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Autore: BlackMoonRising    04/06/2009    12 recensioni
– Mamma! – urlò il piccolo Naruto, nella speranzosa innocenza dei suoi quattro anni – Mamma, sono sveglio!
Dai corridoi non veniva nessuna risposta.
Attese per qualche minuto, invano. Quando si stufò, scese dal letto e si diresse mestamente verso la cucina.
Ormai c’era abituato: da tanto tempo invocava qualcuno che non arrivava mai.

Prima classificata al contest "Linkin Park meet Naruto" indetto da stuck93
Genere: Triste, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incubus – Crawling in my skin
[Mi sveglio all’alba solo per la speranza di sentire la sua voce…]


Il bambino aprì improvvisamente gli occhi.
La sera prima aveva lasciato la serranda alzata e ora il sole dipingeva larghe chiazze di luce sul letto e sul viso tondo. Si stropicciò gli occhi, infastidito, e si mise a sedere a gambe incrociate sotto le coperte. Gli occhi erano limpidi come due laghetti azzurri e i capelli biondi brillavano ai raggi solari.
– Mamma! – urlò il piccolo Naruto, nella speranzosa innocenza dei suoi quattro anni – Mamma, sono sveglio!
Dai corridoi non veniva nessuna risposta.
Attese per qualche minuto, invano. Quando si stufò, scese dal letto e si diresse mestamente verso la cucina.
Ormai c’era abituato: da tanto tempo invocava qualcuno che non arrivava mai.


There's something inside me that pulls beneath the surface
Consuming / Confusing


[C’è qualcosa dentro di me che preme sotto la superficie
Confondendo / Consumando]

Entrò nella stanza luminosa e disordinata. Sul lavandino erano accatastate scatole su scatole di ramen pronto, il tavolo recava macchie più o meno antiche di brodo e latte, mischiate a briciole e a pezzetti di tanti cibi diversi. Il pavimento era all’incirca nelle medesime condizioni.
– Mamma! – gridò ancora il bambino – Questa mattina non voglio il ramen. Voglio mangiare il latte con i biscotti.
Silenzio. Naruto sospirò, afferrò una sedia per raggiungere lo scolapiatti sopra il lavandino, perché da solo non ci arrivava; si allungò, si contorse, distese le piccole dita per raggiungere la tazza azzurra che lo sovrastava, quasi a prenderlo in giro. Non si arrese e, parecchi sbuffi e un rischiato trauma cranico dopo, la sua mano stringeva forte la scodellina color del cielo, gongolando di soddisfazione. Saltò dalla sedia, spalancò il frigorifero e agguantò il cartone del latte.
– Mamma! – chiamò ancora, fiducioso – Posso mettere un po’ di zucchero nel latte?
Nessuna risposta. Il piccolo strinse leggermente le labbra, aprì in silenzio lo sportello della bassa credenza vicino alla porta e prese la scatola dello zucchero; la posò sul tavolo, versò il latte, aggiunse lo zucchero, gliene cadde un po’ troppo.
“Pazienza” si disse “Tanto la mamma non mi ha visto”.
Il piatto dei biscotti era di fronte a lui. Tolse il coperchio e si servì generosamente.
Nella cucina si sentiva solo il suo sgranocchiare dei biscotti, il ruminare della sua bocca. Ogni cosa era immobile e la luce dorata sembrava fissare tutto, come in un quadro: l’unico movimento, l’unico accenno di vita era il bimbo, che si dimenava sulla sedia, più per riempire quel vuoto che per vivacità.
Mangiò appena tre biscotti; quando ebbe finito, si arrampicò di nuovo e, senza nemmeno sciacquare la ciotola, la ripose sullo scolapiatti e rimise a posto la scatola dello zucchero.
– Mamma! – esclamò, tutto orgoglioso – Hai visto come ho riordinato bene?
La casetta era deserta.
Sconfortato, rimise a posto la sedia e, nel farlo, si avvicinò alla finestra dai vetri sporchi: guardando di fuori, vide una folla di persone che gremiva la via. Il loro vociare allegro passava attraverso i muri e, con i loro vestiti variopinti, sembravano un gregge di pecore multicolore. Nella calca, riconobbe una bimba dai capelli rosa che aveva già visto. Sapeva che era giorno di mercato e che nei giorni di mercato le famigliole uscivano con i loro figli, mano nella mano: anche la bambina che conosceva era aggrappata alla mano di una signora . Sul suo viso era stampato un grande sorriso luminoso: pensò che non aveva mai visto nessuno di più felice al mondo.
[“Dov’è la mia, di mamma?”]
Naruto le osservò in silenzio, con una faccina grave come gravi erano i suoi pensieri. Poggiò la mano sul pomello della porta di casa.
– Mamma! – urlò ancora una volta, disperato – Io esco!
Ma la mamma non rispose neanche in quel momento.
Il bambino uscì sbattendo la porta.


Discomfort, endlessly has pulled itself upon me
Distracting / Reacting


[Il disagio si è sempre impossessato di me
Distraendo / Reagendo]

Per cena, consumò una scatola di ramen, unico commensale seduto alla tavola. Non diceva più nemmeno “Mamma!”, perché per quel giorno si era arreso e aveva capito che la mamma non sarebbe arrivata. Il brodo del ramen schizzava mille goccioline sul piano del tavolo, aggiungendo macchie che non sarebbero state pulite da una mano femminile. Ammonticchiò la confezione di ramen con le altre che erano sul lavandino, sapendo che nessuno l’avrebbe sgridato perché non le buttava via.
Andò in bagno, non aveva ancora spiccicato parola; sfregava lo spazzolino coscienziosamente, mentre guardava l’immagine riflessa dallo specchio.
Nessuno, dietro di lui, controllava che si lavasse bene i denti.
La pancia, intanto, brontolava e si rimescolava, come se qualcosa si agitasse sul fondo del suo stomaco.
[“Sei solo! Sei solo! Non hai altro che me” sembrava dire una voce rovente.]

Against my will I stand beside my own reflection
It's haunting


[Contro la mia volontà io resto accanto alla mia immagine riflessa
Mi sta ossessionando come se io non riuscissi...]

Naruto si infilò sotto le coperte e se le rimboccò fin sotto il mento; la luce della luna penetrava nella stanza, dandole un minimo di luce. Il bimbo, infatti, tremava: aveva paura del buio, come tutti i bambini di quattro anni.
Però non aveva una mamma che lo proteggesse, come la maggior parte dei bambini di quattro anni.
– Mamma? – gemette, vicino al pianto. Un fruscio nella stanza accanto lo fece sussultare. Il vento premeva contro la serranda, dando certi scossoni che facevano un rumore infernale. Il piccolo si rannicchiò terrorizzato sotto le lenzuola, stringendo convulsamente il bordo della trapuntina. Lacrime silenziose solcavano le sue guance pallide, illuminate dalla luce della luna.
– Mamma – singhiozzò, tremante. Sembrava che avesse le convulsioni.
– Mamma… ho paura…
Ma nessuno vegliava il suo sonno raccontando favole meravigliose. Dai corridoi, non giunse una risposta nemmeno quella volta.


This lack of self-control I fear is never ending
Controlling / I can't seem
To find myself again
My walls are closing in
(Without a sense of confidence and I’m convinced that there's just too much pressure to take)
I’ve felt this way before
So insecure

[Temo che questa assenza di autocontrollo sia senza fine
Controllando, non mi sembra
Di ritrovare me stesso
Le mie pareti mi stanno intrappolando
(Senza fiducia e sono convinto che ci sia troppa pressione da sopportare)
Mi sono già sentito così
Così insicuro]



Crawling in my skin
These wounds they will not heal
Fear is how I fall
Confusing what is real


[Strisciando dentro la mia pelle
Queste piaghe non guariranno
Sono caduto per paura
Confondendo ciò che è reale.]

***


_____________________________________

Note:

Waaaaa! *____* Prima! Non ci credo!
Questa fic non mi piaceva nemmeno molto... Mi era venuta in mente di notte, mentre cercavo di addormentarmi pregando di non vedere Harry Warden (NON guardate San Valentino di Sangue ^^'') o qualche altro prodotto della mia fantasia malata (non che io sia una fifona, ma mantengo sempre una certa paura retrospettiva ^^''...). Non credevo assolutamente di vincere, soprattutto ora che ho letto anche le altre storie delle altre partecipanti (tranne di bravesoul, che attendo fiduciosamente ^^) e sono tutte validissime, anche con temi e trame migliori delle mie. Davvero, sono esterrefatta.
Un sacco di complimenti a bravesoul, Saeko No Danna, uchihagirl e Only Me e, naturalmente, anche al giudice, stuck93, che ha dato dei giudizi veramente completi ^^! Ora farò più attenzione alla grammatica, grazie di tutto!
Riporto anche il suo giudizio:

Prima Classificata: Incubus di DarkMartyx_93
Originalità del testo: 9/10
Capiti ogni tanto che si trovino anche su siti stranieri storie riguardanti la vita di Naruto prima del diploma, ma tu l'hai centrato in un età bellissima, ma anche tragica nella sua situazione! In pochi sanno scrivere sui dolori di un orfano di quattro anni. Complimenti!
IC dei personaggi: 4.5/5
Non si sa molto del carattere di Naruto a quei tempi, anche se aveva quattro anni non penso che sia scontroso, nessuno bambino lo è... comunque è ben caratterizzato. È stato molto difficile darti un giudizio, perchè appunto si sa poco del biondino a quell'età, è complicato dire se è OOC o IC. Penso che potrebbe aver avuto un carattere simile date le circostanze, in base al quel poco che si sa direi che è abbastanza IC.
Attinenza al tema 9,5/10
L'attinenza c'è, ma l'ho trovata di più nella parte finale. La canzone c'è, anche se mancano dei pezzi, ma ciò non ti penalizza affatto. Quel punto e mezzo che manca è dovuto al fatto che a volte ho fatto davvero fatica a capire cosa c'entrassero alcuni piccoli pezzi con la canzone... anche se alla fine l'ho capito! Per il resto l'ho trovata molto attinente alla traccia e alla canzone.
Trama: 9/10
Come ho già detto ho trovato già altre storie su Naruto bambino, ma questa mi ha colpito molto. Non solo è dolcissima e malinconica, ma segue un suo filo logico, anche se devo ammettere, mi aspettavo qualcosa di più alla fine. Ma vabbè, molto composta, tiene conto moltissimo del legame tra Naruto e sua madre, un Naruto così piccolo e fragile che soffre moltissimo.
Grammatica: 7,5/8
Pochissimi errori di battitura, un qualche verbo sbagliato ma nulla di grave o sconvolgente a livello grammaticale, di sintassi o di punteggiatura. L'uso eccessivo dei verbi ti avrebbe penalizzata , ma io sono una che bada di più alla trama che alla forma, si vede anche dal punteggio massimo piuttosto basso, quindi siccome mi avevi avvisata all'inizio della tua scelta ho deciso di non toglierti punti! ^^

Totale: 39,5 su 43

Link del forum: Linkin Park Meets Naruto [contest]
A breve metterò anche il bannerino ^^!
È stato un bellissimo  contest, mi sono sentita proprio a casa ^^!
Bacioni a tutti! E lode ai Linkin Park! * partono canti di adulazione *
Marti
   
 
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