Terza Parte:
Guerra Civile Galattica:
L’Impero e i Ribelli
Prologo.C: Ricognizione
Lo Star Destroyer Imperiale Basilisk stava sorvolando sopra il pianeta Dromund Kaas. Solo poche ore prima era stata ricevuta una richiesta d’aiuto da una corvetta corelliana che diceva di essere stata attaccata da dei ribelli in quel sistema. Il Comando Imperiale aveva deciso di inviare uno Star Destroyer ad investigare su quel possibile attacco ribelle. Quando lo Star Destroyer arrivò nel sistema non c’era nessuna traccia nella corvetta corelliana e neanche dei ribelli.
Il comandante dello Star Destroyer, il Capitano Kron, stava scrutando le mappe stellare in cerca di detriti di qualche navetta. Uno squadrone di caccia TIE stava facendo ricognizione vicino al pianeta in cerca di caccia ribelli, ma non ce n’era traccia. Dal pianeta sottostante decollò una vecchia navetta Lambda. L’ufficiale delle comunicazioni chiamò Kron:
-Capitano, una navetta classe Lambda appena decollata dal pianeta sta cercando di contattarci-.
-Passatemi la comunicazione al comlink-.
Kron prese il suo comlink legato alla sua cintura e premette un tasto per accettare la chiamata in entrata:
-Qui lo Star Destroyer Imperiale Basilisk. Parla il Capitano Kron. Navetta Lambda, identificatevi-.
Dal comunicatore rispose la voce metallica di un droide:
-Comunicazione: Salve Basilisk, qui è navetta classe Lambda “Obscurus”-.
-Obscurus, riferite motivo della vostra presenza in questo sistema-.
-Risposta: affari commerciali-.
-Affari commerciali in questo sistema?-.
-Risposta: Sì, capitano. Questo pianeta diventerà presto un importante centro commerciale in questo settore-.
-Navetta, atterrate nell’hangar principale per un’ispezione del carico della navetta-.
-Risposta: Agli ordini, capitano!-.
L’ufficiale delle comunicazione accanto a Kron gli fece qualche domanda:
-Come mai vuole ispezionare quella navetta?-.
-Potrebbe contenere qualche carico di spezia illegale-.
-Allora in quel caso dovremo portare l’equipaggio della navetta su Kessel-.
-In più voglio anche interrogare quel droide con cui ho parlato. Potrebbe sapere qualcosa sull’attacco ribelle di cui siamo stati informati-.
-E’ strano…non ci sono segni della corvetta corelliana e neanche dei ribelli…-.
-Sembra come che qualcuno ci abbia voluto qui, in questa posizione-.
-Pensa ad una trappola?-.
-Non lo so…teniamoci pronti-.
La navetta Lambda atterrò nell’Hangar e appena toccò il suolo dello Star Destroyer, nella nave suonò un allarme
-Capitano, tre grosse navi stanno uscendo dall’iperspazio-.
Kron andò al proiettore olografico richiamando la mappa tattica.
Tre fregate separatiste uscirono dall’iperspazio iniziando a colpire con le torrette turbolaser i motori della Star Destroyer.
-Virate la nave in modo di avere le tre fregate davanti a noi-.
L’ufficiale delle comunicazioni diede l’ordine ai suoi sottoposti:
-Come è possibile che ci stiamo attaccando tre fregate separatiste? Le Guerre dei Cloni sono finite diciannove anni fa!-.
-Non ne ho idea-.
Appena la nave virò suonò un nuovo allarme:
-Dal pianeta stanno decollando centinaia di caccia droide!-.
Innumerevoli caccia droide volarono verso il Basilisk bombardandolo in ogni sua parte. Anche le fregate continuarono a colpire la nave senza sosta. Un altro allarme interno suonò all’interno del ponte di comando.
Il Capitano Kron guardò gli avvisi da un datapad, mentre l’ufficiale delle comunicazioni lo informava sul nuovo allarme:
-Dalla navetta appena atterrata sono usciti circa venti droidi da battaglia separatisti guidati da un uomo che brandisce due spade laser-.
Kron ignorò l’avviso dell’ufficiale dirigendosi verso le vetrate del ponte ad osservare le fregate separatiste.
Il Basilisk stava sempre più subendo danni.
-Capitano, prepariamo la ritirata?-.
-No, l’Impero non si ritira mai-.
All’improvviso dalla porta d’ingresso nel ponte entrarono numerosi droidi da battaglia che spararono a tutti gli ufficiali che erano presenti nella plancia. L’unico ufficiale ancora vivo era Kron.
Dalla porta entrò un uomo che brandiva due spade laser: una con la lama rossa e una con la lama verde.
Kron non poteva credere ai propri occhi: i Jedi erano stati sterminati con l’Ordine 66 e i superstiti venivano cacciati e uccisi da Darth Vader e dagli Inquisitori dell’Imperatore.
Com’era possibile che un Jedi stesse guidando un assalto contro l’Impero con vecchi droidi da battaglia separatisti. Chissà dove li aveva trovati. Un vecchio droide della serie HK entrò sul ponte, stringendo un fucile blaster, avvicinandosi verso il Jedi.
-Osservazione: Sembra che il tuo piano abbia funzionato, padrone. L’impero è cascato nella nostra trappola-. Il droide si accorse della presenza di Kron:
-Osservazione: Padrone, c’è ancora un superstite-.
Il Jedi si avvicinò verso Kron.
L’ufficiale indietreggiò colpendo con la schiena le vetrate del Basilisk. Più il Jedi si avvicinava più sentiva una morsa attorno al collo. Iniziava ad avere difficoltà a respirare. Iniziò a toccarsi la gola, cercando di allargarsi il colletto della divisa, ma tutti i suoi tentativi erano vani. Quando il Jedi si trovò davanti all’ufficiale, Kron non riusciva più a respirare.
Il Jedi lo sollevò con la Forza e lo spinse contro la vetrata, frantumandola, mandandolo fuori, nelle profondità dello spazio.
Una barriera de-pressurizzante sostituì immediatamente la vetrata.
Il Jedi si girò verso il droide HK:
-HK, fai sterminare il resto dell’equipaggio-.
-Risposta: Come desideri, padrone Zurom-.
Zurom si girò a guardare i corpi degli ufficiali morti sparsi per il ponte:
-Finalmente la mia vendetta sta per compiersi-.