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Autore: Viky_8    05/03/2017    0 recensioni
Madison.
Una semplice matricola universitaria alle prese con l'indipendenza e il futuro creato con le proprie mani.Con tante speranze e un sogno nel cassetto è pronta a cominciare il college,lontano dai genitori e dagli amici.
Carter non ha mai amato la compagnia.
A guidare la sua moto così velocemente è la rabbia che ha dentro.Un abbandono improvviso gli ha cambiato la vita,ed è diventato tutto ciò che lei non avrebbe mai amato.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Universitario
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La figura non troppo robusta di Kyle avanzava nella camera.

"Scusami,devo riprendermi la felpa da Holland" spiegò avvicinandosi all'armadio.

"Fai con calma" sorrisi chiudendo la porta.

Ero stranamente nervosa di trovarmi sola in una stanza con un ragazzo perciò inchiodai lo sguardo a terra e tornai in fretta a stendermi sul letto.

Ripresi in mano "Muoio dalla voglia di conoscerti",di Aidan Chambers,e poggiai la schiena contro il cuscino.

Rileggevo in continuazione la prima frase lanciando ogni tanto qualche occhiata a Kyle,che sembrava disorientato davanti all'armadio.

"Qualcosa non va?"

"Non la trovo" rise grattandosi la testa.

Infilai velocemente il segnalibro a pagina centoventiquattro e lo posai sul lenzuolo bianco.

"Com'è fatta?" chiesi poggiando i piedi scalzi a contatto con il pavimento freddo.

"Viola.Ne avrei sicuramente vista una identica dato che è propria dell'università" spiegò piegandosi in ginocchio per controllare i reparti inferiori.

"Aspetta..." mormorai guardando in alto.

"Credo di averla vista metterla dentro una di quelle ieri sera" aggiunsi.

Mi alzai sulle punte e allungai la mano il più possibile ma senza risultato,era troppo alto.Lo sentii ridere sottovoce e in pochi istanti riuscì a tirare giù la scatola senza sforzo.

"Eccola!" gridò entusiasta.

Mentre osservava la felpa e la rigirava tra le sue mani cercai di alzare la scatola da terra per rimetterla al suo posto.

"Lascia fare a me" intervenne  rubandomela dalle mani e facendo a cambio con la felpa.

Ci fu un piccolo contatto tra noi,le sue mani grandi e calde vennero a contatto con le mie,imbarazzandomi.

 "Grazie" concluse posando i talloni a terra.

"Nulla!" risposi porgendogli ciò per cui era venuto.

Con un gesto della mano si congedò e presto i suoi passi non potevano più essere sentiti.

Tirai un sospiro e ripresi la lettura che avevo interrotto solo dopo aver controllato l'ora sul telefono.

"Muoio dalla voglia di conoscerti" portò via un bel pò del mio tempo,ricordo di aver continuato la lettura fino alle otto di sera,e Holland non era ancora tornata.Erano  le cinque di mattina quando aprii gli occhi.Mi accorsi di essermi addormentata con il libro tra le mani la notte precedente solo lo quando lo vidi con le pagine stropicciate buttato a terra.

Avevo bisogno di una doccia fredda per svegliarmi e a seguire un buon caffè non sarebbe stato male.
 

Ero troppo occupata a sistemare i bottoni della mia camicia rossa che non mi accorsi di lui se non dopo averlo strattonato.

"Guarda dove vai" ringhiò Carter con la sua voce roca.Non ebbi neanche il tempo di chiedergli scusa vista la velocità con cui era scomparso tra i corridoi .

Scrollando le spalle entrai nella mensa pronta a fare colazione.Caffè e cornetto al cioccolato bianco.Prima di morderlo ispirai fortemente,con gli occhi chiusi, l'odore dolce del cornetto appena sfornato.

"Come siamo mattutini".Vidi chiaramente Kyle arrivare e prendere posto di fronte a me.

Con il cornetto ancora tra i denti lo salutai con un cenno della mano,abbassando il volto.

Scoppiò in una fragorosa risata battendo le mani sul tavolo.

"Come sei buffa!" dichiarò continuando a ridere.Non capivo se era un insulto o qualcosa del genere,mi affrettai solamente a finire il boccone.

"Come mai già sveglia?" chiese poi,placate le risate,ma ancora con il sorriso sulle labbra.

"Ieri sera mi sono addormentata presto" spiegai dando un altro morso.

"Stavi leggendo?"

Annuii sorpresa che lo avesse notato.

La conversazione fu interrotta dall'arrivo -non passato inosservato- di Carter.

"Hey!" lo salutò Kyle con un cenno della testa.

Dopo essersi semplicemente scambiati un'occhiata,il nuovo arrivato prese posto.

"Mia sorella dorme ancora?"riprese Kyle nella mia direzione.

"Credo di si "

"Sarà meglio che vada a controllare,ci vediamo dopo" concluse prima di congedarsi verso il dormitorio.

L'atmosfera si fece pesante quando presi coscienza di essere rimasta sola con Carter.Non guardava mai nella mia direzione e non sembrava aver voglia di fare conversazione.

Quando finii il cornetto mi accorsi di avere i suoi occhi puntati su di me.Con i gomiti sul tavolo,proteso in avanti,mi fissava senza alcuna vergogna.

"C-cosa c'è?" chiesi imbarazzata distogliendo lo sguardo dal suo,che non riuscivo minimamente a sostenere.Non sentendolo rispondere,con timore,mi voltai.

Era ancora lì,fermo.

"Sei sporca" dichiarò schiettamente continuando comunque a tenere lo sguardo fisso su di me.

Sentivo chiaramente il volto diventare sempre più caldo e istintivamente abbassai la testa strofinando un tovagliolo sulla bocca.Mi avrebbe sicuramente deriso,di questo ero sicura.

Il rumore brusco della sedia che strusciava a terra annunciò che si era stancato di stare li e senza fiatare seguì l'esempio dell'amico.

Non capivo se Carter avesse qualcosa contro di me per un particolare motivo,per antipatia,o era semplicemente così con tutti.Il suo atteggiamento nei miei confronti era tutt'altro che amichevole,come un lupo in difesa del suo territorio.

Diedi uno sguardo veloce all'ora e mi alzai anch'io.La prima lezione era letteratura.

Il fatto di essermi ritrovata Carter davanti dopo pochi minuti averlo visto andare via fu una grossa sorpresa.Ad osservarlo da dietro si notava quanto fosse veramente alto e robusto.Le mani in tasca e il cappuccio in testa,trascinando i piedi.

"Mi stai seguendo?".Impuntai i piedi a terra.Si era voltato improvvisamente,e i suoi occhi puntavano i miei duramente.

"No..." borbottai abbassando la testa intimidita.

Non ebbi il piacere di sentirgli dire qualcos'altro.Aveva ripreso a camminare dopo aver sbuffato pesantemente,non preoccupato del fatto che io potessi sentirlo.Svoltammo per un paio di volte negli stessi corridoi e i miei sospetti crollarono quando lo vidi entrare nell'aula di letteratura.

Non avrei mai immaginato che un tipo come lui avrebbe potuto interessarsi a certi argomenti.

Quando varcai la soglia lo notai subito.

Ultima fila,come mi aspettavo,seduto scomposto e sguardo distaccato.

Mentre prendevo posto nella fila centrale arrivò anche la professoressa,che posando i libri pregava tutti di fare silenzio.

 

"Studiate ora che siete in tempo o vi ritroverete sommersi proprio prima degli esami!" pronunciò per la terza volta prima di togliersi gli occhiali e rimetterli nella loro custodia.

Con il libro sotto braccio mi alzai diretta al mio armadietto per il cambio dell'ora quando una spinta mi portò a battere contro lo spigolo dell'ultimo banco.

"Mi dispiace molto!".Urlava la voce sempre più debole di una ragazza che correva via.

Il fastidio cominciò  a farsi sentire quando la mia attenzione non era più concentrata su di lei.

Mentre con una mano tenevo i libri con l'altra tenevo stretta la pelle sotto la maglia cercando di placare il dolore in qualche modo forse sconsiderato,borbottando.

"Faresti meglio a metterci del ghiaccio" consigliò una voce fredda che mi passò accanto pochi secondi dopo.

Carter stava scendendo gli scalini con atteggiamento annoiato e i piedi poco saldati a terra.

Rimasi li a guardarlo allontanarsi per un pò finchè non fui del tutto sicura che fosse stato lui a dire quelle parole.Mi aveva vista?

Per quanto io non avessi avuto la possibilità di fare amicizia con lui,di entrare nella sua cerchia di amicizie,o di avere una conversazione normale con lui,aveva ragione.

 

Uscii di fretta dall'aula bianca pervasa dall'odore di medicinali camminando a passo svelto per i corridoi,fino ad incontrare Holland e Kyle.

"Mad!Stavamo giusto parlando di te!" strillò lei venendomi incontro.

Incarnai le sopracciglia e piegai leggermente le labbra in un sorriso curioso e allo stesso tempo compiaciuto.

"Ti va di fare un giro in città oggi?" propose tutta eccitata.

"Certo" risposi prontamente,allettata dalla proposta.

"Allora ci vediamo in camera dopo le lezioni,a dopo!" pronunciò in tutta fretta scomparendo tutto d'un tratto non lasciandomi tempo di rispondere.

Senza rendermene conto avevo cominciato a sorridere guardando la sua figura farsi sempre piu distante.

"Negli ultimi giorni sorride spesso..." mormorò Kyle alle mie spalle,facendomi voltare nella sua direzione.

"Mi fa piacere che siate diventate amiche!" sorrise a trentadue denti.

Quelle parole mi colpirono parecchio.In un certo senso,mi era sembrato di percepire della malinconia nelle sue parole,ma il suo sorriso sembrava estremamente sincero.

"Ci vediamo più tardi allora" concluse poggiandomi una mano sulla spalla e sorpassandomi.

Annuii,e rimasi ad osservare anche lui mentre andava via,quando suonò la campana.

   
 
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