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Autore: Yuki002    07/03/2017    3 recensioni
"Da quando ha memoria, Yuuri ha sempre portato le lenti a contatto per pattinare. Ormai era diventata quasi un’abitudine: mettiti i pattini, lenti a contatto e via in pista.
Erano da anni che lo faceva e, a volte, neanche si accorgeva di averle messe.
Quella mattina, però, fu diverso…"
Altri malintesi, per i nostri protagonisti! Cosa sarà successo quella mattina?
Buona lettura^^
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: nelle note ho messo un annuncio molto importante, per chi fosse interessato sull'uscita delle mie future storie!


LENTI A CONTATTO

 


 
Da quando ha memoria, Yuuri ha sempre portato le lenti a contatto per pattinare. Ormai era diventata quasi un’abitudine: mettiti i pattini, lenti a contatto e via in pista.
Erano da anni che lo faceva e, a volte, neanche si accorgeva di averle messe.
Quella mattina, però, fu diverso…
La sveglia trillò, strappandolo dal piacevole torpore che si era creato sotto le coperte. Certo, amava pattinare ma avrebbe volentieri evitato di svegliarsi così presto.
Almeno quando si svegliava, c’era lui…

“Buongiorno, Yuuri!!” Victor lo accolse a braccia aperte: era una tecnica che utilizzava da anni per convincerlo ad alzarsi subito e funzionava alla grande. Lentamente strisciò fuori dal  piumone e, con un unico sforzo, si protrarse verso il compagno. Questi lo sostenne in un tenero abbraccio, accarezzandogli piano la nuca: “Bravo, amore” gli sollevò il mento per scoccargli un leggero bacio.

“Buongiorno, Victor…” borbottò con la voce ancora impastata nel sonno.

“Andiamo ad allenarci e poi facciamo colazione?”

A Yuuri piacque di più la seconda parte del discorso, ma non osò contraddirlo. Si limitò a seguirlo fuori dalla stanza, iniziando a preparare il necessario. Arrivato al bagno, si vestì distrattamente ricordandosi mentalmente di prendere la scatoletta che conteneva le lenti. Esse, infatti, erano riposte vicino al lavandino: ma, chissà perché, a Yuuri quella scatoletta sembrava più scura del solito. L’azzurro, che tanto richiamava gli occhi di Victor, era tendente più al blu. Non ci diede molto peso, del resto si trattava di una piccolezza, no?
Prese la scatoletta e uscì, quando Victor lo chiamò dall’entrata.

“Sei pronto?”

“Sì, andiamo!”
Il russo si abbassò per stampargli un altro bacio, all’insaputa di Yuuri. Questi, abbassò lo sguardo accarezzando piano Makkachin, che scodinzolava tutto contento.

***

Ogni volta Yuuri si ripeteva che quella corsa mattutina era qualcosa di leggero, qualcosa che sarebbe passato così in fretta da neanche accorgersene. E, come ogni volta, ci cascava: arrivava sempre all’Ice Castle già stremato e grondante di sudore.

“Yuuri, vai pure a prepararti. Intanto porto Makkachin a fare un giro qua intorno!” gridò Victor davanti alla vetrata, con il cane che lo tirava via “Buono, buono! Adesso ti porto a fare due passi in tutta tranquillità”

Il corvino rise, leggermente arrossato alle orecchie e sulle gote: quel colore roseo non sfuggì all’occhio attento di Victor, che si insospettì. Fu sul punto di chiedergli delle sue condizioni, ma qualcuno lì fremeva all’idea di fare due passi senza per forza correre!
Yuuri si diresse verso lo spogliatoio e iniziò a cambiarsi, giocherellando con l’anello all’anulare: ormai era diventata un’abitudine, anche se Victor cercava sempre di farlo smettere.

Corse in bagno a mettersi le lenti a contatto, anche se aveva sin da subito notato lo strano colore che avevano assunto. Non era possibile che avesse sbagliato scatola del resto aveva solo quella: le mise in fretta, rassicurandosi quando notò che la sua vista era migliorata. Decisamente non aveva sbagliato.
Entrò nel palazzetto iniziando il riscaldamento, pensando a ciò che gli aveva proposto il russo di fare quest’oggi: una nuova sequenza di passi da fare in due! Non poteva che essere felice, mentre si stirava la gamba.

“Eccomi, Yuuri! Scusa, ti ho fatto aspettare? Makkachin non ne voleva sapere di tornare…” rivolse uno sguardo critico al cane, che si accucciò vicino alla balaustra.

Il giapponese si voltò: “Arrivi giusto in tempo! Avevo appena finto di riscaldarmi”

“Yuu…ri?” l’espressione di stupore che si presentò davanti al ragazzo, fu agghiacciante: l’uomo sgranava gli occhi all’inverosimile mentre delle piccole rughe avevano iniziato a marcare il viso altamente preoccupato. L’azzurro dei suoi occhi si perse in un baratro di angoscia, che li tinse di un colore scuro e indefinito.

Gli corse incontro, stringendogli le spalle, così forte da spaventarlo: “Cos’è successo?! Stai bene?!”

“Eh, Victor?”

Questi gli toccò vari punti del viso, prima di soffermarsi con il pollice sotto gli occhi: “Cosa ti è successo qui?”

“Non capisco…” si toccò anche lui lo stesso punto, dove prima era passato Victor: non gli sembrava di essere gonfio né di vedere o sentirsi male. Fu in quel momento che si ricordò: la scatoletta scura, così come le lenti…
Senza dire niente, corse velocemente in bagno alimentando così l’ansia del russo.

‘Cosa ti è successo? Yuuri, ti prego, parla! Oddio, cosa può essere capitato? Dio, aiutami… Perché te ne sei andato via senza dirmi niente?’ queste domande lo assillavano così tanto, al punto da portarlo all’orlo della sopportazione: due lacrime rigarono il suo viso.
Yuuri, invece, aveva capito tutto: come se gli avessero attaccato la spina, si era ricordato tutto.
Tempo addietro, aveva comprato un altro paio di lenti a contatto, vista l’usura delle vecchie. A quanto pare, gli avevano prescritto delle lenti colorate. Ecco perché le aveva viste più scure del solito. Si appoggiò al lavandino, notando subito il misfatto: il colore degli occhi non erano più marroni, ma tendenti al grigio. Sembrava quasi cieco, vista la loro inespressività. Il pensiero lo fece rabbrividire, chissà che spavento si era preso Victor vedendolo in questo stato.

Si stupì quando percepì due braccia avvolgergli con forza le spalle: “Yuuri, cosa facciamo?” mormorò con voce rotta.

‘Davvero ha pianto?!’ si sentì subito in colpa per aver provocato inutilmente dolore al compagno. Si girò nel suo abbraccio per prendergli il viso e sollevarlo: stava proprio piangendo.

“Victor, non hai nulla di cui preoccuparti! Sono solo le mie lenti a contatto. Guarda…” se ne tolse una per mostrare a Victor la veridicità delle sue parole. Gli occhi azzurri si illuminarono di una luce eterea, quasi divina: sembrava proprio la luce della speranza. I filamenti dell’iride andarono a intrecciarsi di un nuovo colore, quello di Victor. Brillarono di felicità, mostrata dalle calde lacrime che, lentamente, scendevano.

“Non farmi prendere questi infarti, Yuuri…” gli accarezzò piano la guancia, vicino all’occhio marrone “Amo il suo colore. Sembra raccontarti una storia mervigliosa con fervente passione” ne baciò la palpebra “Non potrei mai vederlo spento della sua luce candida”

“Victor…” si fece coccolare dal compagno, assecondando le sue carezze “…ti amo”



Note dell'autrice
Ebbene sì, sono ritornata! Spero ne siate felici ^^" 
Ok, questa fic non sarà di certo la migliore, che io abbia scritto ma capitemi: un tempo ero fissata con la teoria che Yuuri portasse le lenti a contatto durante gli allenamenti/gare. Anche se, sotto sotto, continuo a credere che sia così XD fatemi sapere, se ci avete pensato anchr voi
Spero che la storia vi sia piaciuta^^
Yuki


Avviso importante!!
Lo so, prima o poi doveva capitare anche a me. Del resto, è una cosa naturale: dopo 15 e passa fanfiction sulla Victuri, doveva capitare...
Il blocco dello scrittore. E non solo T T
Nel bel mezzo del blocco, sono insorti dei problemi di salute (da non trascurare) e, in aggiunta (perchè il mondo mi vuole bene), ci si è messa in mezzo pure la depressione XD
Nulla di preoccupante, non è la prima volta! Per chi se lo chiedesse, adesso sto meglio.
Però, non ho più molta voglia di scrivere e, ogni volta che mi metto a scrivere, mi viene l'ansia. Le ho provate tutte, ma alla fine, ho capito che è meglio aspettare. 
Quindi, mi prenderò una bella pausa e aspetterò pazientemente, che questa dannata voglia mi ritorni T T Non potete capire, quanto mi senta uno schifo a lasciare la scrittura, anche solo per un po'.
Per quanto riguarda le storie, non preoccupatevi:  ho ancora 3 OS e qualche drabble della serie "Il puzzle della vita", quindi per voi non è ancora finita XD
Inoltre, adesso posso finalmente dirvelo, stavo lavorando ad una storia lunghissima sulla Victuri! Per la precisione, un'AU incentrata sul college dove Yuuri ha una relazione segreta con Victor (e con chi, se non lui). La storia non è completa e, col periodo che gira adesso, non la finirò tanto presto. Per questo vi volevo chiedere: volete che la pubblichi, nonostante sappiate che non è completa??
Fatemi sapere, intanto vi lascio alle prossime fic!
P.s. Comunque, per chi fosse interessato, ho, finalmente, fatto un profilo Facebook! Se volete, comunque, sentirmi lì ne sarei felicissima ^^
La pagina è la seguente ---> 
https://www.facebook.com/profile.php?id=100015386040356
Per chi non lo sapesse ancora, ho fatto anche un profilo su Wattpad (ci sono alcune storie che già sono qui, su efp, mentre alcune sono solo su Wattpad) ---> https://www.wattpad.com/user/Neveah02
        
 
   
 
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