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Autore: Annapis    03/03/2017    2 recensioni
*Sette capitoli, sette emozioni, sette, frastagliate, dichiarazioni d'amore esplicite o implicite*
Perché l'amore non sbaglia mai.
Amore é...protezione.
Amore è...gelosia.
Amore è...fiducia.
Amore è...fedeltà. *Questo capitolo partecipa al SaKoa la Day indetto dal forum FairyPiece*
Amore è...litigate.
Amore è...romanticismo.
Amore è...fare l'amore.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koala, Monkey D. Dragon, Monkey D. Rufy, Sabo
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fedeltà?
*Questo capitolo partecipa al SaKoala Day indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&imagens*
 
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-Fedeltà?- ripeté con voce impastata dal sonno un ragazzino dai capelli biondi, i cui occhi blu saltavano da una parte all'altra della stanza immersa nella penombra.
Coperto fin sotto il naso da una pesante coperta di lana color indaco, il ragazzino si dimenava cercando di far uscire almeno la testa da quel groviglio di stoffe.
 Eppure per quanto si sforzarse non riusciva focalizzare per bene l'autrice di quella frase a dir poco sconnessa.
-Sí- una voce calma placó tutti quei movimemti involontari che l'avevano spinto a portare una gamba fuori dal letto e un braccio sopra le coperte.
La donna alla sua sinistra sorrise, coprendolo meglio con le coperte e piegandosi per baciargli la fronte.
-É una cosa davvero importante da promettere ad una persona-  
In un attimo le soffici labbra rosee della donna accarezzarono prima la fronte e poi la guancia del biondo, per poi tornare a sorridergli direttamente in faccia.
Una pallida mano gli scompigliò le ciocche bionde per poco, perché subito dopo Makino stava già lasciando la stanza del figlio, senza che questo glielo impedisse.
E, se ci pensa ora, Sabo non si pente affatto di non averla fermata o di non averle chiesto cosa fosse, più precisamente, la fedeltà.
E pensare che all'epoca, per un ragazzino di tredici-dodici anni suonava così...da grandi.
La fedeltà gli sembrava una cosa di cui si dovessero occupare gli adulti, cosí come la mamma  toglieva la polvere dalle mensole quando lui studiava, mentre il papà pensava alle bollette da pagare con lui accanto che montava le macchinette del topolino.
Quelle che uscivano, smontate pezzo per pezzo, in allegato col fumetto disneyano.
Sembrava una cosa così lontana da lui, così antica.
E ricorda ancora oggi quando al telegiornale davano la notizia di un ennesimo femminicidio, quella parola che rimbalzata da una parte all'altra dello schermo, incapace di affermarsi con risolutezza e testardaggine.
E sembrava, ancora, un grande dissidio interiore.
Per Sabo, invece, fedeltà era un concetto ben più semplice.
La fedeltà la devi alla persona che ami.
E, ancora, qui si toccava un'altra di quelle cose che Sabo aveva deciso, spontaneamente, si mettere da parte per il futuro.
L'amore, un casa tutta sua, un lavoro.
Fatto sta che, per lui, erano gli adulti a non avere ben chiaro cosa significasse fedeltà.
Quella parola che sembrava così fragile, così timida.
Oggi molto più che ieri.
Ecco, tocchiamo un'altra di quelle "cosucce" che Sabo ha sempre lasciato in disparte, almeno fino alla maturità.
Tante volte aveva chissà dove sentito di ragazze o ragazzi che si cimentavano in relazioni che sapevano di non poter sostenere, chi ne restava ferito e chi deluso, e quella parola di mezzo che molte volte, chi per una ragione e chi per un'altra, aveva deciso di buttare via.
Ma per Sabo la fedeltà non era mai stata una cosa da buttar via.
No, non la capiva, ma buttarla via gli sembrava esagerato.
E c'erano poi quelle persone, come la nonna, che la fedeltà non l'avrebbero mai potuta buttare via, manco volendo.
Perché la nonna, prima del nonno, non aveva avuto nessun'altro amore.
Né prima né dopo, e se questa non era fedeltà, allora davvero, Sabo, non ha idea di cosa sia.
Ancora oggi la fedeltà gli pare una cosa usurata, quasi consumata.
E a volte si chiede se sarà mai capace di insegnare a qualcuno tutte quelle parole difficili che molte volte restavano svuotate nel sistema nervoso.
-Un altro caso di mancata fedeltà?- una voce che Sabo conosce a meraviglia lo risveglia prontamente, facendogli spostare il giornale dal viso per sorridere alla figura che si appresta a portargli un caffè.
-Ecco il tuo espresso sciolto nel latte- 
Nico Robin, la giovane cameriera della Sanny, gli porge la tazza per poi sedersi sullo sgabello dietro al bancone, lo sguardo curioso e giudizioso.
E Sabo sorride alla mora, nonché sua migliore amica.
-Grazie- le porge il quotidiano e sorseggia il suo caffè, senza preoccuparsi di girarlo.
Eppure Robin manco lo afferra, il giornale, tanto sa che caso mai ci fosse una qualche notizia di rilievo sarebbe lo stesso Sabo a riferirgliela.
Il biondo sospira in risposta allo sguardo insistenre della mora.
-"L'ho uccisa perché l'amavo"- cita con voce cavernosa il biondo, lo sguardo che si fa duro e cupo.
Robin sopprime un briviso, continuando a sorridere puramente per circostanza.
-E con Koala come va?-
Ecco, se c'è una cosa che Sabo può dire di "amare" in quela donna é il suo tempestivo cambio di attenzioni.
Perché solo Robin saprebbe passare con tanta naturalezza dal parlare di una cosa attuale e tragica quanto la mancata fedeltà a una cosa che non può che far volare in cielo il cuore del giovane Sabo.
Un giovane che presto sarà papà.
-Sono da poco incominciate le voglie- sorride mentre parla -Ma non è poi così tanto tragica, la situazione-
Robin scosta una ciocca dietro all'orecchio, sorridendo benevola prima di allontanandosi a servire un gruppo di ragazze appena entrate nel grande locale che ha la forma niente meno che di una barca e Sabo resta solo, col suo caffè e col giornale.
Lo stesso giornale che lascia pesantemente cadere nel cestino alla sua destra.
Finisce il caffè e lascia una banconota sul posto, alzandosi e richiamando con un cenno del capo Chopper, che quando non è di turno all'ospedale viene a dare una mano alla sorella.
Lascia il locale col sorriso sulle labbra e una parola incisa negli occhi.
Insegnerà la fedeltà a sua figlia così come Makino l'ha insegnata a lui: lasciandole fare le proprie esperienze.
È chissà che non trovi il suo centro e l'unica persona a cui essere fedele proprio come Sabo ha incontrato Koala.
Per sbaglio, per caso in metropolitana, cadendole addosso.




 
 
 

   
 
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