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Autore: kamy    11/03/2017    3 recensioni
Bulma ha la febbre e Vegeta le starà accanto a modo suo.
Periodo pre-cyborg.
Una delle fanfiction che hanno fatto la storia di questo fandom in questo sito è LA FEBBRA di Crazybulma. Dedico questa storia a quella stupenda fanfiction da cui ho preso ispirazione.
Scritto sentendo: Efisio Cross - A Sacrifice To Save You.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Una delle fanfiction che hanno fatto la storia di questo fandom in questo sito è LA FEBBRA di Crazybulma. Dedico questa storia a quella stupenda fanfiction da cui ho preso ispirazione.
Scritto sentendo:
 Efisio Cross - A Sacrifice To Save You.


La febbre di Bulma

Vegeta spense la gravità della navicella e si allontanò dal pannello di comando, mentre l’ambiente smetteva di brillare di rosso. Raggiunse lo sportello di metallo e lo aprì. Il vento gelido gli sferzò il petto ignudo, madido di sudore, facendogli rabbrividire i radi peli che ricoprivano il corpo del saiyan.

Vegeta alzò il capo, mentre i suoi capelli neri a fiamma ondeggiavano.

< Senza i miei litigi con la Donna, questo sasso sembra ancora più noioso > pensò. Strinse un pugno e abbassò il capo, il fiato gli si condensava davanti al viso.

< Dannazione, così sembra che ne sento la mancanza! È solo che anche quello è un esercizio, sia verbale con gli insulti che… >. Le sue iridi color ossidiana divennero liquide. <… sotto le coperte è così erotica > si disse.

Tsk” borbottò. Si chiuse lo sportello della navicella alle spalle con un tonfo. Avanzò lungo il giardino, i suoi stivaletti bianchi affondavano nel prato ricoperto da brina, sporcandosi d’erba e fango gelato. Raggiunse la cupola color crema, spiccò il volo e levitò fino al terrazzino. Volò oltre la ringhiera di ferrò e vi atterrò, si nascose dietro l’angolo della porta-finestra e sbirciò all’interno. Osservò Bulma stesa nel letto, ansimava, con le gote vermiglie.

< La febbre terrestre potrebbe essere provocata da virus potenzialmente mortali per noi saiyan > pensò. Si massaggiò il collo e serrò i denti, fino a irrigidire la mandibola.

< Se solo accettasse di mangiare un senzu non starebbe male > si disse, accarezzandosi il sacchetto di fagioli di Balzar che portava alla vita. Corrugò la fronte spaziosa e una venuzza gli pulsò sul collo. Si passò la mano tra i capelli mori, inumidendo di sudore i guanti lattei che indossava.

Umphf, sto perdendo tempo. Devo pensare a diventare supersaiyan, non occuparmi di questa sciocca cocciuta” si rimproverò. La vide chiudere gli occhi e addormentarsi, ascoltò il suo respiro irregolare rimbombare nella camera da letto. Si rizzò e aprì la portafinestra, silenziosamente se la richiuse alle spalle e si nascose nell’ombra.

< Non voglio controllare come sta. Semplicemente lei tempo fa si è sincerata delle mie condizioni. È in nome del mio onore che ricambio > si disse. Uscì dall’angolo in punta di piedi. S’immobilizzò guardandola, osservò le guance arrossate, le labbra di lei spaccate, esangui e sporte. Avvertì una fitta al petto e socchiuse le labbra.

< Sembra stare così male > pensò.

Il vento fece ticchettare un ramo ricoperto di neve contro la finestra dall’altra parte della camera. Bulma spalancò gli occhi e si voltò, sorrise riconoscendo la figura del principe dei saiyan.

“Vegeta” sussurrò. Quest’ultimo si riscosse, sobbalzandosi. Le sue iridi incontrarono quelle azzurro cielo di lei, liquide. Gli occhi della giovane erano arrossati e lo fissavano.

“Sei qui perché sei preoccupato?” domandò con voce rauca la giovane. Cercò di sistemarsi seduta, ma ricadde pesantemente sul letto.

“Tua madre mi ha detto che hai la febbre e tuo padre che vuoi contare solo sui normali rimedi terrestri” disse secco Vegeta.

Bulma piegò di lato il capo, facendo ricadere i capelli azzurri sulla fodera candida del cuscino.

“Perché, hai altre proposte?” domandò con la voce arrocchita, ma un tono derisorio.

Vegeta si sedette sul letto accanto a lei e la avvolse con le proprie braccia muscolose.

“Co-cosa fai?” domandò Bulma.

Vegeta le accarezzò la fronte coperta da una pezza umida con una mano.

“Lasciati curare” le ordinò con voce calda.

“V-va bene” sussurrò Briefs.

Vegeta le mise un senzu tra le labbra e la baciò.

Bulma chiuse gli occhi e deglutì, ricambiando il bacio.

“Sei un dottore insolito, ma convincente” mormorò.

Vegeta la stesa nuovamente sul letto.

“Tsk, è solo che tuo padre non è bravo quanto te ad aggiustare la Gravity Room e mi servi” borbottò. Si diede la spinta per rialzarsi.

Bulma gli afferrò la mano.

“Resta” lo pregò.

Vegeta si rimise seduto e le strinse la mano a sua volta.

Tsk” borbottò.

 

  
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