscino e mi pare di percepire una debole traccia del profumo di Ryuu. Ma probabilmente la sto immaginando.

Chiudo gli occhi. Fa troppo male non saperlo qui.

~~~

Il mattino seguente, dopo colazione, non resisto e chiamo Akira. Lui deve sapere dov'è.

- Pronto?

- Ciao, Akira. Sono io... Blake.

- Buongiorno - replica pacatamente. - Hai bisogno di qualcosa?

- Sai... sai dov'è Ryuu?

- Sì - risponde, placando in minima parte la mia preoccupazione. - È qui con me e Chris.

- O-oh... e sta... sta bene?

- Fisicamente? Sì. Sta bene.

Una lunghissima pausa di silenzio. Il cuore mi batte forte dal nervosismo.

- I-io...

- Mi ha detto di dirti che ti ama e che non devi pensare che ti stia lasciando. Ha solo bisogno di tempo e non sapeva come dirtelo senza che pensassi che ti stesse respingendo - sospira. - Mio fratello è davvero complicato.

- P-posso parlargli?

- Okay - un'altra pausa. - Glielo chiedo. Ryuu? Sì, è Blake. Vuoi parlargli?

Nessuna risposta, o perlomeno io non ne sento alcuna.

Akira sospira di nuovo.

- Mi dispiace, Blake... preferisce non parlarti.

La delusione mi colpisce violenta come un pugno nello stomaco. Mi passo una mano fra i capelli.

- V-va bene... - balbetto, cercando di mantenere un tono neutro. - A-akira... potresti... potresti dirgli che lo amo anch'io?

- Lo farò - dice, indulgente. - Blake... sei forte, sai? Ryuu è terribilmente insicuro, in verità, e diffidente... e a volte, non so, credo abbia paura di essere ferito dalla persona di cui più si fida come in passato. Ma questo non sta a me raccontartelo. Buona fortuna... sono sicuro che andrà tutto bene.

- Grazie - mormoro. - Grazie mille.

Sto per attaccare, quando...

- Blake mi ha detto di dirti che ti ama.

- Lo so. Lo amo anch'io.

Sento il cuore stringersi nell'udire la voce di Ryuu. Trattengo il respiro. Akira schiocca la lingua.

- Perché non glielo dici tu stesso? Non vi farò da portavoce per sempre.

Sa che sono ancora qui ad ascoltare...

- Ti ho detto che lo farò, Akira. Ho fatto chiarezza nella mia testa.

- Allora cosa aspetti?

- Io non... non lo so, okay? E se fosse arrabbiato con me?

- Non puoi saperlo, se non ci parli!

Mi aspetto che replichi: okay, ci parlerò, invece suo fratello chiude la chiamata. Accidenti!

~~~

Ryuu's point of view

Mi volto un'ultima volta. Akira mi sorride incoraggiante.

- Grazie ancora - borbotto. - E scusate per il disturbo.

Mi poggia le mani sulle spalle, sorridendo ulteriormente, prima di stringermi forte, anzi, stritolarmi in un abbraccio. Gli do qualche pacca sulla schiena, imbarazzato, poi cedo e lo abbraccio anch'io.

- Sempre - mormora, lasciandomi andare. Ci fissiamo per un istante e i suoi occhi dolci luccicano d'affetto.

Abbozzo un sorriso.

- Ciao, fratellino.

- Ciao, Ryuu.

Torno a casa, camminando lentamente per stare al passo con i miei pensieri.

Che bella giornata. Il cielo è così azzurro. Quella nuvola sembra un labrador. Dovremmo proprio prendere un cane.

Mi fermo e osservo la punta delle mie scarpe. Già, dovremmo.

Il mare è così calmo, oggi. Lo sarà anche lui?

Sospiro. Alla fine sono arrivato a casa. Estraggo le chiavi dalla tasca dei jeans ed entro. Nell'appartamento non vola una mosca.

E se non fosse qui? Magari è tornato dai suoi genitori.

Resto un attimo immobile a riordinare le mie elucubrazioni, dopodiché vado in cucina. Non c'è nessuno. Bevo un po' d'acqua e, prendendo coraggio e un gran respiro, decido di controllare la nostra camera.

È lì, seduto sul nostro letto. La sua figura imponente ora sembra così insignificante, con le larghe spalle incurvate e la testa bassa.

- Blake... - sussurro, appoggiandomi allo stipite della porta. Per un istante non accade nulla. Poi lui si gira, mi nota e mi osserva. I suoi occhi si sgranano.

E in men che non si dica mi ritrovo tra le sue braccia, premuto contro il suo petto. Mi stringe troppo forte, ma io al posto di farglielo notare lo stringo di più.

- Ryuu... Ryuu...

Si allontana ed io ansimo. Il suo volto è rigato di lacrime e provoca anche in me un crollo della diga.

- Scusa - dico con un filo di voce. Mi bacia con passione e io replico con ardore, placando la fame della sua bocca. - Scusa.

Singhiozzo. Mi prende il viso tra le mani e tira un lungo respiro, appoggiando la fronte alla mia.

Non c'è spazio per le parole. Mi spinge sul letto e facciamo l'amore con calma, riempiendo la stanza dei nostri gemiti.

- Mi sei mancato tanto - bisbiglia, baciandomi una spalla. Sono sdraiato al suo fianco, a riprendere fiato.

- Anche tu - mormoro, posando le labbra sulle sue. - Mi dispiace, Blake... non so cosa mi sia preso. Ero terrorizzato dal fatto che dirti che avevo bisogno di tempo e spazio avrebbe rovinato tutto...

Lui mi accarezza i capelli in silenzio.

- Alla fine sono io ad averti deluso - sospiro, cercando di non farmi distrarre dalle sue coccole. - Mi dispiace tanto...

Non replica niente. Si limita a tirarmi sul suo petto e ad osservarmi con dolcezza.

- Di' qualcosa, per favore. Che sei arrabbiato con me, che questa non me la puoi perdonare... per favore, Blake, non restare in silenzio - lo imploro. Abbozza un sorriso.

- Sono solo felice di riaverti qui. Non posso sopportare di saperti lontano.

Stiamo comunque girando in tondo al vero motivo di tutta questa faccenda, mi ritrovo a pensare.

- Ci ho riflettuto - asserisco lentamente, posando la testa sul suo petto. Riprende ad accarezzarmi i capelli. - Non ho mai pensato di sposarmi... soprattutto non così giovane. Ero ancor più contrario all'idea quando Akira ha annunciato che si sposava. Non so perché lo fossi. Negli ultimi tempi... tutti si sposano. Era una cosa che mi contrariava, certo in maniera irrazionale, però mi contrariava.

- Ryuu... - mormora, scostandomi il ciuffo dal viso. - È stato stupido da parte mia saltarmene fuori così. Avrei dovuto parlartene, prima. Solo che... nella mia mente si svolgeva tutto alla perfezione e non ho considerato altri possibili scenari.

- Ha importanza? - borbotto, alzando il capo e poggiando cautamente il mento sul suo petto. - Ho deciso di sposarti.

- Lo sapevo - afferma divertito, sfoggiando un sorriso da illuminare a giorno la città.

- Certo, certo...

Si alza e io lo seguo con lo sguardo, lasciandolo vagare languidamente sui muscoli guizzanti della sua schiena, le sue spalle larghe e muscolose, il suo fondoschiena perfetto. Torna da me e mi prende una mano, baciandone le nocche.

I suoi occhi verde acqua s'incatenano ai miei. Annuisco. Mi fa scivolare l'anello al dito.

- Mio - bisbiglia. Mi tiro a sedere e lo attiro a me, affondando una mano tra i suoi capelli e facendo pressione sulla sua nuca per far combaciare le nostre labbra in un bacio ardente. Gli mordo il labbro inferiore e seguo il contorno della mia bocca con la lingua, senza mai distogliere lo sguardo dal suo. - Non mi provocare.

- Perché? Vuoi aspettare la notte delle nozze? - lo stuzzico. Mi spinge sul materasso e io sghignazzo. - Ti amo, Blake.

- Ti amo anch'io, Ryuu.

-

Note dell'autrice:
konbanwa. Io... non so cosa dire. Ho la sensazione che questa storia sia apprezzata molto poco o quasi per nulla (e non mi sto riferendo ai lettori di EFP) ed è un po' frustrante. Probabilmente è colpa mia. Se così fosse... ditemelo, okay? Scusate se queste note sono strane. Baci
   
 
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