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Autore: DarciaSama    04/06/2009    0 recensioni
ciao
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogno ad occhi aperti



Odore di muschio e di terra umida, bagnata dalla pioggia del crepuscolo. Un labirinto di alberi e felci si estende all'infinito davanti ai miei occhi.

In ogni direzione mi muovessi il paesaggio sembrava non cambiare...Dov'era la strada di casa?

Mi ero inoltrata nella foresta inseguendo una farfalla dalla coda di rondine, ma mi ero accorta troppo tardi di aver smarrito il sentiero.

Sentivo il panico attanagliarmi lo stomaco. Ovunque guardassi scorgevo solo una massa informe verde-marrone. Il cuore cominciò a battermi nel petto per la paura, iniziai a correre come se fossi inseguita da un branco di lupi, cercando una via per uscire da quella trappola ramosa.

La mia mente era attanagliata dalla fredda pazzia e i miei muscoli erano bloccati dal terrore quando un dolce e soave canto risuonò nell'aria pluviosa di un bosco in una sera d'estate. I miei nervi si rilassarono e il mio cuore si riempì di una nuova sicurezza che scacciò i tremori di quell'istinto incontrollabile.

Seguii il suono di quella paradisiaca voce e arrivai in una radura dove una cascata si riversava in un piccolo bacino sottostante incorniciato da rocce tappezzate di muschi e circondato da creature fiabesche. Al centro del laghetto una delicata figura, quasi evanescente, innalzava il suo canto al cielo che, prossimo al tramonto, innetteva la sua calda luce dallo squarcio del tetto di rigogliose fronde.

Mi colpì la dolcezza di quella creatura divina che giocava con farfalle dalla coda di rondine...che fosse stato un caso che proprio inseguendo una di esse ero arrivata al cospetto di quella ninfa?

Il suo viso candido era di una bellezza indescrivibile: labbra rosee, occhi blu profondo intonati ai lunghi capelli mossi di un tenue turchese, acconciati sulle tempie da due rose intrecciate nelle sue armoniose ciocche, e il suo corpo nudo era perfetto.

Lei mi suscitò un'attrazione particolare. Fu strano come in quel momento non mi parve anomalo avere attrazione per una creatura di sesso femminile. Feci per avvicinarmi, ma ci ripensai subito. Avevo paura che sarebbe scappata, che sarebbe svanita per sempre.

Nell'arretrare calpestai un ramo che si spezzò rumorosamente. Rimasi immobile e, spaventata, alzai lo sguardo lentamente. Ebbi un tuffo al cuore: tutte le fiere, che sembravano essere uscite da fiabe fantastiche, si erano messi a schieramento davanti alla ninfa come per proteggerla.

Non mossi un muscolo per paura che potessero attaccarmi. Essi si spostarono con un balzo brusco. Io chiusi gli occhi e mi raggomitolai contro l'albero dietro di me, ma attesi inutilmente le loro zanne e le loro unghie.

Sbirciai dalle dita con cui mi ero coperta gli occhi: le bestie fatate si erano divise in due schieramenti, formando un corridoio dove all'altra estremità c'era quella meravigliosa creatura che mi fissava.

La sua bellezza incuteva timore. Mi inchinai istintivamente e lei ricambiò, per poi farmi segno di raggiungerla.

Non sapevo bene cosa fare: andare da lei o no? Le mie gambe si sarebbero mosse?

Decisi di tentare a raggiungerla e, miracolosamente, le mie gambe si mossero.

Arrivai sulla riva del lago, mi chinai osservandola avvicinarsi. Lei, guardandomi negli occhi, mi stregò. Prese il mio viso tra le mani e accostò le sue labbra alle mie...

Non avevo capito bene cosa stesse succedendo, ma quel profumo di linfa e rugiada mi riempiva i polmoni, quella morbidezza che sentivo sulla bocca mi accelerava i battiti e la vicinanza di quel corpo mi accendeva i sensi.

Come ipnotizzata, mi immersi nell'acqua accanto a lei, che mi teneva ancora stretta a sé.

Mille emozioni esplosero in me, ma non sarei riuscita a descriverle e a dire cosa fossero.

Quando il baciò finì, ci guardammo negli occhi e poi mi volsi verso lo squarcio di cielo insanguinato sopra di noi.

Anche le acque della cascata erano scarlatte e sembravano colorare anche quelle in cui eravamo immerse.

Migliaia di farfalle nere ci avvolsero per poi tornare nell'oscurità della foresta e in quel momento mi accorsi che anche il mio corpo era nudo. Lei mi guardò, mi strinse a sé e prese a toccarmi, curiosa, a scoprire il mio seno, che lei non aveva, a tastare una pelle diversa dalla sua … a farmi provare emozioni sempre più pressanti.

Mi sdraiò sulla riva, dove mi baciò con più intensità. Era bellissimo quel momento, sembrava immortale...

Ad un tratto lei interruppe il bacio bruscamente e alzò la testa di scatto, in ascolto. Le fiere sembravano agitate e sembrava stessero esortando lo spirito della foresta ad andare.

Successe tutto così in fretta che ho dei ricordi sfuocati di quello che successi dopo. Ho solo chiara l'immagine di lei che mi chiude gli occhi con la mano e mi dà un bacio a fior di labbra prima che i ricordi si perdano nell'oscurità.



Riaprii gli occhi e davanti a me si stava stagliando un infinito cielo ormai blu oltremare. Mi alzai e guardandomi intorno, riconobbi l'ingresso della foresta. Voci di persone conosciute che gridavano il mio nome mi arrivarono alle orecchie.

Non mi ero accorta del tempo che passava inesorabile. Ma era stato tutto un sogno? Come era possibile? Mi rifiutavo di crederlo.

Finalmente vidi i proprietari delle voci: la mia famiglia mi stava cercando.

Appena mi videro mi chiesero cosa fosse successo, ma io mi limitai a rispondere che mi ero solo addormentata.

Sulla strada si casa che costeggiava la foresta, scorsi la prova che io non avevo sonato: intravidi dei capelli turchese che, a tratti, scivolavano, in morbide ciocche, da dietro un albero, facendo bella mostra di sé...

Non avevo provato ribrezzo per quel corpo così simile al suo, lo aveva apprezzato. Era bizzarro, a mio avviso, ma lasciai correre.

Sapevo che un giorno avrei rincontrato quello spirito della foresta...l'unica donna che avessi mai amato...

  
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