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Autore: Chiichan    05/03/2017    0 recensioni
Per Dazai è giunto il momento di lasciare la Port Mafia, di agire nel bene. Chuuya non riesce a capacitarsene e desidera solo poter rivederlo un'ultima volta.
-Non mi hai mai visto piangere.- protestò il ragazzo facendo per asciugarsi le lacrime, ma Dazai gli prese le mani e gliele scostò, appoggiandole sui suoi fianchi, quindi appoggiò le mani sui suoi occhi, li chiuse e li baciò, fece scivolare le sue labbra fino alla sua bocca, lo baciò
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Fortemente ispirato alla canzone 505 degli Arctic Monkeys. Si consiglia la lettura con l'accompagnamento di questa meravigliosa canzone.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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505 - Arctic Monkeys

Quelle parole, Nakahara Chuuya non riusciva a toglierle dalla sua mente.
"Lascio la Port Mafia" questo era il suo addio, quando si erano parlati l'ultima volta.
Il ragazzo si abbandonò sul divanetto di pelle rossa del suo ufficio. Si sdraiò sul fianco, fece scivolare le mani sulle cosce e cedette alle lacrime.
«Fermati!» urlò Dazai afferrandolo per un polso «Aspetta un secondo!»
Chuuya fece come gli era stato detto, quindi si girò e mostrò una lacrima rigargli il volto. Tentò un mezzo sorriso. Dazai ammirò quell'espressione, così pura, così sincera. Lo tirò a sè, Chuuya gli avvolse le braccia attorno al collo e i due si abbracciarono.
Tutte quelle frecciatine, quelle battute, quelle avance esibite nel mezzo delle loro avventure come doppio nero erano solo il mezzo con cui Dazai sperava di catturare la sua attenzione, far sì che si accorgesse che lo amasse. In fondo, era il suo obiettivo, ma mai era stato diretto, temendo che Chuuya potesse rifiutarlo. Ora non aveva nulla da perdere.

Qualcuno bussò alla porta. -Sei qui?- Chuuya alzò lo sguardo e incrociò quello del partner.
-Daz...Dazai- sussurrò, la voce rotta dai singhiozzi.
-Dai, non piangere... mi sciolgo completamente quando lo fai...- confessò sorridendo, ma palesemente commosso dalla dolcezza dello sguardo di Chuuya.
-Non mi hai mai visto piangere.- protestò il ragazzo facendo per asciugarsi le lacrime, ma Dazai gli prese le mani e gliele scostò, appoggiandole sui suoi fianchi, quindi appoggiò le mani sui suoi occhi, li chiuse e li baciò, fece scivolare le sue labbra fino alla sua bocca, lo baciò. Sebbene fosse la prima volta che i due si baciassero, quello fu un bacio meraviglioso. Chuuya non riusciva a staccare le sue labbra da quelle di Dazai, si sentiva perfettamente a suo agio, sapeva che quello era il suo posto. Dazai provava lo stesso, ma il desiderio di patteggiare per il bene, di rendere il mondo un luogo migliore, rispettando la promessa fatta, gli rammentava che non poteva abbandonarsi ai sentimenti. Quello era il suo addio, un saluto al vecchio sè stesso, al Dazai mafioso, adorante delle torture e delle ingiustizie, e un saluto al nuovo sè stesso, nella speranza di poter essere un uomo migliore migliore.
I due si sdraiarono sul divanetto, l'uno accanto all'altro, su un lato, legati in un abbraccio. Chuuya non piangeva più, la sua bocca era arricciata in un sorriso.
   
 
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