Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=AHW2guCSOlc&index=2&list=TLGGIrHcK1Mh8ZgwNzAzMjAxNw.
Scritta per Never_Something.
Era/Zeus.
Cap.5
Non essere gelosa
“Non
ti va
di fare pace?” domandò Zeus. Era
incrociò le braccia sotto al seno prosperoso e
inarcò un sopracciglio.
“Non
vedo
proprio perché dovremmo” disse gelida. Zeus si
passò le dita nella barba. Era
accomodato sul triclino, la sua virilità era coperta da un
drappo di stoffa
candida.
“Sei
la
divinità della maternità e del matrimonio. Tra i
tuoi doveri coniugali, non c’è
perdonare questo marito e fratello minore un po’
scapestrato?” domandò. Era si
deterse le labbra piene con la lingua. Appoggiò una mano sul
fianco e sospirò
pesantemente.
“Sarei
anche
la divinità della fedeltà coniugale”
ricordò. Zeus piegò di lato il capo,
facendo ondeggiare i ricci grigi.
“E
hai
rispettato perfettamente ogni tuo dovere. Non mi hai mai
tradito” disse. Era
ticchettò con il piede sul pavimento polveroso.
“Lo
so, io
sì, ma tu sei stata sempre meravigliosa a perdonarmi. Spesso
ti sei occupata
persino dei figli di quelle unioni”. Cercò di
scusarsi Zeus.
Era
si
appoggiò le mani sui fianchi.
“Unioni
che
spesso hai portato avanti con inganni, sotterfugi, prendendo sembianze
animali.
Tanto per ricordare che in quei momenti, in te, resta molto poco di
umano”
ricordo. Zeus alzò il capo e osservò il soffitto.
Dalla cesta metallico al suo
fianco, ricolma di folgori, venivano dei crepitii elettrici.
“Non
negherò
niente di tutto questo. Semplicemente ti ricordo che io non sono mai
umano. Non
soltanto perché siamo divinità, ma
perché la mia vera forma è inguardabile e
intoccabile. Mi sento solo a pensarci” gemette. Era
corrugò la fronte e lo
raggiunse. La veste blu scuro che indossava, scivolava lungo il
pavimento di
marmo. Le code di pavone con cui era decorata ondeggiavano,
solleticandole la
pelle nuda delle spalle.
“Io
sono
veramente felice solo quando sono con te. Solo che sei sempre
così dura e la
mia carne è debole” piagnucolò Zeus.
Era
gli
afferrò il mento e gli fece alzare il capo.
“Ricordati
che in questa dimora comando io e fuori da essa, potrò anche
chiudere un
occhio. Non voglio veder piagnucolare il padre degli dei”
disse secca. Zeus le
sorrise. Era chiuse gli occhi e la baciò. Il suo sposo
ricambiò il bacio.
“In
questa dimora,
sarai più temuta di me e dei nostri fratelli Poseidone e
Ade” giurò.