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Autore: Freez shad    09/03/2017    5 recensioni
Come un semplice telefono, un ricatto e il rischio di morire possa consolidare un'inaspettata amicizia.
Dopo appena una settimana dall'esito delle prove, Nick dovrà fare ritorno a Bunny Burrow dove affronterà nuovi guai.....a causa del solito Stu Hopps.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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Nonostante quella sua natura che lo aveva sempre portato a nascondere dietro un muro di sicurezza e indifferenza tutto ciò che di più onesto provasse durante i vari momenti della sua vita, compresi in quelli che di monotona normalità non ne avevano neppure le sembianze, vi erano però occasioni in cui, tramite alcuni semplici messaggi del corpo, a Nick questo teatrale atteggiamento risultava quantomai impossibile da sostenere.
Uno di questi stava appunto avvenendo in quel preciso momento, dove ben pochi altri stati d'animo potevano caratterizzare quell'improvvisa immobilità fisica, quegli occhi sgranati all'eccesso che davano al suo volto un'espressione di puro shock e l'inconsueto mutismo, quanto il “semplice” panico; cosa che sarebbe dovuto risultargli assai estranea, o almeno di difficile comprensione, considerando la primitiva natura predatoria di cui la sua specie faceva parte e che di conseguenza non avrebbe dovuto provare.
Ma il suo cervello, al momento in stand-by e prossimo alla modalità di riavvio, non sembrava rispondere positivamente alla propria richiesta di lucidità e ragionevolezza che lo avrebbe richiamato ad un atteggiamento più dignitoso; tuttavia questa mancanza sarebbe potuta tranquillamente passare in secondo piano se si fosse accorto del divertente spettacolo che, oltre a proteggerlo dall'essere scoperto in quella che la volpe considerava vulnerabilità, sfortunatamente stava ignorando nonostante stesse avvenendo affianco a lui.
Ciò che rendeva imperdibile tale scena era il suo soggetto; lo stesso che al momento era intento a guidare il proprio fantomatico furgoncino azzurro; lo stesso che aveva in volto uno sguardo più sconvolto e impaurito di quello della volpe, data la leporide ed emotiva specie a cui apparteneva; e che infine, ma non per importanza dato l'immenso valore che aveva, portava l'improbabile nome di Stu Hopps.
Comunque, per quanto potesse risultare comico, questo non eludeva la volpe dal provare un certo risentimento nei suoi confronti, dato che la causa di quella loro reazione era da ricercarsi proprio in quel maturo coniglio con cui aveva da poco passato un'insolita quanto spiacevole disavventura.





Tutto aveva avuto inizio quel tardo pomeriggio quando Nick, appena una settimana dopo il lieto esito delle fantomatiche prove, dovette far ritorno a Bunny Burrow per recuperare il prezioso telefonino che Stu si era “dimenticato” di restituirgli alla partenza e “offerto” di conservare fino al loro prossimo incontro; di per sé tale oggetto non aveva un rilevante valore economico, in quanto lui stesso avrebbe preferito comprarne uno nuovo piuttosto che doverlo reperire da un mammifero di cui non nutriva una grande nostalgia e che oltretutto gli aveva impedito di trascorrere quel pomeriggio con la sua carotina, ma sapere della possibilità che quest'ultimo potesse controllarne il contenuto, magari scovando alcuni messaggi parecchio privati o foto che lo ritraevano in intima compagnia di Judy, lo aveva motivato nel prendere tale decisione.
Quello di cui però non si aspettava, benché vi avesse fantasticato parecchio durante il viaggio, era il tipo di richiesta che il leporide avrebbe mosso; una volta giunto in stazione la volpe non fece neppure in tempo a rintracciare il coniglio interessato, mimetizzato in mezzo alle varie centinaia già presenti, quando fu afferrato e strattonato dallo stesso Stu, che lo introdusse in tutta fretta sul proprio mezzo, per poi partire spedito verso una località per Nick del tutto ignara.
Fu solo verso la metà del percorso, quando ormai il sole era prossimo al tramonto, che il coniglio si decise a spiegare il motivo di tale comportamento; gli parlò di una certa donnola, dal curioso nome di Tom Fair, con cui era solito incontrarsi ogni settimana per giocare a carte e che non era mai riuscito a superare perché, a detta dello stesso, oltre ad essere di per sé fortunato aveva anche la pessima abilità dell'ottimo baro, cosa che gli faceva ulteriormente pesare con frecciatine provocatorie, ultimando la sua spiegazione con la richiesta di aiutarlo a vincere ripagando l'avversario con la sua stessa moneta.
Ciò lo infastidì parecchio in quanto, seppur mascherando il disdegno con uno dei suoi soliti ghigni beffardi, con quelle parole Stu stava dando per scontato che, come volpe, fosse naturalmente capace di ricambiare equamente l'imbroglio della donnola, se non addirittura in misura assai maggiore, rivelando il persistere di simili concetti errati sulla sua persona nonostante quello che da poco aveva passato e dimostrato.
Questo però non voleva dire che Nick non ne fosse capace, considerando che lui stesso aveva messo appunto diversi sistemi innovativi per un tale scopo e che varie volte aveva usato in gioventù per “guadagnarsi” l'onesto pane quotidiano, ma non aveva comunque intenzione di soddisfare in maniera così poco convenzionale quel testardo leporide.
Purtroppo quel suo rifiuto dovette presto cambiare in una risposta affermativa allorché il coniglio, con fare superiore e dandosi teatralmente alcune pacche sul taschino addominale della propria blusa, gli rivelò dove si trovasse il ricercato cellulare e allo stesso tempo avvertendolo a cosa avrebbe rinunciato col suo rifiuto.







Una volta giunti a destinazione la volpe si meravigliò dei modi gentili e pacati con cui li aveva accolti la donnola, in special modo nei suoi confronti in quanto forestiero, non riscontrando affatto quel caratteristico comportamento strafottente che il più delle volte avevano quei giocatori troppo abituati a vincere; si era persino scomodato più del dovuto per farlo sentire a suo agio, trattandolo come un amico di vecchia data, per niente estraneo.
Fu quindi naturale il dubbio che li si formò ricordando la descrizione fattagli da Stu che dipingeva quell'individuo in una maniera tanto opposta; si dovette per l'ennesima volta ricredere quando, dopo qualche partita vinta dallo stesso Tom, questo iniziò a rivolgersi loro con fare particolarmente superbo e istigatore che ben presto fece andare su tutte le furie Stu. 
Sebbene in una misura assai più controllata, persino Nick incominciò a provare un certo fastidio; quello di cui però la volpe dovette riconoscere, smentendo silenziosamente il coniglio, era la bravura e l'abilità della donnola che, una mano dopo l'altra, li stava effettivamente surclassando senza minimamente utilizzare alcuno di quegli imbrogli di cui si era mentalmente preparato a vanificare.
Malgrado la sua persistente riluttanza, accresciuta dopo quell'ultima scoperta, la volpe dovette comunque mantenere quanto aveva promesso a Stu, con una maestria di cui pochi erano a conoscenza, permettendogli prima di recuperare lo svantaggio, poi di distaccare l'avversario fino alla sua ovvia resa. 





Gli avvenimenti che ne seguirono furono talmente rapidi da rendergli impossibile fare qualunque cosa per prevederli o impedirne l'adempimento: Inizialmente Stu, mosso da un'immeritata gioia, incominciò a deridere la donnola in un modo persino più pietoso di quanto quest'ultima avesse fatto con loro in precedenza;
Di conseguenza gli animi dei due si scaldarono tanto che portarono il coniglio, in un moto impulsivo e di cui la volpe, fino a quel momento messa in disparte a sgranocchiare degli snack e a godersi la scena, proprio non si aspettava, a rivelare i sospetti che nutriva e dell'imbroglio architettato per ripagare quanto, in fin dei conti, non era mai avvenuto;
Scoperto l'inganno Tom si diresse rapidamente in direzione di un'altra stanza dal quale poi ne uscì, con un fare tanto minaccioso da spaventare entrambi, imbracciando una spingarda caricata a sale;
Dopo un breve “magnanimo” conto alla rovescia, che permise a lui e a Stu di raggiungere il furgone, la donnola incominciò ad inveire e a spararli contro provocando, a parte un forte spavento, alcuni notevoli graffi lungo i fianchi del mezzo e alla targa posteriore insieme alla frantumazione dello specchietto retrovisore dell'abitacolo, fin troppo vicino alle loro teste.






A seguito di questo era quindi comprensibile il motivo che aveva spinto Nick, ormai del tutto ripreso, ad evitare di interrompere quel silenzio in quanto era fermamente sicuro che, se proprio lo avesse fatto, le sue prime parole non sarebbero state molto piacevoli.
Ma se la volpe vedeva in quel precario equilibrio la possibilità di evitare un qualsiasi scontro e discussione, dello stesso parere non fu però Stu che vi aveva giustamente percepito una pesante aria di ostilità nei suoi confronti e che provò con un certo impaccio ad alleggerire,
<< Allora,.....Nick.....è stata una bella partita, non trova? >> domandò titubante, senza ottenere però alcuna risposta << Sì, forse un po' movimentata e piena di emozioni, ma pur sempre interessante! >> continuò lanciando una rapida occhiata al suo muto interlocutore, apparentemente disinteressato e con lo sguardo rivolto al paesaggio oltre il proprio finestrino << Lei cosa ne pensa? >>,
<< Vuole saperlo davvero? Ne è proprio sicuro? >> fece affabilmente la volpe, voltandosi lentamente e con assoluta calma, guardando di sottecchi il coniglio << Ebbene.....penso che questa sia la prima volta in assoluto, sia nella vita che da quando sono diventato poliziotto, che rischio la vita per una stupida partita a carte >>,
<< Già, roba da non credere! Non me lo sarei aspettato neanche io da lui, ma perché agitarsi così solo per aver perso qualche partita a carte, mi chiedo io! >>,
<< Giusto, in fondo lo avevamo onestamente imbrogliato appena una cinquantina di volte...perché mai arrabbiarsi? >> gli fece eco la volpe, non velando il chiaro sarcasmo delle sue parole,
<< Le ricordo che, se non si fosse messo nuovamente a barare, noi.....lei avrebbe dovuto.... >>,
<< Aspetti, prima vorrei confidarle un piccolo segreto, ma mi raccomando presti attenzione >> lo interruppe teatralmente, avvicinandosi con ghigno sornione all'orecchio di Stu, che tese l'orecchio con fare sinceramente interessato, per sussurrargli poche semplici parole << La donnola non ha mai barato, sa questo cosa significa? >>,
<< Cosa?....Vorrebbe forse dire che io....non si permetta di fare queste sciocche insinuazioni, lei non lo sa ma a quei tempi.... >> incominciò il coniglio, con un impeto fin troppo eccessivo per un argomento di così opinabile importanza. 
In realtà questa era proprio la reazione che Nick sperava di provocare in quel testardo leporide; il solo vederlo accalorarsi per spiegare quella che per lui era un'importantissima verità, accompagnando le parole con ridicole gesticolazioni e stravaganti espressione di stizza, era già di per sé una ricompensa più che soddisfacente per l'inconsueto servizio reso,
<< Si calmi Stu, e prenda un po' d'aria o non riuscirà a finire il suo interessante ragionamento.......oltre al futile motivo che, se dovesse svenire per mancanza d'ossigeno mentre è alla guida, potremo rischiare di non tornare a casa senza qualche osso rotto >> puntualizzò divertita la volpe, notando come il volto del coniglio stesse incominciando ad assumere un colorito sempre più violaceo,
<< Grazie.....e comunque......spero vivamente di essere stato chiaro! >> fu l'ansimante risposta,
<< Trasparente! Le posso assicurare che non ho perso neppure una sillaba del suo delizioso “convegno” anzi, nemmeno il sindaco era mai riuscito a tenermi tanto sveglio con i suoi discorsi quanto invece ha fatto lei >> concluse emettendo un sonoro sbadiglio, di cui però Stu non sembrava averne percepito l'abbondante carica d'ironia,
<< Davvero? Bè, allora potrei anche provare a imitare l'esempio di mia figlia e cercare di diventare il primo sindaco coniglio della storia, magari candidandomi alle prossime elezioni. Cosa ne dice, avrei qualche possibilità? >>,
<< Prima di risponderle vorrei sapere una cosa molto importante.....quanto è conosciuto a Bunny Burrow e in quanti la hanno in simpatia e sa che voterebbero per lei? >> domandò a sua volta Nick, dopo un attimo di riflessione, estremamente serio,
<< Praticamente tutti, perché? >>,
<< Allora è il caso di comunicare a Lionheart di ordinare una poltrona e scrivania più piccola da mettere in ufficio al posto della sua>> fu l'esilarante risposta che scatenò le risa del coniglio.






Dopo quell'amichevole scambio di battute, che permise a Nick di ritrovare una certa tranquillità nonostante non ne avesse fino a quel momento denotato una vera mancanza, fu nuovamente Stu a riprendere la parola,
<< A proposito, che faccia ha fatto Judy quando glielo ha presentato? >>,
<< Presentato? Non capisco di cosa stia parlando! >> fece di rimando stupita la volpe, avendo però capito a cosa alludesse il coniglio,
<< Sul serio? Quindi a quale anello si riferiva mia figlia nel messaggio che le ha inviato ieri? >>,
<< E lei come.... >> ma la volpe non riuscì neppure a concludere che, come risposta alla sua domanda, un sorridente Stu gli porse il prezioso telefono rivelando da dove aveva attinto tale informazione; in effetti era alquanto logica come soluzione dato che non mai detto alla propria partner l'insignificante dettaglio riguardante l'ubicazione del suo telefono << Lo sa che potrei denunciarla per violazione della privacy, vero? >>,
<< Mi spiace, ma è stato più forte di me! >> confessò il leporide prima di arrestare la sua marcia ad uno stop e, voltandosi in direzione della volpe, mettergli una zampa sulla spalla << E comunque credo proprio di aver fatto bene, non mi sarei perdonato se non fossi stato il primo a farle le mie congratulazioni >>.
A quella risposta, Nick realizzò per certo che doveva trattarsi della giornata degli avvenimenti inconsueti in quanto non seppe seriamente che dire; non era certo un tipo da sentimentalismi o che si lasciasse facilmente andare alle emozioni e fu per questo che, benché dovette lottare con tutto sé stesso per trattenere ciò che in realtà volesse fare, si accontentò di elargire il suo solito sorriso sornione e ringraziarlo porgendogli la propria zampa,
<< E quella cos'è? La smetta di fare così, tanto lo vedo benissimo che ne è contento, cosa crede? >> lo rimbeccò il coniglio, per poi riprendere la marcia << Piuttosto dobbiamo festeggiare finché è ancora libero e fortunatamente conosco un posticino che.... >>,
<< La ringrazio, ma non sono il mammifero adatto a queste cose >> lo interruppe la volpe << E poi preferirei tornare in stazione e prendere l'ultimo treno per Zootropolis. Domani devo rientrare al lavoro e vorrei arrivare con un forte anticipo >>,
<< Ottimo, si vede che la compagnia di mia figlia le sta facendo bene! >> concluse il coniglio accellerando la marcia.







Anche se preferì non correggerlo, data la bella figura che ne aveva ricavato, il motivo della sua scelta era ben diverso da quello dedotto da Stu; in realtà aveva a che vedere con un proposito, fatto al suo primo rientro in città, che si era ripromesso di adempiere il prima possibile.
Il giorno prima infatti, una volta terminato il lavoro e accompagnato dalla contrariata e sempre-presente coniglietta, Nick aveva ostinatamente pedinato il bufalo fotografandolo, alla stregua di un paparazzo, nei vari momenti in cui era in compagnia dell'affascinante Chanet; si erano parecchio divertiti nello scoprire i locali che il loro capitano riteneva romantici, come per esempio l'abituale palestra dove lo videro per la prima volta più concentrato sulle graziose forme della sua compagna che sui pesi, per poi venire stravolto, in tutti i sensi, da un concetto estremamente diverso dal suo, come il ritrovarsi nella discoteca in cui si erano incontrati la prima volta e scatenarsi in quei balli che, fino a qualche giorno prima, semplicemente non gli sarebbero interessati conoscere.
Già se lo poteva immaginare mentre, schiumante di rabbia, passava in rassegna ovunque, in special modo in quell'arena dove Nick avrebbe dato il peggio di sé, per trovare e strappare i numerosi e grandi poster che lo ritraevano in un atteggiamento così poco virile e alla continua ricerca di chissà quali prove per incriminare il colpevole....sapendo che avrebbe comunque mantenuto per ovvietà un'occhio attento su di lui.










Una volta giunti in stazione i due si salutarono con la solita formale stretta di mano, ma questa volta rafforzata da una seconda che li univa in una maniera ancora maggiore,
<< Faccia un buon rientro e avverta quando arriva, ma soprattutto.....ancora auguri! >>,
<< Grazie Stu, e questa volta sarò io ad invitarla a venirmi a trovare.......uno dei prossimi giorni,.......ma mi raccomando non porti tutti. Non vorrei finire di nuovo agglomerato in una soffice palla di pelo >> e fu al termine di questo divertente commento che la volpe, ubbidendo all'ultima lenta chiamata, salì sul treno che infine partì alla volta di Zootropolis << A proposito Stu, le voglio dare un ultimo consiglio >> urlò improvvisamente la volpe, affacciandosi da un dei finestrini del vagone, in direzione dei coniglio,
<< Quale sarebbe? >>,
<< Impari a giocare a carte! >>.









N.d.A.
Salve a tutti!
Come avevo promesso a qualcuno (ormai da parecchio in verità) questa è la terza e ultima parte della mia serie.
Spero che, oltre a piacervi, possa darvi un finale soddisfacente all'intero racconto.
Come sempre ringrazio coloro che mi hanno seguito fin qui (Redferne, Plando, Mizuki, hera85, la giovane Simo-Dowaze e molti altri che mi hanno sostenuto durante questo percorso) e chiunque lascerà una recensione.

 
Arrisentirci alla prossima.
   
 
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