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Autore: diariodiunsognatore    13/03/2017    1 recensioni
le vicende di un ragazzo per così dire "strano", raccontate attraverso alcune lettere tra lui ed un compagno, chi sia, non ci è dato saperlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ore 01:34 
Scrivo a te compagno poichè credo sia l'unico che riesca a comprendere il fardello con cui convivo.
Il problema credo risieda in questa ruota, un continuo di stronzate superficiali e di egoismo dalla quale non facciamo nulla per scendere; non riesco a capire il perchè di tutto ciò e questo pensiero lancinante mi tormenta spesso tanto che non riesco a trovar una soluzione...che non esista una soluzione ? Che tutti accettino questo gioco nei confronti del sistema ? Che cos'è il sistema ? Che abbia a che fare con la nostra origine , del tutto sconosciuta ? Sono pensieri a cui una risposta non esiste anche perchè la maggior parte negherebbe tutto questo. Sono felice ? O vivo solamente per la volontà di qualcuno , per compiacere i " grandi " ; credo di valere molto come persona , ma perchè nessuno mi nota ? Che io sia destinato a dover soffrire molto per conoscere il vero amore ? Avrei voluto stare in mezzo alle risa stolte di quelle teste di cazzo , ma sono qui a cercare conforto in te compagno; alla fine tutto ciò che siamo è tutto ciò che abbiamo . Vorrei passare ogni istante della mia vita ad amare ed essere gentile con lei , della quale non conosco nome nè volto , vorrei quella persona con cui fare pazzie , esperienze , viaggi , sesso in tutte le posizioni immaginabili ; quella persona con la quale vedere gli spettacoli della natura , andare a teatro , ascoltare il fruscio della pioggia che batte sulle fronde immersi nella natura , vorrei renderla la persona più felice del mondo , portarle la colazione a letto , portare i miei due angeli a scuola , insegnare loro tutte le piccole cose della vita. Ci sono così tanti pensieri , così tanta profondità e sensibilità , che sto sprecando il mio tempo , non riuscirei a farteli sentire pigiando questi freddi tasti che separano dalla realtà ; vorrei mostrarglieli sulla pelle : baci , carezze , abbracci , vorrei dirle che ogni giorno la trovo bella senza quel trucco , vorrei rincuorarla quando piange, sostenerla nei suoi progetti , vederla sorridere...la poesia che solo io potrei scrivere e ogni volta , rileggendola, che io possa emozionarmi come quando in questi momentacci , andavo a chieder consiglio a quei poeti maledetti . 
Con rabbia, Stupido.
   
 
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