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Autore: paoletta76    12/03/2017    0 recensioni
[Limitless (serie TV)]
(Limitless) Brian Finch è un normalissimo ragazzo di città, e la sua vita apparentemente sfigata viene completamente stravolta quando un amico gli passa una dose di una misteriosa droga, l’NZT. Una pastiglia tira l’altra, si sa, e Brian finisce per scoprire capacità che non sapeva neppure di possedere. Ma sarà questo a renderlo migliore? (ispirata ad una serie TV che secondo me non meritava di essere cancellata)
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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DAYS LEFT: 220
 
Sì, li aveva contati.
Sara non gli parlava da quasi un mese, se non di lavoro e se non strettamente necessario. Ma nessuno se n’era accorto, dato che in quella manciata di giorni era successo tutto ed il contrario di tutto.
 
Non c’era tempo, per rilevare anomalie nelle pulsazioni di quella parte del suo cuore.
 
Beh, forse Mike e Ike qualcosa l’avevano capito, dato che sembrava avesse preso una pausa dal rompere le scatole a quella nuova, dato che le lanciava occhiate molto, molto eloquenti ma non osava emettere un fiato in proposito, e dato il totale ed improvviso cessate il fuoco delle reciproche battutine al pepe.
 
E poi aveva cominciato a dar loro la sveglia con richieste sempre più assurde.
 
Chiedere spiegazioni a lui, no. Era come battere la testa contro il muro per fare la prova rimbalzo.
Chiedere spiegazioni a lei, meglio evitare. Jason aveva provato a tastare il terreno in via informale ed era andato ad un passo dall’essere morso. Meglio tacere ed assecondare, smarcando i giorni che mancavano alla fine di quell’anno.
 
Devi trovare lo spirito zen, in quest’incarico, amico.. è temporaneo..
 
Vedi.. è temporaneo per te.. a te hanno detto che se lo farai per un anno, avrai un posto fisso al CJC. A me non l’hanno detto, quindi per me.. questo potrebbe essere definitivo.
 
Un giorno, due tre. La sveglia, accontentare l’ennesima assurda richiesta, passare dal dispensario medico di Brooklyn per la dose giornaliera di NZT da portare alla risorsa.
Fino a quando, una mattina, avevano trovato la porta insolitamente aperta ed un silenzio totalmente sospetto. Evelyn, l’infermiera, giaceva morta lungo il corridoio.
 
Chiama la Harris, chiedi rinforzi. Dì che il dispensario è stato scassinato.
 
Un uomo. Un uomo era ancora nel magazzino, raccoglieva qualcosa e lo ficcava in una borsa sul pavimento.
All’annunciarsi del collega come FBI, aveva accennato ad estrarre un’arma. E quella di Mark s’era bloccata.
Una manciata di secondi, non ci aveva neppure pensato. Jason s’era messo in mezzo ed ora riposava in una stanza d’ospedale, con un buco in un polmone e la prognosi riservata.
 
Oggi è quasi morto per colpa tua e della tua droga..  potresti almeno chiamarlo con il suo vero nome.
 
Mortificato. Le parole del collega, venate di rabbia, avevano letteralmente mortificato Brian.
Fortuna che la pastiglia aveva un effetto pressoché immediato, e che c’erano un milione di cose da esaminare, per le indagini.
 
Questa è per te.
Aveva raccolto l’ennesima, di fronte al letto in cui il collega –amico, adesso non sentiva di sbagliare, nel chiamarlo così- restava immobile, con gli occhi chiusi e circondato da flebo e tubi dei respiratori.
Mike lo osservava, assorto, come stesse temendo di perdere l’esatta metà di sé stesso.
Quello che sentiva d’aver provato anche lui, per un unico e scomodamente lunghissimo istante, entrando nell’archivio che da quasi quattro mesi gli faceva da quartier generale e non trovando più traccia di Sara né della sua chioma bicolore.
 
Shatush. Si chiama shatush, deficiente.
La voce di Sara gli risuonava in testa, con la risposta dotata di linguaccia che gli aveva dato all’ennesima presa per il sedere.
La voce di Sara che suonava divertita, nonostante tutto. La voce di Sara che gli sarebbe mancata da morire, dato che aveva smesso di abitare quella stanza.
 
Ascolta.. da questo momento in poi, comincio a trattarvi con più rispetto. Sul serio; non vi chiederò più di portarmi i vermi gommosi.. anzi, i vermi gommosi ve li chiederò, ma vi tratterò come gli agenti addestrati che siete. Ok?
L’aveva chiesto in quel modo, aiuto a Mike. Dal dispensario erano state rubate, fra le altre cose, più di seimila pillole di NZT. La maggior parte già recuperate, grazie al suo acume ed al solito aiutino. Ma ne mancavano ancora ottanta.
 
E cominciava a sentire davvero il bisogno di quella falsa pasticciona fra i piedi.
 
Il collega era stato comunque utile, nel consultare internet alla ricerca di avvenimenti strani tali da far pensare all’uso dell’NZT. E non era servita più di una manciata di minuti, per arrivare ai quattro agenti della squadra tattica. E poi..
 
Silenzio. Ora quello che restava era solo silenzio, dopo il colpo di pistola che aveva rubato la vita ad uno dei loro. Silenzio, i rimorsi di Boyle per aver premuto il grilletto, le lacrime ingoiate da Rebecca.
 
Le spalle della nuova arrivata, che non accennavano a voltarsi neanche se la voce gli usciva disperata, nel chiamarla.
- Sara..
- Non smetterò, Brian.
- Lo so, come la pensi.. è che io-
- Avevi in corpo quella roba, come ce l’aveva lui. Non è stata una pastiglia, a farti capire che ci poteva essere un’altra soluzione. E’ questo.- la ragazza ora si voltava, senza alcuna paura di guardarlo in faccia, né di nascondere gli occhi arrossati dal pianto né di puntargli l’indice dritto sul petto – non è stata colpa tua, se nessuno ti ha ascoltato.
- Lui..
- Amplifica solamente quello che hai già, Brian. L’NZT non può creare qualcosa che non sei.
- Non dire nulla. Non dire più nulla, per favore.- sollevò le mani, prendendo il respiro.
- Ok.
 
La vide raccogliere i capelli, legarli in quella coda che più di una volta aveva preso in giro. La vide voltare le spalle, e per l’ennesima volta non ebbe il coraggio di fare qualcosa per evitare di vederla scomparire.
 
Forse è questo. Forse è questo, che mi fa paura.
Scoprire che hai ragione.
  
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