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Autore: AndreMCPro    07/03/2017    2 recensioni
"Quel mondo era fantastico! Avrebbe voluto restare lì per sempre!"
Chi avrebbe mai detto che il suo desiderio sarebbe stato esaudito?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akihiko Kayaba, Kirito Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This is not a game anymore
Cap.15 “Vivi”
 
Aincrad, piano 1. Città d’Inizio, 10  novembre 2022
«Yuna…?» Chiamo piano Lars bussando alla porta della sua stanza.
«No, io di qui non mi muovo…»
«Non possiamo restare qui per sempre» Insistette Lars. «Dobbiamo muoverci… siamo a corto di soldi…»
«Non voglio uscire, no…» Mormorò la ragazza. Lars sentì dei passi e poi un tonfo sulle coperte.
«…ti prego…»
«NO!» Gridò lei. Lui sussultò, non aspettandosi una reazione del genere. Poggiò la testa sul legno della porta.
«Ti prego…» «Lasciami stare»
Lars rimase per qualche altro momento davanti la porta, poi se ne andò. Yuna, invece, scoppiò a piangere. Perché faceva così? Aveva paura, sì, ma… perché trattava suo fratello in quel modo? Erano sempre stati così uniti… e ora che dovevano esserlo più che mai, lei rifiutava il suo aiuto.
Che senso aveva tutto questo?
Si alzò, asciugandosi le lacrime, e iniziò a vagare per il menu, cercando i suoi vestiti da battaglia… che più che altro erano delle spalline, una pettorina in cuoio e qualche fascetta di cuoio per la minigonna, per poi uscire fuori a cercare Lucas. O forse doveva chiamarlo Lars…? Ah, chi se ne importa.
«Hey, fratellone…» Mormorò appena lo vide.
«Oh… ciao Yu… Maya…»
«Scusami per prima…»
«Non fa niente… ti capisco» Rispose lui sorridendo e abbracciandola. «È normale… Anche io darei qualsiasi cosa per non stare in questa situazione… Ma ormai siamo qui. Che possiamo fare se non provare a fare qualcosa?»
«È vero...» Mormorò la ragazza. «Però…»
«Ho già un’idea» Disse aprendo la mappa. «Tutti gli altri player si sono diretti qui a Horunka Village. Noi potremmo andare da quest’altra parte… Lastis è un po’ più lontano ma in due possiamo farcela senza grossi problemi»
«Sei sicuro…?»
«Andrà tutto bene, sorellina. Fidati di me» La rassicurò carezzandole la schiena. Lei sorrise un po’ e si fece forza, per poi seguirlo per le vie del mercato.
«Cosa stai cercando?» Chiese lei.
«Pozioni… le ho quasi finite. E di certo non voglio rimanere senza, soprattutto se ci sei anche te»
«Oh, capito» Fece lei sorridendo. Lars fu felice di vedere il suo sereno sorriso tornare sul suo volto. E giurò a sé stesso che avrebbe fatto di tutto per evitare che lo perdesse di nuovo.
 
 
 
«Lucas!» Gridò Yuna. Lars si voltò di colpo e la vide alle prese con tre mantidi che le avevano già inflitto una cinquantina di punti danno. Il ragazzo caricò senza pensarci due volte e spezzò la guardia ad una, per poi tagliarla in due e procedere con le altre. Poi si voltò verso la sorella.
«Stai bene?»
«Sì…» Mormorò lei massaggiandosi il braccio, sul quale c’era un graffio rosso che andava lentamente svanendo. «Guarirà in fretta, non preoccuparti» E gli sorrise. Lui la guardò un attimo preoccupato, ma poi decise che potevano proseguire. Vagavano per quella foresta da quasi tre ore e ancora non erano riusciti anche solo a capire dove potesse essere l’uscita. Sembrava un labirinto.
«Fratellone… sei sicuro che sia la strada giusta?» Mormorò Yuna. Per quanto cercasse di sorridere e di essere solare come sempre, si capiva lontano un miglio che quella foresta la inquietava tantissimo.
«La mappa indica di qua»
«Uhm…» Fece abbassando un po’ lo sguardo e aprendo anche lei la mappa. «Però siamo ancora lontani dall’uscita… In teoria a quest’ora dovremmo essere in vista della pianura…»
«Lo so, e neanch’io voglio dormire qui… ma ho l’impressione che se torniamo indietro non faremo altro che perderci»
«Ammettilo che ci siamo già persi!» Sbottò la ragazza, di colpo.
«Cosa? No! Stiamo andando nella direzione giusta!»
«Abbiamo fatto centinaia di curve e incontrato tre sentieri bloccati! E la mappa non indica la direzione in cui stiamo guardando!»
«Ma possiamo vedere la direzione che stiamo prendendo se guardiamo i nostri spostamenti, ed è quella giusta»
«Non lo è»
«Si invece»
«No!»
Gli corse affianco e premette un pulsante. La mappa ruotò di 90 gradi. Ora non stavano più andando verso l’alto, secondo la mappa, ma verso destra.
«Uhh…» Fece il ragazzo, imbarazzato.
«Hai dimenticato di resettare la rotazione della mappa sul nord…» Lo rimproverò Yuna passando davanti e imboccando al primo bivio la strada di sinistra, per poi chiamarlo sorridendo: «Dai, andiamo!»
 
Ci misero nemmeno un’ora ad uscire, ritrovandosi davanti una vasta pianura circondata da colline. In fondo ad essa li attendeva la città di Lastis.
«Wow, siamo già fuori?» Si chiese sorpreso Lars, ammirando il cielo pomeridiano.
«Una volta che andiamo nella direzione giusta…» Ribatté divertita la sorella. «Lo so che sei preoccupato per me, fratellone, ma cerca di non distrarti così…» E sorrise. Lars prese la testa del duo e proseguì imbarazzato, con Yuna che ridacchiava dietro di lui.
All’improvviso però il ragazzo si fermò di colpo sbarrando gli occhi. Senza pensarci due volte si gettò tra la sorella e un orso in piena carica che gli squarciò il petto con un graffio da oltre 150 HP che lo buttò a terra.
«Lucas!» Gridò Yuna estraendo la spada e attaccando l’orso, ma quello subì pochissimi danni dai suoi fendenti. Lars si rialzò dolorante e parò un graffio diretto alla sorella, facendo indietreggiare l’animale, per poi colpire con un affondo caricato e due fendenti sul fianco, per poi piantare la lama dentro di esso. L’orso a quel punto cercò di divincolarsi dal colpo, subendo danni su tempo abbastanza ingenti da eliminarlo in una decina di secondi.
«Fratellone, stai bene?!» Gridò la ragazza avvicinandosi a lui per esaminare le ferite. Quello non aveva perso neppure il 20% della sua salute, ma aveva un debuff, “sanguinare”, che lo rallentava e faceva sentire debole… oltre a qualche punto di anno extra ogni cinque secondi. Lei prese delle bende e le utilizzò su di lui, facendo sparire il debuff, per poi passargli una pozione da 200 HP.
«Grazie…» Fece Lars rilassando i muscoli e stiracchiandsi. «Ora andiamocene da qui, prima che ne arrivino altri»
«Sì»
Corsero via allontanandosi dalla foresta. Quando furono ad almeno duecento metri si voltarono, vedendo altri tre orsi che cercavano qualcosa nella zona dove i due erano prima. Probabilmente cercavano loro. O l’orso ucciso. Qualunque fosse la risposta, i due fratelli non avevano intenzione di rischiare la vita per scoprirla e si diressero più velocemente possibile alla nuova città.
 
 
 
Come previsto da Lars la città ospitava pochi player, molti di livello 4 o 5. Lars rientrava in questo range, ma Yuna era solo livello 2. Aveva bisogno di una sessione di allenamento, e in fretta, quindi Lars decise che il giorno dopo sarebbero andati in giro per la collina ad est. Ma per quella sera preferì cercare di rilassarsi… e magari aiutare anche sua sorella a farlo, ma lei si chiuse in camera e due minuti dopo già non rispondeva più, per quanto era piena di sonno.
La mattina dopo fu lei a svegliarsi per prima e fece un giro per negozi e tornando alla locanda prima che il fratello uscisse dalla sua stanza. Si incontrarono nel corridoio, e Lars subito notò qualcosa di diverso.
«Buongiorno, Yuna!» E fissò lo sguardo su un orecchino d’argento. «E quello?»
«Oh, stamattina sono andata… a…»
«…fare compere, giusto?»
«Già…» Fece lei abbassando colpevole lo sguardo.
«Ti sta bene» Disse Lars sorridendole.
«N-non sei arrabbiato…? È solo un vanity item…»
«…che può sempre essere migliorato per ottenere qualche bonus» Concluse lui. «E poi… mi sarei potuto arrabbiare solo se ti fosse stato male»
A quel punto lei sorrise raggiante e lo abbracciò forte. «Ti adoro, fratellone!»
«Anch’io» Rispose lui ricambiando la stretta. Poi la lasciò andare e le disse il programma che aveva per la giornata.
«Yuna… quella dove siamo ora è una zona da livello 4. Tu invece sei di livello 2. Sai che vuol dire?»
«Che non devo andare in giro da sola…?»
«Non fuori città… E che oggi dobbiamo fare un giro per le colline a cercare nemici. Devi salire di livello il prima possibile»
«Ok…» Rispose lei carezzandosi un braccio preoccupata.
«Hey, stai tranquilla» La rassicurò carezzandole la testa. «Ci sono io con te»
«…ok» Fece Yuna, per poi sorridere.
«Dai, vieni» Fece puntando all’uscita della locanda. «Andiamo a procurarci qualche arma migliore»
 
Passò la giornata. Lars e Yuna rimasero in giro per le colline per vario tempo, e lei, con l’aiuto del fratello, raggiunse il terzo livello senza correre troppi rischi.
«Sì!» Esultò la ragazza quando ottenne la notifica di livello aumentato.
«Perfetto, per oggi può bastare. Torniamo?»
«No, mi sta piacendo! Andiamo per di là!» Fece indicando verso nord-ovest.
«Sei sicura?»
Lei annuì.
«Va bene» Rispose lui sorridendo. Le fece strada in quella direzione sconfiggendo alcuni cinghiali e qualche lupo, per poi trovarsi davanti una piccola rovina.
«E questa che cos’è?» Si chiese Yuna avvicinandosi.
«Yu fermati, sei ancora di livello basso…»
«Solo un’occhiata, non tocco nulla…»
«…va bene…» E la seguì per accertarsi che non si attivasse nulla di strano.
«Sembra una piccola cappella…» Fece la ragazza guardando la costruzione. In effetti era un massimo di cinque metri di raggio con una piccola cupoletta, ma alcune colonne semidistrutte attorno suggerivano che la costruzione un tempo era ben più grande.
«Non entrare, Yuna…» Fece vedendo che ci si avvicinava.
«No, non entro, tran…» Click.
Yuna aveva appena superato le colonne che una luce le avvolse. Dalla piccola cappella uscirono quattro scheletri corazzati e armati di ascia da battaglia. I mostri caricarono immediatamente la ragazza senza dare a nessuno dei due fratelli il tempo di realizzare cosa stava accadendo. Quando Lars reagì Yuna era già a meno di 700 HP ed era stesa a terra.
«Lasciatela in pace!»
A scudo levato, Lars si schiantò contro due dei quattro scheletri e ingaggiò con loro battaglia. Yuna si rialzò approfittando del momento di sgomento degli altri due e prese a lottare con loro. Tuttavia, se il ragazzo era capace di tenere testa ai suoi avversari, sua sorella subiva colpi su colpi. E quando lui vide la sua barra diventare gialla…
«NO!»
Spacco la testa di uno dei due scheletri con una Skill di spada, per poi fiondarsi contro quelli che lottavano con Yuna per attirare la loro attenzione, ma gli arrivò un fendente alla schiena che lo fece crollare a terra. 670 HP per lui. Era ancora a barra verde. Ma Yuna…
«Aaah!»
La ragazza fu sbalzata a terra. La barra arrivò a rosso a causa di quel colpo caricato. Lars balzò di nuovo in piedi e fendette contro il suo avversario, eliminandolo, per poi cercare di nuovo di salvare Yuna. Caricò ancora. Stavolta riuscì a colpire uno dei mob e inchiodarlo ad una colonna, dove poi lo trafisse facendolo fuori, ma ce n’era ancora uno che si avvicinava minaccioso a Yuna. Lo scheletro impugnò la spada con entrambe le mani e si preparò a trafiggerla al petto, dato che era ancora a terra.
«NOOOOOOOOOO!»
La spada si piantò nel petto della ragazza nel preciso istante in cui Lars tagliò la testa al non-morto. Ma la barra di lei crollò lo stesso.
«Yuna, resisti!» Le disse prendendo una pozione e avvicinandogliela alle labbra, ma in quell’istante la barra si svuotò del tutto, svanendo. «Yuna!» La strinse forte. »Non mi lasciare, ti prego!»
«Fratellone…»
Il ragazzo sciolse l’abbraccio e la guardò negli occhi. Stava sorridendo.
«Mi dispiace…» Gli disse facendo un sorriso mesto.
«Avevo promesso di… proteggerti…» Mormorò con le lacrime agli occhi.
«è tutto ok…» E posò una mano sulla guancia di lui. «Hai fatto quello che potevi… Ora però… Pensa a te stesso…»
Gli asciugò una prima lacrima con il pollice, carezzandogli la guancia. Lui la guardava, cosciente che di ì a poco lei sarebbe svanita dalla sua vita… e che non poteva farci niente.
«Fai un’ultima cosa per me, Lucas…» E gli fece il più grande e sereno sorriso che gli avesse mai fatto in tutta la sua vita «V… vivi…»
Il suo avatar si dissolse in una miriade di schegge azzurre, mentre le braccia del ragazzo si ritrovavano a stringere il nulla. Scoppiò in pianto, maledicendo tutto. Quel gioco, Kayaba stesso e il giorno in cui aveva comprato quelle due dannate copie.  E di lì giunse a maledire se’ stesso. Le aveva promesso che l’avrebbe protetta, che non avrebbe mai permesso che le succedesse qualcosa… ma aveva fallito, così… neanche un mese e quella che fino allora era la persona più importante in tutta la sua vita era scomparsa per sempre, e non l’avrebbe mai più rivista.
Perché, si chiese. Perché tutto questo? Che senso ha questa carneficina? Ma purtroppo non c’era risposta. E stando a quanto aveva detto Kayaba il primo giorno… non ce n’era mai stata una.
Dopo oltre dieci minuti Lars riaprì piano gli occhi lucidi, trovandosi davanti l’orecchino comprato da Yuna quella mattina. Lo raccolse e lo mise nell’inventario, per poi asciugarsi le lacrime. Tremava, e a fatica si tratteneva dal piangere ancora… ma Yuna gli aveva fatto una richiesta. Vivere. Uscire da quel mondo, almeno lui. E se questo era il suo ultimo desiderio… lui avrebbe fatto di tutto per esaudirlo.
  
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