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Autore: Hope997    14/03/2017    2 recensioni
Jessica ha sempre vissuto con la madre; I suoi genitori si separarono quando lei era davvero piccola, e la figura paterna l'aveva vissuta ben poco. Tutto cambia quando il padre le chiede di trascorrere le vacanze estive da lui, per provare a recuperare un po' del tempo perso.
Ha rotto da poco con il ragazzo che credeva fosse l'uomo della sua vita, ed ha deciso di chiudere definitivamente con il genere maschile. Questa però era solo una sua convinzione, e ben presto si renderà conto che non era ciò che realmente voleva.
La sua vita è una continua lotta tra il desiderio del ritorno al passato e la curiosità di un presente che sembra promettere meglio.
Questo è il racconto della sua vita, ed è la dimostrazione del fatto che, nonostante tutto, tutti siamo destinati a qualcuno, e che il treno della vita passa un' unica volta anche se in ritardo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano passati velocemente questi due giorni, ringraziando il cielo.
Avevo una bella ramanzina da fare a Mr Philips, poiché il suo comportamento irragionevole nei confronti del mio Cameron, era discutibile.
Quella stessa sera, Cameron mi telefonò e solo quando iniziò a raccontarmi l’avvenimento, io collegai la sua descrizione al nome che mi frullava in mente. Ovviamente, avevo negato di conoscerlo, ma quando i nostri occhi si sarebbero incrociati, lo avrei mandato a quel paese prima di regalargli un ceffone in pieno viso.
Avevo avvertito mia madre e le mie amiche della seconda possibilità che ci eravamo offerti io e Cameron e a dirla tutta, entrambe le parti erano contentissime.
Non so ma quella reazione non si era neanche suscitata in me.
Certo mi faceva piacere, ma immaginarci insieme in un futuro non mi rallegrava molto anzi.
:-“Jessy stanno per arrivare, mi raccomando strappati un sorriso, dobbiamo festeggiare?”
Incalzò mio padre tutto in ghingheri.
Era felicissimo del contratto firmato e come dargli torto. E poi io come avrei fatto a sorridere? Fingere un sorriso a chi ha picchiato il mio ragazzo per una cosa che non gli riguarda nemmeno? Davanti alla Evenanght! Oddio .. e se gli avesse raccontato tutto? NO NO.. non poteva.
Guardavo mio padre che aspettava, sicuramente una risposta che però non ottenne verbalmente.
Mi alzai e lo abbracciai. Prevenire è meglio che curare, semmai la Evenanght avrebbe saputo e avrebbe voluto spifferare TUTTO a mio padre, io avevo provato la sensazione di abbracciarlo per l’ultima volta.
Finsi un sorriso.
:-“ Cosi va bene?” e rise di gusto.
:-“ Già va meglio. A proposito ma com’è sta Cameron? Si è ripreso?”
Avrei voluto dirgli che il suo caro collega gli stava per rompere il setto nasale.
:-“ Si piano piano, si rimetterà tutto a posto.”
Mi sfiorò i capelli e quel gesto mi riportò indietro di molti anni.. quando dopo una litigata con la mamma, lui le regalava una stanza piena di rose e le accarezzava docilmente la guancia. La mamma non riusciva ad essere arrabbiata.
Come farlo con un uomo di questo genere? Bastava guardarlo in viso e subito si percepiva la calma, l’amore e tutto ciò che di più bello si poteva avere. Era privo di cattiveria e difetti.
Lo stesso uomo che ad oggi era stanco.
Quello che credeva di non essere visto, quando si massaggiava le tempie o prendeva qualche tipo di medicinale. Lo stesso che tendeva ad appoggiarsi su un mobiletto quando gli veniva un’emicrania.
Quei pensieri furono accantonati quando dalla porta di un tardo pomeriggio, vi entrarono le uniche persone che in quel momento avrei preferito evitare.
La Evenanght abbracciò mio padre e mi rivolse un semplice ciao. Strano da parte sua mi sarei aspettata di essere incenerita. Poi al suo fianco entro, mrs Simpatia e bellezza.
Matthew Philips. Era spento. La barba ancora sfatta. Non mi guardò e ne mi salutò. Sembrava che io fossi un fantasma.
Avrei voluto urlargli contro: Ehiii esisto! Non doveva importarmene.
A peggiorare la situazione fu anche il fatto che andarono in soggiorno senza prendermi in considerazione. No questo non lo potevo sopportare.
Aspettai che loro si sedettero e feci ingresso con un sorriso a 36 denti.
:-“ Backy vorrebbe sapere se avreste voglia di caffe o altro.”
Rivolsi a tutti il mio sorriso ma nessuno, tranne mio padre, mi guardò.
:-“ Certo Jessy, dici a Backy di portare anche dei biscotti.” Mio padre mi guardò e poi continuò a parlare con quei due. Che palle!
La Evenanght era bellissima. Aveva accavallato le gambe fasciate da un pantalone in seta beige e il suo top bianco le risaltava il seno. Che fisico! Magari anche io, crescendo avrei potuto vantarmi di avere un corpo cosi formoso e snello, nulla togliere al mio, ovviamente.
:-“ Jessica perché non ti siedi con noi?” Fece la donna prima che io potessi dileguarmi.
:-“ Ehm non vorrei disturbare, sono discorsi di lavoro.”
:-“ Che disturbo, vieni.” Battè la sua mano sul lato alla sua sinistra.
Voleva farmi sedere al suo fianco? Questo viaggio le aveva fatto male?
Presi coraggio e quando per sbaglio, sfiorai la gamba del signor Philips, lo sentii sussultare. Lo guardai e lui teneva lo sguardo fisso sulla finestra.
Mi sedetti e il profumo che emanava la donna mi pervase perfino i polmoni.
Backy portò su un vassoio, Caffe, biscotti e tè. Che odore!
:-“ Sapete che la mia adorabile figlioletta è tornata con Cameron?”
Vidi lo sguardo della Evenanght posarsi sull’uomo al suo fianco.
Stava alzando un sopracciglio come a dire, questo ti meriti? NAhhh, forse mi stavo solo impressionando.
:-“ Oh che bella notizia, quando lo farai conoscere?”
Ok miss ochetta non era cambiata.
:-“ Ahi!” Sentii un urlo oltre la donna.
:-“ Matthew ma sei imbranato? Cos’hai combinato!” Ci alzammo tutti istintivamente e i nostri occhi si incrociarono.
Erano freddi.. glaciali. E quando il mio sguardò si posò sulla sua camicia bagnata di caffè caldo, scoppiai a ridere.
:-“ Spogliati, vai in bagno a sciacquarti. Jessy aiutalo, tu sai dove stanno le mie camicie e dagliene una.! “
:-“ NO! Matthew starà bene cosi.”
Alle solite, i suoi attacchi di gelosia.
:-“Micky smettila!” La sua voce apparve rude.
La biondina tacque. Abbassò il capo e si sedette.
:-“ Andiamo.”
Wow progressi. Mi rivolgeva anche la parola.
Salimmo le scale in totale silenzio e solo quando arrivammo in camera da letto, lui chiuse la porta a chiave.
Finsi di non accorgermene ma cosa voleva? Presi una camicia e un asciugamano e gliela porsi.
I miei occhi si stupirono nel vedere quei magnifici addominali e pettorali. Solo in quel momento, mi accorsi che sotto la costola destra, aveva un graffio e un livido abbastanza grande.
:-“ Che ha combinato?” Posai la mano su quel livido e indietreggiò.
:-“ Caduto!”
:-“ Cadere vuol dire prendersi a botte con il mio ragazzo?” Lo fissai.
Non rispose anzi si sedette sul bordo del letto e prima che potesse vestirsi, presi una crema per far scomparire in breve tempo quell’orrido livido.
:-“Si stenda, le passo questa.” Indicando un tubetto.
:-“ Non ne ho bisogno.” Si alzò e quando meno se lo aspettava, gli posai la mia mano su quel segno violaceo e nero.
:-“ Mi ascolti, si segga, le passo questo e poi non mi vedrà più.”
Come potevo essere cosi calma dopo quello che aveva combinato?
:-“ So quello che ha fatto, e posso solo dirle che doveva farsi gli affari suoi. È la mia vita.”
:-“ Benvenga Jessica.”
:-“ è cosi arrabbiato da chiamarmi per nome? Dovrei essere io quella nera!” Sorrisi.
:-“ Faccia quel che le pare.”
:-“ Bene se ha intenzione di rispondermi cosi, la crema sta qui e la camicia anche. Ci si vede in salotto.”
Stavo per aprire la serratura quando la sua voce risuonò in quella stanza illuminata dal sole che tramontava.
:-“ Aspetta.”
Avanzò con passo felpato nella mia direzione.
:-“ Hai provato lo stesso quando ti ha baciato?”
Le sue labbra sulle mie. Strette. Le nostre mani si unirono. Ci guardammo. Fronte contro fronte.
:-“ Mi sei mancata.”
Un battito in meno. Stavo sognando?
:-" Ti sono man..mancata?" La mia voce tremolante si fece spazio.
:-" No! Ma questi si."
E la sua bocca riuscì a baciarmi con foga. Una fiamma si accese in me. Probabilmente anche in lui e lo sentivo. Sentivo quel trasporto mai stato prima. Sentivo le sue mani tra le mie. La barba sul mio viso. Si. Gli ero mancata.


Buongiorno ragazze <3
Come state?Beh io sono contentissima <3 Siete in tante a leggere e vi ringrazio davvero, mi auguro che sarà sempre cosi.
Spero vivamente che questo capitolo vi piaccia, un bacio <3
   
 
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