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Autore: Soul_Rock    06/03/2017    0 recensioni
Ricordo ancora il dolore che provai a sentire il rumore del corpo esanime di mio padre colpire con durezza il pavimento.
Ero li, fermo ed inerme ad aspettare inesorabilmente la mia fine, i miei occhi fissavano il vuoto mentre sentivo i passi del omicida e il rumore metallico del cane della pistola riecheggiare nelle mie orecchie segno che la mia vita sarebbe finita da li a poco.
"Tuo padre era un folle e un povero stolto ed è solo colpa sua se ti ritrovi in questo inferno."
"Tu non sai di cosa parli! Mio padre, mi amava più di ogni altra cosa ha rinunciato a tutto pur di occuparsi di me dopo che mia madre è morta."
Un ghigno comparve sul volto del sovrintendente.
"Povero idiota, tutto quello che sai è pura menzogna. Ed è la stessa bugia che ti ha portato ad arrivare qui, davanti a me, in ginocchio con il sangue di tuo padre che macchia i tuoi vestiti.
Genere: Avventura, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Nessuna via di uscita.

Mura grigie, acciaio insormontabile.
Soffocamento! Condanna!
Piccole mani che brancolano nell' insicurezza sotterranea
. Mamma! Papà! Sono morto?
No! No! Rinasci in una fluorescenza purificante
.



Ricordo ancora il dolore che provai a sentire il rumore del corpo esanime di mio padre colpire con durezza il pavimento.
Ero li, fermo ed inerme, ad aspettare inesorabilmente la mia fine, i miei occhi fissavano il vuoto mentre sentivo i passi del omicida e il rumore metallico del cane della pistola riecheggiare nelle mie orecchie, segno che la mia vita sarebbe finita da li a poco.
«Tuo padre era un folle, un povero stolto ed è solo colpa sua se ti ritrovi in questo inferno.»
«Tu non sai di cosa parli! Mio padre, mi amava più di ogni altra cosa, ha rinunciato a tutto pur di occuparsi di me dopo che mia madre è morta.»
Un ghigno comparve sul volto del sovrintendente.
«Povero idiota, tutto quello che sai è pura menzogna. Ed è la stessa bugia che ti ha portato ad arrivare qui, davanti a me, in ginocchio con il sangue di tuo padre che macchia i tuoi vestiti.»
Stava morendo dall' interno, tutte le sue emozioni stavano esplodendo in un mare di agonia e dolore, a tal punto che, anche il semplice gesto di respirare gli provocava sofferenza.
«Cosa intendi dire? Muoviti a parlare, lurido bastardo! »
«Facciamo cosi, io ti racconto la vera storia dei tuoi genitori e tu mi prometti di non cagarti addosso quando sarà il momento di tirare le cuoia, sai, sono molto suscettibile sugli odori e il tuo puzzo mi infesterebbe la stanza per giorni, che ne dici?»
«Dico che ti sei fottuto completamente il cervello!»
«Forse, ma ormai la sanità mentale è un lusso che non puoi più permetterti in questo mondo, ne qua dentro ne la fuori.»
Rimasi di sasso.
«Cosa intendi per "la fuori"? »
«Si, lo so che ti sei dovuto subire il “qui è dove sei nato, ed è qui che morirai”,ma li fuori c'è vita; una vita fatta di omicidi, cannibalismo, povertà e morte,ma pur sempre vita, quest'area devastata è conosciuta con il nome di "Zona contaminata della Capitale.»
«Quindi, la fuori ci sono altre persone?»
«Certamente.»
«E naturalmente, tutti ne sono all'oscuro. »
«Ne sono a conoscenza una cerchia ristretta di adulti,ma sono stati istruiti affinché la verità non trapelasse alle nuove generazioni.»
Smisi di rispondere ogni sibilo, ogni fottuta parola, era una coltellata diretta al mio cuore, continuai soltanto ad annuire in modo tale che il sovrintendente continuasse a parlare.
«Tuo padre e tua madre erano scienziati del Enclave, una delle maggiori forzi militari della capitale, ad essi era stato dato il compito di riportare in vita uno dei progetti prebellici più importanti della storia, un sistema di produzione e filtraggio delle acque ad un livello atomico, il Progetto Purezza. Ma poco prima di consegnare il progetto, entrambi fuggirono, per non permettere all'Enclave di utilizzarlo per scopi, diciamo poco piacevoli. Determinati a portare avanti il progetto da soli, si ritrovarono davanti un ostacolo insormontabile, e indovina un po'? Sto parlando di te, Artyom, fuggire dal Enclave rappresentava già un impresa alquanto impossibile, ma con un neonato da allevare ciò risultava una missione suicida! Cosi tuo padre decise di venire qua, nel vault, insieme a te, mentre tua madre rimase nella zona contaminata, determinata a continuare il progetto da sola.»

   
 
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