Posso affermare con eccentrica semplicità che la palestra è il luogo in cui puoi essere un bimbo, mantenendo la parvenza di un adulto sano e sportivo. Ho pensato da dove poter iniziare a rendervi partecipi della mia vita e penso che iniziare dal lato sentimentale sia il modo migliore di rivolgermi a voi come cari amici. Dovete sapere che sono un tipo molto solitario, ovvero se un'amica mi chiede di vederci non oppongo resistenza e posso anche divertirmi, ma queste proposte allettanti non capitano spesso. La mia routine consiste nel trascorrere le serate a leggere o a guardare qualcosa di divertente in tv (che non vedo prima delle 20) ed aggiungo a mia colpa che resto sveglia massimo fino alle 23/23:30, perchè anche se la mattina non ho impegni, mi piace l'idea di svegliarmi e pianificare qualcosa da fare. La mattina la dedico a seguire corsi online, svolgere qualche commissione e imparare qualche parola in diverse lingue straniere. In un periodo simile a questo, imparai il linguaggio dei segni e l'alfabeto enochiano (il così detto alfabeto degli angeli). Adesso che mi avete più o meno inquadrata (spero che non sia un quadro troppo disastroso), potrete certamente capire che il lato sentimentale ha faticato ad emergere nella mia vita e quando è arrivato, mi è letteralmente esploso in faccia.
Il mio primo "amore" lo incontrai in biblioteca, non una biblioteca qualsiasi, ma quella della mia amata ragione di vita, l'università. Sì, confermo quello che state pensando....ho iniziato abbastanza tardi a preoccuparmi di quel lato che era rimasto allo stato adolescenziale. Vi dico solo che finì in meno di un mese, mi lasciò lui e il motivo era i 30 km che ci separavano. Storia triste e per non umiliarmi ulteriormente non vi dirò quanti atteggiamenti strani vi erano nell'allora mio 30enne boyfriend, non scelto per posizione (fuoricorso a psicologia....senza lavoro...senza auto ecc. ecc.), nè per prestanza fisica (era alto quanto me e magrolino). Allora voi direte, scelto per cosa?.....ecco non lo so. Pensavo fosse intelligente ed emancipato, ma non lo era. M'interrompo qui, perchè non ha senso neanche per me. Amici miei, dicono che l'amore è cieco, il mio era in coma vegetativo.
Se mi aveste conosciuta all'epoca, forse mi avreste schiaffeggiata e mi avreste chiesto di ragionare e di usare il cervello che pensavate avessi ed io forse mi sarei "salvata". Forse posso dare la colpa al fato, al pensiero confortante che quello che accade era scritto e non dipende dalle nostre azioni. L'unica scusa che sembra reale anche a me è che quando si vuole che qualcuno ci ami, passiamo sopra a molte cose, alcune importanti ed altre meno.