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Autore: Nandy09    09/03/2017    0 recensioni
Questa è una storia che parla di due ragazzi che erano un continuo litigare, un continuo tenersi testa, si distruggevano a vicenda, ma si amavamo, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano due pazzi. Infatti erano pieni di pazzia.
L'eterna lotta tra odio e amore, parole fatte di odio, ma con occhi e anime stracolmi di amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sentivo il suo respiro su di me.

Sentivo il  battito del suo cuore.

Sentivo  il suo profumo.

Sentivo lui accanto a me.

Era una sensazione bellissima, mi sentivo protetta, come se fuori potesse scoppiare la fine del mondo, a me non importava perche stavo li accanto a lui, al caldo, abbracciati ed era bellissimo! Pensai a cosa sarebbe successo, quando i suoi occhi si sarebbero aperti, a se ritorneremo al casino di sempre o almeno qualcosa sia cambiato, decisi di non pensarci, era meglio vivere il momento, mi strinsi di più a lui, e lui mi strinse a se, sorrisi, e mi riaddormentai!



POV ELISA

Ho sempre pensato che svegliarsi accanto alla persona che si ama fosse la cosa più bella del mondo. Ora posso dirlo con certezza, girarti e trovare la persona che più desideri, che più ami, al tuo fianco è una sensazione indescrivibile non si può paragonare a nulla. Sopratutto se questa persona è tremendamente bella, e non riesci a non fissarla.

"Mi stai fissando?" disse con gli occhi ancora chiusi.

"Ma se stai dormendo!" dissi ridendo  per poi  mordere la sua mano che si era avvicinata al mio viso.

"Ehi, non è questo il buon giorno che avevo in mente" disse ridendo, guardandomi negli occhi.

"Che risveglio volevi? Ti ricordo che ti odio." dissi seria per poi ridere.

"Ah se questo è il tuo modo di odiarmi, prego fai pure.."

"Scemo..vieni qua che ti bacio" dissi stringendolo a me, e unendo finalmente le nostre labbra, automaticamente Matteo mi strinse a se ricambiando il bacio con dolcezza.

"Bene hai avuto il tuo jolly" dissi una volta che mi fui staccata dal suo bacio.

"Ma uffa.."

Lo guardai, aveva il broncio.

Non potevo resistergli quando si comportava così, no era troppo.

Mi avvicinai mordendogli il labbro, per poi prendere il suo telefono.

"Ma tutte queste ragazze?" 

" Sei gelosa?"

" Ma , figuati, chi ti pensa"dissi seria

"Oh va bene! "disse ridendo

" Sei coglione."

"E tu una stronza."

" Cretino"

" Vieni qua!" Disse per poi stringermi a lui e baciarmi, ama questo nostro rapporto può sembrare assurdo, ma io amo ogni nostra litigata, abbraccio, bacio, schiaffo presa in giro semplicemente amo lui.

POV CLARISSA

Mi rigirai nel letto, ma senti un vuoto accanto a me, mi girai lui non c'era più, mi alzai dal letto, preoccupata non doveva fare sforzi ne tantomeno muoversi così lo chiamai per essere sicura che stesse bene

"Federico?"

"Sto in bagno, vuoi venire a controllare? "disse con tono brusco

"Oh no tranquillo."

Tutto come prima, perché la cosa non mi sorprende? Eppure speravo che qualcosa era cambiato.

Usci, fuori, per andare  a prendere qualcosa, alla macchinetta, presi una merendina, tornai in camera, lui si era riemesso a letto, così mi misi seduta sulla sedia, mangiando

"Quando posso uscire?"

" Non lo so."

" Ma che palle."

"Già."

"Ma stai sempre a mangiare!"

Lo guardai, per la prima volta

"Veramente ieri sera non ho mangiato, e poi che ti frega?" dissi con tono brusco

"Niente."

"Bene"

"Bene"

"Ma fammi capire prima sei gentile, poi stronzo."dissi guardandolo davvero non lo capivo.

"Eh che ci vuoi fare."

Stavo per  dirgli che no era normale un comportamento del genere ma bussarono  alla porta, andai  ad aprire, erano le sue amiche, le guardai, erano bellissime, le feci entrare, per poi andare  fuori, nel frattempo decisi di chiamare Eli, ma non mi rispose, probabilmente era con Matteo ero così felice per lei. Così provai a chiamare mamma gli raccontai di quello che era successo sia ieri che oggi, io e mia mamma non avevamo segreti, anche se a volte mi faceva pentire di dirgli certe cose. Lei sosteneva che gli piacevo, ma non lo voleva ammettere a se stesso, e quindi ora mi ritrattava cosi.

Staccai con mamma, e ritornai in camera, stavano ancora parlando ridendo e scherzando , così mi misi in un'angolo, a leggere il libro, no che non volessi parlare con loro, ma ero ancora arrabbiata dal comportamento di Federico.

"Allora Fede, che si dice?"

" Nulla Alessia, che si deve dire, sto qua dentro, na palla, non vedo l'ora di uscire." disse sorridendo

"Ecco anche perché manchi in discoteca, la sera" disse ridendo

"Oh tranquilla , aspettatemi che torno" disse ridendo

Oh andiamo non potevo assistere a queste conversazioni così demenziali "manchi in discoteca" non ho parole e il cretino che gli da anche corda. Ma nonostante ciò, volevo vedere se chiedevano di me.

"Allora  andiamo, ci sentiamo,stammi bene" disse sorridendo, per poi abbracciarlo

"Certo tranquilla" disse sorridendo ricambiando l'abbraccio

Guardai la ragazza incerta se salutarla o no, feci un cenno con la testa nel momento in cui rivolse la sua attenzione a me, e vidi che mi guardava dalla testa ai piedi per poi ridere, la guardai nuovamente per poi dire a bassa voce 

"Che cavolo ridi?"

Federico se ne accorse infatti mi chiese cosa avessi detto, mi limitai a dire un "niente", ma quando la sua amica uscì, non feci in tempo ad alzarmi che mi venne subito vicino

"Ti sembra il caso?"disse con tono brusco

"Fatto cosa?" dissi guardandolo

"Quello che hai fatto."

"Ovvero? voi ridete di me!"dissi ferita

" Scusa eh ma ti sei vista?"

Quello che forse mi fece più male in quel momento fu la serietà con cui disse quella frase, guardandomi negli occhi, rimasi in silenzio sentendo le lacrime pungermi gli angoli degli occhi, lo aveva rifatto, mi aveva ferita, e colpita nei mie punti deboli, ma non potevo resistere di più così, mi avviai verso la porta.

"Dove vai ora?"

Non so cosa successe nel sentire quelle parole, ma volevo solo fare una cosa, così mi girai verso di lui e gli diedi uno schiaffo pesante

" SEI IMPAZZITA? "disse urlando

"SEI UNO STRONZO. NON PERMETTERTI PIU DI FARE UNA COSA.."dissi urlando a mia volta.

Non riuscì a finire la frase perché, senti il suo corpo che mi stringeva contro il muro, e le sue labbra sulle mie.

   
 
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