Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hermes    06/03/2017    1 recensioni
Mille parole o poco più sul concetto di magnetismo.
Find your law
[Questa one-shot fa parte della serie 'Steps']
Genere: Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Steps'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Magnetism Laws
~ A ‘Vatican cameo’ of Steps

L’Aereoporto Internazionale di San Francisco la notte della Vigilia di Natale è un posto affollato ma solitario.
In questa particolare notte della quale vi racconterò non atterrano molti voli dal Vecchio Continente salvo uno: American 107 in arrivo da Londra LHR, delle 17.15 PM.
Ed è qui che i miei due personaggi di mezza età entrano in scena: uno attende e l’altro sta uscendo dalle porte scorrevoli del Terminal.

Cosa c’è di tanto sensazionale, mi chiedete?
Lei è appena scesa da un volo diretto da 16-20 ore, passato seduta in economy class.
Il Wi-Fi di bordo, per la maggior parte del viaggio, era rimasto fuori uso per problemi tecnici.
Ancora, è quasi certa di aver preso qualcosa se i dolori che si sente nelle ossa possono essere un indicazione.
Tutto questo è nulla quando si pensa che sono le fottute due e mezza del mattino e dovrà ancora trovare un tassì disposto a portarla in centro città prima di – finalmente! - finire a letto e dormire da Natale al Nuovo Anno, preferibilmente senza svegliarsi.
Sì, potete essere certi che la nostra non alza gli occhi verso la folla che aspetta all’entrata del gate mentre spinge il proprio carrello dei bagagli verso l’uscita.
Fuori dall’area delimitata Lui la guarda in silenzio con un sorriso che parla da sé ed occhi color inchiostro, linee di preoccupazione che si spianano sulla sua fronte.

L’uomo cammina per un po’ al suo fianco prima di battere leggero un dito sulla sua spalla ed infine la donna alza lo sguardo.
Occhi grigi incontrano i suoi e si allargano dalla sorpresa.
“Immaginavo che non mi avessi visto.” commenta lui, divertito.
“Come...cosa...sei qui!”
“Yeeeep!” risponde con un sorrisetto, abbracciandola – lei, il cappotto e tutto il resto - poi mormora accanto ai suoi capelli neri “Buon Natale.”
Le mani della donna trovano in automatico la sua schiena, le dita che stringono incredule il tweed sale e pepe della sua giacca di lana.
Riceve un bacio breve e leggero ma che le brucia le labbra.
“Mi sei mancata.”
Questa frase viene pronunciata pianissimo ma, per lui, è come se avesse gridato aiuto.
Non c’è ironia nella sua voce, e nemmeno giocosità...sta dicendo sul serio e lei sente una scintilla riaccendersi dentro, scaldandola.
“Pensavo che fossi alla party dello staff stasera.”
“Sempre per scherzare tu, eh?” uno dei suoi sopraccigli biondo pallido si era alzato comicamente.
Stavolta è lei a baciare il suo solito ghignetto “Com’è il traffico?”
“Tremendo. Com’è Londra?”
Gli occhi argentei di lei si stringono a fessura.
Tanto umida, huh?” le mani di lui strofinano il suo girovita con un ritmo tranquillizzante “Mi sembra che hai messo su qualche chilo...ci sta lo zampino del tuo amore per lo yogurt con il muesli, immagino?”
“Adesso ti stai comportando da maleducato, L.”
“Non ho mai detto che mi dispiaci un po’ più cicciotella!” esclama con un occhiolino “Confesso di essere felice di riverderti ma penso che sia ora di tornare a casa.”
“Approvato, topo.”
“Però-”
“Il traffico è tremendoooo.” lo imita lei con un secco cenno del capo.
Ja!” il suo accento tedesco è atroce, ridacchiano insieme.
Nel frattempo hanno raggiunto le uscite del terminal ed il parcheggio sottostante.
Lui punta le chiavi nel buio davanti a sè ed un paio di frecce lampeggiano in risposta non molto lontano.
Lei guarda l’auto, cercando di fermare il proprio divertimento ma fallendo miseramente “Ah...vedo che Jag è ancora fra noi, quindi.”
“Mi piace come auto.” lui alza le spalle, come se non fosse interessato.
“Vero, e ti lamenti sempre.”
“Giusto...ma mi piace.”
La donna rotea gli occhi con un sorrisetto mentre l’uomo carica i bagagli sulla lucida sportiva bianca.
“Sai una cosa, L?”
“Mmm?”
“Potrei uccidere per un burger.”
“Alle due del mattino?”
“A-ha.” lo afferra delicatamente per la giacca mentre il bagagliaio si chiude con un clic. Non riesce a smettere di toccarlo.
“Sei una donna a caccia del mio cuore, Michelle.”
“Certo che sì...ma il traffico è tremendo, prof.” gli mormora imbronciata l’ultima frase all’orecchio nell’aria fredda ed umida.
Gli occhi di Linds si illuminano, fissi caldi e affamati.
“Sono certo di poter trovare una soluzione...Miss Hervas.”
“Ecco perché mi piaci...sei la praticità personificata.” gli colpisce affettuosamente il petto, annuendo.
“Siediti e mettiti comoda, ma belle.” il sorriso storto di Linds è talmente lupesco a quel punto che potrebbe sembrare un tantino sinistro.
Un’ora più tardi avevano occupato il booth d’angolo di un In&Out con espressioni beate; la gran varietà sul tavolo consisteva in una quantità industriale di patatine oleose, tre porzioni di pepite di pollo e due enormi cheeseburgers, Coca-Cola alla Ciliegia e Lime ed un banana split.
I ragazzi del turno notturno guardavano gli unici clienti nel locale con un principio di nausea alla quantità di salsa barbecue che l’uomo stava consumando il pollo.
La notte si faceva mattino mentre parlavano dei giorni di trasferta europea di Michelle e le sue brevi visite in un certo numero di laboratori in Germania ed Olanda dove scoperte tanto proclamate avevano portato in concreto meno di niente...il suo capo non sarebbe stato molto contento.
Linds ascoltava e commentava, ormai dal suo sguardo non traspariva altro che una sorta di tranquilla felicità.
Dopo aver mangiato raggiunsero il loft verso le quattro e Michelle collassò quasi subito a letto.
A Linds non dispiaceva dopo tutti quei mesi, il peso del capo di lei sul suo petto e le sue dita color caramello curvate sul suo bicipite.
E Buon Natale anche a te, Linds Lagden.

Quel mattino era arrivato troppo presto.
Ma Michelle sapeva che era già sveglio, perfettamente immobile per non disturbarla.
Alza la testa e, sicuro come il sole, lui la sta guardando con un’intensità rovente da onda elettromagnetica.
Prima la brucia e poi abbassa le palpebre.
Forse ti sono mancato ma…
“Mi sei mancato.” commenta lei, chiara e concisa.
Linds annuisce piano.
“No, non hai capito.”
Linds aggrotta la fronte con gli occhi ancora chiusi.
Mi. Sei. Mancato.” scandisce Michelle, sedendosi con deliberata lentezza su di lui e stringendogli le mani.
Linds questa volta non risponde, la fissa.
Volontà che si scontrano e si spiegano fra il nero e l’argento.
Un momento di puro silenzio mentre le forze in gioco raggiungono proporzioni astronomiche e…
“Lo so. Sono contento che sei tornata a casa.”
Michelle inclina la testa, umettando le labbra “È la prima volta che lo ammetti.”
Pallide dita magre si alzano ad accarezzarle il viso.
Non ci sono anelli, o promesse tangibili ma è tutto li: dentro quelle sottili, altamente compresse palline di ‘qualcosa’ che risiedono dietro ad entrambi i loro sterni.
La Fisica non ha la benché minima connessione con i sentimenti, eppure Linds non può ignorare la forza di Michelle, l’energia del suo essere viva e del suo respiro.
Il potere che detiene sul loro campo magnetico d’energia dinamica.
Il modo in cui la presenza di Michelle – il suo tocco – eccita la sua pallina gemella di energia e la fa muovere, mettendo in moto vibrazioni nel suo cervello iperattivo e forzando la produzione di endorfine.
Lo sa lui, lo sa lei, l’effetto che produce.
Un uomo di poche parole, innamorato dal suo elettromagnetismo.
“Buon Natale anche a te, Ma Belle.”

Il magnetismo è pericoloso.
Le forze in campo possono essere piccole come capocchie di spillo e così grandi che possono distruggere lo stesso universo di cui facciamo parte.
Eppure il vero magnetismo esiste solo dove c’è equilibrio.
Diventa un fattore inerte ad ogni forma di influenza delle due polarità.
Un numero finito mai dato dalle circostanze.
Per gli esseri umani il magnetismo non è eterno, o scolpito nella pietra ma se ti trova…
...ti incendia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hermes