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Autore: GreatLittleDream    09/03/2017    0 recensioni
E se Peeta avesse fatto solo finta di essersi innamorato di Katniss?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che accede nei momenti successivi non mi sembra ancora vero.
Sotto lo sguardo stupito degli altri favoriti Cato si alza da terra, liberandomi.
Mi porge la mano aiutandomi ad alzarmi, rendendomi le idee ancora più confuse.
“Ragazzo innamorato…” dice, rigirandosi un coltello tra le mani per poi lanciarlo verso il centro del campo.
La traiettoria dell’arma compie una leggera curva, ma rimane pur sempre perfetta, colpendo alla schiena un tributo che si stava trascinando verso il limitare del bosco.
“Ricorda…” la voce di Cato mi fa distogliere gli occhi da quell’orrore.
“Un solo e minuscolo segnale di tradimento…” si passa un dito sulla gola “E farai la sua fine.”
Annuisco, per poi deglutire sonoramente.
Dopo la mia entrata nel gruppo, i favoriti iniziano a girare intorno al campo finendo i tributi morenti sull’erba e raccogliendo delle provviste.
Decido di seguirne l’esempio raccogliendo anch’io qualcosa: un coltellaccio, il mio zaino che avevo agguantato prima di essere bloccato dal Cato e del cibo.
Quando finisco, il resto del gruppo ha terminato il lavoro.
Prendiamo la nostra roba e ci inoltriamo nei boschi con Cato ad aprire la strada.
Stavano andando a caccia.
A caccia di essere umani.
Seguire i favoriti è strano.
Ridono e scherzano sui fantasmi dei tributi uccisi, spintonandosi come vecchi amici nonostante, alla fine di tutto, è certo che si massacreranno senza pietà.
C’è una sottile tensione palpabile nell’aria però.
I loro occhi si muovono nella boscaglia, in allerta e guardinghi.
Mi fissano molte volte, famelici, in attesa di un mio sbaglio.
Non ho intenzione di dargli questa soddisfazione, non fino a quando sarà strettamente necessario.
Mentre passiamo sotto un gruppo di abeti mi guardo in giro alla ricerca di Katniss.
Prima dell’inizio degli Hunger Games avevo cercato in ogni modo di far capire alla ragazza di non avvicinarsi alla cornucopia e, con mia grande piacere mi ha ascoltato.
Non c’era nessuna faccia conosciuta nei corpi senza vita rimasti nello spiazzo della cornucopia, ma questo non può farmi credere che sia ancora viva.
Molti tributi sono morti, ma non si sa ancora il numero preciso.
La risposta non tarda molto ad arrivare.
Quando si sente un colpo di cannone ci fermiamo ad ascoltare, in silenzio.
Undici colpi di cannone risuonano nell’aria annunciando la morte dei tributi.
Riprendiamo a camminare, inoltrandoci sempre di più nella boscaglia.
Dopo ore e ore nessuno parla più, i nostri passi sono stanchi, strascicati.
Cato propone una pausa, e tuuti annuiamo sollevati.
Il cielo sta iniziando ad oscurasi, tra poco sarà notte.
Due ragazzi, forse del distretto sue, iniziano a raccogliere dei rametti per accendere il fuoco, mentre gli altri cercano di sistemarsi al meglio sul terreno duro.
Pochi minuti dopo il fuoco scoppietta in mezzo al cerchio di coperte, provviste e persone.
Consumiamo una cena piuttosto abbondante, le provviste che siamo riusciti a recuperare potrebbero bastare a sfamare una famiglia intera per un mese.
Quando ci siamo tutti rifocillati Cato ci spiega il piano: dormiremo fino a notte inoltrata per recuperare le energie perse durante la camminata.
Dopodiché, a notte fonda, quando la maggior parte dei tributi sarà profondamente addormentata, andremo a cercarli per ucciderli; sperando che siano abbastanza idioti da accendere dei fuochi in piena notte, ovviante.
Vengono stabiliti dei turni di guardia: Cato farà il primo,e poi toccherà alla ragazza del secondo distretto.
Alla fine del discorso tutti iniziano a chiacchierare sugli avvenimenti della giornata.
Nonostante la fatica di quelle ore, sembrano ancora pieni di energia, pronti ad uccidere.
Il chiacchiericcio viene interrotto dalle prime note dell’inno.
Numeri e facce si dei caduti si susseguono e con mio sollievo, il viso della ragazza che sto ancora cercando non compare.
Ci addormentiamo tutti intorno alle fiamme delle quali ne rimangono ormai solo le braci.
Il sonno che mi accompagna è molto leggero.
Ogni minimo rumore mi fa sussultare, obbligandomi ad aprire gli occhi.
Quando finalmente mi sento scuotere, mi alzo in fretta, raccogliendo la mia roba.
I miei occhi si abituano quasi subito al buio.
Riesco a distinguere le sagome degli alberi che ci circondano mentre percorriamo la foresta.
Qualcuno indica un punto, e dei mormorii eccitati si spargono fra di noi.
Un puntino luminoso, probabilmente ciò che cercavamo, si staglia in mezzo agli abeti.
Acceleriamo; il nostro passo è vicino ad una corsa ora.
Quando ne siamo in prossimità Cato ci fa segno di fermarci.
Un fuoco scoppietta su uno spiazzo di terra nuda.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi è seduta a gambe incrociate, sfregandosi le mani per riscaldarle.
Il nostro capo si porta un dito alle labbra intimandoci di far silenzio.
Estrae la spada e fa cenno di avanzare.
La ragazza ha solo il tempo di emettere un urlo prima che la circondiamo.
La spada tocca la sua gola.
Il sangue inizia a sgorgare lento e placido dalla ferita.
Cato osserva la ragazza prima di lasciarla cadere a terra; i suoi occhi sono di ghiaccio, gli occhi di un assassino.
L’unico avere della ragazza, uno zaino, viene sequestrato dal gruppo.
Ricominciamo a camminare, e dopo circa dieci minuti il leader si ferma.
“Non dovrebbe essere già morta?” chiede
“Dovremmo andare a controllare.”
“Vado io!” dico facendo un passo avanti.
I favoriti mi guardano sospettosi.
Non si fidano di me, e questo è l’unica occasione che ho per guadagnarmi un minimo della loro fiducia.
Guardo Cato.
Si passa un dito sulla gola “Ricorda…” dice.
Annuisco, girando i tacchi per tornare al focolare.
Quando arrivo sulla scena il sangue sta ancora sgorgando dal corpo della ragazza.
Il fuoco sta morendo, così come l’essere umano che si trova ai miei piedi.
Mi avvicino a lei.
La maglietta è imbrattata di sangue, il suo respiro è faticoso.
Un gemito lascia le sua labbra.
L’aria entra ed esce dal suo corpo per l’ultima volta, poi il suo petto rimane immobile.
E’ morta.
   
 
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