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Autore: Lucalucaluca    13/03/2017    3 recensioni
Ciao ragazzi. Questa è la mia prima fanfiction che pubblico quindi abbiate pietà di me XD. Datemi delle dritte per migliorare che non fanno mai male. Questa storia verte su delle prove, mascherate da missioni, che faranno capire con naturalezza e abbastanza lentamente ai due personaggi (Natsu e Lucy) di amarsi profondamente. Spero che vi possa piacere. :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17 - STANOTTE CI GUARDERANNO LE STELLE
Finisce la seconda parte… dietro le quinte:
“Wow, sono proprio fantastici” esclama a gran voce Wendy che è totalmente presa dalla drammatizzazione, subito richiamata al silenzio dalla tirannica Charle.
“Happy, ma sei sicuro che funzionerà” chiede Mirajane con un’aria un tantino preoccupata e riceve subito una risposta dall’exceed “Aye, se conosco bene Natsu non potrà resistere ancora molto…”.
“Di che parlate?” si mette in mezzo Levy. Ha capito che centra il rosato e anche la sua amica Lucy e quindi la curiosità l’assale “Parlavate di Natsu e Lucy, giusto?” continua sperando di ricevere risposta.
E’ Cana ad intervenire “Secondo me quella testa calda è geloso del fatto che Gray e Lucy dovranno…” non termina la frase che Lluvia con occhi appuntiti di rabbia e gelosia urla “Gray-sama e Lucy fingono, fingono, fingono. Me lo ha detto Gray-sama!!!” dopo la sua stessa esclamazione inizia a piangere persa nei dubbi che ora attanagliano la sua mente confusa dall’amore. A tutti scappa una risatina per via dei buffi atteggiamenti della maga dell’acqua.
“Ahhhh, la nostra Lluvia è così” conclude Cana alzando le mani come a dire ‘cosa ci possiamo fare’ dopo aver scolato tutto d’un sorso l’ennesimo barile di sake.
“Allora - gonfia le guance Levy - me lo volete dire una buona volta cosa stavate dicendo?”.
“Levy - le si avvicina Mira - Lucy ti ha detto cosa è successo nell’ultima missione?”. La turchina arrossisce un poco, evidentemente sapeva, e agli occhi di tutti questo traspariva chiaramente. “Ecco, per noi è chiaro da anni che Natsu cerca sempre la compagnia di Lucy nonché di fare tutto con lei per quanto non voglia darlo a vedere. Se all’inizio quella era una profonda amicizia, non ci sono dubbi che ora sia diventata ben altro, tuttavia nessuno dei due vuole fare il primo passo. Per questo motivo abbiamo deciso di fare questa recita e di mettere loro due come protagonisti. Happy è sicuro che Natsu per quanto cerchi di contenersi non riuscirà a terminare lo spettacolo senza rovinare tutto per rivelare tutto a Lucy, e noi non aspettiamo altro!” l’albina agita le mani non vedendo l’ora della confessione che tanto aspetta e che sembra molto vicina…
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- Usagi, finalmente! Non ce la facevo più ad aspettarti e poi… - fu interrotto da un cenno della ragazza, desolata.
- Aspetta Tatsuo, vieni con me prima, devo dirti una cosa.
Lui avrebbe voluto rispondere, sapere il motivo del suo tono così smorto e triste, il perché dei suoi occhi lucidi e bassi, ma non ebbe il coraggio, o almeno così pensò lui. Raggiunsero la stanza di lei, senza una parola per tutto il tragitto, seppur breve, tra i corridoi dell’immenso palazzo.
Lei lo aveva tenuto per una mano, camminando con un ritmo lento ma costante. Entrata si sedette sul letto e fece cenno all’amico di replicare l’azione e mettersi al suo fianco. La sentì sospirare prima che iniziasse a parlare:
- Non mi ero mai accorta di quanto sfarzo ci fosse qui, Tatsuo. Dovrei ritenermi davvero fortunata, eppure non ci riesco. Non mi è mai importato del denaro o della bella vita e neanche ora che lascerò tutto non me ne importa. Però voglio ricordarmi di tutto, di tutto ciò che c’è in questa mia casa…
- U-Usagi, ma che stai dicendo… perché mai tu dovresti andare via da qui. Tu sei la principessa di questo regno.
- Non mi è mai mancato niente eppure io pensavo di essere la persona più umile al mondo. Sono proprio ipocrita!
- ORA BASTA! Tu non sei affatto ipocrita, tutti i sudditi ti considerano una principessa onesta e una brava persona, non capisco come tu possa dire una cosa del genere. E poi cos’è questa storia, perché dovresti lasciare il palazzo…
Un abbraccio. Inaspettato, un abbraccio. Lei si era calata nelle braccia del ragazzo premendo la testa sul suo petto per sfogare quelle lacrime represse. Stava per dirgli tutto riguardo la fuga da palazzo. Stava per chiedergli di venire con lei ma lui fu più veloce.
- Non è sempre facile dire qualcosa. E se lo dico io, che di solito non ci penso due volte prima di dire quello che penso… allora dev’essere proprio vero! - stappò una risatina forzata per tranquillizzarla - Ascoltami, io vorrei che il mondo sapesse, sapesse che tu per me sei importante più di me stesso, che sei speciale, voglio che il mondo sappia che io, beh, io credo di amarti…
Gli occhi nocciola granati, il respiro diventato veloce e improvvisamente caldo…
| “Ma, Natsu, che fai? Non sono queste le battute, la confessione era alla fine, scemo! La tua memoria è davvero troppo corta, sei già andato alla fin…” |
- Io ti amo…
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“Lucy” chiude gli occhi Natsu, dopo quelle battute non programmate nel copione, ma dette e ridette migliaia di volte nella sua testa.
 
| Tra il pubblico ci sono brusii di sottofondo. Dove è finita Usagi? Perché ha chiamato Lucy… Lucy? E poi, la confessione era per Usagi, o per Lucy? |
 
“Tatsuo, ma che fai?” gli prende una guancia con il palmo intero della mano, l’altra tra i suoi capelli, lui con gl’occhi ancora chiusi.
Le prende il polso con la sua mano, la fissa intensamente e dopo le chiede “e tu?”.
Il battito di Lucy impazzisce accelerando senza sosta. Sente di esplodere da un momento all’altro.
Natsu ha paura. Di poche cose ha paura, è così per sua natura, ed una di queste è la possibile risposta a questa domanda. Perde un battito quando lei schiude le labbra. Teme la risposta.
Flebile, balbettato lei pronuncia piano





“A-anche io… Natsu” rossa in volto cerca di portare le braccia al petto sentendo un peso nel cuore sollevarsi ed andare via.
Lucy non sta capendo più nulla. E’ confusa ma desiderosa più che mai di far sapere al rosato il suo amore.
Lui inaspettatamente scioglie un sorriso raggiante che spezza quell’imbarazzo dovuto alla dichiarazione parzialmente velata ma comunque fatta davanti agli occhi di tutti.
“Lu, vieni con me!” esclama forte, l’afferra per i fianchi fino a prenderla in braccio.
“Ma che fai?!” cerca di ribellarsi al suo modo così possessivo come gentile.
“Devo dirti una cosa!” l’afferra meglio posizionandola sulla sua spalla, salta gettandosi contro il soffitto del teatro distruggendolo con un pugno reso poderoso dalle fiamme.
***
“Happy avevi proprio ragione, tu sì che conosci bene Natsu” dice l’albina felice di essere riuscita nel suo intento a cui Happy risponde con il suo solito “Aye”.
“Lluvia cos’hai?” domanda Cana alla maga dell’acqua vedendola euforica e felice.
“Lluvia è contentissima. Gray-sama non potrà più fare il cascamorto con Lucy. E’ un segno del destino. Gray-sama è solo di Lluvia”. Proprio in quel momento Gray arriva lì vicino essendo rimasto sorpreso del comportamento del suo compagno “Quello lì è proprio cretino, proprio ora che dovevo recitare io”.
“Coooosa! - Lluvia inizia a piangere a dirotto e fuori inizia a piovere senza sosta - Gray-sama vuole recitare con Lucy, vuole più Lucy che Lluvia”.
“Lluvia ma ti avevo già detto che è solo una recita” la risposta di Gray ma Lluvia controbatte “Sì ma Gray-sama era felice di recitare con Lucy perché preferisce Lucy a Lluvia!!”.
“Ah Lluvia, non è così”.
“Davvero?” gli chiede lei con ancora i lacrimoni sotto gli occhi. Lei lo ha conquistato con il tempo fino a quando non è diventata indispensabile per lui e ora voleva dirglielo.
“Sì, certo… perché vedi…” purtroppo un’interferenza interrompe le già stentate parole del moro. E’ Elsa, in piena furia. Sta distruggendo diverse sezioni del teatro “Natsu! Se ti prendo non te la caverai con qualche bernoccolo stavolta!”.
“Però Salamander non ti facevo così romantico” proferisce Gajeel realmente sorpreso dalla dichiarazione appena fatta dal compagno.
“Già però è stato molto coraggioso a dirle tutto di fronte a tutta la platea - rimbecca Levy - credo che qui sia il più coraggioso…” conclude.
“Cos’hai detto?! Lui più coraggioso di me? Gamberetto ma per favore” Gajeel è furioso. Gli dà fastidio che qualcuno gli dica di essere meno coraggioso di altri, soprattutto quando a dirglielo è Levy.
La turchina stavolta vuole arrivare fino in fondo “Beh, allora dimostra di essere più coraggioso di Natsu! Tu non hai nessuna persona a cui dire qualcosa?”.
Durante lo scontro di Alvarez lui aveva fatto una mezza dichiarazione alla Solid Scripter dettata dalla paura di non rivederla più, tuttavia una volta finita la battaglia lui cercò di sviare ogni discorso a questo riguardo. E Levy ne era rimasta dispiaciuta, avrebbe voluto che quella ferraglia le avesse detto almeno un ‘ti voglio bene’, è vero, non è una frase da Gajeel, però almeno con lei avrebbe voluto che parlasse sinceramente, abbandonando quell’orgoglio inscalfibile.
Passa più d’un minuto e inizia a credere di non essere poi così importante per lui, nei libri che tanto le piacciono l’amato non aspetta altro che rivelare il suo amore, ma lui è molto molto diverso. Abbassa lo sguardo e sospira Levy, prima che quel cervello di metallo le prenda un braccio e le dica, guardandola seria negli occhi “Sì, c’è una persona a cui devo dire una cosa. Ha i capelli azzurri, gli occhi castani, un vestito arancio ed è molto più intelligente di me. Prima l’ho trattata male, poi ho capito i miei errori e lei mi ha perdonato, poi addirittura mi sono ritrovato a lavorare insieme a lei al Concilio della magia, cosa che credevo di non poter mai fare in vita mia. A questa persona devo dire una cosa importante, ma ora non posso. Non sono abituato a parlare così tanto e sono senza voce. Domani, gamberetto” le sta dicendo che domani le dirà tutto, incredibile che Gajeel abbia fatto una cosa del genere pensa Levy, davvero incredibile. “Gajeel, ti devo parlare di due cose: uno, anche io devo dirti una cosa importante, ma oggi non posso, sono stanca, te la dirò domani - fa un sorriso malandrino - due, caro Gajeel, sei uno scemo! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi gamberetto. SCEMO!”.
“Senti gam… Levy, secondo te Natsu dove ha portato la coniglietta?”.
“Non saprei, forse a casa sua, o forse a casa di Lucy…”.
***
“Natsu…” dice lei a voce sottile, quasi impercettibile, imbarazzata.
“Scusa se non abbiamo finito la recita, Lu, dopo mi scuserò con tutti, ma dovevo fare una cosa importante” è stranamente dolce e premuroso. Non che non lo fosse, tuttavia di solito la sua irruenza e vivacità sono molto più accentuate.
“Devo chiederti una cosa” continua.
“Cosa?” domanda lei, che vede leggermente preoccupato il suo amico.
“Ascoltami bene. Conosco da molto tempo Elsa, Gray, Mirajane. Senza parlare di Happy che è stato al mio fianco da quando è nato. Poi sei arrivata tu, Lucy. Avevo subito capito che tipo di persona eri, una brava persona, tuttavia più passava il tempo più vedevo com’eri coraggiosa, avevi rinunciato a tutta quella ricchezza da cui pochi saprebbero allontanarsi. Nonostante all’inizio non fossi molto esperta, cercavi sempre di fare del tuo meglio, a volte anche in modo buffo. Più stavi con me più notavo come stare vicino a te mi piaceva. Mi piace tantissimo. Quando sei stata in pericolo ho fatto di tutto per salvarti e tu hai fatto lo stesso con me. Mi piace stare con te, voglio scherzare con te, giocare in piscina con te come abbiamo fatto altre volte, sentire il tuo buon odore, il tuo corpo morbido schiacciato sul mio, guardarti negl’occhi. All’inizio non credevo fosse amore, ne sentivo spesso parlare ma non credevo che potesse succedere a noi due. E poi quando ho capito ho avuto paura che se te lo avessi detto tu non avresti ricambiato e che quindi il nostro bel rapporto sarebbe finito. Non volevo dirti niente però poi durante la missione c’è stato quel tuo bacio. E sperando che magari tu provavi le stesse cose che provavo io ho deciso di rivelarti tutto, mettendo in gioco anche la mia amicizia. Lucy, dimmelo, il tuo bacio che cos’era?” Natsu è diverso dal solito, e Lucy ora sa per certo che il motivo è proprio lei. E’ molto agitata ma anche sollevata. Non sa cosa dire… chiude gli occhi, si avvicina e si stringe a lui, schiude leggermente le labbra e come un soffio “Niente che non volessi con tutta me stessa, anche io ti amo Natsu…”. Ha usato tutto il coraggio che ha Lucy, in fondo lei è così, quando c’è la necessità sa essere forte e coraggiosa, altro aspetto che tanto piace a Natsu.
Dopo quella breve frase lui felicissimo la solleva dai fianchi e inizia a farla roteare ridendo senza pensieri. “Ehi basta” anche lei rideva, in un altro momento l’avrebbe atterrato con un calcio, ora no, voleva godere di quel momento. “Natsu… ma perché mi hai portato qui?” chiede lei realmente curiosa. A proposito, sono su un campo d’erba vicino Magnolia, ben illuminato dalla Luna contornata da tantissimo puntini luminosi.
“Ti ho portata qui per vedere le stelle…” lui arrossisce e lei di risposta ride di gusto. “Perché ridi?” domanda il rosato un po’ offeso ma contento.
“Mi ricordo di quella volta in cui tu volevi trovare quell’album di fotografie e io avevo frainteso tutto…” non termina la frase di proposito, non le va di ricordare quell’avvenimento. Natsu però è molto curioso. Si avvicina lento fino a finire ad un palmo dal naso della compagna. Lucy, sentendo quella vicinanza e quel suo sguardo indagatore inizia a percepire il suo battito accelerato e un calore sul volto nonché nel basso ventre. Era una sensazione irruenta, forte, ma piacevole. “Cosa avevi frainteso?” continua il ragazzo. Vede la bionda diventare ancora più rossa di quanto già non sia e fa un sorriso smagliante, di un bambino, quelli che tanto piacciono a lei e la maga adesso più calma fa lo stesso, gli rivolge un sorriso che per un attimo mette da parte l’imbarazzo per concentrarsi solo sul volto sereno del suo compagno.
Qualche istante di silenzio prima che lui si avvicini ancora di più. I nasi si toccano. Lui è a carponi. Lei è seduta sulle ginocchia con le mani stese sul manto erboso. “Natsu, ma… ma che fai?”. Ritorna sensibilmente imbarazzata, rossa come non mai in volto. “Senti Natsu io non so se…” proferisce ma non riesce a terminare quella frase che Natsu le pone una domanda “Lucy, tu mi desideri?”.
La giovane non lo riconosce più. E’ così sensuale, romantico. Non è l’irruento e casinista Natsu che cerca di scatenare risse con Gray e dimostrare la sua forza con Elsa. Tuttavia lei comprende cosa stia succedendo al suo caro rosato, è la stessa cosa che sta succedendo a lei, non riesce a resistere. Sì Lucy riesce a contenersi meglio, tuttavia la voglia che li infiamma è la medesima.
“Natsu, io ti amo… io ti voglio”. Ha detto proprio ciò che da tanto avrebbe voluto dirgli, rimanendo però sempre nella paura di non essere ricambiata. Lui, senza misure come al solito si stende su di lei accasciandola al suolo. Con una dolce irruenza unisce le sue ruvide labbra a quelle carnose di lei. Batte la lingua sulle labbra ancora chiuse della ragazza mentre entrambi si guardano intensamente negl’occhi. Acconsente Lucy che si fida e ama Natsu, e inizia una danza sensuale e calda di lingue e saliva che mescola i loro sapori in un’alchimia particolare che li fa sentire unici l’uno per l’altra. Le mani forti del Dragon Slayer reggono la nuca alla base dei dorati capelli biondi mentre lei lo abbraccia tenendo le braccia avvinghiate saldamente alla sua schiena. Sentendo i polmoni reclamare aria si staccano di malavoglia. Lui sorride leggermente perverso posizionando la faccia nell’incavo del collo incominciando a strapparle baci sul collo accompagnati da leggeri morsi e leccate. Un “ah” di lei lo ferma all’istante e titubante chiede destando la testa “Sto esagerando?”. Lei sorride quasi senza un motivo poi immerge le dita in quella zazzera rosa stringendoselo a sé. “E se ti dicessi che quel verso era perché mi fai impazzire”. Sogghigna Natsu, caldo, caldissimo, un calore che incendia ancora di più Lucy, già quasi febbricitante.
Continua la sua corsa scostando leggermente il vestito ma lei lo blocca. “Aspetta, lo tolgo” sussurra quasi impercettibilmente. “Non avrai freddo?” domanda il mago un po’ preoccupato per la ragazza. Una risatina lo sorprende “Sei bollente, come potrei avere freddo incollato a te?” Lucy è più sciolta, ha capito quanto lo desidera e vuole essere solo di Natsu per cui si lascia alle sue cure senza opporre resistenze. Arriva con la bocca al solco dei seni. I capezzoli turgidi oltrepassano la stoffa del reggiseno di fronte al quale il rosato un po’ rimane, aspettando l’ennesimo consenso di lei. “Ehi, certo che oggi sei particolarmente attento, eh?” gli chiede mentre porta le mani a slacciare il gancetto per liberare i seni buttando l’intimo indumento in un punto del prato senza prestare attenzione. Lui lecca le rotondità della ragazza e mordicchia il seno destro palpando leggermente il sinistro. Lucy si trova in una situazione nuova per lei, finora anche solo il pensiero che un uomo le palpasse i seni la inorridiva mentre adesso è quasi grata a Natsu per il piacere che le fa provare.
Scende ancora fino alla pancia. L’accarezza con una dolcezza unica. Lei prende i lembi della maglia del compagno per poi toglierla lentamente, vuole toccare quei pettorali, massaggiare la sua schiena e accoccolarsi teneramente a lui. Arriva al basso ventre dopo aver percorso vie immaginarie fatte di baci e le abbassa gonna ed intimo rimanendo ad osservare una attimo l’intimità della giovane. Struscia la sua lingua sull’apertura facendo una leggera pressione sul clitoride creandole brividi sconnessi. La penetra leggermente con la lingua calda assaporando quel sapore acre che lo sta facendo impazzire. Si solleva ritornando a baciarla avidamente scostandosi da lei per dirle “Oltre ad avere un buon odore sei anche buonissima… - arrossisce - e bellissima”. Un sorriso sulle labbra umide della maga lo scioglie e lei, intraprendente, gli abbassa i pantaloni e i boxer. Lui si dispone sopra di lei senza gravarle addosso puntando il suo membro eretto al massimo in direzione della sua femminilità.
“Lu, questa è la tua…”, non fa in tempo.
“Sì Natsu, è la mia prima volta” gli sorride.
“Anche la mia, però starò attento” la rassicura.
“Non avevo dubbi” gli sfiora il volto con una carezza.
Inizia a penetrarla piano, con movimenti delicati. La bionda soffre e gode allo stesso tempo. Lui lo sa e guardandola negli occhi aspetta solo un piccolo cenno in più per fermarsi. “Natsu, se osi fermarti ora chiuderò la finestra e non ti farò più entrare a casa mia” lo prende in giro con un occhio chiuso dal dolore che però si attenua rispetto al grande godimento che prova. “Va bene, però dimmelo se ti faccio male” l’ammonisce premuroso. Le spinte diventano più forti, i gemiti di Natsu non si controllano sentendo il membro stretto da quelle pareti così ‘accoglienti’. Lei ondeggia col bacino per aumentare quelle sensazioni. Ormai il dolore è passato insieme ad una macchia di sangue sull’erba. Esiste solo l’amore, lei e lui, Lucy e Natsu. Arrivano al culmine del piacere. Lei esplode in un orgasmo che la travolge insieme a brividi indescrivibili. Qualche altra spinta e anche lui viene copiosamente dentro di lei emettendo un urlo soppresso appena. Dapprima s’accascia sul suo corpo candido per poi uscire da lei e stendersi al suo fianco per poi stringersela a sé per riscaldarla. “Natsu…” sussurra. “Lu, sei felice quanto me?” le chiede e lei senza dubbi pronuncia un “Di più” che intenerisce ancora maggiormente il rosato. “Stanotte ci guarderanno le stelle e io ti terrò al caldo” furono le sue ultime parole cariche di sonno prima di stringerla ulteriormente e accoccolarsi a lei come a cercare la sua completezza.



#note
Allora.... per prima cosa scusate il ritardo ma davvero questo è un periodo no. Verifiche a bizzeffe, poi mi stanco e quinidi di scrivere non se ne parla neanche dovendo ridurre il tempo principalmente alla sera dopo cena. Poi dovete scusarmi se troverete degli errori e/o delle ripetizioni nel testo perché ho molto sonno, ho riletto ciò che ho scritto ma non garantisco niente, soprattutto i milioni di 'lui' e 'lei' di cui ho abusato (cercherò di non farlo più, scusate), senza contare che questa è la mia prima fic, il mio banco di prova e il mio modo di scrivere si evolve capitolo per capitolo migliorando in alcuni ambiti e (purtroppo) peggiorando in altri che dovrò imparare a correggere (non che questo per me sia un peso, anzi è una possibilità per migliorare). Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, io ho dei dubbi sinceramente, però (positiva o negativa che sia, critiche, se costruttive, super accette) spero di poter sapere la vostra opinione. Ciaoooooooo.
   
 
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