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Autore: maddybettucci    07/03/2017    1 recensioni
Madame Cavalieri e Salieri durante una lezione di canto (quella presente nel film).
è un po' lunghetto ma spero vi piaccia
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Madame Cavalieri è qui per la sua lezione, signore”
“Bene”
 Katerina, sublime uccello dalle eccelse qualità canore, lo stava aspettando nell’altra stanza. Era difficile attenersi ai voti, soprattutto quando tale voce era anche accompagnata da una fresca bellezza e un’irresistibile malizia tali da far impazzire una debole creatura come lui. Andò nello studio, per la lezione con la giovane donna.
“Maestro” disse sorridente, facendo la riverenza.
“Buongiorno!”
La ragazza indossava un vestito beige con bottoni e nappe, adornato sulla gonna con un voluminoso drappo a righe bianche e rosse. Il suo copricapo, quasi in bilico sulla grossa parruccona incipriata, era abbinato al vestito, e decorato con piume e passamaneria di ogni sorta.
“Beh? Ti piace?” disse volteggiando, con un sorriso che metteva in mostra i suoi denti bianchissimi. Lui rispose con una risata mal repressa. Rideva non per presa in giro, ma di gioia, dovuta all’amata visione che gli si parava davanti.
“È alla maniera turca. Il mio parrucchiere mi ha detto che tutto sarà in stile turco quest’anno!”
“Ma davvero?” disse, rispondendole con un sorriso a trentadue denti. Si avvicinò per prenderle la mano, e dopo vari intrecci tra le dita sue e quelle della cantante, ci riuscì. Le indicò il fortepiano, mentre vide con la coda dell’occhio Lorl che lasciava la stanza.
“Cos’altro ti ha detto stamane?” commentò accompagnandola davanti allo strumento. Sedendosi: “Dai, vieni, e raccontami un po’ di gossip!”. Si sporse più verso di lei, per carpire meglio la sua voce carezzevole. “Beh, ho sentito che hai incontrato Herr Mozart…”
“Le notizie corrono veloci a Vienna…”
Non adesso. Non valeva la pena di rovinare quel bel momento parlando di quell’individuo.
“Ed è stato incaricato di scrivere un’opera… È vero?” insistette lei.
“Si”
“E c’è un ruolo per me?” disse sporgendosi in avanti e mettendo in mostra il petto prosperoso.
“No”
“E come lo sai?” rispose pronta, ritirandosi ad un tratto incupita.
“Sai dov’è ambientata?”
“Dove?” ribatté, corrucciata.
“In un harem”. Non si aspettava che sapesse cosa fosse… La ragazza aveva appena vent’anni, ed anche se era convinto che avrebbe fatto molta strada, non aveva una vastissima cultura generale.
“Che cos’è?”
“Un bordello” disse compiaciuto, e curioso di vedere la reazione di lei.
La giovane spalancò elegantemente la boccuccia in segno di stupore, e non disse una parola. “Vieni dai, cominciamo” disse lui, posando con leggerezza le dita sulla tastiera del fortepiano.
Guardandolo maliziosamente chiese “E com’è?”
“Mozart?” rispose con accento ironico, sorridendo
“Potresti rimanere delusa”
“Perché mai?” disse guardandolo ancora una volta con cipiglio interrogativo.
“Aspetto e talento non vanno sempre insieme, Katerina”.
Alzando gli occhi al cielo, con un’aria di superiorità che non dispiacque per niente al maestro, e ribatté pronta “L’aspetto fisico non m’importa, maestro, solo il Talento deve interessare ad una donna di gusto”. “Continuiamo?” disse Salieri, con le mani ancora una volta appoggiate sui tasti dello strumento.
La giovane si voltò di lato con aria soddisfatta, come se avesse vinto non so quale competizione. Il maestro mise le proprie mani al centro della tastiera e partirono con i vocalizzi. Il primo andò più che bene.
Era un piacere unico ascoltare i gorgheggi di quella splendida creatura, così desiderabile per lui eppure così lontana, a causa di una promessa fatta a Dio. Sorrise, e continuò con l’ottava successiva. La sua voce perfetta, da soprano, trillava come uno strumento perfettamente accordato. Si perse nel movimento del suo petto, quasi altalenante tra un respiro e l’altro, mentre la giovane fece un acuto delizioso ed intonato, e perse la concentrazione dallo strumento per un attimo.
Era quasi certamente innamorato di quella giovane, questo l’aveva capito, e si odiava per questo, pur non potendo fare a meno di provare un immenso desiderio nei confronti di Katerina. E se non era innamorato, era brama la sua, la quale era ancora peggiore agli occhi del Signore; quell’atteggiamento malizioso però, lo faceva involontariamente fremere ed impazzire, quasi come un animale che non sembra avere più il controllo di se. In certi momenti, gli passavano davanti agli occhi immagini così realistiche che quasi si spaventava di sé stesso. Amava tutto di lei, la frivolezza, la pelle, la risata, la VOCE …
Si inebriava nel suo profumo, ed ad ogni sfioro delle loro mani, la fiamma nel suo cuore si rattizzava.
Non vedeva l’ora di … Di … beh, avete capito…
L’avrebbe trattata come una regina, visto il suo ruolo come compositore di corte, e l’avrebbe fatta partecipare a tutte le nuove opere che avrebbe scritto in futuro.
Ma lei lo sapeva. Era sicuro che lei se n’era accorta, e quel modo di porsi, quel quasi sdraiarsi sul forte piano, non erano altro che l’acciarino per accendere la sua passione, sempre più incontenibile.
Un giorno, forse, se non avesse avuto successo nella musica, avrebbe potuto …
 
   
 
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