Stava ancora pensando a Flint – a come, con tutte le sue remore e i suoi rimorsi, giorni addietro aveva scelto di nuovo lui e non Billy – quando la porta si aprì silenziosamente.
Il capitano apparve come se le sue riflessioni l’avessero evocato.
Flint aveva un sopracciglio spaccato e il viso segnato da nuovi graffi e da un ampio ematoma sullo zigomo destro. Poco male, era sopravvissuto a ben di peggio che a qualche pugno e una sciabolata in faccia, data in maniera così maldestra che non aveva procurato nessun vero danno. Al massimo gli sarebbe rimasta l’ennesima cicatrice.
Silver sentì che i suoi pensieri compivano una virata stretta, ruotando sul perno di quell’ultimo concetto, e si rifiutò di dare loro retta. Non gli mancava altro che di constatare tra sé e sé che al capitano Flint le cicatrici conferivano un certo fascino.