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Autore: Noeru    14/03/2017    0 recensioni
Gli piaceva davvero essere stato lì? Non se lo stava chiedendo per la prima volta.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andrew McGregor, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ultimo eroe alternativo '
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"Sai, hai gli stessi occhi di Scott..." Mormorò Caroline, rimirando il riflesso del fuggiasco nel lucido vassoio argentato: "Era proprio una testa calda quando era più giovane, ma MaryAnne doveva pur aver ereditato la sua caparbietà da qualcuno...Altrimenti non avrebbe preso la decisione di crescere suo figlio senz'alcun sussidio..."
"Mannaggia al demonio!" Esclamò il marito da fuori, intento a riparare il cornicione cadente della finestra: "Nemmeno dopo il dodicesimo chiodo vuole saperne di stare su!"
"Vieni dentro, caro, sta cominciando a fare freddo..."
"Posso sempre darle una mano io" Si offrì volontario Andrew; era lì per quello.
"Non se ne parla! Sei stato senza tetto anche troppo!" Il fischio della teiera richiamò l'attenzione, convincendolo a rientrare.

I due anziani accesero il televisore.
Andrew credette fosse uno scherzo, ma c'era lui veramente: scorrevano sue immagini mentre reggeva trofei sportivi, cerchiato in rosso in mezzo ad altri venti studenti in giacca e cravatta, in posa elegante con Sir Stuart e Lady Elizabeth ad un garden party.
I suoi -non osava più chiamarli genitori dal giorno della grande fuga- si erano divertiti come bambini a giocare col loro bel bambolotto in salute.
"Continuano le indagini circa la scomparsa del giovane erede dei McGregor, ormai disperso da venti giorni. L'ultimo avvistamento è avvenuto alla stazione di Glasgow e da allora si sono smarrite le sue tracce"

Le telecamere inquadrarono sontuosi arazzi, un caminetto importante e poltrone vellutate: "Se avete visto il nostro Andrew" Singhiozzò Lady Elizabeth: "Non esitate ad avvisarci. Ne sarete ricompensati"
Il diretto interessato quasi non riuscì a mandare giù il prelibato muffin ai lamponi preparato dalla sua benefattrice, immaginandosi  ogni abitante del Regno impegnato in una disperata caccia al tesoro.
Non aveva un prezzo in denaro né era stato partorito da quella dama avvizzita.
Ricevuto il consenso di Caroline cambiò canale:

"Oggi avremo l'onore di parlarne con Noel Peters, proprietario dell'Abbey Road Records store, dove Andrew era stato visto più volte. Come se lo ricorda?"

"Premettendo è stato il mio primo cliente fra gli studenti del Worthington, era un ragazzo con le idee chiarissime. Entrò nel mio negozio, acquistò l'intera discografia dei Liberty e ne uscì per poi ripresentarsi qualche settimana dopo intenzionato ad imparare a suonare la chitarra...Lui e Liam Rixton...Due gocce d'acqua!"

Le cinque del pomeriggio erano ufficialmente divenute L'Ora Andrew e cercare di leggergli la mente il nuovo sport nazionale: c'era chi riteneva fosse l'amore, chi sospettava fosse stato rapito e chi lo dava per morto.

Quella notte l'anziana non prese il minimo sonno: "Caro..."
"Cosa?" Sbadigliò Scott dalla sua metà del letto; non vedeva l'ora di addormentarsi
"Sono convinta quel ragazzo non sia capitato nelle nostre vite per caso. Rendiamocene conto: fuggito di sua spontanea volontà e arrivato da noi, che conoscendolo potremmo benissimo rivelarlo in giro e ricoprirci di gloria tramite il ritrovamento di uno dei più importanti rampolli del Regno.
Sento si fida in qualche modo...Poi il suo sguardo è così simile al tuo..."
"Dagli ultimi aggiornamenti sul caso e a vedere le facce dei McGregor si evince non fa parte di quella nobile stirpe..." Si limitò a replicare Scott.

Nella stanza un tempo appartenuta a MaryAnne, Andrew si rigirò l'ennesima volta dopo l'ennesima doccia; desiderava lavare via da sé stesso ogni traccia di McGregor rimastagli addosso, cancellare il suo passato nella loro casata e riviverlo con le persone a cui davvero era legato.
Osservò alla delicata Abat Jour a fiorellini il diario di MaryAnne e le sue vecchie foto.
Tutto profumava di lavanda nel mondo fermatosi all'ingenua età tardo-adolescenziale: il soffice copriletto lilla, le copie finemente illustrate dei classici della letteratura femminile, sebbene non sognasse alcun Darcy o Rochester; Liam era un giovane spirito libero e precario che l'aveva indirizzata verso
Siddharta, Brecht e la generazione degli arrabbiati, aprendole un mondo a lei noto solo grazie a Virginia Woolf.
Si distinguevano le annotazioni illeggibili del cantante sulla Dreigroschenoper, che aveva ispirato il singolo della band "A shark's teeth".

I mobili bianchi trasmettevano l'idea di una casa delle bambole, ma lei non era materiale senz'anima abbellito per dare un'idea di vita.
Altrimenti si sarebbe messa con qualche bel borghesotto idiota, annullando le sue passioni per la letteratura e la storia in favore di doveri imposti dalla
società ancora machista.

Si fece coraggio e sciolse nuovamente il nastro violetto che richiudeva le memorie della scomparsa: All my loving dei Beatles, spighe essiccate, vecchi biglietti delle giostre, citazioni dai libri preferiti.
Non la tipica pazza femme fatale al fianco di una rockstar.

Giunto a metà della lettura, il manoscritto scivolò giù dal letto, colpendo il tappeto lilla e spargendo in giro foglietti volanti e polaroid scattate in mezzo ai campi nella bella stagione segnate dalla data nello spazio bianco

"7 Aprile 2000

La vita è una continua sorpresa, incredibilmente meravigliosa nei suoi meccanismi tanto delicati e complessi.
Sono troppo stremata per narrare le emozioni appena provate: una mia parte mi ha abbandonato, ma al contempo ha fatto ritorno.
Viveva dentro di me, seguiva i miei movimenti al riparo dal mondo crescendo giorno dopo giorno ed ora è qui accanto, addormentato dopo le visite, ancora ignaro di esistere.
Ho deciso di chiamarlo Andrew..."


Non riusciva a credere ci fosse scritto veramente. Maryanne, l'unico vero amore di Liam Rixton, era sua madre.
Troppi elementi lo inquadravano come il nipote creduto morto di Scott e Caroline: dall'osservazione della donna sui suoi occhi a quelle del signor Peters e Harvey sulla sua somiglianza con il musicista tutto si incastrava in un puzzle rimasto troppo tempo disfatto.
Cercò di tornare indietro coi ricordi il più possibile, ai primissimi istanti con Maryanne soppiantati ingiustamente dalla stanza blu e gli orridi vestitini sartoriali per bambini.

Finalmente aveva scoperto la sua vera identità ed era certo i nonni lo avrebbero accettato con gioia, ma sarebbe valso lo stesso per Liam?
Sembrava avere altre priorità rispetto a star dietro alle frenesie di un adolescente e molti personaggi al suo livello non volevano relazioni affettive a lungo termine o avere a che fare con la gente comune.
Tuttavia si ripromise di raccontare tutto ai coniugi Madden la mattina successiva; sarebbero andati al cimitero, dove c'erano le prove.
   
 
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