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Autore: Giulia_a    03/03/2017    0 recensioni
ATTENZIONE:Scusate se ci sto mettendo tanto ad aggiornare ma sono all'ultimo anno di scuola e la maturità si avvicina quindi non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Perdonatemi se trovate eventuali errori o orrori ortografici ma provvederò a correggerli appena ho del tempo libero .
Vi lascio alla trama:
Charlotte è una principessa , amata dal popolo , dai genitori . Ma un po' fuori dal comune , diciamo che non segue mai il protocollo . Nonostante tutto sembra tutto perfetto giusto ?
Un ragazzo arriva nella sua vita e da quel momento tutto sembra cambiare , una minaccia arriva e rivoluziona tutto quanto.
Se credete che la vita di una principessa sia facile allora vi sbagliate di grosso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Di solito non sono una che fissa le persone , non mi piace che la gente mi fissi per cui cerco di non farlo a mia volta . Ma questa volta è diverso , prendetemi per pazza o per stupida ma non riesco a fare a meno di fissare Charlotte e Lucas. La tranquillità con cui parlano è invidiabile, anzi odiosa. Di solito non odio le persone, forse il mio comportamento spesso e volentieri viene frainteso. Non posso farci niente, sono stata ferita e ho eretto un muro enorme per evitare che la gente tenti ancora di ferirmi.
Mi fermo in mezzo alla via per osservarli, Charlotte spinge la sedia di Lucas e parlano ignorando gli sguardi di tutti. Per lei è facile , non ha dovuto soffrire o subire quello che abbiamo subito tutti.
Tutti alla fine se ne sono fatti una ragione, sono andati avanti , perchè io no? Perché io non riesco a farmene una ragione ? Sono passati tre anni da quando mio marito è morto e non riesco a smettere di soffrire. Ogni volta che lo guardo rivedo lo sguardo che mi ha rivolto quando mi ha detto che Tomas era morto.
Per tutto il tempo che è rimasto in infermeria , senza che nessuno lo vedesse, sono stati utili per rimarginare la ferita. O così credevo.
Adesso non riesco a stare vicino a lui , ma una parte di me vorrebbe rivedere il ragazzo che conoscevo prima.
Charlotte e Lucas spariscono dalla mia visuale e decido di salire alla sala di controllo . Dopo la quasi rivolta che abbiamo dovuto affrontare Charlotte ha paura di non essere ben voluta. In parte la capisco , tutti hanno storto il naso quando ,dopo che i miei erano morti , io ho aiutato costantemente mio nonno, il comandante . Adesso penso di poter dire che la conosco abbastanza bene per affermare che è in grado di affrontare il suo ruolo senza problemi. Si fida di chi le sta attorno , e questo è già un grande punto in più.
Entro nella sala vuota e mi prendo qualche minuto per stare un pò da sola. Ora che Matthew ha Charlotte sono un po' più sola . Che sia chiaro sono contenta che Matthew sia felice, ero stufa di ascoltarlo mentre mi parlava di quella e quell'altra ragazza.

-Ei , sei già arrivata - Charlotte entra nella stanza, distraendomi dai miei pensieri e diffondendo una sensazione di felicità e spensieratezza.
-Si , sono appena arrivata - la osservo mentre recupera delle carte da un armadietto e le dispone sul tavolo. Porta i capelli dietro le orecchie e si mette a esaminarle.
-Come sta ? - la mia bocca è stata più veloce della mia mente.
Charlotte alza la testa e mi fissa confusa - ehm ... di chi parli ?
Mi osservo le mani e decido di sedermi - di Lucas , so che siete amici e ... pensavo ... che ... insomma come sta ?
-Bene - mi osserva attentamente , consapevole di quanto sia difficile per me parlare apertamente di lui .
Annuisco e mi guardo intorno , ma ovviamente la mia mente oggi ha deciso di staccarsi dalla mia bocca, lasciando che le parole escano senza averle dato il permesso.
-Jess ?
Torno a guardare Charlotte, questa volta trovo due occhi marroni che mi fissano preoccupati e ansiosi.
-Pensi che abbia fatto bene ? A fare quello che ho fatto ? - le posizioni sembrano invertite, ora è lei quella nervosa e insicura.
-Ti riferisci a Nathan e al comandante ? - annuisce vistosamente e si fa piccola piccola sulla sua sedia.
-Non ho molta esperienza , e ... insomma ... se avessi fatto le scelte sbagliate ... se non avessi capito nulla ?
-Hai fatto quello che ritenevi giusto , lascia che ti dica che la penso come te e ti fidi delle persone con cui lavori . Stai andando alla grande - la rassicuro . Devo dargliene atto , quando era arrivata credevo fosse la solita principessa altezzosa e spocchiosa . Non riuscivo a capire perché mio fratello avesse rischiato così tanto per lei . Adesso posso dire di essermi sbagliata , sbagliata di grosso . Non si è mai lamentata , non ha mai detto "questo non lo faccio " ,"questo non lo so fare". L'avevo mandata in cucina per dispetto , ma anche perché volevo vedere la sua faccia quando si sarebbe lamentata con Matthew . Non è successo , ha sempre fatto quello che le veniva detto di fare .
Mi ero sbagliata sul suo conto , e sono pronta ad ammetterlo . Non ha Matthew però , me lo rinfaccerebbe a vita.
-Jess... lui... a lui dispiace per quello che è successo . Lo sai vero ?
Questo continuo passare tra due argomenti diversi porterebbe sembrare strano , eppure sembra il modo migliore per parlarne .
Mi facci coraggio e la guardo meglio occhi - lo so ... io gli volevo bene una volta .
Charlotte annuisce , riflette qualche istante sulle mie parole e torna all'attacco prendendomi in contropiede - e adesso ?
Le parole rimangono sospese nell'aria , come se aspettassero qualcosa , in realtà stanno aspettando me -non lo so - rispondo sinceramente -non so più cosa pensare .
Le confido più di quello che dovrebbe sapere , non sono brava ad esprimere i miei sentimenti. Non le dico , però , che la mia fiducia nei confronti di Lucas rimane invariata , nonostante quello che ha fatto, so che non è stata completamente colpa sua . Eppure accusarlo , dare tutta la colpa a lui , sembrava l'unica cosa da fare in quel momento .
-Mi fido di lui . Sa quello che fa .
Charlotte analizza le mie parole attentamente e annuisce lentamente .
-anche io mi fido di lui - mi informa - ora dobbiamo farlo capire a Matthew .
Ridiamo per la battuta , ma penso che sappia quanto sia andata vicino alla verità . Dopo che Tomas è morto , Matthew voleva farla pagare a Lucas . Poi ha scoperto che non poteva più camminare e gli ho chiesto di lasciarlo stare , gli ho detto che la punizione che ha subito era abbastanza. Se ne è fatto una ragione , ma ora che lo vedo con Charlotte credo che la voglia sia tornata . Spero solo che per il bene di Charlotte non faccia stupidaggini .
-Quindi ti fidi di lui ? - mi chiede come conferma.
-Si, so che può non sembrare ma ... mi fido.

Dopo qualche ora dei ragazzi non si vede nemmeno l'ombra, ma io e Charlotte lavoriamo come matte.
-C'è qualcosa che non coincide - dice ad un tratto Charlotte.
-Che succede ? - mi avvicino a lei e mi mostra le carte in questione.
-Qui, guarda. Secondo quesi documenti mio padre ha autorizzato diverse spedizioni nelle campagne , ma controllando nei registri dell'esercito delle spedizioni non c'è traccia.
-In effetti è un pò strano - concordo osservando le carte.
-Le ho controllate tutte - dice Charlotte confusa.
-Effettivamente è come se non ci fossero mai state. Ma non è possibile che non siamo state fatte , no ?
-No , gli ordini del re devono essere sempre rispettati. Non possono essere violate.
La cosa non mi quadra , com'è possibile? Un pensiero si insinua nella mia testa , spero vivamente che non sia vero.
-Nathan ha lavorato con tuo padre , vero ? - chiedo per conferma.
-Si.
-Bene - mi alzo e prendo le carte trascinando con me anche Charlotte.
-Dove stiamo andando ? Da Nathan ? - domanda lei correndomi dietro.
-Si , voglio sapere se quello che penso è vero.
Arrivate in palestra troviamo Matthew e Nathan intenti a combattere. Salgo sulla pedana ignorando tutti e sapendo che si bloccheranno.
-Ei ! - Matthew si ferma alterato - non hai visto che stavamo facendo altro !
-Ho cose più importanti da fare che allenare i muscoli - lo rimprovero. Odio quando rimane in palestra se abbiamo del lavoro da fare - parlo anche con te - riprendo Nathan , poi gli metto davanti le carte.
-Guarda . In queste carte tuo padre ha autorizzato una missione nelle campagne , ma secondo i registri dell'esercito nessuno ha mai fatto niente.
Nathan aggrotta la fronte e guarda le carte - com'è possibile ? C'ero anche io quando ha autorizzato la missione.
-E' questo che non capiamo , papà ha provato ad aiutare le campagne , ma realmente sembra che non abbia fatto nulla - dice Charlotte.
-Posso vedere le carte ? - Lucas richiama la mia attenzione e mi volto . Lo trovo fuori dalla pedana , in attesa di vedere le carte.
Avete presente quando fate una doccia fredda ? Lo shock per la temperatura dell'acqua è terribile. Ecco, io preferirei farla che vedere il suo sguardo. Nei suoi occhi color cioccolato si leggere chiaramente quanto la sedia a rotelle sia d'intralcio, un peso. Istintivamente mi muovo verso di lui , portando le carte sotto i suoi occhi. Mi rivolge uno sguardo di gratitudine quando gliele porgo.
-Il generale era sempre lo stesso ? - domanda a Nathan.
-Si , certo - risponde scendendo dalla pedana e avvicinandosi a noi.
-Mh... - la sua espressione pensierosa attira l'attenzione di tutti , anche di Matthew.
-Qualcosa non torna ? - chiede mio fratello intuendo il motivo del silenzio.

-Ci sono due firme diverse . Mi spiego meglio , il nome è lo stesso, ma le prime sono diverse. Sul documento firmato dal re il generale ha firmato , ma guardando le firme sui registri le firme non coincidono.
-Cosa? - Nathan si avvicina a Lucas ancora di più , incredulo alle sue parole .
-Com'è possibile ? - domando confusa.
-Il generale ha firmato insieme al re o in un altro momento ? - indaga Lucas.
-Insieme al re - risponde Nathan - la passi è che il documenti ufficiale viene firmato dal re e dal generale , e poi il generale autorizza la missione registrandola sui registri dell'esercito.
-Questo vuol dire che chi ha firmato il documento e i registri non sono la stessa persona. Manca completamente la parte che riguarda quella missione.
-I ribelli - Matthew parla come se avesse trovato dell'oro - sono stati i ribelli. Erano al palazzo già da tempo.
-Ecco come hanno fatto a fare le foto - continuo io per lui. Speravo che le mie teorie fossero sbagliate , ma non è così.
-Resta solo da capire come hanno fatto ad entrare - dice Nathan.
-Si semplice - ironizza Charlotte chiaramente a disagio dalle rivelazioni.

Lascio la palestra per portare le carte al sicuro. Non è prudente lasciarle perse per la base. Una cosa chiara a tutti è che i ribelli sono sempre stati sotto il nostro naso senza saperlo. Non oso pensare come si sentano Nathan e Charlotte dopo averlo saputo.
Dietro di me sento la presenza si qualcuno e mi volto per vedere chi è .
-Scusa , non volevo spaventarti - Lucas mi guarda dispiaciuto.
-Non mi hai spaventato - lo rassicuro - sto andando a sistemare le carte. Vuoi venire con me ?
Non so perché l'ho detto , ma nei suoi occhi è comparsa una strana scintilla . Ha afferrato le ruote della carrozzina pronto per partire .
Saliamo con l'ascensore che c'è vicino le scale e parliamo tranquillamente . È strano come sia tutto così normale , quasi non mi sembra vero .
-non oso pensare cosa stia passando Charlotte - rifletto ad alta voce .
-già , sapere che si è sempre stati controllati . Immagino sia un brutto colpo - concorda lui . La campanella dell'ascensore suona segnalando che siamo arrivati al piano giusto . A quel punto esco seguita da Lucas , che mi da una mano a sistemare i documenti .
-ti manca mai ? - la sua voce mi arriva fin dentro le ossa , come una folata di vento ghiacciata . Respiro profondamente e chiudo gli occhi . No c'è bisogno che sia più specifico , perché so di chi parla .
-ogni giorno - inizio senza voltarmi . In questo momento ringrazio si aver sistemato i documenti dell'armadio in modo da dargli le spalle .
-io ...
-ogni giorno da quel momento mi è mancato - continuo senza permettergli di parlare - ma sono passati tre anni . È inutile rimuginare sul passato - dico calma .
-mi dispiace - afferma soltanto .
-lo so , lo hai già detto - non voleva sembrare un'accusa, ma Lucas ha sussultato facendomi voltare .
Si crea una strana tensione dove entrambi non sappiamo cosa fare .
- dimmi una cosa - domanda dopo un po' .
Lo guardo aspettandomi la sua domanda , anche se subito che avrei il coraggio di rispondergli adesso .
-lo amavi ? - il suo sguardo è carico di desiderio . Vuole così tanto sapere se lo amavo ? Ovvio , altrimenti perché lo avrei sposto .

-certo che lo amavo - rispondo ovvia .
-e lo ami ancora ? - i suoi occhi fissano i mei , sono incapace di distogliere lo sguardo . Ho paura che facendolo lo ferirei ancora più di quello che è già .
-io ... penso di sì - incerta , la mia voce è uscita incerta . Ma perche ? Tomas è morto , ma io lo amo , no ? Si , certo .
Non sono sicura che sia vero , una parte di me pensa che lo abbia detto solo per convincermi . Ma l'altra parte , la stessa che voleva vedere Lucas come il ragazzo di prima , vorrebbe che sia falso .
Lucas sembra pensare bene sulle mie parole , ma non risponde . So per certo che le sta analizzando , ci sta pensando , eppure non risponde .

La sera a cena capisco che la mia bocca non è ancora attaccata alla bocca. Lucas si sposta dal tavolo in direzione dell'uscita.
-Vai di già ? - gli chiede Charlotte.
-Si , non voglio subire l'ira di Jakie . Quella ragazza sa far paura quando vuole - risponde facendo ridere tutti.
-posso accompagnarti ? - la mia voce, è la mia voce ad aver parlato. Al tavolo tutti mi guardano confusi , anche io sono confusa.
-Emh .. okey - Lucas annuisce confuso , quasi indeciso se credermi o no.
Mi alzo per raggiungerlo e lui parte stando al mio fianco.

Raggiungiamo l'infermeria in completo silenzio, tra di noi si è creato un leggero imbarazzo. Appena chiudo la porta dietro di me troviamo Jakie che appena mi vede si blocca.
-Ciao - mi saluta sorpresa.
Io la saluto mentre seguo Lucas diretto alla sua stanza - hai visto Jake , ho fatto il bravo oggi , sono arrivato in orario - le dice sorridente.
-Si , ho visto - Jake passa lo sguardo da me e Lucas continuamente.
Apro la porta della stanza lasciando passare Lucas che mi ringrazia con lo sguardo. Lo seguo e osservo la stanza : bianca , semplice , su un comodino accanto al letto ci sono alcuni libri impilati. Lo fisso mentre si sistema sul letto facendo leva sulle braccia , vorrei aiutarlo ma non ho idea di cosa fare , di cosa dire. Quando ha finito mi avvicino nervosa e sistemo la sedia in modo che sia comodo se dovesse volerla prendere da solo.
-Leggi molto - dico osservando nuovamente i libri, e sorrido al pensiero che questo suo aspetto non sia cambiato.
-Si , Charlotte mi consegna libri sui libri - dice lui seguendo il mio sguardo , che ricade su uno dei libri che ho preso in mano.
-Sai .... stavo pensando di cercare un alloggio - continua dopo un po. Non capisco se sia una cosa bella o brutta.
-E'... bene - poso il libro e mi tormento le mani nervosa - nel senso , bene è bello che tu voglia avere un posto tuo.
-Ho pensato molto da quando ho conosciuto Charlotte. Ho voglia di andare avanti , sono stato in questo letto per tre anni , a piangermi addosso per quello che ho fatto. Non posso farlo per tutta la vita, devo andare avanti e ... credo che sia arrivato il momento.
Cosa rispondere a parole simili ? Vi prego , ditemelo se lo sapete.
Ne ha tutto il diritto , anzi , pensavo che l'avesse già fatto. Lui vuole andare avanti , vuole continuare a vivere perchè l'ha superato.
E io ?
La domanda da un milione di dollari a cui non so dare una risposta.
Lucas mi fissa in attesa di una risposta , ma io farfuglio qualcosa dicendo che ho da fare. Nei suoi occhi compare una delusione simile ad una pugnalata al petto.
-Scusa - mi chiudo la porta alle spalle e cerco di regolare il respiro. Jakie mi raggiunge preoccupata e mi chiede se sto bene , io annuisco e mi stacco dalla porta .

La mano non smette di tremare nemmeno quando busso alla porta dell'alloggio. La porta si apre rivelando Matthew a torso nudo e sorridente , sorriso che scompare non appena mi vede.
-Jess.
-C'è Charlotte ? - chiedo ignorando la sua preoccupazione.
-Si ,ma com'è successo ? - domanda preoccupato. Non penso di avere una bella cera , perchè la sua mano si stringe sulla porta e i suoi lineamenti diventano duri dalla rabbia. Lo ignoro e lo sorpasso entrando mentre cerco Charlotte con lo sguardo.
-Jess ? - quando mi vede aggrotta la fronte preoccupata e mi raggiunge.
-Possiamo parlare ? - le domando lanciando uno sguardo a mio fratello che si è posizionato accanto a me. Lei segue il mio sguardo e annuisce - okay , Matthew rimani qui.

-Cosa ? - rimane impalato a osservare la sua ragazza mentre mi trascina per un polso verso la sua stanza. Charlotte chiude la porta ma non prima di aver detto - cose da donne - a mio fratello.
Mi raggiunge sul bordo del letto dove sono seduta e si posizione di fronte a me.
-Lucas vuole prendere un alloggio - dico iniziando dalla parte già recente.
-Si , me lo aveva accennato - dice guardandomi attentamente.
-E mi ha chiesto se lo amo - dico alla fine. Sbircio la sua reazione , ma non fa nulla.
-Lui ... ti ha ..
-Mi ha chiesto se amo Tomas - a quel punto Charlotte annuisce piano.
-E tu ... lo ami ?
-L'ho amato. Io so di averlo amato - rispondo con calma.
-Jess .. mi prometti che non mi uccidi se ti faccio una domanda ? - chiede cauta la ragazza di fonte a me. Annuisco senza dire una parola , ho paura di cosa possa chiedermi.
-Tu ami Lucas ?

   
 
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