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Autore: Henya    03/03/2017    4 recensioni
Salve a tutti :) questo è il proseguimento della mia prima fanfiction "Never Lose Hope".
Anya , dopo essere partita con Rai per la Cina, ritorna a Tokyo dopo avere ricevuto alcune notizie dalla sua amica Hilary. Da qui ha inizio una lunga e ingarbugliata serie di eventi che, per chi già mi conosce, non saranno certo rose e fiori ^_^""
Spero possa piacervi :) Buona Lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un taxi mi conduce a villa Hiwatari. 
Sto andando a prendere Hope, che ho letteralmente abbandonato tra le braccia del mostro. 
Dire abbadonata sembra quasi un eufemismo. Diciamo che ultimamente non ho voglia di badare a lei.
Lo so, dovrei sentirmi uno schifo e vergognarmene. Ed è proprio così. 
Senza rendermene conto sono già davanti al cancello principale e dopo avere suonato il campanello,  esso si apre automaticamente invitandomi ad entrare.
Avanzo lentamente ad occhi bassi e persi in chissà quali pensieri. Oggi mi sento debole e depressa. Mi sembra di essere uno spirito che vaga senza alcuna meta e alla ricerca del nulla. Non mi sono neanche controllata allo specchio, per paura di vedervi riflesso il volto di un fantasma. 
Eccomi, ho attraversato la soglia e ad accogliermi vi è lei, Eva, con una espressione sorridente a trentadue denti, sguardo solare, occhi brillanti, in poche parole, il mio estremo opposto.
" Anya, ti aspettavo!" saluta accogliendomi con una strana allegria, che la mia risposta non sembra ricambiare affatto.
" Hope è pronta?" chiedo senza giri di parole, facendo vagare il mio sguardo altrove, palesemente irritato da questo suo sorriso.
" Sì,  Reina sta raccogliendo le sue cose! Reina sbrigati!" aggiunge alzando il tono di voce per avvisarla.
Seguono alcuni secondi di silenzio, durante i quali lei sembra cercare il mio sguardo per intraprendere una conversazione, ma io non ne ho voglia, per niente.
" Kai è sotto la doccia!" esordisce.
La mia testa annuisce leggermente come a voler dire - sì ok, davvero interessante-. 
Per nulla.
" Dovrebbe scendere tra un po'..." aggiunge. Sembra come se stesse cercando di riempire questi vuoti di silenzio.
"Ok..." mi limito a rispondere.
Finalmente Reina ed Hope arrivano.
" Mamma!" grida la piccola saltandomi addosso.
La colgo al balzo e le sorrido, seppur sforzandomi. 
Adesso mi sento uno schifo completo.  Mi sento in colpa. Non riesco neppure a guardarla in faccia. Vorrei ricambiare la gioia che mi esprimono i suoi occhi, ma in questo momento vorrei solo piangere.
" Bene allora noi andiamo..." dico avviandomi verso l'uscita, accompagnata dalla padrona di casa, la quale però decide di fermarmi per dirmi qualcosa.
" Domani sera io e Kai organizzeremo una cena..." inizia a dire torcendosi le dita delle mani " e ci farebbe piacere che anche tu ci fossi!" conclude sprizzando gioia da tutti i pori.
Una cena.
Organizzano una cena ed io sono invitata.
E sperano veramente che io venga?
Sono folli.
"Non so, non credo sia possib....".
" Ci saranno anche gli altri!" aggiunge interrompendomi.
Gli altri?
La mia espressione la invita a chiarire. 
" Sì insomma, Hilary e Yuri ed anche Boris!"  spiega brevemente.
Ci saranno anche loro, ci sarà anche Hilary...
È da tanto che non ci sentiamo.
Un rumore di passi mi riporta alla realtà e voltandomi in quella direzione mi accorgo che sta arrivando Kai, dunque mi affretto ad andare via, salutando velocemente. 



***





Sono appena uscito dal bagno e avverto strani rumori provenire dal piano di sotto. Mi avvicino alle scale e dopo avere sentito la voce di Anya decido di scendere , ma non appena questa mi vede si affretta a salutare ed andare via.
" Scusa ma devo scappare, grazie e buonaserata!" conclude frettolosamente prima che io riesca a giungere, per poi voltare le spalle e andare via.
" Allora a domani sera!" aggiunge la bionda salutandola.
La porta si chiude.
"Domani sera?" chiedo interrogativo alla mia ragazza che, voltandosi, si accorge solo adesso della mia presenza.
" Sì,  beh..." . No, non immaginava che io stessi ascoltando. " Ho deciso di organizzare una cena per dare la notizia ai nostri amici!" spiega allegramente.
La notizia?
" Quale notizia?" domando con un tono che ignora completamente la risposta.
" Ma del nostro matrimonio!" risponde avvicinandosi " non mi dire che lo avevi già dimenticato!" aggiunge con espressione furba facendo scorrere il dito sul mio torace.
Rimango per un attimo attonito, come se davvero non ricordassi nulla. 
Ma poi mi riprendo immediatamente " Ah, sì... il matrimonio" sussurro come a convincere me stesso.
Si limita ad uno sguardo ammonitore , ma poi si allontana, prendendo il telefono in mano e componendo una serie di numeri.
" Non precocuparti, penso a tutto io!" conclude andando via nell'altra stanza iniziando una conversazone telefonica.
Resto per un attimo così,  in piedi a fissare punti indefiniti dello spazio, pensando e ripensando a tutto quello che sta succedendo.




*** 




L'indomani.

"Tu ci andrai?" chiedo sconvolta al russo seduto al bancone.
" Perché no? Tu non vuoi andarci?" chiede a sua volta con tono stranito.
" No!" . La mia risposta è categorica. 
" Andiamo Anya, ma che farai da sola a casa?".
" Preferisco stare da sola che vedere quei due!".
" È solo una cena! E poi avrai la compagnia di Hilary!". Non segue alcuna risposta. In quei secondi che seguono mi muovo come un razzo da un punto all'altro del bancone, fingendomi indaffarata.
" Un momento!" esordisce, come illuminato dalla luce della ragione " Ho capito! Tu non vuoi venire proprio perché c'è Hilary, ammettilo!" esclama puntandomi un dito contro.
Mi fermo portando gli occhi al cielo.
" Ho indovinato!" si congratula con se stesso soddisfatto. 
Espiro sonoramente.
"Allora?" mi invita con un gesto della mano a confermare la sua teoria.
" Può darsi!" mi limito a rispondere con fare vago.
" Ma dai, Hilary è tua amica!" mi ricorda giustamente.
" Sì,  un'amica a cui sto nascondendo tutto!" gli ricordo a mia volta.
" Potresti risolvere tutto, dicendole la verità! ".
Potrei, è vero.
La soluzione è molto facile.
Il problema è che non ci riesco.
E soprattutto non voglio.
"Non posso!" ammetto ancora una volta, tornando a pulire il bancone in modo energico.
"Sei più testarda di quanto pensassi..." mormora tra sé e sé, sorseggiando la sua birra. "Ma se non ci andrai..." . Ecco che ricomincia.  " in  Hilary desteresti dei sospetti.  Inizierà a chiamarti e a convincerti di andare!". 
Mi fermo a fissarlo con aria riflessiva. " Ma se verrai e ti mostrerai naturale....nessuno avrà sospetti!" conclude poggiando la bottiglia vuota sul bancone.
È vero. Se non ci andassi Hilary inizierebbe a chiamarmi e a convincermi. Quindi... beh... 
" Ti passo a prendere alle otto?" propone alzandosi.
" Ok..." .
Non mi resta che fingere e indossare una delle mie maschere.
Stasera credo che sceglierò la maschera dal sorriso ipocrita.



*** 




" Anya mi ha finalmente risposto. Ha scritto che ci sarà anche lei, meno male!" afferma Hilary sollevata, riposando il suo cellulare in borsa.
" Vogliamo andare adesso?" chiedo spazientito. Ha cambiato abito tre volte e non sembra ancora soddisfatta dal modo in cui si guarda allo specchio.
" Secondo te questa gonna mi fa il sedere grosso? Mi sento un pallone, ma quando si decideranno a nascere?".
" Mancano ancora tre mesi, quindi rassegnati!" spiego ironico, cercando di condurla verso la porta.
" Saranno i tre mesi piu lunghi della mia vita!" mormora imbronciata, attraversando finalmente la soglia della porta di casa.
" Non dirlo a me..." aggiungo a tono basso per non farmi sentire, chiudendomi la porta alle spalle.
" Ti ho sentito!" asserisce a gran voce, con tono ammonitore, raggiungendo la macchina.
Immaginavo...



Durante il tragitto verso villa Hiwatari parliamo del più e del meno, finché Hilary non pone la fatidica domanda.
" Conosci il motivo di questa cena?".
"A dire il vero, no! E se devo dirla tutta, mi ha pure insospettito!" rivelo con tono serio, ed occhi ben puntati sulla strada.
"Che vuoi dire?" chiede interrogativa.
Non vorrei pensare al peggio , ma...
" Secondo me devono dirci qualcosa di importante...".
" Del tipo?".
Una notizia bomba.
" Ricordi l'ultima cena che abbiamo organizzato a casa nostra?".
Annuisce, non riuscendo ancora a capire dove io voglia arrivare.
" Abbiamo invitato tutti per annunciare la tua gravidanza, giusto?". 
La sua espressione conferma, poi ad un tratto...
" Vuoi dire, vuoi dire che...." . Ci è finalmente arrivata, ma non riesce a dirlo.
Quindi lo farò io.
" Vuol dire che qualcuno è incinta..." dico, completando la sua frase.
" Eva..." aggiunge sconvolta.
" Già".
" Sarebbe terribile..." afferma.
" Già..." ripeto ancora una volta, fermando l'auto.  
Siamo arrivati a destinazione.





*** 







Suonano alla porta.  Reina è impegnata in cucina, dunque decido di andare ad aprire e davanti a me si presentano i coniugi Ivanov.
" Ciao Hiwatari!" saluta la moglie con sorriso forzato. È molto più grassa dell'ultima volta.
"Hilary...." dico a mo' di saluto facendola entrare, per poi rivolgere lo sguardo al marito.
"Anya non c'è? " chiede Hilary guardandosi intorno.
"Non è ancora arrivata..." spiego portando gli occhi al cielo e chiudendo la porta.
" Eva, invece?" chiede stavolta il marito. 
" È di sopra,  si sta preparando ".
" Se non vi dispiace io avrei bisogno del bagno..." comunica Hilary congedandosi.
Rimasti soli, invito il rosso a bere un bicchiere, che accetta volentieri.
" Dunque..." inzia schiarendosi la voce e prendendo dalle mie mani il bicchiere pieno di liquore. " Vuoi darmi qualche anticipazione?" conclude con un sorriso che vorrebbe sottintendere qualcosa.
" Anticipazione di cosa?" domando a mia volta, fingendo di cadere dalle nubi.
" Del motivo per cui ci avete fatto venire!".
" Perché dovrebbe esserci un motivo?" mi limito a dire bevendo d'un sorso il contenuto del bicchiere, per poi tornare a riempirlo.
" Vuoi dirmi che hai invitato tutti, persino Anya per il piacere di averci qui con te stasera?" chiede aggiungendo sulla parola Anya un pizzico di ironia.
" Per la cronaca, non l'ho invitata io, e ...sempre per la cronaca, è stata tutta un'idea di Eva! ".
Non ha il tempo di replicare, poiché il suono della porta mi ricorda i doveri del buon padrone di casa.

Apro la porta e mi ritrovo davanti Boris, con in braccio quella che suppongo sia mia figlia.
" Ciao Hiwatari!" saluta beffardo entrando come se fosse a casa sua, seguito dai miei occhi di fuoco. " Buonasera Hiwatari". Dietro di lui, Anya che avanza per il corridoio raggiungendo il platinato, dopo avermi salutato con fare indifferente. 
Questi due sono arrivati insieme?
Bene, siamo al completo: che la tragedia abbia inizio.


*** 



" Anya! Da quanto tempo non ci vediamo?" . Hilary spunta da non so dove e si avvicina per abbracciarmi.
Ricambio, cercando di essere il più naturale possibile.
" È vero non ci vediamo da un sacco..." affermo allegramente, poggiando i miei occhi sul suo enorme pancione. " Wow, sei splendida!".
" Sì, ma portare in grembo due bambini è una faticaccia!" spiega stancamente.
La conversazione va avanti per qualche minuto, in cui si cerca di parlare del più e del meno, poi l'arrivo della padrona di casa fa zittire tutti.
" Ragazzi, benvenuti, sono felice che siate venuti tutti!" commenta allegramente, volgendo uno strano sguardo soprattutto sulla sottoscritta.
Perché penso che venire non sia stata una buona idea?
" Accomodatevi , tra un po' Reina servirà la cena, spero sia di vostro gradimento!" annuncia conducendoci in sala da pranzo.
" Ho una fame!" borbotta a tono basso Boris, poggiandosi una mano sull'addome .
Posso giurare di avere sentito brontolare il suo stomaco più volte durante il tragitto in macchina.
Il mio invece si è chiuso in religioso silenzio.





*** 




La cena è stata servita già da qualche minuto. Tutti mangiano in silenzio, tranne la bambina, che ogni tanto richiama la madre per farsi imboccare come una neonata. 
Ogni tanto incrocio lo sguardo di Kai, per avere il via e dare a tutti la lieta notizia, ma i suoi occhi mi comunicano  che non è ancora il momento. Tuttavia io non ce la faccio a non rendere questa notizia pubblica a tutti.
So già che Kai non lo farà mai, quindi sarà compito mio. Per me va bene, non chiedo altro. Rimarranno tutti a bocca aperta, già lo so.




Siamo alla pausa dessert. La serata è trascorsa piacevolmente e tranquillamente. 
Cerco ancora una volta lo sguardo di Kai, che finalmente sembra darmi l'ok. Perfetto, è il mio momento.
Mi alzo, invitando anche Kai a farlo, seppur non con grande entusiasmo.
Schiarisco la voce, attirando l'attenzione di tutti, persino di Anya, intenta a pulire una macchia del vestito di Hope.




*** 




Ok. è il momento. Eva sta per annunciare a tutti del nostro matrimonio. Ho lasciato a lei l'incarico di farlo, io non potrei riuscirci, soprattutto davanti a Yuri e Boris, immagino già le loro facce incredule. Dunque mi limito semplicemente ad alzarmi e stare di fianco ad Eva, aspettando di vedere la reazione dei qui presenti. 
Odio queste cose. Potevamo comunicarlo con un semplice messaggio, sarebbe stato meno imbarazzante...


*** 




Finalmente si sono decisi a comunicare il motivo di questo invito sospetto.
Eva ha appena richiamato la nostra attenzione, mostrando un sorriso a trentadue denti.  Il viso di Kai non sembra mostrare lo stesso entusiasmo, anzi, al contrario sembra nervoso.
Lo so, sta per dire che è incinta, me lo sento.
Sarà meglio che saldi il mio sedere sulla sedia, o alle sue parole potrei cadere.





*** 





Bene, ho l'attenzione di tutti, soprattutto di Anya.
" Se vi ho fatto venire qui è perché io e Kai...." inzio a dire volgendo uno sguardo complice al mio futuro marito "... abbiamo una notizia da darvi" proseguo col cuore in gola. Quasi non ce la faccio a dirlo.




*** 



Dillo e basta, cazzo! 
È una terribile agonia avere tutti gli occhi puntati addosso in attesa della notizia.






***




Ecco, sta per dirlo, me lo sento. Kai hai fatto l'ennesima cazzata, lo so. Yuri, tieniti forte.





*** 




Dillo Eva, forza e coraggio. Pendono tutti dalla tua bocca.
Dischiudo le labbra, pronta, finalmente a pronunciare l'ultima frase.
" io e Kai ci sposiamo!" annuncio allgramente  battendo leggermente le mani, per cercare di esprimere come meglio posso l'immensa felicità che ho dentro.

Rimango così,  mani giunte, sorriso smagliante e i miei occhi si spostano da un viso all'altro, per poi iniziare a preoccuparmi non appena capisco che nessuno, proprio nessuno, da più di trenta secondi muove ciglio.
 Sono tutti immobili, come ipnotizzati, che fissano ad occhi aperti e spalancati i sottoscritti. Quasi non respirano.
Immaginavo già che la notizia li avrebbe sconvolti, ma non a tal punto, sembrano delle statue di marmo.




*** 




Perfetto, era proprio la reazione che mi aspettavo. Anzi, a direnla verità,  credevo che sarebbero caduti tutti dalle sedie, persino Hope, che invece fissa confusa le nostre facce, ignara della situazione.
Abbasso lo sguardo, stringendo nervosamente e labbra. Mi viene quasi da ridere. 
Eva sembra preoccupata e sposta il suo sguardo sugli invitati per capire se siano vivi o morti.
Decido di sedermi, fulminata dal suo sguardo.





*** 


" Wow, siete proprio rimasti senza parole..." esordisco accompagnando le mie parole con un tono che vuole essere allegro, per cercare di spezzare la tensione.
Iniziano a dare segni di vita. Yuri ha spostato i suoi occhi su Kai, come a voler dire - cosa signifca?- Hilary non sa dove guardare prima, e Boris è ancora a bocca aperta. Ma lei, Anya, è rimasta fissa nella sua posizione, abbassando leggermento lo sguardo, che sembra perdersi nel vuoto.
" Ditemi qualcosa. Ho capito che siete rimasti di stucco, ma ditemi cosa ne pensate!" affermo invitandoli a partecipare della mia felicità. 
" Sei incinta?". È Boris a proferire queste parole.
" Cosa? Non sono incinta, perché dovrei essere incinta? " ribatto acidamente.
" Perché non vedo per quale oscuro motivo dovreste sposarvi,  allora?". Il solito testone. Parla sempre a sproposito.
" Forse perché ci vogliamo sposare!?" gli spiego con tono alterato. 
Il suo sguardo si sposta incredulo su Kai. " Anya è rimasta incinta, ma non si sono mica sposati!" gli faccio notare, facendo probabilmente irritare Anya, visto il modo in cui mi sta guardando. E a giudicare dalla faccia di Kai, capisco che questa battuta potevo anche risparmiarmela. Ma ormai è fatta, l'ho detta.
" Kai che vuole sposarsi, questa è bella!" commenta ironicamente Boris,  lanciando uno sguardo di sfottimento all'amico che lo fulmina all'istante. 
" Perché non vai a fumare una sigaretta?" gli consiglia quest'ultimo,  forse per ordinargli di sparire.
" Sì,  credo che anche tu ne debba fumare una!" gli dice, invitandolo a seguirlo. " Yuri, vuoi venire a fumare anche tu?".
" Mi sembra un buon motivo per ricominciare" sussurra tra sé e sé,  scambiando uno strano sguardo con la moglie.
I tre se ne vanno ed io rimango sola con le ragazze, che sembrano, a loro volta, voler scappare. 
 " Questi uomini, non sanno cosa sia la sensibilità!" commento ironica, cercando di intraprendere una conversazione con queste due.





**** 




Non si accende , cazzo! 
" Tieni, prendi il mio!" . Boris decide finalmente di prestarmi il suo accendino.
" Ti sei bevuto il cervello? O è lei che ti ha fatto il lavaggio del cervello?" aggiunge poi.
" Fatti i cazzi tuoi!" rispondo poco educatamente.
" No, amico, tu ci hai invitato per dirci questa cosa e ora ci spieghi tutti i dettagli!" dichiara curioso il platinato.
" Ci sposiamo, fine della storia!" replico in modo categorico.
" Ho capito..." . Boris indietreggia, alzando le mani in segno di resa, per poi allontanarsi e raggiungere il cane per accarezzarlo.
Io resto qui, a fumare in compagnia di Yuri, che non ha ancora aperto, stranamente, bocca. 
" Dunque, ti sposi...." . Ecco, ho parlato troppo presto.
Mi rifiuto di rispondere, e continuo a fumare, osservando in lontananza Boris alle prese con il cane.
" Cosa hai in mente?" chiede  con aria sospetta. 
Volgo lo sguardo in sua direzione, con fare di sufficienza. " Proprio niente!".
" Quindi non c'entra niente il fatto dell'affidamento di Hope?" domanda insistente. 
Torno a fissarlo.
" No..." mi limito a rispondere.
" Ho capito...." conclude, con tono arrendevole.
Ci raggiunge Boris e decidiamo di rientrare.




Non appena arriviamo dentro, mi accorgo che l'aria è decisamente tesa. 
Anya osserva ad occhi sbarrati Eva per poi dire " Perché io?".
Perché io cosa? 
Yuri e Boris si mettono a sedere mentre io rimango in piedi a cercare di capire cosa stia succedendo. 
"Perché mi farebbe piacere!" replica l'altra. 
Le farebbe piacere cosa?
" Ma io credo che questo ruolo spetti ad una persona più vicina, più stretta" cerca di spiegare Anya, che sembra alquanto nervosa.
Quale ruolo?
Nessuno osa proferire parola. Hilary cerca di comunicare con lo sguardo qualcosa che Yuri non arriva a comprendere, ed io osservo prima l'una e poi l'altra per cercare di capire di cosa stiano parlando.




*** 




Deve essere impazzita, non c'è altra spiegazione.
Io non posso fare una cosa del genere, anzi, non voglio.
Non spetta a me un ruolo del genere.
Non posso fare da testimone al matrimonio delle persone che odio di più in assoluto sulla faccia della terra. 
Sarebbe da folli.
" Non credo di essere la persona più adatta a farti da testimone di nozze!" rivelo alla presenza, adesso, di tutti.
A queste parole la faccia di Kai cambia colore, e infatti osserva la futura moglie in attesa di una spiegazione.
Lei fa cenno di rimandare a dopo le spiegazioni e lui si siede osservandomi minaccioso, per poi ingurgitare il suo bicchiere di vino.
" Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere. In fondo presto saremo una sorta di grande famiglia e ...." grande....famiglia?? "... e volevo darti un ruolo importante!" conclude con sorriso beffardo.
Perché mi sento profondamente presa in giro?
È come se lei sapesse della mia situazione e me lo stesse facendo apposta.
" A proposito, quando vi sposerete tu e Rai? non vorrei che coincidesse lo stesso giorno!" aggiunge quasi con tono di scherno.
Mi sento male. Credo che la mia faccia stia comunciando a tutti come mi sento: presa in giro.
Ma lei non può saperlo, non lo sa, è solo la vipera di sempre. 
E non ho intenzione di fare da testimone al suo matrimonio da circo, né tantomeno avrò la voglia di andarci, quindi ....
" No, mi dispiace ma ancora non sappiamo la data!" mento consapevolmente e sotto lo sguardo consapevole di Boris, che mi osserva complice. " E non credo che spetti a me questo ruolo, mi dispiace..." rivelo, stringendo un pugno sotto al tavolo, mentre dentro di me vorrei esplodere e piangere all'infinito. 
Sento su di me gli occhi di Hilary,  ma non ho il coraggio di incrociarli, quindi resto a occhi bassi, in attesa di una risposta.
" Ok, come vuoi... non fa nulla..." spiega arrendevole e quasi dispiaciuta. " Allora facciamo servire il dessert!" annuncia, invitando la cameriera a servire l'ultima portata, con un tono che vuole spezzare la tensione, arrivata ben al di sopra del limite.
Ci ricomponiamo e mentre Hilary spiega qualcosa a bassa voce al marito, Kai osserva severamente la bionda, per poi volgere uno sguardo fugace su di me.
Sapevo che sarebbe stato meglio non venire.
Cosa dovevo aspettarmi da una simile vipera?









Dopo qualche ora, la serata si conclude e finalmente abbandoniamo casa Hiwatari.

" Questo sembra un brutto scherzo del destino...".
" Ti riferisci al matrimonio? Credimi, è stato uno shock per tutti! Kai che si sposa, tzs!" afferma stizzito.
" Il mio matrimonio è saltato, e ora quei due si sposano, è davvero uno scherzo crudele!" asserisco con tono triste e pensoso. " Ormai tutto mi va storto..." ecco che le lacrime che ho trattenuto per tutta la serata, adesso fuoriescono senza interruzione. " La mia vita fa schifo! Loro, anzi lui mi ha rovinato la vita e proprio lui adesso si sta sposando! Io dovevo sposarmi, non lui!" . Inizio a singhiozzare, stringo i pugni sulle gambe. Gocce di acqua salata inziano a cadere sugli jeans. " Persino mia figlia non mi vuole!".
"Dai, non dire così,  voleva solo restare a dormire lì stasera,  non vuol dire che non ti voglia bene..." spiega a suo modo Boris, nel vano tentativo di consolarmi.
Siamo qui, nella sua auto, posteggiata sotto casa mia. Non ho il coraggio di uscire, né di entrare in quella casa che ormai sembra una prigione, so solo che vorrei sparire dalla faccia della terra.
La notizia del matrimonio di quei due è stato un colpo basso. 
Non sopporto il fatto che loro siano felici, che facciano progetti, mentre io sono qui a piangere dalla mattina alla sera per qualcosa che non ha più senso ormai.
Rai ossessiona la mia mente. Il ricordo di lui che chiude quella porta, quel rumore...
" Non ce la faccio!" . Porto le mani ai capelli e li stringo, fino a farmi male. 
Una mano si adagia sulla mia testa e la trascina verso la sua spalla.
"Perché?...." dico piangendo e singhiozzando rumorosamente sulla spalla di Boris.

Ogni sera, prima di addormentarmi, lo vedo, sdraiato accanto a me, che mi fissa dolcemente.
Poi, ad un tratto i suoi occhi si spengono e si gira dandomi le spalle.
Io rimango lì a fissarlo.
Ma quando la mia mano cerca di accarezzarlo, 
proprio in quel momento, la sua figura si dissolve, come polvere nell'aria.

Rai, perché sei andato via?...





*** 





"Quando ti è venuta la malsana idea di proporre ad Anya questa cosa?" le chiedo cercando di usare un tono fintamente cordiale.
" Adesso la chiami Anya?" beffeggia lei.
I miei occhi le comunicano di non cambiare discorso.
" Dai, non capisco perché ve la siete presa?" dice cercando di sdrammatizzare.
Io non la capisco.
" Non mi sembrava il caso vista la situazione in cui siamo..." le ricordo severo.
" Quale situazione? Noi due ci sposiamo e lei presto sposerà Rai".
" È proprio questo il problema, io non voglio il cinese al mio matrimonio" le spiego irritato.
" Ma se verrà Anya dovrà venire per forza anche lui, mi sembra ovvio...".
"Perché dovremmo invitare Anya?" .
" Se vuoi che Hope venga, allora verrà anche Anya, e se verrà Anya, dovrà venire pure Rai, è un ragionamento consequenziale, no?" conclude cercando il mio consenso.
Porto gli occhi al cielo, come un segno che pone fine a questa conversazione.
Che faccia come vuole...
Le luci si spengono e Eva si avvicina abbracciandomi e mettendosi comoda per dormire, mentre i miei occhi puntano fissi sul soffitto.
" A proposito, domani prenderò un appuntamento col sarto, per prendere le misure del tuo vestito..." mi ricorda. " È uno dei migliori che io conosca, sembrerai un figurino!" conclude, per poi chiudere gli occhi e dare la buonanotte.
Un figurino.
Immagino...









Hola a todos!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Cosa ne pensate?
Sono rimasti tutti di ghiaccioX'D
La proposta di Eva ad Anya è stata fin troppo malvagia, considerando la sua condizione. Persino a Kai non è andata giù. 
E Anya non poteva che rifiutare e mi sembra ovvio u.u
Comunque....
ora che il matrimonio è ufficiale a tutti non resta che organizzare i preparativi ( di cui si occuperà Eva, figuriamoci se Kai si interessi di una cosa simile) e vedere se effettivamente questo matrimonio s'ha da fare. 
Si accettano scommesse.
Kai dirà il fatidico sì ad Eva?
O scapperà per il Messico?
Anya andrà a questo matrimonio?

Non resta che attendere. ( e mi pare ovvio * Tutti -.-)

Fatemi sapere e grazie a chi legge, seguee recensisce.
Un bacio e a presto
!




















   
 
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