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Autore: La Tigre Mezzo Sangue    13/03/2017    1 recensioni
Mercy era un chirurgo che aveva sviluppato abilità per la nanobiologia e grazie ad essa iniziò a far parte dell'organizzazione Overwatch.
Anche se non sempre era d'accordo con le decisioni di quest'ultima. Infatti, quando le chiesero di salvare Genji Shimada con l'unico scopo di farsi i rivelare i segreti del Clan Shimada, lei accettò solamente per salvargli la vita e non per l'organizzazione.
Questa storia narrerà della storia tra Mercy e Genji, da quando lei lo salvò a quando Overwatch venne riformata.
[Gency, Anahardt, McHanzo, WidowTracer, Dva76, Junkmetra-Junkmei]
[Accenni: MercyKill, Mercy76, Widowreaper, Reambra, Dombra, Bunnyribbit, Tracely, McPharah]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Angela 'Mercy' Ziegler, Genji Shimada, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                               (La fan-art non è di mia creazione, io l'ho solamente modificata leggermente con Photoshop.)







- Dottoressa Ziegler, questo dove lo appoggio?- Mi chiede Carlos, uno dei dottori, con in mano un'erba medicinale.

- Nella serra non c'e più spazio?-

- Chiederò al giardiniere.- Dice per poi iniziare a correre alla rinfusa e finendo contro un macchinario e facendo quasi cadere la piantina. Si gira e mi sorride imbarazzato.

-Dottore, vada piano se non vuole farsi del male.- Dico serena. Il giovane annuì ed esce lento come una lumaca.
Carlos è un ottimo dottore, però è talmente sbadato che una volta invece di passarmi bisturi mi passò delle forbici.

-Dottoressa Ziegler.- Come al solito, la calma in questo laboratorio è una rarità. Mi giro e noto Jack Morrison venirmi in contro, mentre le altre dottoresse ridacchiano tra di loro e fanno gli occhi dolci.

- Comandate Morrison, cosa la porta qua?- Chiedo sorridente. Jack è un mio vecchio amico, fu lui a reclutarmi in Overwatch.

- Ho una missione per te, puoi venire con me a discutere dei dettagli?- Mi chiede una volta arrivato davanti a me.

- Certamente.- Dico per poi seguirlo, mentre mi fa strada per andare nella sala delle riunioni. Una volta arrivati mi fa accomodare in una delle sedie bianche, intorno al grande tavolo ovale. La stanza é immensa e sembra sprecata per sole due persone. I vari schermi riportano tutti qualche statistica, che così di sfuggita non riesco a ricollegare.

- Angela, Overwatch ha un compito importante per te.- Parte immediatamente, con la sua solita espressione seria, per poi fare una una momentanea pausa. Quando siamo soli ci diamo del tu, invece quando siamo insieme ad altri preferiamo mantenere un rapporto formale. È una decisione che abbiamo preso di comune accordo.

- Conosci il clan Giapponese "Shimada"?- Mi chiede guardandomi, come al solito, dritta negli occhi con il suo solito sguardo serio. 

- Só che è un clan criminale e che Overwatch sta cercando di fermarli.- Dico pensandoci su. Non mi aveva mai parlato direttamente di questa organizzazione criminale, lo avevo sentito una volta parlarne con Gabriel e discutevano su come eliminarla.

- Il clan Shimada ha sede ad Hanamura, è il clan criminale più forte e spietato del Giappone. Overwatch sta cercando di fermarlo in tutti i modi ormai da tempo, ma fino ad ora non abbiamo mai concluso niente di concreto. Una nostra spia ci ha rivelato che pochi giorni fa il capo del clan è deceduto. Il capo ha due figli ed ora il figlio maggiore ha preso il posto del padre ed è divenuto il capo del clan. Pochi minuti fa la stessa spia mi ha contattato con una certa urgenza. Il figlio maggiore ha chiesto al fratello di prendere più seriamente il ruolo nel clan e di iniziare delle missioni, però il figlio minore ha rifiutato. Il più grande è andato su tutte le furie ed ha sfidato il fratello e dopo varie ore di lotta, ha vinto portandolo alla morte.- Sgrano gli occhi. Si può arrivare veramente ad uccidere il proprio fratello? E per cosa poi? Un clan. Il mondo è seriamente cambiato in peggio.

-O questo è quello che credeva. Infatti il suo cuore batteva ancora, seppur molto lentamente. La nostra spia è stato incaricato i membri a portare il corpo nella tomba della famiglia, in realtà lo porterà qua. Abbiamo mandato un aereo e in questo momento sta arrivando qua.- Conclude, spiazzandomi completamente.

-Qua?- Domando incredula.
-Overwatch vuole che tu lo salvi. Sarà un compito arduo, ma noi crediamo nelle tue capacità.- Mi risponde incrociando le braccia.

-Io... Beh, farò del mio meglio. Ma perché Overwatch vuole salvarlo?- Chiedo, sperando che anche questa mia curiosità venga appagata.

-Lui non é come gli altri membri dell'organizzazione. A lui non interessava nulla di quella vita ed il padre gli faceva fare quello che voleva, al contrario del fratello a cui veniva imposto un certo tipo di vita. Ed é questo che può aiutarci, il fatto che a lui non piaccia far parte di quel clan anche se ne fa parte. Può aiutarci rivelandoci i segreti e le tattiche.- In poche parole, lo devo salvare perché ad Overwatch serve vivo o meglio, sono i suoi ricordi a servirgli.

-Io cercherò di salvarlo con tutte le mie forze, però voglio mettere in chiaro una cosa. Sono onorata che mi venga assegnato un compito di questo calibro, ma se io lo salverò sarà soltanto perché non merita di morire e non perché Overwatch vuole usarlo.- Dico per poi alzarmi dalla sedia e andarmene senza farlo replicare.
  
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