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Autore: Danmel_Faust_Machieri    08/03/2017    0 recensioni
Sword Art Online e i Souls Game: questa serie vuole provare a coniugare queste due componenti.
Io e il mio coinquilino abbiamo seguito Sword Art Online affascinati dall'idea su cui è stato costruito: l'essere intrappolati in un gioco. Purtroppo siamo rimasti delusi dalle potenzialità inespresse di questo anime. Essendo anche due Souls Player recentemente ci è venuta un'idea: un mondo simile a quello di SAO con un universo narrativo come un Souls. Ci è sembrato qualcosa di interessante: abbiamo creato i personaggi, studiato le meccaniche di gioco e la lore. Naturalmente ci saranno citazionismi più o meno espliciti e ci auguriamo che possa essere un'idea di vostro gradimento.
Naturalmente ci teniamo alla vostra opinione quindi non fate i timidi e fate sentire la vostra voce :)
Siamo Danmel_Faust_Machieri e Djanni e vi auguriamo buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i giocatori seduti intorno al tavolo erano rimasti a bocca spalancata e, anche se avessero voluto richiuderla, non ce l'avrebbero mai fatta. Fissavano Nicolò con gli occhi sbarrati e lucidi come si guarda la realtà di un sogno. Alcuni si alzarono in piedi ribaltando le sedie nell'enfasi mentre altri sorrisero felici.
Nicolò si fece avanti verso il tavolo seguito da Riccardo ed iniziò a dire "Scusate se vi ho fatto preoccupare in questi mesi" con un leggero inchino tipico del suo scusarsi.
Camilla si alzò in piedi e si diresse verso di lui e gli tirò un leggerissimo schiaffo "Non fare mai più una cosa del genere" e lo abbracciò in modo fraterno.
"Beh almeno abbiamo scoperto che hai un po' di spirito di leadership" rise lui.
Per qualche secondo ci furono una serie interminabile di saluti, baci, abbracci e simili poi, quando quell'euforia fu leggermente scemata, finché i ragazzi non invitarono Nicolò e Riccardo a sedersi con loro.
Il bardo subito declinò l'invito e disse "A dire il vero è meglio che voi seguiate me e Symon"
"In che senso?" domandò Camilla confusa.
"Vedete" iniziò a spiegare Nicolò "Zarathustra è venuto a conoscenza della sconfitta del boss del quarantottesimo piano e probabilmente andrà alla sede della nostra gilda ma, non trovando nessuno, subito verranno qui ed è meglio non farvi trovare in compagnia mia e di un evaso del calibro di Feril"
"Grazie per la considerazione" sorrise il barbaro alzandosi in piedi e avvicinandosi al rivale che qualche giorno prima l'aveva liberato.
"Orpheus non ha tutti i torti…" rifletté Salazar "Ma dove andiamo? e soprattutto come facciamo a passare inosservati? Zarathustra da dopo la fuga di Feril ha formato delle pattuglie che perlustrano le aree di maggiore interesse dei vari piani compresi i portali per il teletrasporto"
"Lo so" sorrise Nicolò "Perciò, se volete seguirmi, sarò lieto di mostrarvi la via sicura" così dicendo si avvicinò allo specchio da cui, poco prima, lui e l'amico chierico erano misteriosamente apparsi; subito il ragazzo si lanciò all'interno dello specchio svanendo. Feril e Riccardo subito lo imitarono (erano gli unici ad avere già sperimentato quella metodologia di teletrasporto) per poi essere seguiti timidamente da tutti gli altri.
Quando i giocatori riaprirono gli occhi, chiusi per paura di schiantarsi contro lo specchio, si ritrovarono all'interno della biblioteca/mausoleo sede dell'Orchestra.
"Che diavolo di posto è mai questo?" domandò Tempesta guardandosi intorno.
"Ho chiesto a Kubasa di preparare tutto per la riunione, ormai è meglio scoprire tutte le carte in nostro possesso" disse Nicolò prendendo posto intorno ad un grande tavolo circolare che occupava il centro dell'immensa biblioteca.

Tutti i giocatori si erano seduti alla grande tavolata e a loro si era aggiunto un Kubasa che attirava l'attenzione di tutti.
"Ma chi è quell'NPC?" domandò finalmente Exodius dando così voce alla muta domanda che tutti trattenevano nella propria testa.
"Lui è Kubasa" rispose Riccardo "In realtà non è un vero e proprio NPC; "imprigionato" in lui si trova un vero e proprio giocatore che però si deve attenere a certi limiti da NPC"
"Esattamente" disse Kubasa annuendo "È un piacere conoscere la "Seconda linea" " concluse sorridendo.
"E come farebbe a conoscerci?" domandò Kralen incuriosito dalle parole appena proferite.
"Beh… I ragazzi della gilda Vitriol hanno trovato il posto molto tempo fa e sono rimasti qui molte volte…" iniziò a spiegare cercando nel mentre il consenso negli occhi di Camilla e degli altri "Quando Mineritt ha avuto l'idea di fondare la "Seconda linea" io mi trovavo accanto a lei"
"E come mai non avete mai detto a nessuno di questo luogo?" chiese poi Orias rivolgendosi direttamente al bardo.
"Avremo modo di spiegare tutto questo a tempo debito però, ora come ora, vorremmo offrirvi la possibilità di entrare nella covenant dell'Orchestra"
Nicolò subito cercò gli occhi dei suoi amici e trovò in essi il consenso a quell'offerta poi si mise a guardare gli altri giocatori radunati intorno al tavolo; si guardavano tra loro, valutavano le possibili implicazioni di quella scelta, si rigiravano i pollici nel tentativo di prendere tempo ma alla fine tutti accettarono. Kubasa allora fece apparire il prompt dell'offerta e così l'Orchestra si palio in maniera considerevole.
"Molto bene… A questo punto dobbiamo iniziare a discutere di un po' di cose" sorrise NIcolò.
"Del tipo:" esordì Lorenzo "Come ha fatto Symon a riprendersi così in fretta?"
Riccardo si sistemò un attimo sulla sedia e rispose "Il merito va ad Orpheus: fino a pochi minuti fa ero ancora nel letto della clinica e, all'improvviso, dal nulla, è saltato fuori lui. Mi ha dato da bere una pozione argentea e mi sono ripreso sull'istante"
Camilla, insieme a Lesen, sobbalzarono un attimo e la maga disse "Non sarà mica stato…"
"No, no; non preoccupatevi" disse Nicolò aprendo l'inventario "Non era sangue di unicorno… Nei giorni passati ho avuto modo anche di progredire in alcune ricerche tra cui la sintesi di questa pozione" e dicendo questo poggiò sul tavolo un'ampolla di media grandezza contenente il liquido al centro della discussione "È ottenuta con bacche di miziale, petali di kresia e occhi di rana viola"
"Bacche di miziale e occhi di rana viola?" ripeté turbata Arcoas mentre il ufo falco beccava il tavolo "Ma sono due elementi che servono a realizzare un veleno che induce lo status di follia"
Dopo quelle parole preoccupanti tutti guardarono esterrefatti il bardo e lui subito rispose "È vero, infatti, a voler dire il vero, questa pozione è più simile a un veleno che non ad un antidoto; però i petali di kresia impediscono che lo status di follia colpisca il soggetto e, allo stesso tempo, tutti questi ingredienti alleviano e svuotano la mente… Molti dei danni che stiamo subendo all'interno di questo mondo diventano più gravi a causa dello stress a cui è sottoposta la nostra mente nel mondo reale così questo veleno diventa, alle volte, più utile di un antidoto"
Dopo quel discorso Lorenzo e Noah si scambiarono uno sguardo concordando alla teoria del bardo dati i loro precedenti discorsi.
Ci fu qualche secondo di silenzio poi Camilla domandò "Hai detto di aver portato avanti delle ricerche in questo periodo ma com'è stato possibile dal momento che avevi un perpetuo status di follia addosso?"
"Beh… Diciamo che in alcuni casi la follia mi ha aiutato in tali ricerche… come se in alcuni casi mi avesse guidato verso la meta…" rispose lui palesemente confuso dalle sue stesse parole.
"Beh mi sembra più logico di come suona…" disse Lorenzo dopo aver riflettuto per qualche secondo.
"Cosa intendi dire?" domandarono all'unisono Nicolò e Camilla.
"Vedi… Orpheus, anche nel nostro mondo, ha sempre avuto un forte dialogo con la sua follia… È normale che nel momento in cui questa prende il controllo anche lei inizi a dialogare con lui"
"Bah… Mi sembra una cosa surreale" commentò Nicolò riponendo l'ampolla.
"Beh a dispetto di questo gioco è una cosa quasi plausibile…" sospirò Noah.
"E queste ricerche cosa riguardavano?" domandò allora Alessandro.
"Ho continuato le ricerche che ci ha chiesto di sviluppare il generale e ho sistemato un po' gli appunti sulla storia di questo mondo" spiegò Nicolò.
"E ti sei anche messo a difendere le armi di Linton" commentò Orias.
Lui si limitò ad annuire e subito Antigone domandò "Ecco, io ancora non ho capito come hai fatto"
"Beh, l'avete visto poco fa come ha fatto" rispose Feril indicando lo specchio dal quale erano appena comparsi "Grazie agli specchi"
"Gli specchi?" ripeterono quasi tutti in coro.
"Già" sorrise Nicolò "Vedete, durance la boss-fight contro… Linton… Ho trovato gli ultimi due frammenti dello Specchio del'Illusione: in quel momento ho letto i suoi effetti ossia quello di poter vedere attraverso altri specchi che presentassero una determinata runa sul retro e la possibilità di teletrasportarsi di là da quello specchio. Così ho piazzato quegli specchi in diversi luoghi e ho iniziato a tenere d'occhio quello che succedeva"
Tutti annuirono trovando plausibile il racconto del bardo soprattutto per il fatto che l'avevano sperimentato sulla loro stessa pelle.
"Ora però parliamo di cose un pelo più serie…" e così dicendo il ragazzo estrasse dall'inventario un piccolo fascicoletto rilegato "Qui ci sono tutte le informazioni riguardo gli Arconti e i posti in cui si trovano"
"Arconti?" domandò Lesen.
"Già… Durante la boss-fight con Linton abbiamo scoperto che lei collaborava alla progettazione di questo gioco" iniziò a spiegare Lorenzo "A capo del progetto c'erano poi 10 programmatori di cui quattro si opposero ai piani del creatore del gioco. Quei quattro vennero rinchiusi all'interno del gioco ma, grazie ad un loro alleato, lo stesso che ha raccontato a Linton tutto questo, programmarono i loro Nerv-Gear affinché le loro coscienze fossero messe all'interno di quattro esseri antichi e potenti denominati Arconti"
"Linton ha chiesto alla nostra gilda di cercare gli Arconti in modo da poter essere un passo avanti rispetto al creatore di questo gioco di cui, ad oggi, non sappiamo nulla" aggiunse poi Alessandro.
"Effettivamente avevo trovato la cosa strana" osservò Salazar.
"Cosa intendi dire?" domandò Pikeru.
"Quando hanno presentato Last Soul Online all'E3 dell'anno di uscita del gioco non era andato nessuno dei programmatori a presentarlo, nemmeno l'ideatore del gioco si era fatto vivo e nessuno aveva capito il perché di questa cosa…"
"Ora invece queste azioni sembrano le più logiche del mondo" sbuffò Orias.
"Per il resto voi avete scoperto altro rispetto alla lore di questo mondo?" domandò Nicolò.
"Beh abbiamo rincontrato vecchi nomi…" si limitò a dire Camilla.
In quel momento Noah estrasse dall'inventario un paio di fascicoletti "Anche a me piace prendere appunti caro Orpheus" rise poi.
"Meraviglioso!" sorrise Nicolò "Non potevo aspettarmi di meglio!"
"Dunque…" Noah passò i fascicoletti a Lesen e Kralen "Voi siete gli altri docenti no? Leggete voi dunque"
"Ma io in realtà non insegno" sbuffò Kralen.
"Ma collabori con la scuola e con la sapienza, quindi leggi" ribatté sagacemente il bardo.
"Uff…" sbuffò il ragazzo di nuovo "Allora… Questo fascicoletto raccoglie le varie informazioni riguardanti Lamel… Vediamo un po'…"
I ragazzi procedettero così per qualche ora, ebbero modo di discutere di Lamel, Amon, Cadmo, Cadil, Antras e di tutti quei nomi che continuavano a vorticare in quel mondo. Ripresero le loro storie, i punti in cui li avevano incontrati; studiarono le descrizioni di tutti gli oggetti che li riguardavano, armi, armature e tutto il resto. Fu un ripetersi di cose vecchie, un ritornare sui passi alla ricerca di qualcosa di più profondo, alla ricerca di una realtà nascosta lì da qualche parte sparpagliata tra i fogli e le parole.
"Si sta facendo tardi…" sospirò Antigone guardando l'ora sul suo menu "Sarà meglio separarci per il momento… Zarathustra potrebbe farsi troppe domande…"
"Antigone ha ragione" sorrise Lorenzo sgranchiendosi un poi "È meglio dividerci prima di destare troppi sospetti"
I ragazzi iniziarono tutti ad alzarsi dalle sedie ma si fermarono quando Orias domandò ad Orpheus "Come abbiamo intenzione d'andare avanti d'ora in poi?"
"Ho pensato ad una cosa…" iniziò a dire lui "Io e il resto della gilda Vitriol andremo alla ricerca dei quattro Arconti, ho già localizzato le aree in cui si trovano gli accessi ai loro mondi e quindi non dovremmo impiegarci troppo tempo; chiedo invece a voi di andare avanti, di provare ad eliminati i prossimi boss… Non ho molta fiducia in Zarathustra… Questo è evidente ma potrete trovare lungo la strada altre persone pronte a supportarci! Scommetto su di voi!"
"Mpfui…" mugugnò il barbaro ridacchiando "Quindi noi  dobbiamo fare il lavoro sporco eh?"
Nicolò rispose semplicemente ridendo poi, mentre tutti se ne andavano attraverso lo specchio da cui erano arrivati Nicolò trattenne per manica Feril "Li affido a te" si limitò a dire.
"Non preoccuparti… L'unico con cui ce l'ho sei tu, mica loro" rise prima di sparire.
Nicolò si voltò verso i componenti della Vitriol che erano rimasti lì, vicino a lui, li guardò negli occhi uno ad uno rivivendo tutto quello che era stato, tutta la paura che potevano aver provato quando lui non c'era, quando era rinchiuso dietro a quella maschera.
"Scusatemi per tutto" disse lui con un filo di voce.
I ragazzi lo guardarono a loro volta e lo videro come l'avevano sempre visto, come quell'eroe tragico che cade senza chinare il capo, videro che quell'oscurità l'aveva aiutato come sempre aveva fatto la solitudine, il suo riflettere, quelle parole nere che regnavano nella sua stanza e nella sua mente, la sua oscurità. Nessuno sapeva cosa dire, le parole non sarebbero mai bastate, nessuna. In quel momento, solo colui che conosceva le parole come Nicolò poteva rispondere senza uccidere quell'attimo, perciò Lorenzo si fece scrocchiare le nocche e disse sorridendo "Basta con queste scuse, l'importante è che tu ci sia! Ora prepariamoci a ripartire!"
   
 
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