Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LUNA5    07/03/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Noemi sveglia è tardi, devi tornare nella tua stanza, se ci trovano insieme sono guai.-

-Dieci minuti per favore, ho sonno.- Si lamentò Noemi

-Va bene, ho capito. Tieniti forte a me, ti porto io conosco i tuoi dieci minuti.- Le rispose dolcemente il ragazzo

Erano passati sei anni dal giorno in cui era stata data la festa per il ritorno di Noemi Ferrero. Ed erano sei anni che tutte le mattine Ethan la svegliava alle cinque e mezza per riportarla in camera sua affinché non li scoprissero.

Tutte le sere aveva degli incubi sul suo passato, su Jenna sulla sua vita, poi una notte durante il temporale, Noemi era terrorizzata dai lampi dormiva sempre insieme a Jenna quando ce n’era uno ma adesso che era sola in una nuova casa era ancora più spaventata non sapeva dove andare i suoi genitori ero poco presenti sempre in viaggio. Provò a raggiungere la loro stanza ma era troppo enorme la casa per ricordarsi ogni singola stanza così finì nella camera di Ethan.

Anche lui era spaventato ma fece finta di non esserlo per tranquillizzarla così le fece posto nel suo letto. Il mattino dopo però presero entrambi una grossa sgridata da parte della signora Ferrero che non voleva che i due si frequentassero dato il ceto sociale. Questo di certo non fermò Noemi che continuò a vedere Ethan diventando così il suo migliore amico erano inseparabili. Anche Richard si rese conto che non c’era nulla di male se volevano essere amici purché rimanesse un segreto nessuno doveva sapere che era figlio dei domestici.

Ma nessuno avrebbe mai approvato che dormissero insieme perciò dopo che tutti erano a letto lei sgattaiolava fuori per intrufolarsi nella stanza di Ethan. Da quando stava con lui non aveva più avuto incubi si sentiva protetta.

-Eccomi qua! Siamo arrivati, a dopo principessa.- Disse dandole un bacio sulla fronte

-Ah! Quasi dimenticavo Auguri buon sedicesimo compleanno.- Gli disse sulla soglia della porta

-Grazie sei sempre il primo a ricordartene, ti voglio bene Ethan.- Disse ritirandosi nel letto ricadendo nel suo sonno profondo.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~

-Buongiorno madre, padre.- Saluto Noemi dando un bacio nella guancia di entrambi per poi mettersi seduta a fare colazione.

-Auguri signorina Noemi.- Disse Madalyn portandole una fetta di ciambellone per colazione

-Grazie Madalyn.- Le rispose sorridendole

-Credevo fosse il prossimo mese scusa mi era passato di mente.-

-Non importa madre, non è poi così importante.-

-Invece lo è, soprattutto quando si fanno sedici anni è un passaggio molto importante adesso non sei più una bambina. Purtroppo dobbiamo partire ma ti prometto che al nostro ritorno controllerò tutti i miei impegni e troverò un giorno per la tua festa. Festeggeremo come meriti, infondo sei una brava ragazza ti comporti bene, a scuola vai bene sei la prima della classe e finora non ti sei mai messa nei guai.-

-Grazie. Per me questo significa molto.- Rispose Noemi felice, non aveva un gran rapporto con i signori Ferrero ma a volte la sorprendevano con dei piccoli gesti. In quei anni Noemi aveva imparato a conoscerli a sapeva cosa gradivano e cosa invece li disturbava e sapeva che se si comportava bene avrebbe potuto fare ciò che voleva questo erano i patti. Inoltre Noemi era brava a nascondere le cose.

~~~~~~~~~~~~~

-Allora principessa che vuoi fare? Oggi sono a tua disposizione.-

-Inefetti c’è qualcosa che voglio fare e ho bisogno del tuo aiuto. Ma soprattutto nessuno deve sapere nulla.-

-Che configurate voi due?- Chiese Caleb, addentrando un biscotto

-Niente chiedevo solo a Ethan se gli andava di fare un giro al parco.-

-Vi chiamo Dick allora.-

-No grazie. Andiamo a piedi mi piace camminare inoltre è una bella giornata sarà bello stare fuori.-

-Va bene come vuoi bambina o dovrei dire signorina? Dato che oggi compi sedici anni.-

-Grazie Caleb te ne sei ricordato.- Disse abbracciandolo

-Ma certo sei come una figlia per me.-

-Vero vuole più bene a te che a me.- Si intromise Ethan ricevendo uno scappelotto da suo padre e tutti e tre scoppiammo a ridere.

~~~~~~~~~~~~~

-Mi spieghi dove stiamo andando? Il parco è dall’altra parte.- Disse Ethan

-Lo so! Non mi hai sentito prima quando ti ho detto che dovevo andare in un posto? E nessuno doveva sapere niente. Non potevo dire la verità a tuo padre.-

-Ok va bene, ho capito ma… aspetta ti vuoi fermare?- Disse Ethan facendola fermare

-Voglio solo capire, Noemi guardami dove stiamo andando?-

-A fare un tatuaggio!.-

-Cosa? Ma sei matta? Sai bene che non puoi farlo i tuoi non sarebbero d’accordo ti potrebbero punire. E addio festa.- La rimproverò Ethan come sempre cercava di proteggerla e tenerla fuori dai guai anche se alla fine vinceva sempre lei.

-È per questi che lo facciamo di nascosto, ti prego accompagnami per me è importante.- Gli disse speranzosa

-Mmm… va bene ma uno piccolo e deve essere nascosto molto nascosto non voglio che ti puniscono.-

-Certo paperino, dai andiamo altrimenti faremo tardi.-

~~~~~~~~~~~~~~

-Allora? Ti piace?- Chiese Noemi tutta sorridente e soddisfatta del suo nuovo tatuaggio

-Si è carino, anche se non capisco perché quel segno. Tra tutti i disegni che potevi scegliere.- Rispose dubbioso

-Lo so che per te può sembrare solo un sole e una luna ma per me vuol dire molto di più.-

-L’hai fatto per lei non è vero?- Disse Ethan sorridendole

-Si, anche, mi manca così tanto e il fatto che…che lei…-

-Hey principessa! Vieni qui. Oggi è il tuo giorno non devi essere triste.- Disse Ethan stringendola.

~~~~~~~~~~~~

Erano passati tre giorni dal compleanno di Noemi e lei non faceva altro che pensare a Jenna, voleva vederla parlarci, capire. Doveva solo trovare il momento giusto.

-Madalyn, Madalyn.-

-Signora, signor Ferrero ben tornati.-

-Grazie, dov’è nostra figlia?- Chiese il signor Ferrero

-Purtroppo non è in casa, è andata in biblioteca a studiare.-

-Che peccato! Non vedevo l’ora di vedere come è cresciuta mia…-

-Va bene, non c’è problemi prepari una stanza per il ragazzo starà un po da noi.-

-Si signore. Vado subito.-

-Per quanto riguarda te, inizia subito a comportarti bene ti ricordo che non sei in vacanza, ho promesso a tua madre che saresti cambiati e che saresti venuti con noi affinché saresti stato fuori dai guai e intendo mantenere quella promessa. A meno che tu non voglia andare in riformatorio perché è lì che andrai se farai un altro dei tuoi casini.-

-Richard ha ragione, devi smettere di fare il bambino è iniziare a essere più responsabile Joshua non hai più cinque anni. E poi non voglio scandali nella mia famiglia. Le regole le sai adesso sta a te rispettarle.- Disse dura la signora Ferrero.

-Certo è tutto chiaro. Adesso posso andare? Vorrei farmi una doccia il viaggio mi ha stancato.-

-Va bene vai pure. Se vuoi puoi usare il bagno di Noemi nella sua stanza nel frattempo che Madalyn prepara la tua stanza. È la seconda a destra salendo le scale. – Gli disse Richard

~~~~~~~~~~~~

-Basta non ne posso più! Per oggi abbiamo studiato anche troppo infondo siamo ancora in vacanza no?-

-Ma come? Credevo che le secchione non facessero altro.- Scherzo Ethan

-Ma sentitelo come se lui non andasse bene a scuola.- Rispose Noemi colpendolo scherzosamente

-Ok, ok hai vinto tu. Dai principessa torniamo a casa.-

-Aspetta chiamo Dick non ho voglia di farmela a piedi.-

-Sei pigrona. Per così poco vuoi chiamare Dick? Avanti cammina, casa è a solo venti minuti da qui.-

-Va bene.a solo perché ho voglia di gelato e so che tornando a casa c’è un chiosco.-

~~~~~~~~~~

-Che ti avevo detto? Visto siamo già arrivati.- Disse Ethan davanti al cancello di casa

-Ethan quanto mi vuoi bene??-

-Molto ma che c’entra adesso?- Chiese confuso

-Centra perché io sono stanchissima e non vedo l’ora di farmi un bel bagno caldo ma non ho nessuna voglia di fare un altro passo .- Disse Noemi guardandolo con occhi da cucciolo ed Ethan sapeva bene cosa voleva dire e senza aggiungere altro si girò e abbasso in modo che lei potesse salirgli sulle spalle.

-Oddio che carino deve proprio volerle bene per fare una cosa così. Ma quanto sarà dolce? Voglio anch’io un ragazzo come Ethan.-

- Per forza sei una pigrona proprio come Noemi.- Le fece notare Kavin

-Inefetti tuo fratello a ragione non possiamo dargli torto.- Rispose la nonna continuando poi la storia.

-Andiamo scimietta ti porto fino alla camera.-

-Sei un amore Ethan. Ti voglio bene.- Disse baciandolo sulla guancia

-Eccoci qua! Adesso puoi scendere ci vediamo dopo.-

-A dopo.- Rispose Noemi entrando nella sua stanza.

La ragazza posò i suoi libri, prese il suo mp3 mettendo la musica con le cuffiette adorava fare il bagno ascoltando i suoi artisti preferiti, dopodiché apri il cassetto e prese la sua biancheria e dei vestiti adesso era pronta per entrare in bagno, canticchiando la canzone che scorreva nella sua playlist mentre si spogliava.

Poi spalancò la porta del bagno e si trovò davanti un ragazzo alto moro, con occhi grigi/azzurri come il ghiaccio e un fisico impeccabile con l’asciugamano legato intorno alla vita.-

-Niente male!-Le disse il ragazzo ammirandola facendola tornare alla realtà

-Oh mio Dio!! Tu chi sei?? Che ci fai nel mio bagno?- Urlò Noemi coprendosi con la maglietta che si era appena tolta dato che era in intimo.

-Hey! Che ti strilli? Non sono sordo e poi… davvero non mi riconosci?- Gli chiese il moro.

-Noemi tutto apposto?? Ti ho sentita…Joshua??? Ma sei tu? Che ci fai qui??- Chiese Ethan entrando nella stanza

-Si sono io. Come va quattrocchi?? Vedo che finalmente porti le lenti a contatto.-

-Adesso mi ricordo di te! Tu, tu sei quel bambino dispettoso che mi torturata quando ero piccola e che rovinata le mie bambole.- Disse Noemi puntandogli il dito contro

-Esagerata!! Non ti ho mai torturata al massimo ti facevo qualche dispettuccio.-

-Dispettuccio!?!? Mi hai terrorizzata a morte con la tua macchinina telecomandata mettendoci sopra un pagliaccio spaventoso mentre entravo in una stanza buia, per non parlare del fatto che mi hai bruciato i capelli.-

-Quello è stato un caso non l’ho fatto apposta non volevo darti fuoco.-

-Comunque che ci fai qui? Questa è la stanza di Noemi.- Disse Ethan scocciato, non solo perché era lì ma anche per il modo in cui guardava la sua amica seminuda.

-Appunto è la camera di Noemi non la tua. A te non devo nessuna spiegazione, sei solo il figlio della servitù. A meno che voi due… no ne dubito non sei abbastanza per lei.- Disse squadrandolo da capo a piedi ma prima che Ethan potesse dire qualcosa Noemi sbotto

-Ma chi ti credi di essere?? Razza di… di sbruffone non hai nessun diritto di entrare in casa mia e trattare di merda chi ci abita è chiaro? E adesso fuori esci immediatamente da camera mia.- Gli urlò contro Noemi

-Tranquilla esco subito, vi lascio soli piccioncini.- Rispose marcando l’ultima parola

-Comunque dovrai abituarti alla mia presenza. Mi sono appena trasferito. Ci vediamo Raganella.- Disse con il suo solito tono facendole l’occhiolino.

-Aaahhhh!!!!!!!😲 io quello proprio non lo sopporto. È un pallone gonfiato. E poi non è vero che sono una ranocchia lo odio!!- Disse furiosa Noemi non le era mai piaciuto quel soprannome

-Lasciami stare, non ne vale la pena arrabbiarsi. L’importante è che stai bene era solo un falso allarme, le tue grida intendo. Adesso è meglio che io vada se mi trovano qui e ti vedono così… sono guai a dopo.- Disse Ethan uscendo dalla stanza facendo arrossire Noemi.

Per la ragazza non sarebbe stato così semplice condividere lo stesso tetto con l’unica persona che non sopportava. Joshua il nipote di Richard era sempre stato un ragazzo sicuro di sé, con un carattere forte ma era diventato arrogante dopo la morte di suo padre, quando era ancora un bambino. Non era mai andato d’accordo con Ethan per il suo caratteraccio inoltre come aveva ribadito Josh lui era solo il figlio dei domestici non un amico con cui giocare.

-Wow!! Certo che è proprio tosto questo Joshua. – Disse Amanda

-A me sembra solo un coglione.- Ribatte Summer

-Forse, o forse no lo scoprirete più avanti adesso però basta, vado a letto sono stanca.- Rispose la nonna alzandosi dal divano

ANGOLO AUTRICE : CIAO A TUTTI SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO DAL PROSSIMO HO DECISO CHE LA STORIA NON SARÀ PIÙ RACCONTATA DALLA NONNA MA DAL PUNTO DI VISTA DEI PERSONAGGI.  

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LUNA5