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Autore: I_love_detective_Conan    04/03/2017    3 recensioni
E' passato un anno da quando Shinichi ha sconfitto l'Organizzazione degli uomini in nero... ormai è tornato tutto alla
normalità... ha raccontato tutta la verità a Ran e ha aiutato Heiji a dichiararsi... ma una cosa ancora non è riuscito a farla
... non si è ancora dichiarato!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5

Sono passati 5 anni da quando Shinichi e Ran stanno insieme… Ora hanno 23 anni e sono ormai adulti. Da 2 anni vivono insieme a villa Kudo e hanno intensione di costruire una famiglia… o almeno lei…


-Sono a casa!- disse entrando sulla soglia della porta un ragazzo dall’aspetto affascinante e con una leggera barbetta sul viso che gli dava un’espressione da duro.

-Ehi tesoro… come è andata oggi a lavoro?- rispose una Ran sempre uguale, con il suo fascino e la sua bellezza, affacciandosi dalla porta della cucina, dove stava evidentemente  preparando la cena.

-Niente di nuovo… e tu? Cosa hai fatto oggi?- Chiese il ragazzo entrando nella stanza.

-Ho preparato la cena- Disse compiaciuta Ran alzando il viso al soffitto.

-Vuoi dire che in una giornata hai solo preparato la cena?-

-Beh, è una cena speciale questa…- continuò lei portando i piatti in tavola.

-Ah sì? E a cosa devo questo onore?- Chiese uno Shinichi con sguardo interrogativo e divertito, sedendosi a tavola insieme alla sua compagna.

-Sarò breve…- riprese lei –Voglio un bambino- Disse tutto d’un fiato, come se fosse tutto normale.

-Un bambino??? Ma sei sicura? Stiamo tanto bene così, perché mai dovremmo avere un figlio tra i piedi…- cercò di convincerla lui, ma senza risultati poiché con quelle parole aveva solo spezzato il cuore della povera Ran, che in preda alla rabbia rispose alzando leggermente la voce e con le lacrime agli occhi:

-Pensi davvero questo? Pensi davvero che un bambino sarebbe un intralcio? Beh allora vuol dire che non mi ami davvero, perché se mi amassi saresti al settimo cielo e non avresti detto queste parole che mi hanno letteralmente spezzato il cuore!-

-Ran, non dico che non vorrei avere un figlio! Dico solo che con il mio mestiere si può morire da un giorno all’altro e non voglio che mio figlio un giorno rimanga orfano! E… poi… n-non mi sento pronto ad affrontare una situazione tanto grande… -

-Ma stai scherzando? Per avere un figlio non bisogna essere pronti! Bisogna solo essere maturi e coscienti di quello che si fa, ma a quanto pare tu non sei ancora maturo!- Sbottò Ran.  Shinichi non rispose, si limitò solo ad abbassare il capo.

-E la cosa peggiore sai qual è? Che se non sei pronto ad avere un figlio con me, allora non sei pronto neanche per sposarmi, perché sposandomi non avresti più le libertà che hai oggi e a cui sei tanto affezionato!- continuò piangendo.

Allora Shinichi prese il cappotto poggiato poco prima sul divano, lo indossò e si avviò verso la porta con lo sguardo arrabbiato e deluso di Ran a fissarlo, ma prima di andarsene disse:

-Sai mi fanno davvero male le tue parole… Io ho solo detto che non mi sento ancora pronto, non che non voglio avere un figlio, anzi sarebbe meraviglioso… E pensare che avevo già progettato tutto…-

Subito Ran scoppiò a piangere e tirò la tovaglia, rovesciando bicchieri, piatti e tutto quello che c’era in tavola sul pavimento. Poi in preda al senso di colpa sussurrò:

-S-scusami-

Passò la notte e Ran non aveva chiuso occhio. Era distesa sul letto matrimoniale stringendo fra le mani il cuscino di Shinichi…  sentiva il suo profumo, che sapeva di menta, e piangeva, come mai in vita sua aveva fatto.  Era sola. Sola in una casa enorme dove tutto sapeva di lui…

NEL FRATTEMPO…

Anche lui solo, anche lui preoccupato… Shinichi era andato a casa del Dr Agasa che era  partito per un campeggio insieme ai Detective Boy lasciandogli le chiavi di casa in custodia. Era anche lui disteso sul divano, a chiedersi se aveva fatto la cosa giusta andandosene di casa e lasciandola da sola… Si sentiva in colpa, anche se a sbagliare era stata Ran… Non avevano mai litigato così ardentemente e non erano mai stati lontani per tutto quel tempo… Non riusciva a stare lontano da lei, perché ormai era abituato a starle sempre vicino… anche quando lavorava le telefonava quasi tutte le ore, per non farla sentire sola, e ora si ritrovavano lontani, anche se erano a circa 50 metri l’uno dall’altra… Non sapeva se rimanere lì dov era a non fare nulla , oppure lasciare perdere l’orgoglio e correre da lei per dirle che la amava e che era pronto a tutto, anche a sposarla e avere un figlio, pur di stare con lei. Ovviamente scelse la seconda opzione e si avviò verso la casa dove abitavano insieme da più di due anni…. Aprì la porta con le chiavi che aveva nel cappotto, ma non la trovò… Così iniziò a cercarla: controllò tutte le stanze del piano terra ma vide solo tutti gli oggetti che la sera prima erano sul tavolo per terra… di Ran nessuna traccia. Salì quindi di sopra e quello che vide lo scombussolò: Ran era sul davanzale della finestra della camera da letto intenta a gettarsi. Shinichi corse subito verso di lei e l’afferrò appena in tempo prima che commettesse un gesto sconsiderato. Appena portata al sicuro lei iniziò a singhiozzare e lo abbracciò continuandogli a ripetere:


-Scusami! Scusami! Non volevo dirti tutte quelle cose! Le ho dette solo perché ero arrabbiata… Scusami! Ti amo e non voglio perderti! Ti prego perdonami!-

-Ehi non piangere… Mi hai fatto spaventare, sai?- Le sussurrò dolcemente. –Ho riflettuto stanotte e inizio a pensare che avere un bambino non è così male… Già mi immagino quando mi chiamerà “papà”!-

-Dici sul serio?- Chiese asciugandosi le lacrime la ragazza. E quando lui annuì con un sorriso a trentadue denti , lei gli saltò addosso e cominciò a baciarlo ripetutamente. –Sono così felice!! Mi hai fatto un regalo meraviglioso!-

-Però mi devi promettere che non cercherai mai più di fare un gesto tanto sconsiderato-

-D’accordo, e tu promettimi che non mi lascerai più da sola… perché senza di te non posso vivere Shinichi… tu sei come una droga per me!-

2 MESI DOPO...


-Sono a casa!- disse Shinichi entrando in casa.

-Ciao amore! - Lo salutò lei sorridente. –Devo dirti una cosa….- Continuò agitata, ma con un sorriso enorme stampato sulla faccia.

-E’ successo qualcosa? Tu stai bene? Mi vuoi lasciare? Ami un altro? E' percaso quel cretino che veniva in classe con noi al liceo? Dai non mi tenere sulle spine!!!- Disse agitato Shinichi.

-Calmati! Non è una cosa brutta… anzi è la cosa più bella che ci possa capitare!- Cercò di calmarlo –Ecco, ti ricordi quando… l’altro giorno ti ho detto che erano un po’ di giorni che vomitavo in continuazione…?-

-Quindi? Sei andata del medico come ti avevo consigliato?-

-Sì…-

-E cosa ti ha detto? Qualcosa di brutto?- Chiese agitato lui.

-NO! La vuoi piantare di pensare sempre al peggio!!- Sbottò Ran -E’ una cosa bellissima…- continuò.

-E allora? Cos’è che mi devi dire con tanta impazienza?-

-Non è vero che te la devo dire con impazienza!-

-A no? Non mi hai neanche fatto togliere il cappotto..!-

-Va bene ora te la dico… sennò stiamo sul ciglio della porta fino a domani mattina…-

-Appunto- disse divertito lui.

-Basta! Altrimenti non ti dirò mai nulla!- Lo sgridò Ran. –Ecco… per farla breve…- ricominciò a parlare –Il medico mi ha detto … Insomma mi ha detto che sono incinta!- Sospirò sollevata la ragazza che non ne poteva più di girarne intorno senza dire il frutto della questione.

-Dici sul serio?-  esclamò il ragazzo sorpreso e felice allo stesso tempo. –Ma è una cosa meravigliosa!!!- Prese in braccio la neomamma e girarono su se stessi. Poi Shinichi le stampò un lungo bacio dolce e passionale. Quando si staccarono poi le disse:

-Sono felice! Mi hai reso il ragazzo più felice della terra! Ti amo! Ti amo! Ti amo!-

-Anche io sono felice, e anche io ti amo, da morire!
Poi Shinichi si abbassò all’altezza della pancia di Ran e iniziò ad accarezzarla dolcemente…

-Ciao piccolino!- disse dandole un bacio sul ventre. Certo era ancora un esserino piccolo piccolo, ma un giorno sarebbe diventato un bambino forte e sano, e di questo ne era certa anche Ran, che guardava con le lacrime agli occhi il suo compagno accarezzarle la pancia con dolcezza, e per un attimo gli sembrò di vedere anche sul viso di Shinichi una lacrima…

FINE


Ciao a tuttiiiii Come va? Sono di nuovo tornata con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia!!! Però prima scrivere altri capitoli (anche se non so ancora se questo è l’ultimo o no… vedremo) vorrei sapere se c’è qualcuno ancora interessato alla storia… (ho notato che da quando mi sono assentata in quel periodo… sono calate di molto anche le “visualizzazioni” dei vari capitoli…) perché altrimenti non perdo tempo a scrivere… anche perché sto facendo un grande sforzo a scrivere visto che a scuola è il “periodo” delle interrogazioni… quindi sto anche togliendo del tempo allo studio… Ma se c’è qualcuno che mi segue io continuerò a scrivere, perché mi fa molto piacere… A voi la scelta!  :-)          

-Con affetto, Giulia <3
   
 
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