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Autore: esserre93    09/03/2017    1 recensioni
Le calzona sono ad un punto di svolta. Vale la pena rimanere e lottare, o è tutto perduto?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione
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Sono in aeroporto. Hanno annunciato che il mio volo tra 30min partirà, ma l’unica cosa che riesco a fare è rimanere immobile. Cavolo, sto scappando di nuovo. Scappo sempre. Scappo quando le cose si fanno difficili, scappo per non affrontare i problemi. Annunciano l’ultima chiamata per il mio volo, ma io sono già diretta verso l’esterno dell’aeroporto per tornare a casa. Devo prendere una decisione e la prenderò stando qui, a Seattle. Per i prossimi tre giorni non dovrò andare in ospedale, così  passo prima da Joe a bere un drink.
-Ciao Joe, mi dai qualcosa di veramente forte?
-Ehi dott.ssa Robbins, girava voce che saresti partita, cambiato idea?
-Eh già. Come vedi.
Vado in bagno e non appena apro la porta mi appare davanti gli occhi ciò che successe qui quattro anni fa:
-Ciao
-Ciao
-Ortopedia giusto?
-Si giusto
-Sono Arizona Robbins, chirurgia pediatrica. Ti ho vista in ospedale. Tutto bene?
-Ma si sto bene
-Le persone parlano sul lavoro, parlano tanto. Così per amor di onestà credo di doverti dire che so delle cose di te, perché parlano.
-Oh, insomma… Che bello.
-In effetti sono chiacchiere belle. Alla gente piaci molto: ti stimano, ti rispettano e si interessano; piaci a tutti, a qualcuno piaci di più. Sembri triste ed ho pensato che dovessi sapere che le chiacchiere sono buone e quando non sarai più triste, quando la tristezza sarà passata ci sarà una fila di persone per te.
-Ahahahah vuoi farmi qualche nome?
-Adesso lo sai
 
Dio, dov’è finita l’Arizona di quei tempi? Ero sempre con il sorriso sulle labbra, giravo in ospedale come una trottola. Non mi riconosco più.
Arrivo davanti casa, sto per parcheggiare, quando vedo che dal portone sta uscendo Lauren. Mi vede e mi viene incontro sedendosi sul sedile accanto.
-Arizona! Non sei partita allora. Appena ho saputo sono corsa qui, ma già eri andata via.
-Ho cambiato idea, Lauren.
Fa per avvicinarsi, ma la blocco
-No Lauren, non sono partita, ma credo di aver preso la mia decisione. Voglio lottare per riavere mia moglie. Amo lei e amo tutto della vita che abbiamo costruito insieme. Scusami.
-Ok Arizona, me ne vado. Davanti la porta di casa tua c’è qualcosa per te. Ciao.
Salgo, davanti la porta e c’è un pacchetto. Guardo cosa c’è all’interno: un bicchiere della caffetteria dell’ospedale, lo prendo e c’è scritto il mio nome. Cavolo Lauren, tieni ancora il bicchiere che ci ha fatte conoscere. Non è possibile, come posso suscitare questi sentimenti ad una persona che mi conosce a malapena?
Sms.
A: Lauren
Non me lo aspettavo. Grazie, ma non voglio tenerti sulle spine senza alcun motivo. Ho intenzione di tornare da Callie. Sei una donna davvero in gamba, mi hai fatto provare cose che non provavo da molto, ma la mia vita è qui, con la mia famiglia.
Aspetto una sua risposta, ma non arriva, così faccio una doccia e decido di andare da Callie.
Mi apre Meredith.
-Ciao Arizona, cosa ci fai qui? Non saresti dovuta partire?
-Ciao. Si in effetti non dovrei essere qui. C’è Callie?
-No Callie ha avuto un’emergenza in ospedale, puoi trovarla lì.
-Ok grazie, se non ti dispiace entro a salutare Sofia.
Entro nella cameretta che condivide con Zola: dorme come un angioletto. Le lascio un bacio tra i capelli e mi dirigo in ospedale.
-Ciao Owen, Callie?
-Arizona? Cosa ci fai qui?
-Non ora scusami, puoi dirmi dov’è?
-Sta operando
Salgo in galleria e la guardo operare. Tutte le emozioni che provavo un tempo riaffiorano.
Alza il viso verso di me e le sorrido. Non posso vederlo, ma ha sorriso anche lei.
Le mando un messaggio per dirle che non appena avrà finito potrà trovarmi nella stanza del medico di guardia, se vorrà. L’operazione era a buon punto, non dovrei aspettare molto, ma la stanchezza è molta, così rimango addormentata.
Sento qualcuno che mi sposta i capelli dal viso. Assonnata apro gli occhi e vedo Callie davanti a me.
Istintivamente la bacio, ma lei non ricambia.
-Cosa c’è Callie?
-A me lo chiedi? Prima mi tradisci, poi vuoi tornare con me, mi baci, ma sei confusa e decidi di partire. Ora però sei qui davanti a me, cosa dovrei pensare?
-Calliope.. Devi pensare che hai una moglie che ti ama alla follia e che non vede l’ora di riportarti a casa con vostra figlia.
-Non so se crederti, Arizona
-Devi credermi. Sono qui, davanti a te e sono tornata per restare e affrontare tutti i problemi, insieme.
Lei è in piedi davanti a me, così la prendo per un braccio e la faccio sedere a cavalcioni su di me.
Le mie mani scivolano sotto il suo camice e inizio a spogliarla. Sposto con delicatezza la sua biancheria e la accarezzo. Sento le sue mani farsi sempre più insistenti sul mio corpo, così decido di entrare con le mie dita.
-Oh mio Dio – mi sussurra nell’orecchio
Aumento sempre di più il ritmo. Callie graffia la mia schiena fino a quando un orgasmo non pervade il suo corpo.
-Ti amo Calliope
-TI amo Arizona
 
Questa è sicuramente l’unica donna che voglio avere al mio fianco.
Per sempre.
   
 
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