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Autore: unika    11/03/2017    1 recensioni
STORIA INTERATTIVA
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Olympia giovane semidea non finisce mai di cacciarsi nei guai a scuola.
Dopo un’incomprensione capisce che è ora di darci un taglio e seppur non completamente di sua spontanea volontà decide di lasciare a metà la scuola per tornare al campo mezzo sangue e restarci un po' più a lungo dei soliti tre/quattro mesi estivi.
Consapevole di non potercela fare da sola cercherà sin da subito di farsi aiutare dai suoi due migliori amici e anche dalle nuove amicizie che incontrerà e la sorprenderanno per la premura nei suoi confronti.
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Notai il suo bicchiere d'acqua sul comodino e con un sorrisetto compiaciuto glie lo rovesciai in viso.
Il mio sventurato amico si sveglio di colpo alzandosi a sedere come se spinto da una molla. Si guardò un po' intorno e quando mi notò strabuzzò gli occhi.
-sei impazzita???- sbottò sorpreso.
-due parole. Nicholas Lancaster- dissi trafiggendolo con lo sguardo.
-chi?- chiese confuso.
Gli tirai il suo cuscino in faccia ed incrociai le braccia sotto il seno.
-il figlio di Eos che hai nominato ieri- gli rinfrescai la memoria imitando il suo modo di parlare.
Il suo viso si illuminò subito in un sorriso compiaciuto.
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cap. 12

É un attimo. Spingo via Luca sbigottita e lo fisso accigliata. Lui però non guarda me, con la coda dell’occhio sta osservando Julia poco distante da noi. Poco dietro di lei però c’è lui... gli occhi spalancati per la sorpresa, l’espressione lentamente si tramuta in delusione ed inizia ad allontanarsi.
-Nicholas...- mormorai angosciata. Anche Julia se ne stava andando via e sentire il sospiro di sollievo di Luca mi fece infuriare. Come le sue labbra selle mie anche il mio braccio alzato fu questione di un attimo. Un pugno lo colpì sulla guancia destra e mi massaggiai le nocche indolenzite. Non poteva rovinarmi tutto così, non lui che per me è un fratello. –ma che ti prende?- chiese cadendo dalle nuvole massaggiandosi una guancia. Il principino si è svegliato finalmente. –che mi prende!? Cosa prende a te! Sei impazzito- esclamai cercando di trattenermi dal non assestargli anche un calcio nello stomaco. –perché mi hai baciata?- lo accusai sentendomi ferita da quelsui stupido gesto. Finalmente connesse i suoi due neuroni semidivini e abbassò lo sguardo mortificato, la cosa però mi fece arrabbiare ancora di più. –Luca te lo ripeto, perché mi hai baciata?- questa volta la mia voce era incrinata.
I suoi occhi mi fecero stare ancora più male. Non c’era niente di peggio che un amico che dopo aver fatto una cavolata se ne rendeva conto e non sapeva cosa dire. –Olly perdonami… non so cosa mi sia preso. Volevo far ingelosire Julia, ma non ho calcolato cosa era meglio fare in realtà- mormorò con lo sguardo basso. Ma a cosa siamo arrivati? –hai rovinato tutto...- mormorai sentendo gli occhi inumidirsi e le lacrime scendere libere sulle mie guance. –sei un idiota!-
-Olly perdonami ti prego! Ma perché piangi anche?- ovvio che non sapeva perché stavo piangendo. Se non fosse stato avventato e mi avesse ascoltato saprebbe il motivo e non starebbe impalato come una stupida statua di medusa! –perché Nicholas ci ha visti... e se invece di fantasticare chissà solo gli dei sanno cosa, ora sapresti che sto con lui!- sbottai. La sua espressione mutò in un baleno. Occhi spalancati, bocca socchiusa e viso pallido. –stavo con lui dovrei dire, grazie alla tua genialata ora ne dubito-
Senza aspettare una sua altra reazione feci qualche passo indietro e mi allontanai. Ora io devo solo trovare Nicholas e sperare che voglia, se non parlarmi almeno ascoltarmi. Devo trovarlo!
Anche a costo di cercarlo in tutto il campo da cima a fondo.
Ero talmente disperata che ad un tratto avevo gettato la spugna. Nella sua cabina non c'era, neanche nell'arena o al lago. Quando avevo incrociato Angel non mi ero soffermata più di tanto sul fatto che lo avessi notato mano nella mano con un figlio di Afrodite, ma mi ero ripromessa che gli avrei chiesto spiegazioni.
Amo tanto l'alba perché mi da la sensazione della nascita di qualcosa di speciale, ora invece mi ritrovo rannicchiata sul prato con il viso nascosto dalle ginocchia ad aspettare il tramonto.
La fine delle sofferenze in teoria, una sorta di rassicurazione che non appena tornerà la luce tutto andrà bene, si risolverà tutto, ma così non è. Non ho trovato Nicholas tutto il giorno, a cena non c'era e nemmeno al falò.
Per evitare i miei amici ero andata a dormire presto abbracciando il cuscino. Dopo non molto però fui svegliata da una piccola mano che mi stava scuotendo per una spalla. Aprii gli occhi e scorsi la piccola Criss scrutarmi con i suoi occhioni blu. -posso dormire con te? Ho fatto un brutto sogno...- mormorò con gli occhi lucidi. Le accarezzai una guancia e con un sorriso un po' tirato le feci segno di venire a coricarsi con me. Gli incubi vengono a trovare tutti noi semidei di consuetudine, ma i più piccoli possono ancora rimanere molto scossi. Criss è una di loro, appena l'incubo si fa un po' più intenso crolla, ma come potrei biasimarla? È così piccola.
-anche tu stavi facendo un brutto sogno? Sembravi agitata prima che ti svegliassi- mormorò accoccolandosi il più vicino possibile a me. -si, un brutto sogno- convenni giocando con un sua ciocca bionda. -ma ora dormiamo dai- coprii entrambe con il lenzuolo leggero e per un po' continuai ad accarezzarle i lunghi capelli.
 
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Quando mi svegliai Criss ancora dormiva. Stringeva fra le mani un lembo della mia maglia. Anche tutti i miei altri fratelli stavano ancora dormendo visto l'ora che era. Nonostante mi fossi svegliata più tardi rispetto gli altri giorni l'alba non era ancora sorta.
Vorrei tanto andare dalla collina e trovare Nicholas ad aspettarmi come ogni mattina. Desidero poterlo vedere per spiegargli tutto quell’enorme malinteso che si è creato in meno di ventiquattro ore. Vorrei andare la, trovarlo ad aspettarmi e abbracciarlo forte, anche se le parole non sono il mio forte, le avrei trovate e gli avrei detto tutto.
Mi alzai a sedere un po’ troppo velocemente, tanto che sbattei la testa contro il letto sopra ad il mio. Un gemito mi sfuggi dalla bocca intanto che mi massaggiavo il punto dolorante.
-sorellona- abbassai lo sguardo su Criss che mi guardava con gli occhietti stanchi. -torna a dormire Criss, io arrivo subito- annuì appena e tornò subito a dormire come le avevo chiesto di fare. Con cautela la scavalcai per uscire dal letto e con ancora il pigiama indosso uscii dalla cabina.
Il modo in cui ero vestita era l’ultimo dei miei pensieri. Avevo solo fatto una coda un po’ disordinata intanto che camminavo fra le cabine. Quando raggiunsi quella di Nicholas sbirciai al suo interno per vedere se fosse li, magari era ancora a letto. Gli unici letti occupati però erano quelli dei suoi fratelli così mi sbrigai a raggiungere la collina. Se non era a letto sarà sicuramente li!
Corsi per tutto il campo sperando di fare il prima possibile, non potevo permettermi di arrivare troppo tardi. Avevo il fiatone quando scorsi il prato deserto. Mi si mozzò il fiato e inumidirono gli occhi. Nicholas non c’era. Il prato era intonso perciò non era proprio passato qui.
Le mie spalle erano scosse da piccoli spasmi e le guance completamente bagnate dalle lacrime. Mi guardavo intorno sperando che Nicholas potesse sbucare da qualche parte ma non incrociai il suo sguardo neanche una volta fra gli alberi, i cespugli ed il cielo che si stava schiarendo sempre di più.
-se ti piaceva tanto Luca perché venire a prendere in giro me? Avresti potuto semplicemente dirmi di no- Nel sentire quella voce mi irrigidii di colpo, poi voltandomi completamente lo vidi. Era a qualche metro di distanza da me  con un espressione indecifrabile. Per un malsano motivo mi nacque un sorriso sulle labbra. Era una cosa che stonava completamente con la situazione in cui eravamo ma non potei farne a meno, visto che nel suo atteggiamento avevo scorto un pizzico di gelosia. -Luca per me è solo un fratello, come Angel- -baci sulla bocca anche Angel?- assunse un'espressione scettica. Scossi subito il capo e lui assunse un'espressione che diceva “e allora cosa centra?”
-Angel è gay ed è mio fratello di sangue non lo bacerei mai sulla bocca! Ma quello che voglio spiegarti è perché Luca mi ha baciata, quell'idiota...- -c'è pure una spiegazione?- -la smetti di interrompermi per favore!- esclamai ad un tratto. Voglio spiegargli il malinteso ma non me lo permette. -si! La spiegazione è che Luca è cotto di Julia e ha pensato che baciandomi davanti a lei  l'avrebbe fatta ingelosire... ma ha solo fatto danni- dissi finalmente. Se però non mi avrebbe creduto avrei potuto anche tirargli un pugno, perché così non saremmo arrivati da nessuna parte.
L'espressione di Nicholas si fece confusa e poi pensierosa. –perciò a te non piace Luca e viceversa…- mormorò cercando di fare mente locale di tutto quello che gli avevo appena detto. –A Luca piace Julia?!- esclamò ad un tratto cadendo dalle nuvole. Coprii con una mano un sorriso divertito ed annuii. –non lo avevi mai notato?- scosse il capo e assunse un espressione imbarazzata –ora che ci penso però era palese. Oggi agli allenamenti non avrò pietà con lui- mi avvisò avvicinandosi a me lentamente. –per tua informazione gli ho già tirato un pugno io ieri, magari non esagerare troppo- lo informai rilassandomi. Feci per abbracciarlo, ma non sapevo se nonostante ci fossimo chiariti me lo avrebbe lasciato fare, così lo fissai negli occhi dubbiosa. Con un sorriso acconsentì e mi abbracciò forte. Nascosi il viso nel suo collo e respirai il suo profumo.
L'alba fu a testimoniare il nostro ricongiungimento e fui entusiasta che ci fossimo chiariti, ero già pronta al peggio, ma invece era andato tutto bene.
-Davvero hai tirato un pugno a Luca?- mi chiese ad un tratto cercando il mio sguardo. –si, attento a non farmi arrabbiare ti avviso- scherzai. –farò il bravo te lo assicuro- dette quelle ultime parole con un sorriso dolce, si avvicinò di più al mio viso. Le nostre fronti si stavano sfiorando e respirai il suo dolce profumo ad occhi chiusi.




Ehi! Rieccomi con il capitolo 12 che spero abbia messo il cuore in pace a chi avrebbe voluto picchiarmi visto come avevo fatto finire il capitolo precedente ;)
Non preoccupatemi, io per prima ci soffrivo, ma le parole mi sono uscite e le ho scritte senza pentirmene perchè è così che sento che sia il modo in cui la storia si svolgerà
Con questo vi lascio ed al prossimo capitolo :)
By unika
   
 
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