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Autore: LadyUnicornGirl95    09/03/2017    0 recensioni
Dopo la tragica scomparsa di Simone Marella una leggenda del wrestling scomparso per via di un famoso criminale di wrestler, Anthony Carelli precedentemente chiamato Santino Marella si ritrova dopo un'infanzia terribile e un'adolescenza tragica, all'età di ventotto anni a scoprire che il suo vero padre è un certo Simone Marella e quindi, Anthony Carelli non può essere il suo vero nome anche se il suo patrigno si chiama David Carelli.
Purtroppo, Anthony non potrà avere delle idee chiare a proposito del suo vero padre fino a quando non sarà entrato nella più famosa federazione del wrestling americano ed è una cosa del tutto impossibile finché la madre e il patrigno gli fanno praticare basket per obbligo, a scopo di tenerlo lontano dal mondo del wrestling.
Eppure, nonostante le voci di fama che girano su di Anthony in tutta la federazione del wrestling ovvero che Anthony sarà quello che fermerà il famoso criminale di wrestler, il povero Anthony non sarà preso in simpatia dalla maggior parte dei colleghi perché fa troppo il pagliaccio durante i match e la cosa non va a suo vantaggio.
Anthony vivrà anche una storia d'amore. Ma riuscirà a fermare il criminale?
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Sette

 

Finalmente era arrivato il momento della serata in compagnia di Beth per Santino. Non vedeva l'ora di fare tante domande alla ragazza con il tentativo di cominciare a conoscerla meglio voleva sapere proprio tutto di lei. Non sapeva ancora come fare a dirle che era innamorato di lei senza che la cosa arrivi anche alle orecchie di Vladimir.

Si era preparato tutto per bene: aveva messo tanto gel nei capelli e i denti erano belli bianchi di un bianco simile al bianco confetto. Come vestiti si era messo una giacca elegante nera con all'interno camicia bianca e cravatta nera poi anche dei pantaloni neri con la cintura bianca e per finire scarpe chiuse nere. Eppure, aveva come la sensazione che le cose sarebbero andate nel modo sbagliato ma lui stesso si augurava di no.

Era in macchina ed era diretto davanti alla WWE con molta emozione anche perché come ho già detto in precedenza, era la prima volta che aveva perso la testa per una donna e faceva sul serio. Sentiva come se quella ragazza fosse sua da sempre anche se fino adesso avevano avuto poco tempo per dirsi due parole. L'importante era che alla fine erano riusciti a trovarsi per un appuntamento. Per Santino era questo ciò che contava solo che aveva paura che Vladimir proprio quella sera potesse decidere di andare a mangiare nel loro stesso posto. La cosa gli faceva venire i brividi solo a pensarci e non voleva davvero che un appuntamento con una collega che doveva essere piacevole, si sarebbe trasformato in un match di wrestling. Come idea lo terrorizzava ma allo stesso tempo si faceva due risate tra sè.

Santino e Beth non si presentavano insieme all'appuntamento solo perché al momento non erano fidanzati a tutti gli effetti e non stavano nemmeno insieme ma erano solo due colleghi e quella cena a base di pizza era più come un appuntamento tra colleghi.

Beth arrivò solo con cinque minuti di ritardo rispetto a Santino che aveva appena trovato il tempo di sedersi a tavola. La ragazza indossava un vestito elegante nero, truccata come sempre e capelli biondi lisci. Santino amava molto lo sguardo sempre attraente di Beth e i suoi capelli biondi e lisci.

« Ti stavo aspettando » disse Santino.

« Scusami tanto... » rispose Beth.

« Complimenti! Stai tremendamente bene. Sei stupenda con quel vestito » disse Santino Marella sorridendo a Beth.

« Grazie. Ma dimmi tu: sembri totalmente diverso dal Santino che conosco quello che sul ring indossa sempre un costume con lo stemma italiano e il nome Santino. Vestito in questo modo sembri quasi un direttore d'orchestra. Sei davvero il Santino che vedo ogni giorno sul ring? » disse la ragazza sorpresa.

« Mi fa piacere che ti piaccio vestito in questo modo » concluse Santino.

I due ordinarono le pizze: Beth prese la margherita e Santino una quattro stagioni.

« Posso farti una domanda? Beth Phoenix è il tuo vero nome o è uno pseudomio che usi solo sul ring? » domandò Santino alla ragazza.

« No, caro! Nella vita fuori dal ring mi chiamo Elizabeth Carolan » disse Beth.

« Interessante, Elizabeth è un nome bellissimo ti chiami come la regina d'Inghilterra. Io invece non ho mai capito come mi chiamo davvero. Come sai io ho perso mio padre quando ero molto piccolo. Simone Marella era il mio papà vero, ma per quasi trentanni ho vissuto con mia madre a San Fili in Calabria e con il mio patrigno di nome David Carelli un altro uomo delle origini di Simone. Il fatto è che mia madre quando ero appena nato, aveva deciso insieme a Simone di chiamarmi Santino poi però Simone è morto. Mia madre Daiane ha conosciuto questo David si è risposata con lui ma visto che non avevo ancora ricevuto il battesimo, insieme a David decise di battezzarmi con il nome Anthony Carelli quindi vivo ancora nel dubbio di sapere quale dei due è il mio vero nome » spiegò Santino.

« Simone Marella è stato un grande uomo nella storia del wrestling. Tua madre anche era stupenda una persona splendida. Lo so perché quando ero bambina seguivo il mondo del wrestling con la televisione. Io sono scappata di casa a diciotto anni invece perché nel mio caso è stato mio padre a risposarsi quando ero piccola. Il mio cognome vero era Kocanski, l'ho cambiato quando sono scappata dI casa a diciotto anni. Non sopportavo più le torture di mio padre che faceva abusi di droga. A quindici anni mi è venuta l'anoressia e mio padre invece che aiutarmi a combatterla, mi ricordava che ero un essere inutile perché troppo fragile e sensibile. Mi rendeva ridicola, debole e mi faceva sentire sbagliata. Mi obbligava anche a seguire lezioni di basket con il risultato che se non mi presentavo un solo giorno alla lezione, a cena mi torturava. Ho detto basta alla fine! Me ne sono andata e non so come ho ripreso in mano la mia vita » concluse Beth mettendosi a piangere.

« Che brutta storia, tesoro. Comunque ti dico una cosa: anche il mio patrigno David mi obbligava a prendere lezioni di basket ma a dieci anni sono riuscito a fargli mettere la testa a posto e a farmi praticare Judo. Io volevo diventare un wrestler non un campione di basket. Il basket non ha mai fatto per me! Non mi piace come è organizzato quello sport, le regole e altre cose. Mi dispiace per quello che hai passato tu, non doveva succedere proprio a te. Tuo padre era proprio un bastardo. Le donne non bisognerebbe trattarle male, picchiarle e altre cose... » concluse Santino che era rimasto commosso dalla storia di Beth.

« Grazie Santino, ma ora devo guardare avanti anche se non ho dimenticato per niente il mio passato, ci provo ma nella vita non si dimentica niente » concluse Beth.

« Sei stata forte come me troppo a lungo. Guarda adesso la meraviglia che sei angelo mio: sei una stupenda e bravissima diva del wrestling, ti pare poco per una che si faceva deprimere dal padre e si sentiva inferiore a gli altri possa aver fatto tutta questa strada? Guarda come sei ora, ti pare poco? » disse Santino, alla ragazza.

« Meno male che sei arrivato tu Santino... a me ha fatto piacere sfogare la mia rabbia con te questa sera. Non mi sfogavo da tempo con nessuno in questo modo » disse Beth, tornando a sorridere.

« Figurati... è stato un piacere per me ascoltare la tua tragica storia ma adesso Beth, bisogna continuare ad andare avanti non voltare le spalle per ciò che è stato. Siamo cresciuti tutti e due. Ci vediamo poi al lavoro domani... » continuò Santino.

« Va bene Santino » concluse Beth. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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