Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
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Autore: jarmione    08/03/2017    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Evelyn e i suoi fratelli non fossero mai "evasi"?
Se lei fosse rimasta al penitenziario?
E che accadrebbe se Joe e i tre fratelli scoprissero che Evelyn sta per andare in tribunale dove decideranno se assolverla o condannarla?
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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Il mattino seguente, più precisamente all'alba, il gruppo era pronto per ripartire.

Joe si era calmato e sembrava essere più amichevole nei confronti di Jack, che invece aveva ancora il broncio.

Averell faceva colazione, cosa che nessuno degli altri aveva voglia di fare.

Nessuno capiva come facesse ad avere uno stomaco così profondo e non mettere su un chilo.

Evelyn si teneva in disparte e non guardava negli occhi nessuno, nemmeno Lucky Luke.

Aveva persino rimesso la divisa come tutti gli altri.

L'unica cosa che non riusciva a nascondere era il fatto che al mattino aveva dato il buongiorno a tutti tranne a Joe.

L'astio era ancora palpabile ma tutti sapevano che c'era sotto qualcos'altro.

Non osarono indagare.

Il viaggio prosegui senza intoppi.

Viaggiavano di giorno e si fermavano di notte.

Ogni tanto Evelyn si teneva fra le mani la collana che le avevano dato gli indiani.

Rugiada D'Estate, la dea che avrebbe riportato l'acqua...e lei era affogata in quell'acqua.

Se la strappò e la gettò fuori dal carro.

Quando finalmente giunsero alla capitale, si accamparono in un area verde dove stavano per costruire un nuovo edificio.

Una volta fermi, accesero subito un fuoco per riscaldarsi e prepararono le pentole e il cibo, che Averell pensò a cucinare a dovere.

Giunta la notte, mentre i fratelli dormivano, Evelyn si avvicinò a Jolly Jumper e lo strinse.

“Ho ancora voglia di essere un cavallo”

-Ed io spero che tu cambi idea-

“Mi sento stupida”

“Non dire così” Luke, che sembrava dormire, era sveglio e si era messo seduto “ne ho visti di stupidi, non rientri fra loro”

“T...tu non puoi capire” distolse lo sguardo.

“Spiegami” sorrise Luke.

Sapeva che non era in grado di fare la dura, avrebbe ceduto.

Doveva farla confessare, essendo due giorni che stava zitta e isolata doveva per forza avere qualcosa.

Senza contare che i fratelli erano preoccupati.

“Non...non ti riguarda” mise anche le braccia incrociate e cercò di trattenere le lacrime.

Luke iniziò ad avere sospetti.

“Ha a che fare con Joe e le sbarre della prigione rotte?”

Evelyn sgranò gli occhi

“Tranquilla, non ho detto nulla allo sceriffo, ha pensato che Joe volesse evadere e avesse cambiato idea, anche se dubito che cambia idea su un evasione così facile”

Ma come...?

Luke era sempre un passo avanti a loro.

“Quindi sai anche...”

“Che hai usato il vecchio Jolly per tirare via le sbarre marce? Si lo so” si alzò in piedi “vieni con me” gli fece cenno di seguirlo.

Si allontanarono dal carretto, raggiungendo una zona dove nessuno poteva sentirli.

“Avanti confessa, cosa ti affligge?”

“Non posso...” disse “non posso dirla”

“Se ti dicessi che non dico niente ai tuoi fratelli?” silenzio “che non dico nulla a Jack?”

Evelyn volle morire.

Lui sapeva...lui sapeva tutto!

Evelyn si inginocchiò a terra e scoppiò in un pianto irrefrenabile.

Si sentiva così stupida e umiliata.

Come aveva potuto?

“Non avevo altra scelta” confessò “ho provato a pensare diversamente ma non sono riuscita a trovare soluzioni diverse, mi era sembrata la cosa più giusta”

“E adesso ti sei pentita”

“Non sai quanto...Luke ti prego non dirlo a Jack e non dirlo agli altri”

Luke sorrise.

Quello che era capitato ad Evelyn era capitato anche a lui, solo che nel suo caso le parti era scambiate.

Era lui nella situazione di Evelyn, con la differenza che Luke aveva un altro carattere e lo aveva affrontato diversamente.

Non riusciva a biasimarla ne a darle la colpa.

Lei aveva agito per amore di Jack e Joe.

“Facciamo così” disse Luke “se prometti che non accadrà più, io farò in modo di farti affidare ai tuoi fratelli nel caso ti accusano”

L'idea l'aveva già avuta prima di partire.

Mamma Dalton l'aveva cresciuta in maniera impeccabile, da vera signora, nonostante i precedenti di tutti quanti i membri della famiglia.

Ma era comunque una donna anziana e se Evelyn fosse stata accusata era ancora minorenne per poter subire un carcere vero e proprio.

L'unico modo sarebbe stato chiedere l'affidamento ai fratelli, già maggiorenni.

Se invece veniva assolta il problema non sussisteva e quindi tornava a casa.

Evelyn era indecisa, con gli ultimi avvenimenti non pensava che i fratelli la volessero.

Ma pensava a Jack, a quanto le sarebbe mancato, a quanto avrebbe desiderato un suo bacio e non poterlo ottenere.

Guardò il cowboy con gli occhi pieni di speranza

“Lo faresti davvero?” Luke annuì “Grazie Lucky Luke” lo strinse forte e, una volta calma, lo lasciò andare e corse dai fratelli.

Si mise vicino a Jack, che nel sonno la strinse a se, addormentandosi più serena, anche se dentro aveva ancora un filo di agitazione e le sensazioni provate in quei due giorni non erano svanite.

Anche Luke fece lo stesso e il piccolo gruppo dormì sonni tranquilli.

*************

Il mattino seguente, per non dare nell'occhio, Evelyn si vestì con gli abiti che le aveva dato la signorina Betty.

Era bello poter tornare ad indossare abiti civili e non la divisa carceraria a strisce, che la faceva assomigliare ad un ape.

Luke era andato via, ma aveva lasciato un biglietto in cui specificava che tornava subito.

Si fidava a tal punto di lasciarli soli?

Che coraggio.

Lei di certo non scappava ma non poteva dire lo stesso di Joe e i fratelli.

Aveva lasciato solo Jolly Jumper.

Evelyn lo accarezzò “Buongiorno vecchio Jolly” gli diede l'acqua e da mangiare, suscitando l'approvazione del cavallo.

-E' sempre bello ricevere attenzioni-

Poi si avvicinò a Jack e lo svegliò con un tenero bacio sulla guancia.

Jack mugugnò.

“Sveglia dormiglione”

“Cinque minuti Mamma” brontolò

“Se fossi la mamma, a quest'ora ti avrei scaraventato fuori dalla finestra” ridacchiò.

Jack aprì finalmente gli occhi, mettendo a fuoco Evelyn.

“E' difficile capire chi ti sveglia quando non sono le guardie”

Evelyn si mise accanto a lui “Io sono la peggior guardia”

“Ne dubito” si stiracchiò, emettendo un sonoro crack con la schiena “mi sento vecchio”

“Smettila” gli diede una piccola spallata leggera “comunque buongiorno”

“Buongiorno Evelyn” si diedero un piccolo bacio e si alzarono.

“Dov'è Lucky luke?”

“Adesso torna, siamo sorvegliati dal vecchio Jolly”

Jack scosse la testa.

Non aveva intenzione di scappare, ma un cavallo che sorveglia dei pericolosi detenuti criminali era quasi una barzelletta.

Il pensiero durò poco, Luke stava tornando e aveva in mano due sacchetti.

Gli altri fratelli si svegliarono poco a poco.

Averell aveva già fame.

“Buongiorno Dalton” salutò Luke “avete dormito bene?”

I fratelli emisero sbadigli e brontolii.

“Buona colazione, servitevi pure” lanciò uno dei sacchetti a Joe, che lo prese finendo steso a terra.

Si rialzò ringhiando di rabbia

“Quel cowboy me la pagherà!”

“Suvvia Joe” intervenne William “ci ha portato la colazione a letto dopotutto, quando ci ricapiterà?”

Joe ringhiò nuovamente e si servì, passando poi tutto agli altri.

Luke osservava il gruppo che si rifocillava.

Una bella famigliola...in fondo.

Si avvicinò ad Evelyn e le porse l'altro sacchetto, più spesso e più alto.

“Questo è per te” disse “non sarà nel tuo stile ma, credimi, ne avrai bisogno e ti consiglio di indossarlo”

Evelyn non capì ed osservò il contenuto del sacchetto.

Sgranò gli occhi e la sua espressione passò da interrogativa a disgustata

“Dimmi che non è vero...”

Anche i fratelli osservarono.

Dentro c'era un vestito color azzurro cielo, con pizzi e merletti sul collo, sulle maniche e sul fondo della gonna.

“Invece si”

“Ehi!” si intromise Joe “come osi regalare certe cose a nostra sorella!?”

“Sto solo cercando di non farla finire nei guai Joe, vedi di stare calmo” rispose con la solita ria spensierata e tranquilla.

“Nostra sorella è libera di scegliere quello che vuole! Tu non puoi...”

“JOE!” lo zittì Evelyn “smettila”

“Ma..Ma io..”

“Joe ti prego...” scosse la testa “no...” poi guardò Luke e salì sul carretto a cambiarsi.

Luke si mise accanto a Jolly Jumper e i gli altri fratelli si allontanarono da Joe, chi per rabbia chi per fame e chi per espletare i bisogni primari.

Joe sbuffò e salì sul carretto, incurante di Evelyn.

“Che stai facendo!?” esclamò la ragazza coprendosi al volo “esci subito!”

“No!” rispose Joe “ma se ti fa piacere mi volto” e si voltò, sentendosi umiliato.

Evelyn si vestì al volo.

Nessuno dei due osò fiatare.

Dopo un lungo sospiro, fu lei a prendere parola.

“Ti andrebbe...di farmi la tua super acconciatura come quando ero piccola?”

Joe rimase immobile.

Erano anni che Evelyn non gli chiedeva una cosa simile


Joe!” la bambina tirò Joe per la manica

Che vuoi!?” rispose bruscamente

Joe fammi i capelli”

Joe sbuffò “No”

Ti prego” la piccola Evelyn gli fece gli occhi dolci “ti prego...fratellone...ti prego”

E va bene!” esclamò “basta che la pianti”

Siii”

Per una volta che Mamma Dalton, mesi prima, era dovuta uscire di corsa e aveva affidato a Joe il compito di vestire e pettinare Evelyn, la marmocchia non si era più staccata.

Non era esperto di acconciature femminili, sapeva intrecciare le corde per le evasioni e così le aveva fatto, per l'appunto, due semplici trecce.

Sei unico Joe!” e lo strinse.


Evelyn si voltò, dandogli le spalle.

Prese tre ciocche ed iniziò a farsi la prima treccia, Joe le avrebbe fatto la seconda.

“Stai bene vestita così” cercò di rompere il ghiaccio Joe.

In effetti Evelyn stava divinamente con quel vestito, anche se lei era poco convinta.

Amava gli abiti maschili e comodi per evasioni e rapine.

Degna Dalton

“Grazie”

“Senti...stavo pensando...che ne diresti se...”

“Joe” lo fermò lei “se stai cercando di dimenticare l'accaduto, sappi che non sarà così semplice...io non ci riesco”

L'avevano fatta grossa.

Joe riflettè

“Beh...allora non ne parliamo” concluse la treccia “non ne voglio più sapere” e scese dal carretto, incamminandosi nel verde per sgranchirsi le gambe.

Evelyn sospirò.

Sarebbe stata dura se veniva affidata ai fratelli.

Si guardò la treccia, perfetta come sempre.

Sorrise a malapena e si lasciò sfuggire un sussurro

“Sei unico Joe”



ATTENZIONE!!!

1) No, non manca un capitolo, intendo lasciare a voi libera immaginazione

2) Se i miei calcoli sono esatti...il prossimo capitolo è l'ultimo, perciò...mi auguro di avervi appassionato o avervi ispirato.

  
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