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Autore: LUNA5    01/03/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-È arrivata la secchiona. Che c’è hai preso un brutto voto? Oppure…-

-Annie! Adesso piantala, lasciala in pace, ma soprattutto ridalle i vestiti so che sei stata tu.-

-Come scusa? Amore andiamo che ti prende lei è… cioè guardala è una sfigata non è colpa mia se a ginnastica qualcuno è entrato negli spogliatoi e le ha rubato i vestiti e adesso deve indossare quella roba.-

-Non sono uno stupido so bene che sei stata te. Ma il gioco è bello quando dura poco, la devi lasciare stare. Fai come ti ho detto se non vuoi tornare a casa a piedi e restare senza ragazzo.-

-Come vuoi, Blaire ridalle i vestiti. Ci vediamo dopo amore.- Disse baciando il ragazzo sotto gli occhi di Amanda per poi darle una spallata e andarsene, seguita dall’ amica

-Perché l’hai fatto?- Chiese stupita Amanda

-Come perché? Sei mia sorella e non mi piace quando si prendono gioco di te, posso farlo solo io.-

-Jason è la prima volta che… si insomma che mi proteggi non l’avevi mai fatto, anzi a dire la verità ti univi a loro.-

-Non hai bisogno di me per difenderti, lo sai fare benissimo da sola.- Le rispose Jason ridandole i vestiti per poi avviarsi alla sua prossima lezione.

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-Anch’io voglio una pastina al cioccolato.-

-Mi spiace ma era l’ultima domani le ricompro.-

-Tieni mangia pure la mia, io mi faccio un panino.-

-Amanda stai bene? Da quando dai qualcosa a Jason?- Chiese sorpreso Kavin

-Che di strano? Non è la prima volta che lo faccio e poi la cioccolata ingrassa perciò non rinuncio a nulla.-

-Invece si! Non ti è mai importato della linea e poi fai sempre apposta a finire la roba solo per fare un dispetto a Jason.- Le fa notare Summer

-Non fatela così lunga, non è vero che mi tratta sempre male.-

-Questa si che è bella tu che la difendi. Per me c’è qualcosa sotto che avete combinato?- Chiese scettico Kavin

-Nulla.- Risposero all’unisolo i due ragazzi.

-Nonna tu non dici niente?- Disse Summer sorridendo

-Perché dovrei? Per una volta che non litigano. Finalmente si comportano da fratelli finché dura lasciamoli stare.- Disse

La verità è che sapeva bene il motivo del loro comportamento iniziavano a essere più uniti e sperava che continuassero così sperava che raccontando la sua storia potesse fargli capire cosa voleva dire essere legati ed era proprio quello il motivo per cui lo faceva.

~~~~~~~~~~

-Che ci fai ancora così?- Chiese Kavin

-Così come?- Rispose Summer non capendo

-È sabato, sono le sette e non sei pronta per andare chissà dove con le tue amiche.-

-È allora tu? Noni sembra che stai per uscire.-

-Apparte che io non mi preparo due ore prima e poi non ho molta voglia dato che non mi sento molto bene preferisco stare a casa.-

-Anch’io non voglia di uscire.- Disse Summer tornando a guardare la TV

-Che ci fate qui?- Chiese Amanda riferita ai suoi fratelli

-Ancora qui state?- Disse Jason mettendosi a sedere sul divano

-Ancora?? Ma che è stasera?? Non ci va di uscire. Non è mica grave?!?!- Rispose Summer alzando la voce.

-Ok, non c’è problema ma stai calma. È la prima volta che ti sento dire una cosa del genere, di solito ne fai una tragedia quando mamma ti vieta di uscire e se non ricordo male una volta sei uscita anche con la febbre.- Gli fece notare Jason

-Non è vero!-

-Si che lo è!- Rispose Kavin sorridendo

-Guarda che tu non sei da meno.- Gli ricordò Amanda

-Che centro io adesso? E comunque non sto bene. È Summer quella strana.-

-È va bene lo ammetto non voglio perdermi la storia ok? Contenti adesso?- Disse esasperata facendo scoppiare tutti a ridere

-Che guardate di così divertente?- Chiese la nonna sentendoli ridere di gusto.

-Niente è solo Summer che ha detto una cosa buffa.- Rispose Jason

-Nonna ma stasera che si mangia?- Chiese Kavin affamato

-Come? Pensavo che stasera usciste essendo sabato di solito non ci siete mai. Per questo avevo pensato di ordinare cinese dato che piace solo a Jason e ad Amanda.-

-Veramente noi… resteremmo a casa per stasera, io non mi sento bene mentre Summer…-

-Anch’io e poi non ne ho molta voglia.-

-Perfetto allora ordineremo cinque pizze.- Disse la nonna prendendo il telefono.

~~~~~~~~~~~

-Nonna siamo tutti pronti, manchi solo tu.-

-Arrivo ragazzi, stavo facendo i popcorn sono l’ideale davanti a un bel film.-

-Ma quale film? Io voglio sapere cosa accade a Jenna e Noemi-

-Anch’io, sono rimasta apposta cioè sto male e non mi va di uscire.- Disse Kavin

-Va bene ho capito, vorrà dire che li mangeremo mentre vi racconto la storia.- Rispose la nonna prima di rispondere il racconto da dove l’aveva lasciata.

Dopo mezz’ora di viaggio nel quale Noemi non aveva riaperto bocca giunsero a destinazione. La villa dei Ferrero era enorme aveva un amplio giardino, Noemi rimase esterrefatta dalla bellezza della casa non si aspettava nemmeno la metà di quello che vide. Varcato l’enorme cancello dove c’era raffigurata un’enorme effe notò che il vialetto era delineato da alberi che circondavano tutta la villa come se ne limitasse i confini.

-Signorina Ferrero, se vuole può scendere.- Disse l’autista aprendo la portiera dell’auto.

-È enorme.-

-E non hai ancora visto l’interno, forza non rimanere lì impalata, vieni entriamo.- Le disse il suo nuovo papà.

Appena furono nel salone la signora Isabell Ferrero fece chiamare tutta la servitù.

-Bene adesso che siamo tutti, vi presento Noemi mia figlia come già avevo annunciato nessuno dovrà mai scoprire chi è in realtà, per tutti lei è sempre stata in collegio. Perciò da questo momento in poi verrà trattata con rispetto e dovrete eseguire anche le sue richieste.- Disse Isabell alla servitù poi si rivolse a Noemi.

-In questa casa sarai libera di fare ciò che vuoi, muoverti come desideri ricordati però che ruolo interpreti perciò dovrai avere un certo decoro e rivolgerti alla servitù per qualsiasi tuo bisogno.-

-Adesso Caleb ti presenterà tutti, io e tuo padre dobbiamo andare.- Disse e senza attendere risposta andò via seguita da suo marito

-Signorina Ferrero, Dick è l’autista che hai già conosciuto poi ci sono io il responsabile del personale in pratica se hai qualche lamentela è a me che ti devi rivolgere. Lei è Madelyn la cameriera nonché mia moglie, poi c’è Sophia la cuoca, Aiden il giardiniere, Maison il tutto fare e infine Ethan mio figlio bhe lui non ha ancora mansioni ma se vuoi può sempre tenerti compagnia infondo avete la stessa età.-

-Caleb, non credo che la signorina Noemi voglia frequentare nostro figlio, lui è…-

-Perché no?- Chiese Noemi interrompendo Madelyn

-La signora, cioè mia madre a detto che potevo fare ciò che voglio quando sono sola e a me piacerebbe tanto avere un amico.-

-Io però non sarei tanto entusiasta fossi in te, è una vera peste mio figlio. – Rispose Caleb facendogli l’occhiolino.

-Scusare il ritardo, la macchina non partiva ma tanto non è arrivata la piccola malefica giusto?- Chiese una donna elegante stile signorina Rottermayer solo che era più giovane.

-Emma!- La riprese Madelyn indicando la bambina.-

-Ciao penso di essere io Malefica tu chi sei? Di cosa ti occupi?- Chiese sorridendole

-Emma la tua tutrice, io non volevo… cioè…- Disse impacciata e disperata dalla figuraccia appena fatta.

-Signorina Ferrero lei è…-

-Noemi, chiamatemi solo Noemi per favore almeno quando siamo soli.-

-Va bene come desideri, adesso se vuoi ti mostro il resto della casa.- Le rispose Caleb

-Wow, non mi aspettavo una bambina adorabile, ma più una piccola arpia.- Disse Emma a Madelyn che alzo le iridi al cielo sospirando.

Erano passati quattro giorni dall’ingresso di Noemi nella grande villa e nella Famiglia Ferrero

-Domani sera daremo una festa, dove tu verrai presentata il tuo ritorno dal collegio.- Disse Richard mentre facevano colazione.

-Ma caro così presto? Non avevamo deciso di aspettare un mese?- Chiese Isabell preoccupata

-Si è vero ma Emma mi ha detto che Noemi impara infretta e che è pronta ed io sono d’accordo con lei.-

-Ma…-

-Oh andiamo Isabell, guardala è composta, in ottimo stato, sa come comportarsi ci porta rispetto oltretutto sta facendo tutto come le abbiamo raccomandato.-

-Anche volendo non posso organizzare tutto in meno di un giorno.-

-Ti aiuterà la servitù so bene come sei quando organizzi un’evento, sei sempre impeccabile e sta volta non sarai da meno.- La rincuoro il marito.

- Il padre non mi sembra poi così stronzo, insomma non era poi così male.- Intervenne Jason

-No infatti era…gentile da quel che ricordo.-

-Cosa hai detto nonna?- Chiese Amanda dato il tono basso che aveva usato.

-Niente dicevo che ha ragione forse non era così male rispetto ad Isabell almeno penso.-

-Che strano è come se la conoscessi, parli di lei come se…-

-Certo Summer, è una favola è come qualsiasi altra storia sembra vera, ma ovviamente non lo è.- Le rispose Jason

-No ! Summer ha ragione è come se … non so come dire ma sembra…-

-La fate finita?? Perché dovete sempre interromperla? Io voglio sapere cosa succede. Nonna continua per favore.disse Kavin.

 

   
 
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