Serie TV > Betty la fea
Segui la storia  |       
Autore: principessa1793    14/03/2017    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[Bianca]
Mi sembra di essermi addormentata solamente un’ora fa,nonostante sia consapevole di aver dormito quasi 6 ore. Quel matrimonio è stato un massacro (soprattutto per i miei piedi) e mi sento come se fossi stata artefice di tutte e dodici le fatiche di Ercole! Nonostante tutto però qualcosa di positivo c’è stato: Jorge Smeaton si è tradito e ciò ha aperto uno spiraglio in quello che mi sembrava un casino senza via d’uscita. Non riesco a credere che finalmente tutto si stia risolvendo per il meglio!
Apro gli occhi con un sorriso stanco sulle labbra,ma tale ghigno acquista carica e vitalità quando mi accorgo che il mio amore mi sta fissando con uno sguardo innamorato ed un sorriso raggiante.
“ Buongiorno pulcetta!” mi saluta. Mi prendo il mio bacio del buongiorno senza troppe cerimonie.
“ Buongiorno amore!” replico staccandomi da lui. Mi contempla completamente in estasi continuando ad accarezzarmi una ciocca di capelli. Chi avrebbe mai immaginato di vederlo in questo stato di innamoramento totale per me? Io no di certo!
“ Che c’è?” mi domanda.
“ Niente. Pensavo a noi. In meno di cinque mesi si sono realizzate tutte le mie fantasie romantiche degli ultimi 7 anni!” gli rispondo. Mi bacia.
“ Lo sai che si avvicina sempre di più il nostro primo giorno da fidanzati ufficiali?” esclama contento. Sorrido.
“ Carlos e Aisha ieri il regalo l’hanno fatto pure a noi!” rispondo saggiando con i polpastrelli i suoi capelli castano chiaro.
“ E tu cosa aspetti a scartare il tuo regalo?” mi domanda. Lo guardo confusa.
“ Amore,sei così smanioso di prima mattina?” replico imbarazzata. Gli sembra il caso di farmi certe proposte mentre ci attendono in azienda?
“ Pulcetta,non sono io il regalo da scartare!” risponde con le guance rosse. Mi sollevo facendomi forza sulle braccia per mettermi a sedere.
Ai miei piedi c’è un vassoio con leccornie di ogni genere ed un pacchetto di forma rettangolare rivestito con una carta da regalo che mi è familiare. Ma magari è solo una coincidenza!
“ Non capisco! Non è un nostro mesiversario e neppure il mio compleanno!” affermo mentre afferro quello scatolino. Lo tasto quasi come per voler sapere prima di scartarlo in cosa consista quel presente.
“ Lo so,ma oggi è un giorno importante per noi due e…questo regalo l’ho comprato una settimana fa!” mi risponde mettendosi a sedere dietro le mie spalle. Devo ancora abituarmi alle sue attenzioni,a queste dolcezze da parte sua che in questi anni credevo di poter solo sognare!
Scarto titubante il pacchetto e,forse per la prima volta nella mia vita,sono molto attenta a non rompere la carta che fa da involucro a questo regalo. Probabilmente perché è identica alla carta che rivestiva il quaderno con le fatine che mi regalò al mio tredicesimo compleanno!
Fisso più e più volte quell’oggetto quasi come se stessi facendo un tuffo nel passato. Mi sento quasi come la protagonista di un film di fantascienza e mi volto a fissare Mario quasi terrorizzata all’idea di ritrovarmi di fronte un Mario diciassettenne al posto del venticinquenne che mi ha chiesto di sposarlo circa un mese fa. Ok,non sono tornata indietro nel tempo!
“ È uguale!” riesco solo a sillabare fissando la fatina sulla pagina di copertina del quadernetto. Lo sfoglio sommariamente per assicurarmi di non avere fra le mani il diario lasciato a casa dei miei. No,è vuoto.
“ Sì. Ho faticato molto su internet per trovarne uno identico a quello che ti regalai 8 anni fa!” mi risponde.
“ Perché?” domando confusa. Ha trovato pure la carta da regali con la stessa fantasia!
“ Perché allora ti augurai di riportare lì solo momenti indimenticabili,istanti felici e da ciò che ho letto qualche settimana fa,mi pare che il mio auspicio non si sia realizzato,pertanto ho pensato di regalartene un altro identico perché stavolta so per certo che lo riempirai di descrizioni di attimi felici in quanto sarò io a regalarteli!” mi spiega. Si può non piangere di fronte ad una cosa del genere? Non credo!  
“ Avevamo detto << attimi felici >>,pulcetta!” mi rammenta baciandomi la guancia. Gli sfioro il viso voltandomi verso di lui. La dolcezza di tale momento è interrotta da un segnale del mio cellulare. Mi accorgo solo ora di averlo lasciato acceso e che quindi dev’essersi scaricato.
“ Amore,mi presteresti il caricabatterie?” domando al mio tesoro.
“ Non vedo l’ora di avere il privilegio di convivere con te stabilmente,tesoro!” esclama. Mi sa che quel giorno si sta avvicinando!
Scendo dal letto senza neppure infilarmi le ciabatte e raggiungo la poltrona dove ieri ho gettato la pochette. Apro la mia borsetta e afferro il cellulare agonizzante. Bianca,ma quando la smetterai di essere così svampita? Noto l’arrivo di una mail e la apro. David?  
 
“ Bianca,non so quando leggerai questa mail,ma spero accada prima che tu lo sappia da Jorge,anzi mi auguro sia tu a riferirlo a lui. Non ha senso definirti << amore >> o con altri nomignoli stucchevoli,ma questo tu l’hai sempre saputo. Lo sapevi prima di me che non era amore perché da parte tua non c’è mai stato ed io…beh credevo lo fosse,ma ho conosciuto un’altra donna e la sintomatologia descritta nei romanzi Harmony si è palesata tutta. Credevo fossero cazzate,invece le farfalle allo stomaco ci sono davvero quando si perde la testa per qualcuno!
Parto a cuor leggero perché so che non soffrirai e perché ti lascio libera. Libera dai litigi,dalle finizioni e da quello stupido accordo imprenditoriale. Sei libera! E,volendo,potrai usare questa mail come prova legale per liberarti di mio fratello. Tranquilla,perché sarà così impegnato a volermi uccidere che non ti creerà grane di nessun tipo!
Dirti che avrò bei ricordi della nostra storia sarebbe una balla e mi sa che io e te di cazzate ce ne siamo già dette troppe. E non c’entra nulla la donna con cui sto o l’uomo che non hai mai smesso di amare. Neanche a Londra eravamo felici ed ora che ho assaporato davvero la felicità, sono sicuro di ciò che penso!
                                                                                                                                                                                                                           Buona vita
                                                                                                                                                                                                                        David Smeaton”
 
“ Amore,che c’è? Perché fissi così il tuo cellulare? Cattive notizie? È successa qualche disgrazia?” mi domanda Mario scuotendomi dal mio stato di shock. Mi volto verso di lui con un sorriso incredulo.
“ Siamo liberi. È finita!” rispondo ancora piacevolmente scioccata da quest’inizio di giornata.
 
[Barbara]
“ Buongiorno cucciola!” mi saluta il mio fidanzato entrando in cucina. Mi ha chiesto di sposarlo!
La giornata di ieri non me l’aspettavo di certo così. Avevo previsto un certo movimento dovuto soprattutto alla presenza dell’ingombrante famiglia di Giulio a quell’evento,ma non credevo avrei provato un tale miscuglio di emozioni: la paternità di Roby,la richiesta di mano di Giulio,la gravidanza di Charlotte e il video shock su Susanna…
“ Buongiorno!” lo saluto con un bacio sulle labbra.
“ Come ti senti?” mi domanda baciandomi la tempia.
“ Bene. Un po’ scioccata dopo gli avvenimenti di ieri…” rispondo.
“ Ti è sembrata precipitosa la mia richiesta di sposarmi?” mi chiede intimorito. Quando ho conosciuto Giulio,tutto credevo tranne che di finire per intimorirlo! In realtà non credevo che il timore fosse un sentimento in grado di scuoterlo.
“ No. Parlavo di Roberta e di…vostro padre!” gli rispondo. Tira quasi un sospiro di sollievo.
“ Non mi va di pensarci. Adesso ho in testa solo una cosa: il 31 dicembre!” replica facendomi sedere sulle sue gambe.
“ L’ultimo giorno dell’anno? Vuoi organizzare qualcosa per Capodanno?” gli domando confusa. Spero non sia nulla di eccessivamente chiassoso perché vorrei vivere la gravidanza in tranquillità!
“ In realtà…vorrei cominciare il nuovo anno da uomo sposato. Vorrei che il primo Gennaio del 2037 fosse anche il primo giorno di una lunga ( o meglio lunghissima) vita coniugale per noi due!” mi spiega. Sorrido inebetita.
“ Davvero?” gli domando piacevolmente sorpresa. Mi bacia.
“ Sì,e se vuoi ho anche in mente dove potremmo andare in luna di miele,anche se…per quello confido in un miracolo!” risponde. Lo guardo confusa. Un miracolo?
“ Che vuoi dire? Dove vuoi portarmi?” gli chiedo accettando implicitamente di sposarlo il 31 dicembre.
“ Voglio dire che per portarti dove ho in mente di andare per il nostro viaggio di nozze,mi serve il benestare di mio padre!” mi risponde preoccupato più che altro dall’esito di una sua chiacchierata con suo padre. E allora stiamo freschi!
 
[Jean Lou]
Ho trascorso tutta la notte a rigirarmi nel letto chiedendomi se la sorpresa che ho organizzato desterà in lei i sentimenti giusti. Spero solo non mi rida in faccia magari rispondendo pure di no alla mia proposta!
“ Amore,sei già sveglio!” bofonchia con un sorriso.
“ Sì. Diciamo che dopo tutto quello che è successo,non ho avuto una bella nottata!” rispondo prima di rubarle il bacio del buongiorno.
“ Spero solo non sia così movimentato pure il matrimonio di Hermes e di tua sorella!” commenta accoccolandosi sul mio petto.
“ Tuo fratello ci impiegherebbe molto poco a placare possibili liti con un urlo dei suoi!” replico ironicamente. La mia piccola ridacchia.
“ E tua madre gli darebbe una mano sbattendo tutti fuori a calci nel sedere!” aggiunge. In effetti ce la vedo mia madre a fare una cosa del genere! Non è una che le manda molto a dire nonostante la sua diplomazia!
“ Spero solo vada tutto bene perché è la prima festa che si tiene in quella casa dopo la morte di mio padre!” le confesso giocando con i suoi capelli morbidi. Mi bacia il torace.
“ Andrà tutto benissimo,vedrai!” mi rassicura.
“ Per far andare tutto benissimo mia madre dovrebbe cominciare col togliere quel centrotavola orribile di mezzo!” ironizzo facendola ridere come una matta. Se Armando si imbatte di nuovo in quel centrotavola,finisce alla neuro!
 
[Charlotte]
Quando trovo la forza di aprire gli occhi,mi fa quasi male trovare l’altro lato del letto vuoto. Basta quella mancanza ad allontanare il naturale intorpidimento mattutino. È strano svegliarmi senza le coccole di Hermes,quindi mi infilo le ciabatte prima di alzarmi alla ricerca del mio futuro marito. Mancano 20 giorni al mio matrimonio con l’uomo che amo e sono in totale fibrillazione!
Allungo la mano per afferrare la maniglia della porta ed uscire,ma la stessa si ritrae dalle mie dita prima che la porta si schiuda leggermente. Riesco ad intravedere i suoi occhi luminosi che si rivolgono verso il soffitto quando mi scorgono. Mi accorgo solo dopo del vassoio che ha  fra le mani e spalanco di più la porta per facilitargli l’ingresso nella nostra camera da letto.
“ Dimmi la verità: le sorprese in generale ti fanno schifo o boicotti volutamente solo le mie?” mi domanda intento a non far rovesciare le portate presenti nel vassoio.
“ Non ti trovavo!” mugugno. Sembro una bambina scema,ma la paura di perderlo o di non rivederlo più c’è sempre!
“ Colazione a letto per la mia gattina e per i miei gnometti!” annuncia.
“ Ma quelli sono gli alfajores!” esclamo notando i dolcetti sulla destra.
“ Sì,la maggior parte con marmellata di limoni e anche alcuni con dulce de leche,solo che non avevo il cocco in scaglie per decorarli!” mi spiega. Il cocco in scaglie è il meno! Sia chiaro: io amo Hermes da morire,ma non dimenticherò mai la prima volta che mi sono svegliata in questa casa ed i suoi toast bruciacchiati!
“ Tu sei sicuro che non finirò all’antiveleni?” gli domando scettica.
“ Ma che donna spiritosa abbiamo qui!” risponde divertito avventandosi sul mio collo per mordicchiarlo delicatamente.
“ Ehi,la colazione è lì. Non sono io!” gli rammento.
“ Peccato! Se tu fossi compresa nella colazione,sarebbe meglio!” mormora roco. Lo bacio con dolcezza.
“ Mi sono mancate da morire le tue coccole mattutine ieri mattina!” soffia sulle mie labbra.
“ Quindi Bob non ti ha fatto le coccole?” lo punzecchio divertita.
“ Quel matto voleva gli portassi la colazione a letto! Roba da pazzi!” risponde irritato facendomi ridere.
“ In realtà però c’è un motivo per questa sorpresa!” afferma quando mi avvicino per baciarlo. Ritorno subito seria.
“ Non dirmi che vuoi me e gli gnometti come cavie di un tuo corso di cucina in via sperimentale!” ribatto. Mi pizzica piano il fianco divertito.
“ No. Voglio sapere almeno un indizietto sul tuo abito da sposa!” mugugna. Alzo gli occhi al cielo.
“ Sei peggio dei bambini,sai?! Ti ho già detto che sarà una sorpresa! Spero solo di non somigliare ad una meringa quel giorno!” mugugno.
“ Ho sempre avuto una passione per le meringhe!” replica baciandomi.
 
[Patrizia]
Ha provato ad aprire la porta della stanza mezz'oretta fa,ma conoscendolo ieri mi ero chiusa dentro. Non voglio parlargli né sapere cosa voglia fare con sua figlia,anche se posso desumerlo dal suo atteggiamento di ieri. È già la sua preferita o non l’avrebbe difesa con Susy!
Mi faccio forza e scendo dal letto sperando che sia già uscito perché preferirei non cominciare la giornata litigando con lui. Do una doppia mandata di chiavi alla porta e con mia grande sorpresa,quando la apro,vedo sulla cassettiera di fonte alla porta un vassoio con la colazione. L’ultima volta che ha attuato tale premura è stata quando abbiamo scoperto dall’ecografia il sesso di Giulio! Almeno sono la sola ad avergli dato il maschio che tanto desiderava!
Mi avvicino circospetta cercando di capire se sia ancora in casa. Se fosse stato in casa,avrebbe sentito il rumore delle mie pantofole e sarebbe venuto qui,quindi deduco che sia già uscito…meglio così! Accanto alla spremuta c’è un biglietto che sono tentata di cestinare,se non fosse che la mia inopportuna curiosità pretende di essere appagata sapendo cosa c’è scritto.
 
“ Ti sei chiusa in camera e mi tocca lasciar qui la tua colazione. Volevo salutarti o anche solo vederti dormire dato che stanotte mi hai privato del piacere di vederti riposare. Mi sei mancata e spero mi perdonerai. Ti amo!
                                                                                                                                                                                                                           Tuo Daniele”
 
“ Come se bastasse un biglietto melenso di cose che non pensa neppure!” mugugno sollevando il vassoio per portarlo in camera.
 
[Armando]
“ Signor Armando,c’è un ospite!” mi avvisa il mio maggiordomo. Vorrei sapere chi rompe a quest’ora!
“ Un ospite molto educato!” commento con evidente sarcasmo mentre scendo svogliatamente le scale. Che palle! Non bastava non aver dormito nulla dopo lo scandalo di ieri,ci mancava anche il maleducato di turno!
Devo dire che non resto per nulla sorpreso quando mi rendo conto che l’incivile di turno è lo stesso che mi sorbisco da più di quarant’anni e che purtroppo è il padre di mia nipote! Spero solo che questa settimana passi in fretta! Sia chiaro: adoro avere qui mia sorella e mia nipote,ma non se questo comporta dovermi imbattere in Daniele Valencia! Capisco che voglia recuperare il rapporto con sua figlia,ma non può mica trasferirsi a casa mia per questo?!
“ Daniele,io capisco che i vampiri non dormano,ma la gente comune sì! Si può sapere chi ti ha insegnato a presentarti a quest’ora a casa delle persone?” esordisco.
“ Buongiorno anche a te,Armando! Bel pigiama…mio figlio ne aveva uno uguale all’età di 12 anni!” ribatte. Armando,non ti arrabbiare! Io lo sapevo che sarebbe finita così e che con questa storia di Roberta me lo sarei ritrovato fra i piedi spesso e volentieri!
“ Che vuoi?” gli chiedo mettendomi a sedere.
“ Non imbattermi in quel pigiama che è sicuramente un antisesso! L’hai fatto perché tua moglie ha un principio di ninfomania?” replica.
“ L’unica ninfomane che conosco è tua figlia e di questo,dopo ieri,n’è a conoscenza tutta Bogotà! Mi spieghi che vuoi?” ribatto.
“ Armando…” mia moglie resta impietrita e cerca di coprirsi come può quando nota la presenza di Daniele. Che cavolo ha da fissare?
“ SMETTILA DI GUARDARE MIA MOGLIE!” ringhio.
“ Armando,questa gelosia è inopportuna. Semmai dovessi provare attrazione per tua moglie,mi basterebbe ricordare la prima volta che l’ho vista per farmela passare immediatamente! Non so tu come faccia ad andarci a letto ricordando com’era agli esordi,ma questa è una perversione tua che sinceramente non mi interessa!” replica.
“ PIANTALA DI OFFENDERE O TI SBATTO FUORI!” gli grido.
“ Ma cosa urli di prima mattina?” mi redarguisce massaggiandosi l'orecchio. Ma guarda questo!
“ Vado a vestirmi così poi andiamo dai ragazzi!” annuncia la mia piccola Betty.
“ Già ieri in tutto quel casino non siamo riusciti a congratularci con Hermes e Charlotte!” asserisco.
“ Io in realtà vorrei scambiare due parole con Carmen. Quella povera ragazza viene a conoscenza delle gravidanze altrui sempre in un modo così rude!” replica mia moglie.
“ Arriverà anche il loro momento!” ribatto posando un piccolo bacio sulla tempia di mia moglie per poi dirigermi verso le labbra. Un colpo di tosse mi fa desistere.
“ Il festival della melassa no! Abbiate pietà di me!” esclama acido Daniele. Perché questa croce doveva capitare a me?
“ Io vado a vestirmi!” annuncia mia moglie per poi tornare al piano di sopra. 
“ Non è che potresti cambiarti pure tu? Quel pigiama è terribile!” commenta Daniele. Sto per rispondergli,ma la risata di mia nipote mi interrompe. Cominciamo bene! Se comincia a dargli corda e a ridere alle sue battute,siamo rovinati!
“ Mi dispiace,zio,ma ha ragione!” sghignazza Roberta continuando a ridere come una pazza.
“ Che succede? Che ridete?” domanda mia sorella raggiungendoci in soggiorno. Ma che sono finito in un mondo parallelo? Camilla e Daniele si sono salutati davvero con un guancia a guancia?
“ Oddio,Daniele! Ma che ti è successo?” domanda Camilla al Vampiro alludendo alla zona tumefatta del suo viso.
“ Niente. Questo succede ad imbattersi in certa gentaglia!” le risponde Daniele mentre lei gli sfiora lo zigomo quasi violaceo.
“ Ma come << niente >>? Hai la guancia viola! Chi ti ha fatto questo? Hai messo un po' di ghiaccio?” domanda mia sorella preoccupata carezzandogli la guancia.
“ Cami,se continui a toccarmi la guancia,mi fai male! Sto bene,stai tranquilla!” le rassicura lui carezzandole il viso.
“ Vuoi almeno che ti metta un po' di pomata?” gli chiede Camilla premurosa.
“ Vorrei la smettessi di agitarti per un livido minuscolo. Sto bene! E sono contento che ti preoccupi per me! Chi l'avrebbe mai detto che avrei ricevuto ancora premure da parte tua?!” declina il Vampiro ironizzando sul finale. Stava flirtando con mia sorella?
“ Spiritoso! Io mi preoccupo sempre per te! Come mai stavate ridendo tu e Roberta?” replica Cami.
“ Ridevamo del pigiama di zio Armando! Non so come faccia zia Betty a vederlo tutte le notti!” afferma Roberta. Sbuffo.
“ Roby!” la redarguisce mia sorella.
“ Dottor Valencia,ma che ci fa a quest’ora qui?” domanda mia nipote a Daniele.
“ Se non le dispiace preferirei che mi chiamasse solo Daniele e che usasse il tu!” risponde Daniele.
“ Ma mi sentirei iniqua se lei…ehm tu non facessi lo stesso!” replica Roberta. Daniele sorride,ma quel ghigno divertito sparisce dal suo volto quando legge il mittente della telefonata che sta ricevendo. Sembra quasi sorpreso o infastidito!
“ Patrizia,sei tu! Hai trovato la colazione?...Non posso essere gentile con mia moglie?...No,non ho nulla da farmi perdonare,ma so che sei arrabbiata per ieri!...Ti prego,non mi va di litigare a prima mattina!...Lo so benissimo che Susanna è mia figlia,ma converrai con me che ieri per colpa della sua lussuria ho fatto una figura di merda!...MALEDIZIONE,PATRIZIA,C’ERANO TUTTI A QUEL CAVOLO DI MATRIMONIO E TUTTI HANNO VISTO QUEL CAVOLO DI VIDEO!...Lo so perfettamente di chi è la colpa,anche se con la ragazzina c’era pure Carlos Mora quindi la colpa andrebbe divisa a metà!...Se ti rende più felice,mettila sul piano della gelosia. Che vuoi che ti dica?!... Ti va se ne parliamo a pranzo?!...NO,MALEDIZIONE, NON È UN CONTENTINO! PERCHÉ DEVI VEDERE DEL MALE ANCHE IN QUESTO?! CREDI CHE TI ABBIA DATO CONTENTINI PER TRENT’ANNI,MALEDIZIONE?!...Divertiti con la tua amica!” gli sentiamo dire teso per poi riagganciare.
“ Daniele,se vuoi posso parlare io con Patrizia! Sono una donna…” si offre mia sorella.
“ Lo vedo da me e lo so perfettamente che sei una donna! Camilla,io ci sto provando ad avere un rapporto cordiale con te,ma se vuoi facilitarmi le cose non metterti di mezzo! È una questione fra me e Patrizia e lei non ti può soffrire quindi capirai da sola che se ti intrometti mi rendi le cose ancora più complesse,ok?!” taglia corto Daniele. Si aggiunge all’allegra brigata pure Joseph.
“ Dottor Valencia,che ci fa qui?” domanda il marito di mia nipote.
“ In realtà cercavo lei… Senti,potresti essere mio figlio,posso darti del tu?” replica Daniele. Joseph annuisce. Come se non ne avesse abbastanza di figli fuori dal matrimonio!
“ Ha cambiato idea sulla clinica?” domanda il genero di mia sorella preoccupato.
“ No. I Valencia non si rimangiano la parola data!” risponde Daniele.
“ Daniele!” lo biasima mia sorella,che come me,vede nella sua osservazione una frecciata al nostro dietrofront sull’altare con lui e Marcella.
“ Camilla,non era una frecciata!” la rassicura Daniele.
“ Ho capito: non le basta il 30% del pacchetto azionario che le spetterebbe,vero?” chiede Joseph. Daniele non cambierà mai!
“ Sì,c’è anche quel problema. Io mi accontento del 15% a patto che l’altro 15 lo prenda tu. In tal modo tu avresti il 50% del pacchetto e diverresti l’azionista di maggioranza. Il progetto è tuo e del tuo collega quindi perché dovremmo avere tutti più o meno le stesse quote?!” ribatte Daniele. Mi cade quasi la mascella per terra.
“ Davvero?” chiede Joseph basito. Daniele annuisce.
“ Daniele,devo farti una domanda: quando hai ricevuto il cazzotto che ti ha ridotto in questo stato,hai battuto la testa?” intervengo ottenendo un’occhiataccia dal diretto interessato.
“ Tu invece devi averla battuta da piccolo,Armando!” replica.
“ Dì la verità: è un principio di demenza senile!” ribatto.
“ Armando e Daniele,basta! Sembra di stare all’asilo!” ci redarguisce mia sorella.
“ Joseph,io ero passato per avere più dettagli sul progetto,ma non credevo fossi in partenza!” Daniele si rivolge al marito di mia nipote.
“ Sì,ma devo ancora chiamare un taxi!” risponde il ragazzo.
“ Ti accompagno io,se vuoi!” si offre Daniele.
“ Se non le dispiace far venire con noi anche Roberta e la signora Camilla,per me va bene!” risponde Joseph.
“ Daniele,tu sei sicuro?” chiede conferma mia sorella.
“ Sì,mi fa piacere accompagnarlo all'aeroporto e scortare te e Roberta!” risponde Daniele.
“ E questo che ci fa qui?” domanda mio nipote Junior quando raggiunge il salotto con la sua ragazza.
“ Junior! Daniele vuole aiutare Joseph con la clinica!” gli spiega sua sorella.
“ Un filantropo non c’è che dire! Papà lo sa?” replica Junior.
“ Sì,ma non ti ci mettere pure tu! Papà è prevenuto!” ribatte Roberta.
“ Come no! Visto come tratta Babi posso proprio crederci nel fatto che siano pregiudizi senza fondamento i suoi!” risponde Junior.
“ Dovrebbe essermi grato e non ostile,dato che sto aiutando sua sorella mentre suo padre cerca di mettere il bastone fra le ruote a suo cognato!” interviene Daniele.
“ E questo lo fa per quale arcano motivo? Vuole farsi bello agli occhi di mia madre?” gli domanda Junior sulla difensiva.
“ Non le do la lezione che merita solo perché puzza ancora di latte,ragazzino!” risponde Daniele.
“ O forse perché la sua artrosi non glielo permette!” lo istiga Junior.
“ Junior,smettila! Tua sorella e il figlio di Daniele stanno per sposarsi,quindi stiamo per imparentarci e dovresti smetterla di fomentare l’astio di tuo padre!” interviene mia sorella. Junior sbuffa.
“ Daniele,dopo essere andati in aeroporto,mi accompagneresti alla Spa?” domanda Camilla cambiando argomento.
“ Viene anche Roberta con te?” replica Daniele.
“ No,mi piacerebbe,ma approfitterò della mattinata libera per andare in Ecomoda a risolvere alcune incombenze che lo sposino ha lasciato incompiute,ma se mi lasci alla SPA posso prendere un taxi,non c’è problema! Avrai di meglio da fare che scarrozzare me e mia madre in giro!” risponde Roberta.
“ Non ce n’è bisogno. Ti accompagno dato che devo andarci anch’io!” replica Daniele.
“ Ancora? Daniele,possibile che passi più tempo in azienda ora che quando ne eri azionista?” intervengo.
“ Si dà il caso che lì lavorino i miei figli. Devo parlare con Susanna di quello che è successo ieri,Mendoza!” risponde Daniele. Sghignazzo divertito pensando a quello che è successo ieri!
“ Forse avresti dovuto parlarle prima…una quindicina d’anni fa,prima che si approcciasse agli uomini e al sesso!” sibilo.
“ Io aspetto fuori o finirò per spaccare la faccia al padrone di casa!” sibila Daniele imboccando l’uscita furibondo. Gli sguardi di biasimo di Camilla e Roberta spengono il mio ghigno sarcastico.
 
[Asia]
“ Ancora non riesco a crederci! Più ci penso e più mi sembra fantascientifico!” commenta Nicola prima di addentare una ciambella. In realtà, per via degli invitati,immaginavo un matrimonio movimentato,ma non come quello di ieri!
“ Fantascientifico che la nipote di uno dei tuoi migliori amici sia figlia dell’uomo che Armando più detesta o che la figlia della tua ex sia una sgualdrina?” gli chiedo fissandolo.
“ Che Aisha sia figlia di Daniele Valencia!” chiarisce spiazzandomi.
“ Amore,questa è una tua teoria! E ti pregherei di evitare allarmismi!” cerco di farlo ragionare.
“ Ma non è una teoria che Daniele Valencia detesti René pur non conoscendolo!” obietta.
“ Daniele Valencia detesta tutto il genere umano e forse anche qualche forma animale bipede!” gli faccio notare.
“ Touché!” si arrende.
“ Anche perché se la tua teoria dovesse essere esatta,vorrebbe dire che Lauren era innamorata di quell’essere abietto pure quando lavorava in Ecomoda!” affermo.
“ Non è da escludere. Se ci pensi,lei se n’è andata appena i Valencia hanno venduto! E 27 anni fa era già innamorata di un altro. Magari era proprio lui!” risponde.
“ Un’autolesionista da manuale!” commento.
“ Ti ricordo che anche tu mi hai amato in silenzio per anni!” ribatte compiaciuto.
“ Amore mio,hai seri danni all’autostima se ti equipari a Daniele Valencia!” replico baciandolo.  
 
[Marcella]
“ Capisci? Con una colazione! Crede di cavarsela con quattro parole smielate in croce e una colazione a letto!” grida Patrizia attraverso l’apparecchio telefonico.
“ Patrizia,Roberta non è frutto di un tradimento. Daniele l’ha avuta prima di conoscere te e non puoi farne un dramma! È anche normale che voglia conoscere sua figlia!” cerco di farla ragionare.
“ Non a danno dell’altra figlia. Ti ricordo che anche Susanna è sua figlia e lui ieri ha spalleggiato quella contro Susy!” ribatte.
“ Ammetterai che la tua Susy non è propriamente in lista per la beatificazione!” replico.
“ Ma l’idea è stata sua!” obietta Patrizia. Touché!
“ Non quella di fare una figura di merda di fronte a tutti! E non incolpare Aisha! Patrizia,tocca riconoscerlo: Susanna ha sbagliato! E comunque l’unico modo che hai per salvare il tuo matrimonio è accettare Roberta!” le faccio notare.
“ Sempre che io voglia salvarlo questo matrimonio! Ora vado a rilassarmi con un buon bagno caldo!” ribatte per poi riagganciare. Ma perché quelle due croci dovevano capitare proprio a me?
“ E se le regalassi un trattamento estetico?” esclama d’improvviso Bea.
“ A Patrizia?” domando. Non credo basti un trattamento estetico per risollevarle il morale!
“ A Robertina. In fondo ha 40 anni di regali arretrati e poi ha il marito che lo fa per mestiere!” risponde. Mi correggo: le croci sono 3!
 
[Camilla Senior]
Imbarazzante direi che è l’aggettivo più azzeccato per il momento che sto vivendo in questo preciso istante. Solo che il disagio non è prerogativa mia in quest’istante,ma anche di Daniele che non sa bene dove guardare mentre Roberta e Joseph si salutano con un bacio quasi da Oscar. Forse per lui dev’essere peggio dato che non è abituato ai loro slanci!
“ Dimmi che non fanno sempre così!” sibila. Abbozzo un sorriso imbarazzato.
“ Roby,tesoro,se non lo lasci andare,perderà l’aereo!” intervengo. I due si staccano. Sono molto teneri e carini,ma è imbarazzante per un genitore assistere ad uno spettacolo simile!
“ Una settimana passa in fretta,vero?” esclama Roberta verso suo marito.
“ Sì,amore. E poi sarò così impegnato dietro a nostra figlia e a tuo padre!” replica lui.
“ Dici che ti schiavizzerà per via della gamba rotta?” intervengo.
“ Come se fosse la prima volta! E non lo farà di certo solo per la gamba rotta! Camilla,suo marito mi odia!” mi fa notare mio genero. In effetti!
“ Fai buon viaggio,amore mio!” gli augura mia figlia.
“ E tu non distrarti troppo,eh!” ironizza Joseph.
“ Ti auguro buon viaggio,figliolo,e cerca di tener d’occhio Clizia,mi raccomando!” aggiungo salutandolo con un guancia a guancia.
“ Non si preoccupi,Camilla!” mi rassicura mio genero.
“ Fai buon viaggio,ragazzo,e per ogni chiarimento sull’investimento,i miei contatti li hai!” asserisce Daniele dandogli una pacca sulla spalla.
“ Mi farò vivo presto,dottor Valencia,e grazie ancora per l’aiuto!” replica mio genero prima di allontanarsi. Mia figlia lo saluta con la mano fino a che non scompare.
“ Guarda che una settimana passa in fretta!” cerco di consolarla carezzandole i capelli.
“ Passerebbe in fretta se ci fossero Clizia e Joseph qui con me!” obietta. Resto di stucco quando Daniele compie un gesto strano. Mette fra le mani di Roby le chiavi della sua auto.
“ Che vuol dire?” chiediamo quasi in contemporanea io e mia figlia.
“ Così magari guidando ti passa la tristezza!” risponde Daniele impacciato. L’ultima volta che l’ho visto così è stato più di 40 anni fa…quando mi chiese di diventare la sua ragazza!
“ Davvero?” chiede mia figlia che è già rimasta conquistata prima quando ha visto l’automobile di Daniele. Il mio futuro consuocero annuisce e fatica a trattenere le lacrime quando Roberta di slancio lo abbraccia. È il primo abbraccio che riceve da sua figlia!
“ Scusa! È che sono contenta di guidare!” si giustifica mia figlia imbarazzata. Lei è contenta,ma io meno!
“ Fa niente. Andiamo?” replica Daniele. Roby annuisce tutta contenta precedendoci verso l’uscita dell’aeroporto.
“ Daniele,non sai cos’hai appena combinato!” mugugno.
“ In che senso? Era contenta e mi ha anche abbracciato!” replica.
“ Nel senso che non sai come guida Roby e non conosci il suo scarso senso dell’orientamento!” ribatto.
“ Che sarà mai?! Non sarà mai peggio di Susanna al volante agli inizi o di come guida Maria Beatrice!” minimizza. Se lo dice lui! In fondo l’auto che rischia è la sua! 
 
[Nick]
“ La biondina è su tutti i tabloid!” mi informa il mio tesoro. Beh ci credo! Dopo la figura di merda fatta ieri,era prevedibile che finisse in questo modo! Non mi è neppure difficile immaginare cosa si dica di lei.
“ Chissà se si presenterà in ufficio!” commento.
“ Anche solo per buongusto,non dovrebbe farlo inviando magari via mail la lettera di dimissioni! Ma siccome quella non sa neppure dove stia di casa il buongusto,lo scopriremo solo in ufficio se avrà la faccia tosta di presentarsi o meno!” risponde Carmen.
“ Amore,in merito alla gravidanza di Charlotte…” mi interrompe.
“ Sono molto contenta per loro. Hai visto mai che tuo fratello si decide a crescere!” esclama. L’abbraccio forte da dietro.
“ Lo sai che ti amo da morire e che sarai una mamma meravigliosa,vero?” la rassicuro. Sorride.
“ Anche tu sarai un papà meraviglioso,amore mio!” replica. Sono certo che ce la faremo!
 
[Carlos]
Mi muovo inquieto su questa poltroncina come se fossi seduto su un cactus. Dire che sono nervoso è dire poco! So bene che la mia Ginger è entrata in quel dannato ambulatorio solo 2 minuti fa,ma mi sembra essere trascorso un secolo e sono preoccupato per gli esiti di questi esami. E se dovesse essere qualcosa di grave? Se fosse malata? No,Carlos,non pensarci! Non è così! Magari sarà solo un po’ di stress! La vita non può essere così crudele con te da toglierti il grande amore proprio ora che l’hai trovato!
Stanotte non ho dormito per nulla e credo di aver sviluppato una lieve ipocondria facilmente sfociabile in una preoccupante paranoia. Mentre la mia Ginger dormiva beata,ho cominciato a cercare su internet i suoi sintomi e a farmi prendere dall’ansia. Se dovesse accaderle qualcosa,ne morirei! Non riuscirei ad andare avanti senza di lei!
“ Amore,che hai? Piangi?” mi domanda la mia cucciola. Non mi ero neppure accorto del suo arrivo.
“ No. Tutto bene? Hai fatto?” replico accarezzandole il viso.
“ Sì,che credevi? Che mi sarei messa ad urlare tanto da far pervenire le mie grida fin qui? Va bene aver paura degli aghi,ma sarebbe troppo pure per me!” risponde strappandomi un sorriso.
“ E quando avremo i risultati?” le chiedo torturandomi le dita e cercando di non farle notare il tremore dei miei arti superiori ed inferiori.
“ Dopodomani al massimo!” mi risponde con un sorriso. Abbozzo un sorriso. Mi bacia.
“ Le prossime analisi le fai tu,però. Sei pallidino,amore mio!” soffia sulle mie labbra. Cerco di celare il nodo che mi ostruisce la gola.
“ Ti amo da morire!” le confesso.
“ Lo so. Anch’io,tesoro!” risponde sedendosi sulle mie gambe. Inalo a pieno l’olezzo dei suoi capelli.
“ Stiamo qui solo 5 minuti e poi andiamo a fare colazione che con tutto il sangue che mi hanno tolto mi gira la testa!” mugugna con una vocina in grado di farmi impazzire rannicchiandosi fra le mie braccia.
“ Povera cucciolina! Hai preferenze per la colazione?” le chiedo.
“ Una bella baguette strapiena di schifezze. Ho una fame!” mi risponde. Sorrido. Quasi peggio di me!
 
[Roberta]
Daniele aveva ragione: non si può essere tristi quando si guida un’auto del genere! Anche se forse lui e mia madre non saranno della stessa opinione dato che entrambi si sono arpionati alle maniglie di sicurezza. Un po’ esagerati!
“ Capisci? Io non so più cosa fare!” rivela Daniele a mia madre marcando l’ultima parola per la mia curva un po’ spericolata.
“ Non per farmi gli affari tuoi,ma l’ultima volta che hai fatto una cosa del genere per Patrizia prima di stamane quando è stata?” gli chiede mia madre. Daniele sembra pensarci su parecchio.
“ Sei deceduto?” lo punzecchia mia madre.
“ Non è mica un quiz a premi?! Lasciami pensare!” replica Daniele. Ridacchio.
“ Forse...il giorno dopo l’ecografia durante la quale scoprimmo che Giulio sarebbe stato un maschio!” asserisce Daniele.
“ Ok,che tua moglie non è un Nobel,ma credo che chiunque avrebbe interpretato il tuo gesto come un contentino!” replica mia madre.
“ Sei di conforto!” ribatte Daniele con evidente sarcasmo. Sorrido divertita.
“ In effetti per Susanna più che portarle la colazione a letto,avrebbe dovuto chiederle il divorzio dato com’è uscita fuori!” commento. Mia madre scuote il capo rassegnata al mio sarcasmo pungente.
“ Camilla,ieri hai detto di volermi essere amica: che devo fare?” le domanda Daniele.
“ Essere del tutto onesto e sincero con lei! Meglio che sappia tutto in modo da decidere davvero in piena autonomia cosa farne del vostro matrimonio!” gli consiglia mia madre. Ma tutto cosa?
“ Tutto cosa?” chiedo.
“ Pensa a guidare!” mi rimbrotta mia madre.
“ Camilla,se io racconto a Patrizia di Aisha,finisco sottoterra! Mia moglie mi ammazza!” le fa notare Daniele.
“ Aisha?” chiedo. Oddio? Gli piace davvero Aisha?
“ Non è come sembra. Aisha…è…insomma…è mia figlia!” mi spiega Daniele. Freno bruscamente. La biondina si suiciderà a questa news!
“ Queste notizie puoi evitare di dargliele mentre è al volante? Già è un fenomeno di suo,se ti ci metti pure tu!” lo rimprovera mia madre. Sbuffo. Con questa storia che non so guidare sono noiosi!
“ Ecco: alla prossima gira a destra e siamo arrivati,per fortuna!” esclama mia madre. Daniele sghignazza.
“ La smettete di prendermi in giro?!” mi risento.
“ Guarda avanti e non distrarti!” mi intima Daniele. Poverino! Dev’essersi pentito di avermi invitata guidare la sua auto!
“ Ecco,brava! Adesso che siamo arrivati,accosta e fammi scendere che dopo la Spa andrò direttamente in chiesa a ringraziare per essere uscita illesa da questo viaggio!” esclama mia madre quando vediamo il centro benessere dove andiamo di solito. È il suo preferito!
“ È qui?” le chiede Daniele con un tono strano. Le guance di mia madre si tingono di rosso.
“ Sì. È ancora ben frequentato questo posto!” risponde mia madre. Non capisco! Ci sono stati insieme?
“ Non lo sapevo. È una vita che non vengo qui!” replica lui.
“ Io invece vengo a rilassarmi qui tutte le volte che torno a Bogotà!” gli spiega mia madre.
“ Non credevo tuo marito fosse tipo da Spa!” commenta Daniele.
“ Non lo è. Vengo da sola qui! Senti,Daniele,ce la fai ad evitare che Roberta torni a Zurigo con qualche frattura multipla dovuta ad un incidente stradale?” replica mia madre.
“ Camilla,non è una bambina,cavolo! Andrà tutto bene! Sei qui per rilassarti,no?! Quindi rilassati!” ribatte Daniele.
“ E tu riprendi le redini della tua auto se vuoi che io mi rilassi!” risponde mia madre. Ridacchio. Entrambi mi fissano.
“ Scusate è che siete buffi. Sareste stati una bella coppia se vi foste sposati!” asserisco pentendomene subito. Questa potevo risparmiarmela! I due mi guardano impacciati e la tensione è palpabile in quest’autovettura.
“ Io vado,eh! Daniele,ci si vede! Roby,mi raccomando!” esclama mia madre per poi uscire di fretta dall’auto. Mi dispiace per la gaffe fatta!
“ Daniele,io…” mi interrompe.
“ Non è successo niente. È vero: io e tua madre eravamo una bella coppia,ma non ha funzionato! Adesso abbiamo vite diverse con persone diverse e va bene così!” asserisce. Non capisco perché tutti lo odino tanto!
“ Posso farti una domanda?” gli chiedo mentre mi immetto nuovamente sulla corsia.
“ Certo! A patto che non ti distrai troppo dalla guida!” risponde. Sorrido. È raro che mi trovi così a mio agio con un perfetto sconosciuto!
“ Perché tutti ti detestano?” gli domando.
“ Dev’essere per la mia misantropia acuta. Non è colpa mia se sono rude. Io sono sempre stato così,anche quando ero fidanzato con tua madre! Non sono mai stato un principe azzurro! So essere dolce e voler bene agli altri,ma alla mia maniera!” mi risponde guardando il panorama fuori dal finestrino. È grossomodo quello che dico anch’io di me stessa!
“ In effetti non è un male non omologarsi!” commento. A che serve essere una copia di qualcun altro?
“ Perché sorridi?” gli domando. Scuote il capo.
“ Perché Trimalcione…ehm volevo dire Guido…detesta tanto tuo marito?” mi chiede.
“ Mah…questo me lo chiedo da almeno 16 anni! Joseph lavorava nella nostra azienda come operaio. Un giorno sono andata a fare un giro nel reparto produzione e ci siamo conosciuti. Abbiamo cominciato a battibeccare perché ha fatto un commento poco delicato sul mio sedere,ma un po’ per volta ci siamo innamorati!” gli racconto.
“ Anch’io mi sono avvicinato a mia moglie litigando!” risponde con un sorriso. Non c’ha di certo guadagnato!
“ Joseph ha 3 anni più di me. Stava finendo la specializzazione quando ci siamo conosciuti. Lavorava in azienda e studiava. L’ho amato da subito,ma mio padre no! E solo perché Joseph ha sempre desiderato crescere nella sua professione! Non è sbagliato essere ambiziosi,no?!” continuo a narrargli.
“ No,non lo è. Ed è sbagliato sparare giudizi su qualcuno che punta in alto quando si è fatto di tutto per scalare la piramide gerarchica e finire fra i benestanti!” risponde. È evidente il suo livore ancora intatto verso mio padre!
“ E tu sei ambiziosa?” mi domanda.
“ Abbastanza. Sognavo la poltrona dove siedo ora da quando ero bambina e l’ho ottenuta!” gli racconto fiera di me.
“ Brava! Accetta un consiglio da un vecchio orso: l’ambizione non è mai un male!” replica. Io la penso esattamente come lui. Vengo distratta dal suono del mio cellulare.
“ Daniele,me lo prenderesti un attimo attivando il vivavoce,per favore?” gli chiedo indicando la tasca davanti della mia borsa. Annuisce.
“ Mamma,dove sei?” mi domanda mia figlia appena Daniele accetta la chiamata.
 
[Daniele]
È emozionante ascoltare per la prima volta la voce di mia nipote. Ho fatto bene ad offrire un passaggio a Camilla,Roberta e Joseph perché sto avendo l’opportunità di conoscere meglio mia figlia! Esteticamente non abbiamo nulla di simile,ma il modo di pensare è identico!
“ In macchina. Tesoro,sono al volante,quindi possiamo risentirci dopo?” sento dire da Roberta.
“ Al volante? Hai fatto ubriacare la nonna,per caso? Che ci fai al volante di un’auto,mamma?” replica Clizia. Mi trattengo dal ridere. Non male la ragazzina!
“ Non è l’auto della nonna. È di un suo amico. Si chiama Daniele ed è il padre di zio Giulio!” le spiega Roberta.
“ Ah…e come mai ti fa guidare la sua auto? È masochista?” replica Clizia. Mia figlia sbuffa.
“ No,non è masochista! Comunque sei in vivavoce e quindi smettila col sarcasmo!” le risponde Roby.
“ Salve,signor Daniele,mi raccomando si allacci bene la cintura perché mia madre guida molto male e si orienta anche peggio!” si rivolge a me la ragazza. Scoppio a ridere.
“ Va benissimo solo Daniele. Dammi del tu. Tua nonna non fa che parlare di te. So che ti piacciono le moto!” rispondo un po’ impacciato.
“ Ed io so che lei…cioè che tu vuoi aiutare mio padre con la sua clinica. Magari grazie a te mi compreranno una moto!” ribatte.
“ Scordatelo!” le risponde Roberta.
“ Amore,ma tu non hai da studiare? E il nonno come sta?” aggiunge Roberta. Il nonno sono io!
“ Veramente sto andando ad una festa in orfanotrofio. Sai è il compleanno di quel bambino a cui è morta da poco la mamma e vogliamo rallegrarlo un po’! Il nonno sta bene,anche se sembra incazzato nero per qualcosa!” risponde Clizia.
“ Nonno,è la mamma. Le vuoi parlare?” domanda Clizia purtroppo non a me.
“ Mamma,ti passo il nonno. Però fate il fretta che il cellulare mi serve e tra poco devo uscire! Ciao Daniele! Piacere di averti conosciuto!” esclama la mia nipotina.
“ È stato un piacere anche per me!” replico.
“ Roberta,che vuol dire << Ciao Daniele >>?” domanda Trimalcione.
“ Papà,ti prego! Sono in macchina con Daniele Valencia. Ha dato un passaggio a Joseph e alla mamma e adesso mi accompagna in Ecomoda, anche se guido io!” risponde mia figlia.
“ Alla prossima vai a sinistra che tagliamo o in Ecomoda non c’arriviamo più col traffico che c’è a quest’ora!” intimo a mia figlia.
“ E tua madre che ne pensa di questa bella iniziativa?” domanda Trimalcione a Roberta.
“ Non mi infilate nelle vostre beghe! E poi ti ricordo che avrete tutti un nipote in comune,quindi dovresti smetterla! Ah ma lo sai che Babi sta per sposarsi? Giulio ieri le ha fatto la proposta,papà!” risponde Roberta.
“ Mi sembra il minimo. Sia chiaro però che non faccio i salti di gioia per questa cosa!” replica lui.
“ La vedo difficile con una gamba rotta!” commentiamo quasi all’unisono io e mia figlia. Entrambi stiamo per scoppiare a ridere. Eh sì,anche l’ironia è la mia!
“ Ad ogni modo,Giulio è un bravissimo ragazzo e adora Babi. Non capisco perché lo odi tanto!” gli fa notare mia figlia. Dovrebbe andare a Lourdes a piedi per aver trovato qualcuno in grado di sciropparsi quella svampita della figlia.
“ Perché tutto volevo meno che imparentarmi con Daniele Valencia!” risponde Trimalcione.
“ E certo perché il mio sogno più grande era imparentarmi con te!” esplodo. Ma guarda questo!
“ LA PIANTATE? MI DECONCENTRATE!” ci zittisce Roberta.
“ Ora vai a destra,Roberta! È una scorciatoia che abbiamo scoperto io e tua madre quarant’anni fa! La uso sempre quando sono in ritardo!” consiglio a mia figlia. 
“ Ad ogni modo ti ha cercata Andrea!” interviene Trimalcione.
“ Tanto non cambio idea! Non darò una seconda chance a quell’ubriacone! Mi dispiace,ma la mia azienda non è un’estensione di un happy hour! L’avevo avvisato e si è fatto trovare ubriaco durante l’orario di lavoro…uno così è nato stupido! Mi dispiace,ma se gli faccio passare liscia pure questa,finisce che la mia azienda diventa una succursale degli alcolisti anonimi!” risponde mia figlia. Non c’è niente da fare una Valencia si riconosce dal modo di fare!
“ Non è solo tua! Dovresti parlarne con i tuoi fratelli e con tua madre!” la redarguisce quello.
“ La presidente sono io! Posso sapere perché ti schieri sempre dalla parte della plebe? Porca miseria,credi che non apprezzi i miei lavoratori? Ma se lascio correre su questa cosa,la mia azienda diverrà un ritrovo per ubriaconi,una specie di taverna!” ribatte Roberta. Perché si schiera dalla parte della plebe? Io una risposta a tale domanda l’avrei!
“ Daniele,tu hai avuto un’azienda,sbaglio nel ragionare in questo modo?” mi domanda mia figlia.
“ No. Il fatto che tu non abbia ereditato la leadership di tuo zio mi rassicura parecchio!” le rispondo. Scuote il capo divertita.
“ E adesso lui che c’entra? Sono cose nostre! E poi si vede la sua ideologia manageriale dove l’ha condotto: dritto dritto in bancarotta!” interviene quello. Giuro che lo ammazzo!
“ Già perché solo i migliori manager servono caffè all’esordio della loro carriera,non è vero?!” rispondo alla provocazione. 
“ Ad ogni modo io e tua madre non siamo d’accordo!” asserisce quello verso mia figlia.
“ Parla per te! E comunque l’azienda l’ha fondata mio nonno! È sempre stata dei Mendoza,dei Calderon e dei Mora! Risponderò a loro delle mie azioni! Non puoi fare il padrone di qualcosa che non ti appartiene! Sembra quasi tu ti diverta a contraddirmi. A volte penso che mi tolleri solo perché ti sono servita a legare a te la mamma,dato che era incinta di me quando vi siete sposati! Non va bene se licenzio un ubriacone,ma va tutto bene se mi libero delle puttane di tuo figlio! Quando tolgo le castagne dal fuoco a Junior mandando fuori la sua ennesima conquista va tutto bene,no? In quel caso,fanculo la morale!” sbotta mia figlia. Complimenti a Camilla! È stata proprio una genialata far crescere mia figlia da quest’individuo che non la fa neppure sentire amata!
“ Smettila di dire così! Adesso tuo fratello è fidanzato!” replica lui.
“ Adesso,ma qualche mese fa non lo era e c’ero io a porre rimedio ai suoi romanzetti con le modelle! Ad ogni modo,se non ti sta bene,al prossimo consiglio,domanda la mia testa!” ribatte mia figlia. Squilla il mio cellulare. Resto sorpreso quando leggo il nome del mittente.
“ Tua madre!” comunico a mia figlia.
“ Camilla,già ti manco?” la punzecchio.
“ Smettila di fare il cretino! Se sei così di buon’umore devo cominciare a pensare che ti sei ripreso l’auto e stai guidando tu!” ribatte.
“ No. Sta guidando Roberta! Ma non puoi chiamarmi ogni secondo per sapere se siamo vivi! Stiamo per arrivare! Ci sentiamo per organizzarci per stasera! Goditi il massaggio!” rispondo per poi riagganciare.
“ Stasera? Cosa dovresti fare tu stasera con mia moglie?” mi aggredisce quasi Trimalcione.
“ Quello che non fai tu,contento?!” ribatto sarcastico.
“ STAI LONTANO DA MIA MOGLIE,DANIELE!” mi grida.
“ Noto che il senso dell’umorismo va di pari passo col galateo nella tua personalità!” replico. Roberta cerca di non ridere.
“ Ci sentiamo più tardi o domani e cerca di non maltrattare mio marito,se ci riesci,papà!” lo saluta Roberta per poi farmi segno di riagganciare. Mi dà parecchio fastidio che lo chiami << papà >>,ma credo sarà ancora per poco!
“ Non è colpa tua!” esclama all’improvviso. Mi volto verso di lei sbalordito non capendo cosa voglia dire.
“ Non ha svalvolato per colpa tua! È solo che la pensiamo diversamente su molte cose purtroppo! E tu sei un’altra cosa su cui non andiamo d’accordo!” chiarisce.
“ Che vuoi dire?” le domando.
“ Che mi sei simpatico. Non è da tutti fare tutto quello che hai fatto tu per il genero di una tua ex che ti ha ridotto il cuore in brandelli 40 anni fa!” risponde.
“ In merito alle tue scelte da presidente,io non credo tu abbia preso a cuor leggero la decisione di licenziare quel tipo!” replico.
“ Quel tipo ha sempre lavorato per noi. Mi ha vista muovere i primi passi e non è stato facile. Lo so che di primo acchito sembro una stronza intransigente,ma non ho il cuore di pietra! Solo che mi piace essere chiara con le persone e detesto le persone superficiali! L’avevo già beccato una volta sbronzo e l’avevo avvisato,ma 5 giorni fa è capitato di nuovo e non ho potuto far finta di non vedere un’altra volta,capisci?” mi spiega. La guardo con ammirazione. Forse è l’unica Valencia che somiglia molto a me e a mio padre. Aisha e Giulio hanno solo qualche sfumatura della mia indole,mentre Roberta sembra la mia versione femminile!
“ Sì,e se sei certa di ciò che fai,non devi farti condizionare dai pareri delle persone che ti circondano! Fidati di uno che ha sempre fatto di testa sua e non si è mai pentito di nulla,almeno per ciò che concerne il mio lavoro al Ministero!” la rassicuro.  
“ Daniele,volevo solo chiederti un altro favore,se puoi!” replica.
“ Se posso,volentieri!” la esorto.
“ Lo so che Barbara ti ricorda mia madre e che…vederla con Giulio ti fa pensare al dolore che hai vissuto,ma,nonostante i suoi innumerevoli difetti,Babi è una creatura dolcissima e ti chiedo solo di darle una chance! Lei è davvero innamorata di Giulio,Daniele!” asserisce. Sospiro.
“ Non è che io abbia poi altra scelta dato che si sposeranno! Spero solo che Bogotà riesca a sopravvivere all’inettitudine di tua sorella senza che la rada al suolo con uno starnuto!” bofonchio. Ridacchia divertita la mia bambina.
 
[Hermes]
“ Jean,non sono un ritardato e non mi pare ci voglia un Nobel per consegnare un biglietto!” rispondo per l’ennesima volta a mio cognato. Mannaggia a me e quando ho deciso di dargli una mano in questa follia!
“ Allora sto tranquillo?” mi chiede. Sbuffo sortendo la risata della mia gattina.
“ Sì,e per stare ancora più tranquillo prenditi una valeriana!” rispondo scontroso.
“ Simpatico! Comodo per te che hai già dato!” commenta.
“ Pensa che il peggio è già superato,dato che mio padre ti ha dato la sua benedizione e non rappresenta più un ostacolo! Il peggio che può accaderti è che Giulia ti dica di no!” replico.
“ SMETTILA CON QUESTE BATTUTE DEL CAVOLO! SONO GIÀ NERVOSO!” mi grida. Alzo gli occhi al cielo.
“ Valeriana e due camomille,cognato!” gli consiglio prima di riagganciare.
“ Non ci sembra tuo fratello! Dietro quell’espressione da angioletto biondo,c’è un isterico represso! È quasi peggio di me e mio padre assieme!” commento. Charlotte ride.
“ E tu eri nervoso prima della richiesta di mano?” mi chiede.
“ No,per carità! Sono solo stato nervoso per le due settimane precedenti fino a che non mi hai detto di sì. Quella sera non la dimenticherò mai!” le rispondo. Mi bacia l’angolo della bocca.
“ Neanch’io! Sembravi avere la corea di Sydenham!” mi canzona.
“ Spiritosa! Ti preferivo quasi quando mi davi del lei e ti ostinavi ad adoperare un tono professionale!” scherzo.
“ Davvero?” mi chiede.
“ No. Quel distacco da dopo il nostro primo bacio fino a che non ti sei decisa a darmi del tu mi faceva male!” le confesso.
“ Se fossimo rimasti professionali,magari a quest’ora non saresti in trappola con due gemelli in arrivo!” scherza.
“ Devo confessarti una cosa!” asserisco con tono serio.
“ C-Cosa?” domanda spaventata.
“ Sin dal tuo primo ceffone ti ho sempre immaginata incinta di due gemelli…ma era più come una punizione karmica per l’affronto perpetrato nei miei riguardi!” le rispondo.
“ Scemo!” sussurra sbaciucchiandomi la guancia. Come può pensare che i nostri gnometti siano una trappola per me?
 
[Jorge]
“ Allora?” mi domanda la mia fidanzata. Susanna ha trascorso una nottata agitata e,a dirla tutta,neanche la mia notte è stata delle migliori!
“ Niente. È staccato! Mi chiedo quella testa di cazzo dove sia finito! Spero solo non mi ammazzi una volta appresa la notizia!” le rispondo. David mi ucciderà! Comincerà di certo con la solita arringa contro Susanna,come se poi la sua Cassandra fosse chissà quanto meglio!
“ Neanche Cassandra mi risponde!” mi comunica. Andiamo bene!
“ Amore,non sei obbligata a rimettere piede in quella dannata azienda,lo sai vero?” replico accarezzandole la guancia senza perdere di vista la strada. Mi guarda negli occhi spaesata. In fondo ieri siamo stati smerdati e lei ha pure scoperto di avere un’altra sorella!
“ Non la darò vinta a loro! Io sono una Valencia e una Fernandez e non mi faccio mettere i piedi in testa da loro!” risponde orgogliosa. Sorrido. Uno dei motivi per cui sono pazzo di lei!
“ Pensa che fra 3 mesi saremo a Londra!” la conforto. Annuisce.
“ L’unica cosa che vorrei fare è chiedere scusa a tuo padre per lo spettacolo pietoso di ieri!” asserisco. Quell’uomo potrebbe tranquillamente inserirmi nella sua lista nera ed impedirmi di sposare Susanna!
“ Non mi ha neppure difesa. Quella lì ha già preso il mio posto nel suo cuore!” mugugna.
“ Vedrai che non è così. Tu sei insostituibile!” la rassicuro. Poi sarebbe un delitto rimpiazzare Susanna con quella lì!
 
[Sandra]
“ Mi stai prendendo in giro?” domanda mio marito ad Armando.
“ Ti sembro dell’umore? Mia nipote è figlia del mio peggior nemico…non mi sembra un argomento sui cui scherzare!” risponde Armando.
“ Quindi Roberta lo sa…per questo lo spalleggiava ieri!” ne desume Mario.
“ No. A quanto pare c’è stata una simpatia a pelle fra i due! Ti dico solo che ce lo siamo trovati a casa stamane!” risponde Armando.
“ Non vorrà mica accamparsi nel tuo giardino,vero?” replica Mario beccandosi un’occhiataccia dal suo miglior amico.
“ Ci manca solo questa,che il mio giardino diventi il campeggio di Daniele Valencia!” ribatte Armando.
“ Camilla glielo dirà stasera!” annuncia Betty.
“ E fu così che Bogotà fu rasa al suolo!” commento ironica.
“ In realtà Roby non è biasimabile! Insomma per quarant’anni ha creduto d’esser figlia di uno ed ora scopre che suo padre è un altro!” osserva Armando. Nel cambio non c’ha guadagnato di certo!
“ E in più Daniele Valencia vuole aiutare Joseph con la clinica ricavando solo il 15 % degli utili e cedendo a Joseph l’altro 15% a cui avrebbe diritto,ci credete?!” racconta Armando ancora stupefatto. Ha battuto la testa a terra?
“ E questo è frutto di quale demenza? Alzheimer,demenza da corpi di Lewy o cosa? Ha mica battuto la testa?” domanda mio marito stupito.
“ Non lo so,ma magari si comporta così perché un figlio da Camilla l’ha sempre voluto ed ora che sa di Roberta…insomma Roby è il suo sogno che si realizza!” ipotizza Armando.
“ Non so quanto sarà un sogno per Roberta avere Daniele Valencia come padre e la bionda finta come matrigna!” commento.
 
[Giulio]
“ Così abbiamo deciso la data: il 31 dicembre!” annuncia la mia piccola mentre usciamo dall’ascensore io lei,Carlos e Aisha. In sala d’attesa ci sono mio padre e Roberta. Lui è seduto su una delle poltroncine mentre lei è in piedi poggiata col didietro sulla scrivania di Susanna.
“ La data di cosa?” domanda mio padre.
“ Del nostro matrimonio. Il 31 dicembre!” rispondo secco. 
“ Di quest’anno?” domanda nostra sorella.
“ Sì,Roby. Prima che si veda la pancia!” le risponde Barbara.
“ Però!” commenta Aisha prima di dare un altro morso alla baguette che ha in mano.
“ Che c’è dentro?” domanda curiosa la mia principessa.
“ Patatine fritte,cotoletta e mozzarella!” risponde Aisha cercando di non strozzarsi. Ma sono solo le 9 di mattina!
“ Aisha! Così mi torna la nausea!” commenta Barbara.
“ Che sarà mai?! Una colazione all’inglese è la cosa migliore! E poi nei giorni precedenti al diploma mangiavo più o meno come adesso. È la tensione nervosa!” replica Aisha.
“ Inoltre era solo un quarto di baguette!” la appoggia Carlos. Non è che cambi poi molto! Alle 9 di mattina è eccessivo pure un morso della bomba che sta ingurgitando!
“ Senti,Ginger,non credi sia giunto il momento di togliere il cerotto?” domanda Carlos a mia sorella.
“ Devo proprio?” replica Aisha.
“ Amore mio,non vedo altre alternative! Conosco un metodo per non farti sentire lo strappo! Aspettami qui!” le intima prima di allontanarsi.
“ Tutto questo per un cerotto? Dio Mio,e quando partorirai che farai?” interviene Roberta.
“ Perché? Fa tanto male partorire?” chiede Aisha intimorita.
“ Un dolore simile l’ho provato solo all’età di 4 anni quando mi ruppi una gamba!” le risponde Roberta.
“ Però così mi spaventi!” protesta la mia fidanzata. Carlos torna con un fazzoletto bagnato.
“ Ora lo passo sulle estremità incollate e vedrai che non sentirai nulla,tesoro!” asserisce Carlos mentre mia sorella si tira su la manica.
“ E il viaggio di nozze?” domanda Carlos a me e a Barbara mentre aiuta Aisha col cerotto.
“ Beh…in questo stato Barbara non può viaggiare molto in aereo e quindi…avevo pensato ad una cosa,ma vorrei sapere cosa ne pensa mio padre!” asserisco. Mio padre si volta verso di me.
“ Sentiamo!” mi esorta mentre guarda storto Carlos che bacia il punto dove ha tolto il cerotto ad Aisha.
“ Volevo trascorrere due settimane dopo le nozze nella casa che hai ereditato…quella nei pressi delle Laguna di Tota! Insomma è a 4 ore d’auto da Bogotà ed è romantico come luogo!” farfuglio. L’espressione sul volto di mio padre muta completamente.
“ No! Tutto ma non la mia casa sul lago!” sbotta.
“ Papà,non ti sto chiedendo la luna. Ti prego! È importante per me!” lo esorto.
“ Attorno a quello stramaledetto lago ci sono hotel e rifugi con ogni genere di comfort,scegline uno! Sono disposto anche a regalarti questo diavolo di viaggio di nozze in hotel,ma non quella casa,Giulio!” risponde.
“ Ma che cavolo ti prende? Hai ucciso qualcuno in quella casa? C’è un cadavere nascosto o magari un fantasma? Perché fai così?” sbotto.
“ PERCHÉ TI HO DETTO DI NO! C’È UN MOTIVO SE MI OPPONGO E DOVRESTI RISPETTARE IL MIO VOLERE SENZA DOMANDE INUTILI!” ribatte.
“ Perché devi ostacolare ogni mia iniziativa con Barbara,maledizione?” perdo la pazienza.
“ NON C’ENTRA NULLA LA TUA DANNATA BARBARA,LO CAPISCI? DOVRESTI DOMANDARTI PERCHÉ IN 30 ANNI DI VITA NON SEI MAI STATO IN QUELLA DANNATA CASA! LA TUA CARA FIDANZATA NON C’ENTRA NULLA,MALEDIZIONE!” replica iracondo per poi dirigersi verso l’ascensore. Ma che diavolo avrà di strano quella casa?  Si blocca quando vede uscire dal cubo metallico zia Marce e il signor René.
“ MARCELLA,PER LA MISERIA,CHE CAVOLO CI FAI QUI CON QUESTO? TRA TANTI UOMINI DOVEVI SCEGLIERE PROPRIO DOTTOR HOUSE?!” sbotta mio padre. Perché non conta mai fino a 10 prima di parlare?
“ DANIELE,SMETTILA! IL FATTO CHE SIAMO FRATELLI NON VUOL DIRE CHE SIAMO FATTI DELLA STESSA PASTA,OK? PROBABILMENTE TU DOPO 5 ANNI DI VEDOVANZA TI SARESTI GIÀ RIFATTO UNA VITA,MA IO NO! SONO QUA SOLO PER PARLARE CON MIA FIGLIA DELLA SUA GRAVIDANZA,MALEDIZIONE!” replica zia Marcella.
“ Comunque se volesse rifarsi una vita,le consiglierei uno psicologo…almeno unirebbe l’utile al dilettevole,anche se non credo potrebbe fare molto a livello professionale per questioni deontologiche. In tal modo però troverebbe qualcuno in grado di esorcizzare i traumi che di certo avrà grazie ai fratelli che si ritrova oltre che un compagno di vita!” interviene il signor René. Aisha ridacchia divertita e anche Carlos sta ridendo sotto i baffi.
“ Papà,che ci fai qui?” gli domanda Aisha.
“ Sono venuto a sincerarmi che stessi bene. Topolina,ma un panino del genere di prima mattina,non è troppo?” ribatte lui.
“ Papà,ti prego! Oggi è la giornata mondiale contro le baguette?! E poi lo sai che ho fame!” ribatte Aisha.
“ Inoltre sono qui perché hai scordato il cellulare in ospedale. Era incastrato in una delle poltroncine in sala d’attesa e la signorina dell’accettazione mi ha detto che su quella seggiola c’era Carlos!” le risponde il signor René.
“ E allora non è mio ma di Carlos. Il mio ha una coccinella sulla cover,papà!” replica Aisha.
“ René,lei mi salva proprio. Ultimamente ho così tanti pensieri che sto diventando completamente svampito!” lo ringrazia mio cognato.
“ Già cominci a fantasticare? Aspetta un po’ no?!” ribatte lui. A fantasticare? E aspettare cosa?
“ Papà parlava della casa al mare. Pensa che tu sia distratto fantasticando su quando ci andremo!” chiarisce Aisha. René sembra basito. Magari si stava riferendo ad altro e mi viene da chiedermi a cosa alludesse.
“ Fosse per me partirei subito fino a data da destinarsi,ma credo che in azienda me ne vorrebbero. Oggi si assenta già Jean…a proposito, signora Marcella,ma lei non doveva fare spese con suo figlio?” risponde Carlos per poi rivolgersi a mia zia.
“ Infatti mi sta aspettando a casa,ma non credo che siano equiparabili fare shopping e la gravidanza gemellare di Charlotte!” replica zia Marce.
“ In effetti la sua famiglia è decisamente piena di sorprese…forse un po’ troppo e direi che la gravidanza di Charlotte è il meno!” osserva Aisha. E non sa ancora di essere lei una delle sorprese! 
“ Beh in tutto quel trambusto ho dimenticato di congratularmi con voi per le nozze!” esclama zia Marce abbracciando me ed il mio tesoro.
“ Grazie,zia,ma non sei la sola,non preoccuparti!” rispondo lanciando una chiara frecciata all'atteggiamento di mia madre,che ieri ha aggiunto un'altra mancanza alla sua lunga lista di deficienze come genitore. Dall’ascensore escono 6 persone che non mi sarei mai aspettato di vedere assieme…o meglio la nota stonata di quei 6 è mia madre!
 
[Patrizia]
Chissà perché me l’aspettavo di trovarlo qui! Non la conosce neppure da 24 ore e già la preferisce a nostra figlia! Forse perché è la figlia del suo grande amore! L’unica cosa che mi domando è che ci faccia con me se ama ancora lei.
“ Amore,ma che ci fai qui?” mi chiede. Lo ignoro totalmente.
“ Dov’è tua sorella?” domando a mio figlio.
“ Mamma,è un piacere anche per me rivederti. Ti ringrazio per esserti congratulata con me e con la mia ragazza per le nozze e per aver chiesto informazioni sulla gravidanza! Ad ogni modo,Susanna,almeno fino a questo momento,ha avuto la decenza di non presentarsi al lavoro!” risponde con ostentato sarcasmo Giulio.
“ Elisa,la madre di Cassandra,non trova sua figlia!” gli comunico.
“ Ma una volta alle cagne non si metteva il microchip?!” commenta quella ragazzetta dai capelli rossi.
“ Marcella,ma lei non doveva uscire con Jean?” domanda Giulia Mendoza a mia cognata.
“ Sì,ma stavo aspettando Charlotte!” le risponde Marce.
“ Ora sono qui,mamma. Lo so già cosa vuoi dirmi: i bambini stanno benone e la gravidanza va benissimo! Non te l’abbiamo detto prima perché tu e Armando siete così ansiosi ed io ed Hermes eravamo un po’ spaventati,anche se ora contiamo sulla presenza di Beatrice per mettervi un freno!” asserisce mia nipote.
“ E comunque deve stare tranquilla,Marcella,perché Charlotte con me è al sicuro. Diciamo che da quando so che sono due la vizio più di prima!” la rassicura il figlio di Armando.
“ Papà,ma tu perché sei qui? È solo per accompagnare la mamma?” domanda Carlos Mora a suo padre.
“ No. Armando mi ha avvisato dell’assenza di Jean ed ho pensato di dare una mano. Lo sai che non riesco a starmene con le mani in mano! E poi oggi arriveranno le stoffe! Al massimo mi appoggerò nell’ufficio di Jean!” risponde Nicola.
“ NO! Zio,è meglio se tu prendi l’ufficio di Bob!” s’intromette Hermes Mendoza.
“ E io? Scusa,ma a sostituire Bob ci sono io! Pretendi che lavori qui in corridoio al posto dell’esibizionista spogliarellista?” interviene la figlia di mio marito. E poi Marcella suggerisce di accettarla! Come se fosse facile col carattere che si ritrova questa qui!
“ Puoi lavorare nel mio ufficio! Io posso lavorare con Hermes!” le propone Charlotte.
“ Lavorare? Con i gemelli mi pare abbiate lavorato abbastanza!” ironizza la figlia di mio marito.
“ Roberta! Cos’è? Joseph è appena partito e sei già in astinenza sessuale?” interviene Hermes Mendoza.
“ Permaloso!” commenta lei.
“ Tesoro,io ho voglia di un caffè,vieni con me?” domanda René Vega alla figlia.
“ Direi. Quest’azienda si sta affollando fin troppo! E poi mi va una centrifuga di mirtilli! Carlos,noi ci vediamo dopo?” ribatte quella per poi rivolgersi al suo ragazzo.
“ Sì. E cerca di non esagerare che poi ti senti male! Anzi,adesso vado in ufficio anch’io!” ribatte lui prima di baciarle la fronte. La rossa e il padre se ne vanno.
“ Tua sorella?” domanda Nicola a suo figlio.
“ Bianca oggi arriva più tardi. David l’ha mollata con una mail e non me la sono sentita di metterle fretta!” gli risponde Giulia.
“ Capirai…può facilmente rimpiazzarlo con un tosaerba tranquillamente reperibile in un negozio di articoli per il giardinaggio,così perlomeno si risparmia le lezioni di morale!” commenta la figlia di mio marito.
“ E comunque ha un’altra!” le rivela Giulia Mendoza.
“ Pure? E chi è? Fa parte del WWF? Che poi per fare il casanova gli manca proprio il physique du rôle! Mi meraviglio che a Bianca la libido non sia finita in stasi neurovegetativa con quello!” replica Roberta Lascano. Il cellulare di mio marito squilla. Lui sbuffa ma con un sorriso divertito.
“ Roberta,è di nuovo tua madre! Rispondile tu perché altrimenti la tregua e il rapporto civile se ne vanno a puttane!” sbotta Daniele.
“ Mamma,non siamo in Ecomoda!...Siamo in commissariato perché abbiamo investito una vecchina sulle strisce pedonali!...Ma sì,che ti prendo in giro!...Va tutto bene,ok?...Un bacio anche a te!...Ciao!” sento dire dalla figlia di mio marito per poi ridargli il cellulare.
“ Io vado in ufficio. È pure tardi e poi magari a pranzo mi faccio raccontare questo gossip da Bianca! Daniele,grazie per stamattina e anche per ieri!” si congeda da noi Roberta Lascano prima di andarsene. A mano a mano si allontanano anche gli altri per andare chi da una parte e chi dall’altra e resto sola con mio marito.
“ Visto che il destino c’ha fatti incontrare qui,possiamo parlare?” mi chiede.
“ Il destino? E da quando ci credi? Non è il destino che c’ha fatti incontrare qui,ma il fatto che tu abbia già messo su un piedistallo quella ragazza quasi ripudiando nostra figlia!” gli faccio notare.
“ Ora esageri! Io non sto ripudiando nessuno! Adoro Susanna. E credi che un padre amorevole possa mai essere lieto di sentir parlare di sua figlia dai tabloid come una meretrice?” ribatte.
“ Sei stato tu il primo a trattarla così ieri anche non impedendo a quella donna di deriderla ed umiliarla!” rispondo. Mi prende il viso fra le mani,ma mi scanso.  Mi afferra il polso.
“ No. Non userai l’ascendente che hai su di me per manipolarmi,Daniele! Io sono d’accordo che tu stabilisca un rapporto con quella donna,ma non a scapito di quello con i nostri figli. Già Giulietto ti saluta a stento!” affermo tenendolo a distanza di sicurezza.
“ Devo solo trovare un modo per farle andare d’accordo!” asserisce accarezzandomi una gota.
“ Magari evitando a tua figlia di insultare Susanna! Sai com’è,non è facile andare d’accordo con qualcuno che ti umilia ogni volta che ti rivolge la parola!” replico.
“ Strano perché è proprio con questa tecnica che ti ho fatto innamorare di me,no?” obietta strappandomi un sorriso.
“ Non devi avere paura perché non c’è nulla che possa allontanarmi da te!” mi rassicura carezzandomi la guancia. 
 
[Susanna]
Tossisco per far notare ai miei genitori la mia presenza. Non voglio sorbirmi le loro smancerie poiché non sono proprio dell’umore adatto per le scene melense oggi!
Mio padre si allontana da mia madre,la quale si volta verso di me con le gote rosse. Immagino siano qui per me e spero solo di non dovermi sorbire un sermone da parte loro!
“ Ciao!” li saluto.
“ Susy,come va?” mi domanda mia madre.
“ Bene. Il mio fidanzato rischia di essere sbattuto fuori dall’azienda da suo fratello,il quale non gli risponde neppure al cellulare e i giornali mi dipingono come una poco di buono!” rispondo con una punta di sarcasmo.
“ Mi dispiace! Hai sentito Cassandra di recente?” mi chiede.
“ No. Non la sento da 5 giorni più o meno! Perché? L’è successo qualcosa?” replico.
“ È sparita. I suoi genitori non la trovano più! Sono spariti anche i suoi vestiti e…forse è scappata!” risponde mia madre.
“ Scappata con chi? Da sola o con il suo uomo?” le chiedo impallidendo. Ci manca solo che quel cretino del fratello di Jorge abbia lasciato questa stupida della sorella di Pilar!
“ Questo tua madre voleva saperlo da te!” interviene mio padre.
“ Io non sapevo neppure che fosse sparita!” asserisco.
“ Susy,l’uomo con cui sta lo conosci? Non è un serial killer,vero?” mi domanda mia madre.
“ Macché! Non sarebbe mai capace di ammazzare né uomini né animali,anche se sono più sicura in merito agli ultimi citati!” rispondo. 
“ No! Cassandra è la donna che ha fregato il tosaerba alla figlia di Nicola Mora?!” domanda mio padre con tono contenuto ed espressione eccessivamente sgomenta. Abbozzo un sorriso forzato. Si avvicinano quella specie di sardina dai capelli rossi con suo padre. Ma questo tipo non faceva il medico?
“ Capito?” domanda quello alla figlia facendola ridere.
“ Mi dispiace! Adesso però vai a casa e stenditi un attimo che alla tua età è meglio non esagerare!” si raccomanda quella.
“ Perché non hai detto a Carlos quello che potrebbe essere?” le chiede suo padre. E così la piccola Cenerentola nasconde qualcosa!
“ Non lo so. Papà,non credere mi faccia piacere sentirlo piangere di notte! Conosco bene quella sensazione,l’ho provata anch’io quando la mamma… Stanotte stava piangendo e sono sicura che dopo quelle analisi ci faremo una grossa risata!” risponde quella.
“ Come vuoi,tesoro! Vedrai che questi giorni passeranno in fretta!” ribatte quell’uomo.
“ Come no! Il tempo sembra non passare mai… Va beh io vado di sotto che mi aspettano!” replica la piccola arrampicatrice sociale. Suo padre le bacia la fronte.
“ Ci sentiamo più tardi e stai tranquilla!” la saluta suo padre prima di entrare in ascensore senza degnarci di uno sguardo.
“ Però…ed io che credevo avesse almeno un briciolo di morale! L’avevo sopravvalutata! Ora mi toccherà pulire casa a Carlos per un mese!” esclama quella rivolta a me.
“ Ti sarai divertita!” sbotto.
“ Lei decisamente più di me! Mammina e papino non le hanno insegnato che così si contraggono brutte malattie? Dovrebbe stare attenta! E comunque sì,è stato divertente giocare con la sua immagine e gettare un po’ di meritatissimo fango sulla sua coroncina,principessina…un po’ come dev’essersi divertita lei a giocare con le vite di Bob,di Hermes,di Pilar…a quanto pare abbiamo qualcosa in comune io e lei,anche se molto alla lontana per fortuna!” risponde quella prima di andarsene. Stronza!
 
[Bob]
Mi desto quando due labbra meravigliose accarezzano teneramente le mie. Sorrido spontaneamente a quella coccola. Tutto questo mi sembra ancora un bellissimo sogno. Pensare che ho rischiato di restare intrappolato in quell’ordigno schifoso finalizzato ad allontanarmi da lei! Dopo quel video provo solo nausea e mi sento in colpa per il trattamento riservato ad Hermes quando tentava di mettermi in guardia!
“ Ben svegliato amore mio!” esclama mia moglie. Sorrido.
“ Amore,ma tu non hai riposato neanche un po’? Ci siamo svegliati prima dell’alba,bimba!” replico posandole un bacio sulla fronte.
“ No,mi sento piena di energie. E poi ho cominciato a leggere delle riviste sulla maternità!” risponde.
“ Però c’è disparità. Ci sono troppe riviste per le mamme e nessuna per i papà!” obietto.
“ Amore,ma qualche paragrafo sulle varie riviste c’è!” replica.
“ Capirai! Si sono sprecati!” commento sarcastico. Ridacchia accoccolandosi fra le mie braccia.
“ Secondo me sarai bravissimo anche senza leggere nulla a riguardo!” mi rassicura.
“ Speriamo! Non vorrei mai mi denunciasse al Telefono Azzurro!” replico ironicamente.
“ Chissà se Aisha e Carlos l’hanno già detto alla famiglia! Ma lo sai che Carlos le ha chiesto di sposarlo?” esclama mia moglie.
“ Ma Carlos tuo fratello? Siamo sicuri che fosse nel pieno delle sue facoltà mentali? Aisha glieli ha fatti i test tossicologici?” le chiedo piuttosto sorpreso da mio cognato. Non è mai stato il tipo da matrimonio! Va beh che fino a 6 mesi fa non lo era neppure Hermes…
“ Mio fratello è proprio cotto! Io spero solo che mio padre non ci resti secco!” risponde. Io spero di non sentire le grida di zio Nicola persino su questo mezzo di trasporto!
 
[Nicola]
Spero solo non sia occupato con Aisha. Mi imbarazzerebbe parecchio trovare mio figlio intento a sbaciucchiarsi con la sua donna! Di solito le sue avventure le ha sempre tenute lontane dalla sua vita professionale in azienda,mentre con Aisha,sarà che è implicato il cuore,sembra non sapersi trattenere. In realtà lo capisco perché per me con mia moglie era ed è lo stesso!
Faccio l’errore madornale di entrare nel suo ufficio,quello che una volta era il mio,senza bussare e mi irrigidisco sul posto quando assisto ad una scena che non mi era mai capitato di vedere.
“ Carlos!” farfuglio con un nodo alla gola. Solleva gli occhi rossi dalla tastiera cercando con pessimi risultati di asciugarsi gli occhi.
“ Questa maledetta allergia alla polvere è micidiale!” bofonchia strofinandosi gli occhi con le mani. Chiudo la porta alle mie spalle.
“ Non prendermi in giro! Che c’è?” gli domando. Scuote il capo.
“ Hai litigato con Aisha?” gli chiedo avvicinandomi alla sua scrivania.
“ No. Non è niente. Davvero!” cerca di rassicurarmi.
“ Guarda che con me puoi parlare. Sono un buon ascoltatore!” ribatto.
“ Aisha ultimamente ha degli strani malesseri ed ho paura che sia malata. Poi con la storia delle analisi consigliate da René il mio timore è cresciuto a dismisura. Ieri notte mentre dormiva ho cercato su internet i vari sintomi e l’ansia cresceva e cresceva. E se dovesse essere qualcosa di grave? Se morisse? Papà,se lei muore io come faccio?” sbotta. Gli accarezzo i capelli come quando era bambino. L’ultima volta che l’ho visto piangere prima d’ora è stato quando aveva circa 9 o 10 anni.
“ Figliolo,tu devi darle sicurezza non essere più ansioso di lei. Lo so che tieni tanto a lei e che stai male,ma tu devi darle sostegno e non esasperare i suoi timori! Vedrai che non è nulla!” lo rassicuro.
“ Lo spero!” mugugna.
“ Sarà così. Insomma anche René mi sembra tutto meno che preoccupato per l’esito di questi esami e credo che se avesse riscontrato un quadro angosciante sarebbe stato il primo ad allarmarsi!” ribatto. Annuisce.
“ Carlos…tu pensi sia possibile che Daniele Valencia sia il padre di Aisha?” gli domando. Spalanca gli occhi fissandomi basito. È pallido come un lenzuolo e sembra una statua.
“ No. Sei impazzito? Come ti viene in mente?” replica quando si riprende.
“ Lo so che è un pensiero assurdo…” ribatto.
“ È proprio fuori dal mondo. Il donatore di seme di Aisha è un pezzo di merda,ma la madre di Aisha le ha sempre narrato di essersi licenziata dall’azienda dove lavorava per non vederlo più e se fosse stato il Vampiro il gentleman in questione di sicuro le avrebbe offerto dei soldi per sparire,mentre la storia non è andata così. Lo sappiamo tutti come risolve i problemi Daniele Valencia e il donatore di seme di Aisha non ha agito in questa maniera. Ok,magari la mia Ginger si ritroverà una sorella più viziata di Susanna Valencia,ma non può essere,papà!” obietta.
“ Il dubbio mi è venuto per un motivo…” asserisco. Con uno sguardo mi esorta a raccontare. A questo punto gli narro tutto della mia battuta, delle espressioni di Camilla e Daniele Valencia e del fatto che si sono allontanati quasi insieme per poi far scoppiare la bomba una volta tornati al tavolo.
“ Quindi tu credi che il Vampiro abbia mangiato la foglia per la tua battuta sulla similitudine di carattere di Roberta e Aisha?” mi chiede.
“ Sì. Pensaci: da quello che mi ha raccontato Hermes,Daniele Valencia ha pagato le tasse ad Aisha e potrebbe averlo fatto…” mi interrompe.
“ Perché vuole portarsela a letto,papà!” sbotta.
“ No,non credo. Tu che farai? Se dovesse essere figlia di Daniele,la lascerai?” gli domando.
“ Sei impazzito? No. Che vuoi che mi freghi di quello lì?! Dio,Aisha ne morirà! Poverina! Papà,non può essere. Sono sicuro che ti sei sbagliato! Magari Daniele Valencia si è accorto di essere il padre di Roberta solo perché gli somiglia a livello caratteriale! Sono sicuro che la mia Aisha non c’entra nulla con lui!” ribatte mio figlio piuttosto sconvolto. Lo spero tanto!
 
[Giulia]
Certo che la signora Marcella ha scelto proprio il giorno giusto per andare a fare shopping portando con sé il mio Jean. Ma una volta non si andavano a fare certe spese con le figlie? A mia madre non è mai passato per la testa di andare a fare shopping con Hermes! Eh no…non credo mio fratello avrebbe apprezzato!
“ Sorella,sei in trance?” mi domanda Hermes facendomi prendere un colpo mentre continua a sventolarmi la mano davanti alla faccia. Questo è tutto matto!
“ Bussare no?” replico irritata.
“ Ma se per poco non rompevo la porta a furia di bussare! Che volevi che mi rompessi una mano? Comunque scendi dalla tua nuvoletta rosa che mi hanno incaricato di darti questa!” asserisce porgendomi una busta rossa. Una lettera formale in una busta da biglietto di Natale?
“ Non mi guardare così. Ambasciator non porta pena! Tranquilla,non è la letterina dei nostri nipotini per Babbo Natale! Direi che a Natale manca ancora troppo e poi non ti ci vedo con la barba bianca!” ribatte sarcastico. Gli rivolgo un sorriso di plastica per poi afferrare la busta. Esce dal mio ufficio senza neppure salutare.
 
“ Non ti allarmare! Non mi sto licenziando e non ti sto lasciando per scappare a Cartagena! E…no,non ti sei dimenticata nessun mesiversario di nessuna ricorrenza particolare,amore mio!
Visto quanto ti conosco bene?! Il tuo ufficio è il posto del nostro primo bacio e non solo…è stato ancora più importante per me nella nostra relazione il momento che l’ha preceduto. Non ero mai riuscito ad esternare il mio dolore con nessuno,ma tu  sei riuscita a farmi piangere la morte di mio padre e,con la trovata del diario,stai riuscendo a farmela superare! Forse dovrei pagarti le sedute di analisi (pagamenti in natura,ovviamente)!
La sera del nostro primo bacio,a parte la parentesi di seduta d’analisi,è stata una delle più belle della mia vita (naturalmente anche le altre sono state con te) ed ho capito che eri la donna della mia vita…per quello che è successo dopo mi dispiace tanto,ma ho tutta la vita per farmi perdonare le sofferenze che ti ho arrecato,no?!
Tornando al tuo ufficio,dato che è il posto del nostro primo bacio,voglio che inizi da qui la tua caccia al tesoro (tesoro inteso come nomignolo affettuoso,non come bottino,quindi non aspettarti pecunie da questa caccia)! Buona caccia,amore mio…
P.s.= ti amo,mia piccola presidente!
Ps.s.= raggiungi il primo posto dove mi ha detto di amarmi!”
 
“ Dottor Doinel,cosa diavolo ti sei inventato?” sospiro divertita prima di seguire le sue direttive.
 
[Hermes]
Ma guarda un po,questa ha proprio una gran faccia tosta a presentarsi in azienda dopo quello che è successo ieri alle nozze di Bob e Pilar!
Se non fosse per la parentela che la lega a Roberta,potrei quasi affermare che la sfacciataggine sembra essere una tara ereditaria che va di padre in figlia! E poi pure Aisha non è di certo fatta di questo stampo! Roba da matti! Inoltre per colpa sua ieri io e la mia gattina abbiamo dovuto annunciare con due parole in croce l’evento più importante ed emozionante della nostra vita perché con la sua lussuria del cavolo è riuscita ad accentrare su di sé e su quell’altro debosciato tutta l’attenzione. Persino la notizia del matrimonio di Giulio e Barbara è passata inosservata! Pure se devo ammettere che è stata divertente la scena in cui tutti parlottavano e la mia Charlotte mangiava dolcetti tipo Pacman!
“ Immagino tu sia qui per dare le dimissioni!” la punzecchio.
“ Non è giornata!” replica.
“ Consolati,Susanna,non sarà mai peggio della giornata di ieri per te! Nessuna giornata per te potrà mai essere peggio di quella di ieri!” ribatto sarcastico. Se penso alla sua figura di merda,mi viene ancora da ridere!
“ Ti ho già detto che non è aria!” risponde.
“ Vorrei solo domandarti se è una tara ereditaria quella di non possedere freni inibitori in pubblico!” rincaro la dose.
“ I miei freni vanno benissimo e poi non accetto la morale da te!” replica.
“ Ah no! Io non sarò stato un santo prima di cominciare la mia storia con Charlotte,ma non ho mai fatto una figura di merda del tuo calibro ad un evento con più di 100 persone compresa la servitù!” rispondo strafottente. Sbuffa.
“ E Jorge che ne pensa? Ha già trovato nuovi acquirenti per la sua immondizia o ha deciso di avvicinarsi al settore dei film hard? No,perché dopo il suo ruolo di stallone nel video di ieri,potrebbe avere molte richieste come attore porno! Tanto per voi la monogamia non è una regola canonica,no?” aggiungo.
“ ADESSO BASTA!” gracchia. 
“ Non urlare! Dopo il brusio a cui ha dato luogo la tua performance di ieri ho ancora mal di testa! Volevo solo dirti che avevo pensato di farmi dare una copia del tuo video per usarla come bomboniera per il mio matrimonio!” ironizzo.
“ Sei un disgraziato!” ribatte. Le do le spalle per andarmene.
“ Che stava a significare quella cosa della tara ereditaria?” mi chiede.
“ Domandalo a tuo padre,cara!” rispondo con un ghigno sardonico prima di andarmene.
 
[Giulia]
Quindi la storia dello shopping con la madre era una balla colossale. Anche se devo ancora capire il motivo di questa caccia al tesoro! Nessuno dei miei ex aveva mai fatto una cosa così carina per me!
Entro di soppiatto del suo ufficio e me lo immagino seduto sulla sua poltrona con la rughetta che gli si forma al centro degli occhi quando sta studiando i rendiconti e il ticchettio della penna contro le sue labbra. Ed invece l’ufficio è vuoto. Mi tornano alla mente i giorni infelici dopo l’equivoco della cena di fidanzamento con Giulio. Mi venivo a rifugiare qui quasi come in cerca del suo odore perché credevo non volesse saperne più nulla di me!
“ Giulia,basta! Il tuo amore ti ama e ora sei alla seconda tappa della sua caccia al tesoro,quindi basta pensieri tristi!” intimo a me stessa raggiungendo la sua scrivania. Mi accomodo sulla sua poltrona perdendomi ad osservare la cornice digitale posta sullo scrittoio dove scorrono le nostre fotografie. Sull’onda dei ricordi quasi non noto il biglietto rosso poggiato allo schermo del pc. Apro la bustina con un sorriso.
 
“ Sai quante ore ho trascorso seduto a questa scrivania a pensarti? Tante da quando ti conosco. Ti pensavo anche quando credevo non ti importasse nulla di me,quando pensavo di non interessarti solo perché ero troppo cretino per farmi avanti! Eppure è proprio a questa scrivania che mi sono appoggiato durante il nostro secondo bacio ed è in questo ufficio che mi hai rivelato di amarmi per la prima volta. In quel momento mi sono reso conto del miracolo che sei. Lo so che in questo posto ti ho anche trattato di schifo il giorno dopo ed ho sofferto da morire nel mentre! Ah ma lo sai che ho sognato di fare l’amore con te su questa scrivania? Dici che si può attuare come idea? Forse è meglio di no o se ci becca tuo padre gli prende un colpo!
Non ti trattengo oltre,dottoressa Mendoza,perché ti attende la tua terza tappa: il posto dove ci siamo incontrati per la prima volta! E stavolta vai piano per arrivarci senza rischiare di prendere multe!
 
P.s. nel terzo cassetto c’è una sorpresa per te!
P.s.s. che ti amo te l’ho già detto?”
 
Scuoto il capo divertita prima di dare una mano di chiave al terzo cassetto della sua scrivania. Salta all’occhio lo sgargiante fiocco rosso che adorna la scatola dorata riposta in quello scomparto. Una scatola bella ingombrante.
Ci metto un po’ a sciogliere il fiocco prima di sollevare il coperchio dalla scatola. Ciò che vedo fa spuntare sul mio viso un sorriso carico di dolcezza.
 
“ Non potevo non regalartelo. È la nostra creatura,la nostra idea elaborata quella notte. La comprova che insieme funzioniamo non solo a livello personale. L’ho scelto pensando al colore dei tuoi capelli,alla tua pelle chiara e ai tuoi occhioni ed immaginandolo su di te. Spero di vedertelo addosso presto!”
 
Mi sfugge una lacrima. Un vestito vintage della scorsa collezione. Un abito nato dalla nostra collaborazione di quella notte. Ancora mi chiedo cosa ho fatto per meritare un angelo simile!
 
[Mario jr.]
“ Che commediante che sei!” sussurro alla mia pulcetta dopo aver superato la scrivania dell’arpia. In fondo è giusto che gli amici si sostengano nel momento del bisogno,no? Quindi non c’è nulla di male se le sto accanto ora che è “ a pezzi” per l’abbandono di Sir Tofu!
“ Smettila! Ci manca solo che tu mi faccia ridere!” mi intima a bassa voce la mia ragazza. Dall’ufficio di Jean esce Giulia con una scatola abbastanza vistosa in mano.
“ Ehi!” la saluta Bianca.
“ Ciao!” risponde la presidente tutta sorridente.
“ Dove vai?” le chiedo.
“ All’aeroporto!” risponde contenta.
“ Perché? I tuoi fratelli e cugini non erano partiti stamane? Non dirmi che tua sorella si è dimenticata qui questa scatola!” ribatte Bianca.
“ No. Sono in piena caccia al tesoro,amica mia!” risponde Giulia. Ma ha battuto la testa?
“ Sei regredita all’infanzia?” le chiedo basito.
“ Lascia perdere. Tu non sai neppure dove sta di casa il romanticismo!” risponde Giulia.
“ Quando scendi dal vascello dei pirati,faccelo sapere! Ci mancava solo la figlia del Corsaro Nero!” replico ironicamente. Sono finito in una gabbia di matti!
“ Dovresti imparare invece di disprezzare!” ribatte Giulia prima di allontanarsi tutta contenta.
“ Sappi che se diventi così ti porto in un centro d’igiene mentale,pulcetta!” avviso la mia fidanzata ancora sconcertato. E menomale che secondo zio Armando Giulia era quella con la testa sulle spalle!
“ Perché? Hai intenzione di organizzarmi una caccia al tesoro?” mi chiede divertita.
“ No,per me il romanticismo è ben altro!” le sussurro.  
 
[Roberta]
“ Amore,ma tu sei sicura di aver capito bene?” mi domanda mio marito. Come se si potesse fraintendere una frase simile!
“ Sì. Non sono mica stupida?! E poi c’è poco da fraintendere! Ora capisco tutto! Lo capisci perché quell’uomo è così? Ti rendi conto della porcata che gli hanno fatto?” sbotto in lacrime.
“ Senti,sei sconvolta. Sei sicura che non vuoi che ritorni lì?” si offre.
“ No,amore. C’è il tuo progetto e poi c’è Clizia. E ti prego di riportarla a casa nostra una volta lì. Voglio parlarle di questa cosa quando tornerò,ma fino ad allora non dirle nulla e…tienila lontana dalla casa di mia madre!” rispondo.
“ E con… Insomma che conti di fare?” mi chiede imbarazzato. Ora come ora strangolerei mia madre!
“ Non un omicidio,tranquillo! In fondo stasera cenerò con loro e fino ad allora ho tempo per pensare a cosa fare! Mi sembra di essere in una puntata di Beautiful!” rispondo ancora sconvolta e disgustata.
“ Amore,ora chiudo. Quando sarò atterrato a Zurigo però ne parleremo con calma e giurami che consentirai a tua madre di spiegarti!” replica.
“ Così magari mi toccherà un’altra bugia!” commento sprezzante.
“ E con tuo padre che faccio?” mi chiede.
“ Quello non è mio padre. È solo uno che per chissà quale ragione ha rovinato la vita di mio padre e pure la mia. Per me in questo momento, per come mi sento,potresti rompergli pure l’altra gamba…non mi importa! Ora lo capisci perché io ero sempre quella sbagliata e perché le mie scelte andavano bene solo quando coincidevano con il benessere di Babi e di Junior? Dev’essere stato un enorme sacrificio per lui allevare la figlia dell’uomo che detesta ed anche una grande soddisfazione impedire a mio padre di sapere di avere me,ma adesso hanno finito di giocare con la mia vita!” sbotto. Magari Daniele Valencia si è accorto di essere il padre di Roberta solo perché gli somiglia a livello caratteriale!
Non riesco ancora a credere di aver dovuto scoprire una cosa del genere origliando per sbaglio la conversazione di Nicola con Carlos! Perché mi hanno fatto questo? E poi povero Daniele! Sì,non è un Nobel per la Pace,ma non è cattivo! Perché mia madre gli ha fatto questo?
 
[Betty]
“ Quindi converrete con me che proprio perché sono due deve riguardarsi!” asserisce Marcella. Quella poverina di Charlotte non sa più che pesci prendere e mi supplica con lo sguardo di fare qualcosa.
“ Sicuramente,ma non dobbiamo starle troppo addosso!” rispondo.
“ E tuo fratello non deve stare troppo addosso a noi due,soprattutto!” asserisce Armando.
“ In che senso?” chiede Marcella.
“ Nel senso che se avessi voluto ritrovarmelo sempre fra i piedi,mi sarei sposato con te,non ti sembra?! Marcella,ascolta: io sono il primo a pretendere che Roberta e Daniele recuperino il tempo perso per colpa di mia sorella,ma non a mie spese! Tuo fratello mi ha quasi buttato dal letto questa mattina e ti assicuro che è tutto meno che piacevole cominciare la giornata con le sue battutine acide e il suo sarcasmo scadente!” risponde Armando.
“ E che vuoi che faccia? Che lo iscriva al Club del libro?” replica la mia consuocera. Ecco che cominciano a litigare!
“ Che rammenti a tuo fratello cosa prevedono le buone maniere! Non può presentarsi a casa mia senza invito per poi prendermi anche in giro!” ribatte mio marito.
“ Caschi male,Mendoza! Ti assicuro che io sono l’ultima in grado di gestirlo e,se proprio vuoi saperlo,sta sulle scatole anche a me da quando si è messo in testa di volermi maritare e da quando mi fa fare figuracce a gogo con il padre putativo di Aisha facendomi passare quasi per una ninfomane!” risponde Marcella.
“ Non mi dica che le piace René!” sghignazza Hermes.
“ No! Ma che diavolo prende a tutti? Non voglio un compagno né un marito né un amante! Quel signore ed io ci siamo solo incontrati per caso ieri e non deve avermi inquadrata neppure tanto bene dato che ha pensato stessi piangendo per la figura di merda fatta da Susanna. Come se poi io potessi mai piangere per uno scandalo…la mia vita è stata piena di scandali!” risponde Marcella.
“ Non è il caso di arrabbiarsi! Volevo solo saperlo per aver pronto un regalo di nozze…le andrebbe bene un centrotavola?” continua col suo sarcasmo mio figlio.
“ E ritieniti fortunata,mamma,perché a me come regalo per un probabile matrimonio mi regalò un babydoll non molto tempo fa!” interviene Charlotte. Mio figlio l’abbraccia forte sbaciucchiandole la guancia.
“ Però ti ha portato bene! Hai trovato questo adone!” le fa notare Hermes.
“ E noto che la modestia è sempre la tua più grande virtù,Mendoza! Speriamo che gli gnometti siano modesti quanto me!” replica Charlotte.
“ Io spero che siano uno gnometto ed una principessa!” esclama sognante mio figlio. L’abbiamo proprio perso!
“ Ed io spero solo che il mio fegato sopravviva a Daniele Valencia oppure i tuoi figli saranno sprovvisti di nonno paterno!” asserisce mio marito. La visita di stamattina di Daniele Valencia l’ha traumatizzato!
“ Se il tuo fegato è sopravvissuto a tutto l’alcool che ti scolavi,può resistere anche alle visite improvvise di mio fratello!” lo zittisce Marcella.
 
[Carmen]
Busso esitante alla porta dell’ufficio di Hermes perché ieri con tutto quel trambusto non mi sono congratulata con i due futuri genitori. Dev’essere bello avere dentro di sé una parte dell’uomo che si ama!
“ Carmen,entra! Non stare lì sulla soglia!” mi invita Charlotte.
“ Se siete impegnati,torno dopo!” replico.
“ No,hai appena sventato un’altra diatriba da esaurimento nervoso!” mi spiega zia Betty. Abbozzo un sorriso prima di entrare chiudendo la porta alle mie spalle.
“ Volevo farvi le congratulazioni per i gemelli!” esordisco.
“ Grazie!” rispondono Hermes e Charlotte quasi all’unisono.
“ In realtà volevamo dirlo anche in presenza di Nick,ma magari puoi farti portavoce con lui… Ecco io ed Hermes vorremmo battezzaste uno dei bambini. Per l’altro abbiamo già domandato a Bob e Pilar!” afferma Charlotte.
“ Davvero?” chiedo sorpresa.
“ Sì. Ma se non te la senti,non sentirti forzata ad accettare!” risponde Hermes.
“ Per me va bene. E penso anche per Nick non ci saranno problemi!” replico.
“ Vedrai che presto ne avrete uno tutto vostro!” mi conforta Charlotte.
“ Di sicuro. Per come ci date dentro non sarà difficile concepire! Anche se magari potreste evitare i letti altrui,sarebbe meglio!” ironizza mio cognato beccandosi una gomitata in pieno stomaco dalla fidanzata.
“ Che c’è? Che ho detto? Era un augurio il mio! E poi non vorrei mai venisse loro voglia di testare il nostro di talamo! Meglio prevenire,che curare!” si giustifica lui. Scuoto il capo rassegnata al modo di fare di Hermes. Mi sa che questo suo modo di fare non lo cambierà mai!
 
[Giulio]
Stupido io che mi aspettavo qualcosa di diverso da mio padre! Non cambierà mai! In fondo gli avevo solo chiesto di usufruire di casa sua per il viaggio di nozze,mica di donarmi un rene?! La povera Roberta avrà una bella delusione quando scoprirà di non essere figlia di Guido Lascano,ma di un egoista come mio padre! Comodo conoscere solo il suo lato buono e pensare di lui cose positive!
“ Avanti!” mugugno infastidito quando bussano alla mia porta. Ad entrare è Susanna. Mio padre avrebbe dovuto mangiare più melagrane,che si dice favoriscano il concepimento di figli maschi…oltre ad usare il profilattico,ma questa è un’altra storia!
“ Senti,Susanna,non è giornata!” l’avviso. Se pensa di rifilarmi i suoi drammi mentali per essere diventata la star del giorno grazie alle sue smanie sessuali,ha sbagliato giornata!
“ Non so se te lo ricordi,ma sono tua sorella e non mi hai neppure chiesto come sto dopo ieri!” ribatte.
“ Sei viva e vegeta,no? Immagino che il tuo fidanzato ti abbia consolato a letto,come voleva già fare durante il matrimonio,e che quindi tu abbia raggiunto il nirvana,quindi non capisco… Che poi,giusto per avvisarti,non pensare neppure per sbaglio di organizzare cenette a 4 che vedano come protagonisti me,te,Barbara e il cerebroleso!” replico.
“ Smettila! Io volevo un po’ di comprensione!” piagnucola.
“ COMPRENSIONE? GIÀ È TANTO CHE I MENDOZA E I MORA NON ABBIANO SBATTUTO FUORI TUTTI E DUE PER COLPA DELLE TUE TROVATE DEL CAZZO E VUOI LA COMPRENSIONE? Se i Mendoza e i Mora non fossero stati ragionevoli,avrei pagato anch’io per i tuoi errori e mi dispiace,ma questo va ben oltre quello che sarei disposto a fare per una sorella!” ribatto mordace.
“ Te la prendi sempre con me! Finché sei tu ad innamorarti di Candy Candy va tutto bene,mentre se sono io ad innamorarmi…” protesta.
“ Infatti tu mi hai appoggiato nella mia storia con Barbara,no? Sei stata complice dei nostri genitori nell’idea di sabotare il mio menage tramite Cassandra,quindi io non ti devo nulla! E poi non equiparare mai più la mia fidanzata al tuo dongiovanni da quattro soldi!” ribatto mordace.
“ E di quella che ne pensi?” mi chiede.
“ Di Barbara? La amo,che vuoi che pensi? Me la sposo!” affermo serio.
“ Non di Barbara. Di quella Roberta!” chiarisce.
“ Nostra sorella. Mi sembra una donna in gamba e ti prego di cominciare a conoscerla prima di giudicarla!” rispondo.
“ La tua cara << donna in gamba >> ha già cominciato a tessere la sua tela attorno a nostro padre!” obietta. Non oso neppure immaginare quando saprà che pure Aisha è nostra sorella!
“ Piantala! Sembri una bimba di 3 anni a cui sta per nascere una sorellina! Ti ricordo che hai ben 26 primavere e che sarebbe ora di smettere di fare la bambina e di avere tu stessa dei bambini!” le intimo. Ma vedi se una che si avvicina alla trentina deve comportarsi così!
“ Ma Giulietto…” la sua protesta viene fortunatamente interrotta dal suo cellulare. Ringrazierò sempre di cuore chi l’ha distratta mediante questa telefonata!
“ Amore…che vuol dire che non è lì?...Non è venuto a lavorare?...E lei?...Neppure lei?...No,Bianca Mora non ne sa nulla! Pare che tuo fratello l’abbia lasciata per un’altra!...Già! I regali della genetica!...Ma non hai idea di dove possa essere andato!...Ho capito! Non ti alterare!...Va bene. A dopo. Bacetto!” le sento dire.
“ Problemi?” le domando.
“ David Smeaton è sparito!” mi risponde. Capirai! Se fosse sparito ieri prima del matrimonio sarebbe stato meglio. Le mie orecchie ne avrebbero giovato sicuramente!
 
[Pilar]
“ Amore,ancora pistacchi?” mi ammonisce dolcemente mio marito.
“ Lo so,ma ho fame. Prenditela con Dino!” mi giustifico.
“ Comodo riversare tutta la colpa su Dino!” scherza.
“ Sarebbero buonissimi nella nutella o nel cioccolato bianco!” esclamo sognante. Un ghigno disgustato si palesa sul suo volto.
“ Amore mio,ma che cavolo di gusti hai? Che schifezze fai mangiare alla mamma?” si rivolge alla mia pancia.
“ Vuoi assaggiare?” domando a mio marito.
“ Ma per carità! Bimba,no!” risponde.
“ Perché?” gli chiedo fintamente dispiaciuta.
“ No,amore,non piangere! È solo che non mi piacciono i pistacchi salati,lo sai!” risponde accarezzandomi il viso.
“ Beccato,dottor Mendoza!” lo irrido dolcemente baciandogli le labbra. Mi mordicchia il labbro inferiore.
“ La mia bimba spiritosa!” mugugna baciandomi la punta del naso. Poso leggermente le labbra sul suo mento. Scoppia a ridere all’improvviso e mi stacco leggermente da lui.
“ Che ti prende?” gli chiedo.
“ Scusa è che mi è tornata in mente la scena di tutti che sparlano di Susanna Valencia e di Charlotte che divora cibo!” risponde prima di scoppiare a ridere di nuovo. Spero solo gli passi la ridarella o finirà per non riuscire più a guardarla in faccia una volta tornati a casa!
 
[Aisha]
“ Dai,Aisha,ci racconti di queste nozze?” mi domanda Thelma.
“ Sono state bellissime per certi versi. Per altri meno!” le rispondo.
“ Ho notato. La biondina dei piani alti è sulla bocca di tutti!” commenta Carla.
“ Questo è uno degli svantaggi dei matrimoni affollati!” chioso. Non avrebbe dovuto puntare troppo in alto e concedersi così facilmente al primo venuto! In fondo io e Carlos l’abbiamo fatto per Pilar!
“ Ma è vero che Junior Lascano ha portato con sé la sua ragazza?” mi domanda Esther.
“ Sì. Non dirmi che avete avuto un flirt!” replico.
“ No,magari!” risponde. Magari che? Quel tipo,da come lo descrivono,era un donnaiolo! E poi da come ne parlano ha lo stesso caratterino del signor Armando,quindi non credo si possa sbavare su un tipo del genere!
“ E Pilar com’era?” mi chiede Sonia.
“ Bellissima! Il suo vestito era un sogno. Lei e Bob sono così carini!” rispondo.
“ Vero! E il bouquet? L’hai preso tu?” mi chiede Ana.
 
[Daniele]
Scendo lentamente le scale dell’atelier e la noto parlare di spalle con alcune ragazze che immagino siano sue colleghe.
“ No,è stata Barbara a prendere il bouquet! Ci tengo a sposarmi con mio Carlos,ma non entro l’anno!” commenta divertita facendole ridere. Mi schiarisco la voce per farle notare la mia presenza. Si gira verso di me sorridente,ma il sorriso scompare appena si accorge che sono io.
“ Oh oh…abbiamo qui anche il Robin Hood dei giorni nostri! Allora siamo proprio al completo!” mi canzona.
“ Possiamo parlare in privato?” le domando.
“ Come no! Oggi si sente Batman,Lupin o Diabolik? Attento a quando crede di essere Spiderman…potrebbe cadere dal balcone di qualche palazzo e sfracellarsi al suolo!” mi risponde. La guardo male.
“ Potete lasciarmi sola con il signore: non ho armi con me! Ah ragazze,se non doveste riuscire ad arrivare a fine mese con il vostro stipendio, rivolgetevi pure al nostro caro filantropo misterioso!” si rivolge alle sue colleghe continuando a fare dell’ironia. Le ragazze si allontanano non dopo essersi fatte una sonora risata.
“ Dovresti essermi grata invece di deridermi!” le faccio notare.
“ Grata per cosa? Lei mi ha pagato le tasse dell’università,dando così un bel calcio ai sacrifici che sto facendo per cavarmela da sola! Si diverte a giocare a Dottor Jekyll e Mr. Hyde? Di fronte a tutti stronzo e con me altruista? Mi dispiace,ma non attacca!” replica.
“ Aisha,io volevo solo aiutarti!” ribatto.
“ Peccato che io non gliel’abbia chiesto! CHI CAZZO CREDE D’ESSERE PER POTER MANIPOLARE LA MIA VITA?! IO NON HO BISOGNO DEI SUOI FOTTUTISSIMI SOLDI,NÉ DI QUALCUNO CHE PAGHI PER ME! CHE COSA PRETENDE PER TUTTA QUESTA GENTILEZZA? PENSA DI SEDURMI CON IL SUO DENARO? Mi spiace,ma mi piacciono decisamente più giovani gli uomini e anche meno viscidi!” mi risponde.
“ Non mi pare che con Mora tu faccia tanto l’orgogliosa quando ti fa i regali!” replico acido.
“ QUESTI NON SONO AFFARI SUOI!” ribatte mordace.
“ Quel tipo ti fa regali perché ci vai a letto!” le rispondo. Un ceffone potente mi colpisce in pieno il volto,tanto che barcollo.
“ NON SI AZZARDI MAI PIÙ A PARLARE COSÌ NÉ DI ME,NÉ DI CARLOS,NÉ DI QUELLO CHE C’È FRA NOI DUE! LEI RIESCE A RENDERE SPORCO ANCHE QUALCOSA DI PURO E DOLCE COME LA NOSTRA STORIA D’AMORE. LEI NON È NESSUNO PER GIUDICARMI,NON DOPO AVER FATTO PROSTITUIRE SUA FIGLIA. È SOLO UNA MERDA,LA FECCIA DEL GENERE UMANO E VOGLIO CHE SE NE VADA!” afferma con veemenza.
“ Mi spiace per aver detto quelle cose di te. Mi lasci parlare?” le domando. Si allontana per poi aprire la sua borsa e frugarvi all’interno.
“ Se non fosse venuto lei qui oggi,probabilmente l’avrei cercata io!” afferma,porgendomi quello che sembra un assegno.
“ Perché?” le domando,notando che riporta la stessa cifra che ho speso per pagare le sue tasse.
“ Perché non voglio i suoi soldi. Ho già chi si prende cura di me: un uomo meraviglioso che amo con tutta me stessa e che non farebbe mai una cosa del genere! Voleva umiliarmi con il suo gesto? Farmi capire che può permettersi di pagare l’università ad una come me,mentre io arrivo a fine mese per il rotto della cuffia?! Grazie per questo suo ennesimo gesto meschino e offensivo! Ora sparisca!” mi risponde.
“ Non volevo umiliarti! Io conoscevo tua madre. Ha lavorato per me sia all’Ecomoda,che nella mia azienda…” affermo. Mi guarda sbalordita.
“ Ha lavorato per lei nella sua azienda?” mi domanda conferma. Annuisco.
“ E magari le voleva bene come ad una sorella! A me queste storie patetiche non piacciono,non mi tangono. Sono cinica per natura!” replica.
“ Non volevo bene a tua madre come ad una sorella,ma ha lavorato per me e tu sei rimasta sola al mondo…” ribatto.
“ Neanche questo la riguarda,tanto più che non sono sola giacché ho il mio fidanzato,mio padre e tanti amici che mi vogliono bene. E adesso non mi venga a dire che conosceva anche quel gran bastardo che ha messo incinta mia madre e che fa tutto questo anche per lui perché magari l’ha licenziato qualche anno fa e che probabilmente il povero seduttore da strapazzo ora fa il clochard,altrimenti mi incazzo davvero!” replica.
“ Non l’ho licenziato e non è un senzatetto!” affermo.
“ Bene,deduco che lo conosce…allora lei e quel tale vi meritate a vicenda! Due stronzi di uguale calibro! Comunque non mi interessa sapere nulla di quel soggetto. Né se era operaio,né se era dirigente…per me poteva anche essere un addetto alle pulizie. Non mi interessa!” replica.
“ Non lavorava soltanto nella mia azienda…faceva più che lavorare!” ribatto,mentre un nodo mi attanaglia la gola.
“ L’ho notato! Dal suo lavoro extra sono venuta fuori io! Quale parola della frase << Non ne voglio sapere di lui! >> non l’è molto chiara?! Non voglio parlarne,tantomeno con lei! Cos’è? Oggi si è svegliato terapeuta? Voglio che mi lasci in pace!” replica.
“ Non posso lasciarti in pace!” asserisco.
“ E perché,di grazia? Si è innamorato di me?” mi domanda disgustata.
“ No,ci mancherebbe! Io sono un adulto e tu sei piccola…” le rispondo.
“ Non ho tempo per gli indovinelli e neanche mi interessa cosa vuole. Lei non ha fatto altro che umiliarmi da quando mi ha conosciuta,anche se con Mendoza Senior non ho mai avuto nulla a che spartire. Mi ha fatto intendere che non potevo offendere la sua preziosa figliola perché ero << nata di chissà chi >> (parole sue),anche se in quell’occasione mi stavo solo difendendo dalla stupidità urticante della sua cara Susanna! Poi un bel giorno si è svegliato di buon umore e per chissà quale arcano motivo è venuto a rompermi le palle all’università scusandosi per l’atteggiamento adottato con me e dulcis in fundo ha finito col pagarmi le tasse universitarie. Posso sapere da quale disturbo psichiatrico è affetto?! È bipolare?! Ha uno sdoppiamento della personalità?!” afferma.
“ Aisha,tu mi devi ascoltare!” esclamo.
“ No,è lei a dovermi ascoltare: MI LASCI IN PACE! Ha rovinato la sua azienda perché pagava gli studi a tutte le donne senza mezzi? Non credo e allora la pianti di imporsi nella mia vita con questi gesti poco consoni. Se ha dei soldi superflui,compri un paio di scarpe costoso alla sua cara figliola per consolarla dopo la figura di merda fatta ieri. Spenda i soldi per lei che è una Valencia,non per me!” replica.
“ Li sto già spendendo per una Valencia!” bofonchio. Scoppia a ridere.
“ Ha forse battuto la testa?! Forse è il caso di chiamare un medico!” replica fra le risate.
“ TU SEI UNA VALENCIA PERCHÉ IO SONO TUO PADRE!” affermo con enfasi. Mi guarda turbata,confusa,smarrita. Dai suoi occhi fuoriescono degli accenni di lacrime. No,non dovevo dirglielo così!
“ Non è vero. Non può essere. Lei vuole solo vendicarsi per lo scherzetto che ho fatto a sua figlia!” mormora sconvolta dopo essere rimasta svariati minuti senza parole.
“ Aisha,ti prego,ascoltami!” la supplico prendendole la mano,ma lei si sottrae e resta a fissarmi con lo sguardo vitreo.
“ 21 anni fa sono stato io ad andare a letto con tua madre. Io non potevo continuare una relazione con lei perché sono sposato ed amo mia moglie. Io non sapevo fosse rimasta incinta…” mi interrompe.
“ ERA CONVINTO CHE I BAMBINI LI PORTASSERO LE CICOGNE? SE ERA COSÌ INNAMORATO DI SUA MOGLIE,PERCHÉ È ANDATO A LETTO CON MIA MADRE?!” replica irata. Le lacrime le inondano il viso. Faccio per prenderle il braccio ma si ritrae.
“ NON SI AZZARDI A TOCCARMI!” mi intima con uno sguardo di puro odio.
“ Io ero ubriaco. Io e mia moglie eravamo in crisi,ma io…” farfuglio.
“ E LEI HA PENSATO BENE DI SCOPARSI UN’ALTRA SENZA PRESERVATIVO NEL FRATTEMPO. COMPLIMENTI! CHE MOSSA! DEVE AMARLA PROPRIO MOLTO SUA MOGLIE! E IMMAGINO CHE CON QUELL’AIUTINO ECONOMICO,VOLESSE RIPULIRSI LA COSCIENZA,VOLESSE TOGLIERSI DALLE PALLE L’ERRORE DI UNA NOTTE!” ribatte mordace. Il suo viso continua ad essere colmo di lacrime.
“ No,ti sbagli!” replico.
“ NON MI IMPORTA PERCHÉ HA AVUTO LA SUA TROVATA DEL CAZZO! HO SEMPRE ODIATO L’AUTORE DEL MIO CONCEPIMENTO E DA QUANDO LA CONOSCO,ODIO LEI. LE DUE COSE ADESSO SI FONDONO,QUINDI LA DETESTO COME ESSERE UMANO E LA ODIO PROFONDAMENTE COME AUTORE DEL MIO CONCEPIMENTO!” afferma.
“ Non sai che padre posso essere! Come fai ad odiarmi in questa veste?!” obietto.
“ Non mi perdo di certo questo granché,da quello che racconta Giulio e neanche con Susanna mi pare sia riuscito tanto bene il suo ruolo. Come figura parentale dev’essere peggio di com’è nelle vesti di essere umano: una merda!” replica.
“ Aisha,io sono tuo padre! Non puoi trattarmi così!” ribatto. 
“ MIO PADRE È RENÉ VEGA! LEI NON È NIENTE!” asserisce prima di cercare di allontanarsi. L’afferro per il braccio,ma si dimena. Si dirige verso le scale,da dove arrivano Nicola Mora e quel cretino del figlio.
 
[Carlos]
Scendo le scale per andare in atelier con mio padre,anche se sinceramente non me ne fraga niente dei tessuti. Il fatto è che per me ogni scusa è buona per vedere Ginger,quindi se interessarmi a quei tessuti,mi farà stare con lei,ben venga!
“ Sono stoffe meravigliose!” afferma mio padre alla fine del suo discorso,che non ho seguito per nulla. Per me possono essere anche delle stoffe così così…voglio solo vedere la mia Ginger!
Scendo gli ultimi gradini e mi ritrovo di fronte una scena strana che non riesco ad interpretare. Daniele Valencia che cerca di trattenere Aisha e lei che si divincola in lacrime dalla sua presa e scappa via. Viene verso di me,correndo più che altro in direzione delle scale,ma mi paro davanti a lei. Le poso le mani sulle spalle,cercando di capire che cavolo sta succedendo. Aisha mi guarda con occhi colmi di lacrime: il rimmel l’è colato lungo le guance,le sue labbra sono ancora più rosse del solito. Azzera la distanza tra noi e appoggia il viso sulla mia spalla,la stringo forte a me,il mio naso affonda tra i suoi capelli,mentre le accarezzo la nuca. Arrivano anche Bianca e Barbara.
“ Che hai,amore mio?” le sussurro chiudendo gli occhi e godendomi l'abbraccio.
“ Portami via,Carlos,ti prego! Me ne voglio andare!” singhiozza. Le accarezzo i capelli dolcemente.
“ Si,adesso andiamo via,però calmati,Ginger!” la rassicuro.
“ Mi calmo solo se mi porti lontano da qui!” asserisce ancora in lacrime. Le accarezzo la nuca cercando di rassicurarla.
“ Shhh…sono qua! Va tutto bene! Adesso ci sono io con te!” mormoro. La sento boccheggiare contro di me e si allontana leggermente per poi portarsi una mano al petto.
“ Che hai?” le domando preoccupatissimo. È pallidissima e le mani le tremano. Mi sto spaventando!
“ Non riesco a respirare!” biascica. Barbara si avvicina a noi.
“ POSSO SAPERE CHE CAZZO LE HA FATTO?” domando parecchio alterato a quello stronzo di Valencia.
“ A che titolo?” mi chiede,come se non sapesse che io e Aisha stiamo insieme e che se ha tentato di farle del male,rischia di ritrovarsi in mille pezzi per opera mia.
“ Viene nella mia azienda,riduce in questo stato la mia donna ed ha solo da chiedermi << A che titolo? >>? Cos’è? Ha scordato il cervello a casa? O l’ha regalato alla sua Susanna? Se non l’è chiaro,glielo ripeto: ESIGO CHE LEI NON METTA MAI PIÙ PIEDE QUI! VADA AL CLUB DEL GOLF,DI BURRACO,DELL’UNCINETTO,DI QUELLO CHE CAZZO LE PARE,MA NON SI FACCIA MAI PIÙ VEDERE QUI O GIURO CHE LA CACCIO A PEDATE!” sbotto. Non mi sono mai incazzato tanto nella mia vita come adesso. Se non fossi preoccupato per il mio tesoro,adesso sarei già saltato al collo di quest’imbecille! A questo bel quadretto si aggiunge pure Roberta.
“ Carlos,ma che ti urli? Sei matto?” mi redarguisce.
“ Domandalo al signore qui presente che succede!” le rispondo bruscamente.
“ Aisha,che hai?” domanda Roberta.
“ Stai calma! Adesso ti siedi un attimo e vedrai che passa!” esclama Barbara rivolgendosi alla mia piccolina ancora boccheggiante e tremante. Faccio per lasciarle la mano,ma me la stringe più forte.
“ No,non te ne andare! Non mi lasciare,Carlos!” mi supplica quasi in preda al panico.
“ Non me ne vado! Sono qua!” la rassicuro accompagnandola al divano. Si siede e Barbara l’è accanto.
“ Stai tranquilla! Adesso io e te contiamo da 100 a 0 lentamente prendendo dei bei respiri profondi. E vedrai che ti sentirai meglio!” le dice Barbara accarezzandole i capelli. Non è meglio chiamare l’ambulanza?  Aisha mi guarda e le sorrido cercando di rassicurarla.
“ Pronta? 100…99…98…97…96…” inizia Barbara.
“ …95…94…93…92…91…90… Mi sento meglio!” continua la mia cucciola,mentre il suo respiro ritorna quasi normale.
“ Hai avuto un attacco di panico! Non è niente di grave!” le spiega Barbara posandole un bacio sulla tempia mentre accarezzo i capelli del mio amore. Niente di grave,ma stavo per restarci secco io!
“ E tu come…” domando a Barbara.
“ Ho fatto un corso una decina d’anni fa.” Mi spiega.
“ E noi che pensavamo fosse una buona a nulla! ” la canzona suo suocero. Stronzo!
“ Daniele!” lo redarguisce Roberta.
“ Ti è mai successo prima?” domanda Barbara alla mia cucciola ignorando la battutaccia di quel cretino. Lei scuote il capo.
“ Dev’essere stato causato da una situazione di stress. La prossima volta che ti succede allontana i pensieri negativi e pensa a qualcosa che ti distragga. Pensa che non è un infarto e che puoi fermare questo malessere solo controllando la tua testa e i tuoi pensieri! C’è chi per fermare questi attacchi scende le scale contando i gradini o ripete l’alfabeto…” le consiglia Barbara. Ma c’è anche chi ricorre agli psicofarmaci per controllare gli attacchi di panico!
Si aggiunge alla comitiva anche Giulio Valencia,mentre la mia piccolina riprende colore. Le bacio la fronte accarezzandole la nuca.
“ Che succede?” chiede.
“ Amore,Aisha ha avuto un attacco di panico!” gli spiega la sua fidanzata.
“ Oh cazzo! E ora come stai?” domanda Giulio ad Aisha,che si alza dal divano. Le sto vicino. Ho paura che si senta male!
“ Lo sapevi?” gli chiede Aisha di rimando. Sapere cosa? Non è che mio padre aveva ragione?
“ Aisha…” farfuglia lui.
“ CAZZO,RISPONDI! Lo sapevi?” replica Aisha. Le accarezzo il braccio per farla stare calma…non voglio si senta male di nuovo!
“ Sì.” Risponde lui in un sussurro.
“ Sei un bastardo! Io ti odio! Stavo cominciando a fidarmi di te e invece sei come lui! Io ti odio!” inveisce Aisha.
“ Aspetta…” cerca di placarla Giulio,mentre capisco sempre meno.
“ Tu con me hai chiuso!” lo fredda Aisha accoccolandosi fra le mie braccia. La stringo forte.
“ Aisha…” farfuglia Daniele Valencia. Lei lo fulmina con lo sguardo,stringendosi ancora di più a me.
“ Carlos,per favore,portami via!” mormora flebile la mia fidanzata,guardandomi negli occhi. Le bacio la fronte e la libero dalla mia morsa. Si aggrappa saldamente al mio braccio. Le modelle,Barbara,Bianca e mio padre ci guardano. Aisha si stringe di più a me. Mi divincolo dalla sua presa e le avvolgo le spalle con il braccio,il suo si sistema lungo i miei fianchi,le bacio la tempia. Non m’importa di quello che la gente pensa di noi,perché lei è più importante di ogni altra cosa al mondo per me e adesso ha bisogno di me.
Saliamo le scale in rigoroso silenzio,anche se sono divorato dalla curiosità di sapere cosa le ha fatto quel disgraziato per ridurla in questo stato.
“ Amore,dimmi qualcosa!” le sussurro. Mi rivolge uno sguardo triste. I suoi occhioni sono ancora pieni di lacrime.
“ Guarda che se continui a piangere,penserò che è per essere riempita di baci!” bisbiglio al suo orecchio. Sorride per poi scoppiare a ridere.
“ Almeno hai smesso di piangere!” commento.
“ Carlos,io ti amo da morire! Qualsiasi cosa accada,ricordati che ti amo e che questo non cambierà mai!” mi sussurra.
“ Anch’io!” replico.
 
[Giulio]
Tamburello ritmicamente le dita della mano destra sul mio avambraccio sinistro quasi con la vana speranza di risvegliarmi da quest’incubo. Grazie alla proverbiale delicatezza di mio padre,mia sorella mi odia. Non oso neppure domandarmi con quali parole le ha detto di essere suo padre per sconvolgerla in quel modo!
“ Daniele,hai un volto pallido e una faccia che non mi piace. Vuoi che ti faccia portare dell’acqua?” gli domanda Roberta. Dell’arsenico dovrebbe fargli portare! Mannaggia a lui!
“ No,grazie. Sei un angelo,Roberta,ma va tutto bene!” le risponde mio padre. Magari fosse così gentile con tutti!  
“ Piantala di fissarmi come se ci fossimo scambiati i ruoli! Sono io il padre fra noi due,quindi smettila con quello sguardo di rimprovero!” sbotta mio padre nei miei riguardi.
“ E CHE VUOI DA ME? UN TAPPETO ROSSO? VUOI UN APPLAUSO? O UN PREMIO? PORCA PUTTANA,MA HAI VISTO IN CHE CONDIZIONI ERA? LE HAI DETTO TUTTO,NON È COSÌ?” ribatto alterato.
“ SÌ,VA BENE?! MI HA FATTO USCIRE DAI GANGHERI!” replica nervoso.
“ Detto cosa?” chiede Bianca.
“ Che sono suo padre!” risponde quasi meccanicamente il mio caro genitore. Nicola Mora e Roberta sembrano meno sorpresi di quanto dovrebbero,mentre Bianca è completamente paralizzata dallo shock.  
“ Si levi quell’espressione dalla faccia! Doveva pur averlo un padre biologico quella ragazza,no?!” sbotta mio padre.
“ Non sfoghi le sue frustrazioni su mia figlia! Ed eviti di dare spettacolo nella mia azienda!” lo redarguisce con fermezza il signor Mora.
“ Nicola,ti prego! Non vedi in che stato è?” interviene Roberta.
“ Sì,ed ho visto anche in che stato era quella povera ragazza di Aisha! Le mancava solo questa sciagura!” risponde il signor Mora beccandosi un’occhiataccia da mio padre.
“ Sciagura? Non ti sembra di esagerare? Se uno dei tuoi figli definisse l’essere tuo figlio come una sciagura,ne saresti felice? Non credo!” lo difende Roberta. Mi mancava anche questa!
“ Ti ricordo che Guido ed Armando lo odiano!” replica il signor Mora.
“ Questa sì che è una garanzia!” commenta con evidente sarcasmo mia sorella maggiore.
“ Tu sei un pazzo!” sibilo sconsolato. Ma perché proprio io dovevo ritrovarmi un padre del genere?   
“ Invece di commentare a sproposito dovresti aiutarmi con tua sorella!” chiosa mio padre. La stessa che grazie a lui mi odia e che con molta probabilità non mi rivolgerà mai più la parola!
“ MA TU CI SEI O CI FAI? HAI APPENA ROVINATO IL RAPPORTO CHE AVEVO COSTRUITO CON TANTA FATICA CON MIA SORELLA! NON SO SE L’HAI NOTATO MA HA APPENA PROFESSATO DI ODIARMI!” sbotto incazzato nero.
“ Giulio,non ti sembra di sparare sulla Croce Rossa?!” mi rimprovera Roberta.
“ Un consiglio? Non lasciarti impietosire dal suo vittimismo,Roberta!” replico. Comodo per lei che non lo conosce! Mio padre mi guarda stizzito per poi smanettare sul suo cellulare. Si porta quell’aggeggio all’orecchio.
“ Ciao!...No,non è successo nulla. O almeno nulla di quello che pensi e non con chi credi tu!...Dove sei?...Devo parlarti!...A dire il vero,non ho molta fame!...Ci vediamo fra venti minuti al nostro solito tavolo!...Ordina tu. Sai benissimo quello che mi piace. Ciao!” gli sentiamo dire.
“ Chi era? Era la mamma?” domando.
“ Nulla che ti riguardi! E comunque no,mi manca solo tua madre in questo momento!” risponde quasi oltraggiato dalla mia domanda. Se non è mia madre, con chi si vede a pranzo? Signore,ti prego,fa che non combini altri casini!
“ Mi spiace per Aisha! Vedrai che capirà che non è di certo un male averti come padre e che sei una brava persona!” lo rassicura Roberta.
“ Come no! Mahatma Gandhi!” sibilo. Mio padre mi fulmina con lo sguardo.
“ Grazie,Roberta!” mugugna mio padre.
“ Non devi ringraziarmi! Vedrai che si sistemerà tutto!” replica Roberta. Scuoto il capo sconcertato. Mio padre abbozza un sorriso che non coinvolge gli occhi.
“ Senti,Daniele,per stasera non è che la cena potremmo farla a casa di zio Armando? È che non mi sento tanto bene e non me la sento di uscire! Con gli zii parlo io,tranquillo!” gli propone Roberta.
“ Se per tua madre va bene,va bene pure per me. A patto che tu metta una museruola a tuo zio che non sono proprio dell’umore per sopportare la sua ironia del cavolo!” le risponde nostro padre prima di imboccare l’uscita.
 
[Asia]
Daniele Valencia sale le scale accecato dalla furia tanto che quasi travolge me e Marietto che stiamo andando verso l’atelier. I modi bruschi sono sempre stati il suo tratto distintivo,ma ultimamente è ancora più strano del solito.
“ Che ha? Si è accorto del primo capello bianco?” ironizza Marietto.
“ Aisha è sua figlia!” farfuglia Bianca. Il mio sguardo si posa subito su Nicola. La sua occhiata equivale ad un << che ti avevo detto? >>.
“ Ma figlia di chi?” domanda Marietto.
“ Di mio padre!” risponde Giulio Valencia.
“ State scherzando?” domanda ingenuamente Marietto. Roberta nega con un cenno del capo.
“ E Aisha lo sa?” domanda Marietto.
“ L’ha appena scoperto!” gli risponde Barbara.
“ Menomale che non ha raso al suolo tutto…tipo l’incredibile Hulk!” commenta il mio futuro genero.
“ Alla biondina prenderà un colpo!” aggiunge Bianca.
“ E pure a tua sorella! Ha diviso la stanza in Messico con la sorella di chi ha cercato di soffiarle il posto nel letto di Bob!” le risponde il suo ragazzo. Non fa una piega!
“ Aisha non ha colpa di nulla,lo sai!” interviene Giulio Valencia.
 
[Jean Lou]
Emetto respiri lenti e costanti cercando di mandar via tutta l’ansia. Devo stare calmo e pensare che c’è tutto! Insomma ho posizionato i fiori, le candele (anche se devo ancora accenderle),e la mia cloche. Mi torturo le dita ispezionando di nuovo la cucina con lo sguardo per assicurarmi che sia tutto come l’avevo progettato. Lo squillo del mio cellulare mi fa sobbalzare.
“ Pronto!” rispondo secco.
“ Che modi! Come va,fratellino?” mi domanda Charlotte.
“ Male. Il tuo fidanzato ha dato il biglietto a Giulia,vero?” replico ansioso.
“ Sì. Sei passato dal cinese,vero?” mi chiede.
“ Credi che sia rincoglionito? Sì,che ci sono passato!” rispondo.
“ Oggi con te non si può proprio parlare!” commenta risentita.
“ Lotte,sono nervoso,ok? Possiamo parlare d’altro?” ribatto.
“ Se vuoi parliamo del tempo!” risponde sarcastica.
“ Parliamo dei tuoi due gemelli che ti fanno assomigliare a Pacman! Perché non me l’hai detto prima che erano due?” replico.
“ Io ed Hermes volevamo dirlo al matrimonio,anche se poi quel video ha scombinato un po’ i piani cogliendoci di sorpresa!” risponde.
“ La sorpresa più grossa l’avrà avuta di certo zio Daniele prima scoprendo di Roberta e poi vedendo sua figlia in quelle vesti!” commento.
“ Pare che lui e Roberta vadano d’accordo!” mi racconta.
“ Sarà contento! La figlia avuta dal suo grande amore lo adora…” commento annoiato dall’argomento.
“ Non dirlo mai in presenza di zia Patty! Lo sai che si sente sempre un gradino al di sotto della signora Camilla!” ribatte.
“ Un gradino sotto non valutando il QI. Perché se poi prende in considerazione quello,lei finisce sull’ultimo gradino della scala e la signora Camilla in cima alla piramide!” osservo un po’ acido.
“ Questa era cattiva,sai?! Dai ti lascio! Immagino sarai smanioso di lasciarti divorare dall’ansia! Un bacio,fratellino!” risponde prima di riagganciare. Da quando essere oggettivi equivale ad essere cattivi?
 
[Armando]
“ Roberta,se è uno scherzo,non è divertente!” avviso mia nipote telefonicamente. E che cazzo! Ma due volte al giorno,manco come se me l’avesse prescritto il medico! Non me lo sarei trovato fra le palle così spesso neppure se mi fossi sposato con Marcella,maledizione!
“ Zio,ti prego! Non me la sento di uscire e l’impegno è già stato preso! Insomma è stato così gentile con me e con Joseph!” replica.
“ Il problema è con il resto della popolazione terrestre,incluso me! Daniele Valencia e la gentilezza sono due rette parallele!” ribatto.
“ Ma magari c’è un punto di fuga da qualche parte!” obietta. Sbuffo e mi trattengo dal sibilare una parolaccia.
“ Senti,posso sapere perché ti sta così simpatico Daniele? Non sei interessata a lui in quel senso,vero?” le chiedo spaventato. Ci manca solo questa! Quell’uomo è suo padre,maledizione!
“ Zio,non siamo in una puntata di Beautiful! Daniele è stato il fidanzato di mia madre e poi a me interessa solo Joseph!” risponde. Tiro un sospiro di sollievo.
“ Inoltre ha l’età per essere mio padre,no?” aggiunge. Rabbrividisco.
“ Già! Facciamo che me ne renderà merito il Cielo del mio sacrificio. Va bene la cena per stasera,ma sappi che alla prima battuta cretina di quel deficiente lo do in pasto ai cani del vicino!” ribatto.
“ Tranquillo,zio. Ci vediamo dopo! Ciao!” mi saluta per poi riagganciare. Spero solo che questa casa resista alle urla di stasera e non decida di cedere proprio alle urla di Roberta!
 
[Aisha]
Il viaggio in macchina l’abbiamo trascorso in silenzio,anche se so bene che ora vorrà sapere e forse mi lascerà. Per colpa di quel bastardo perderò l’uomo che amo,che di certo non vorrà stare con una Valencia,la sua famiglia non glielo permetterà! Tutti smetteranno di guardarmi con gli stessi occhi e per loro sarò un’altra arrivista proprio come Susanna!
“ Adesso che siamo a casa,mi spieghi che hai?” mi domanda dolcemente Carlos. Come faccio a dirgli che lo amo anche se sono una Valencia?
“ Che cosa è successo?” mi domanda inginocchiandosi davanti a me e prendendomi entrambe le mani,che accarezza lievemente.
Fisso un punto lontano,le lacrime pronte nuovamente a scendere,mi rigano il viso in un attimo.
“ Amore,ti prego!” mi implora,asciugandomi le lacrime.
“ Devi giurarmi che quando ti racconterò tutto,farai quello che ti senti e non resterai con me solo per pena!” affermo. Tanto so che mi lascerà!
“ Amore,non dire stronzate! Lo sai che non ti lascerò mai!” replica.
“ Giuramelo!” lo esorto.
“ E va bene! Te lo giuro!” asserisce arrendevole.
“ Quel porco ha alzato le mani su di te?” mi domanda.
“ La sua perversione non arriva a tanto,immagino!” rispondo. Ci sono padri che violentano le figlie,ma non credo che quel tale,per quanto malvagio,rappresenti il genere!
“ Mai dire mai!” commenta.
“ Daniele Valencia…lui è…” farfuglio scoppiando di nuovo a piangere. Mi accoglie di nuovo fra le sue braccia.
“ Lui è?” mi chiede.
“ Lui è andato a letto con mia madre 21 anni fa e lei è rimasta incinta di me!” sbotto. Si allontana da me e mi guarda scioccato.
“ Dimmi che scherzi!” mi esorta. Scuoto il capo. Si copre gli occhi con le mani.
“ Allora i sospetti di mio padre erano giusti!” farfuglia.
“ Tu padre?” chiedo sconcertata.
“ Sì. Me l’ha detto stamani,ma io l’ho escluso perché Daniele Valencia usa come modus operandi la corruzione della gente che vuole togliersi dai piedi,ma a quanto pare con tua madre non l’ha fatto! Mio padre l’ha dedotto ieri al matrimonio!” mi racconta. A quanto pare gli ultimi cretini eravamo io e lui!
“ Lo so che adesso pensi che sto con te per i tuoi soldi,che la mela non può essere caduta tanto lontano dall’albero e che la genetica conta. So che mi lascerai,ma ti giuro che non è così! Se non vuoi lasciarmi di tua spontanea volontà,di sicuro te lo chiederà la tua famiglia appena lo saprà! Voglio solo dirti che questo periodo con te mi ha reso felice,che non ho mai finto con te,neanche per un secondo,che ti amerò per sempre…” le sue labbra mi interrompono posandosi sulle mie.
“ Non pensare mai più stronzate del genere! Non ti lascerò mai! Come faccio a vivere senza di te?! Io ti amo e ti amerò per sempre. Fino a che il mio cuore batterà,apparterrà sempre e solo a te! Non mi interessa minimamente il fatto che hai per metà il dna di quell’energumeno e se la mia famiglia non capisce che sei diversa da lui e ti allontana,vorrà dire che perderà anche me. Io e te siamo una cosa sola e lo saremo per sempre,quindi chi non accetta te,perde automaticamente anche me!” afferma alla fine di quel bacio straordinario. Si siede accanto a me e mi invoglia a sedermi su di lui. Lo accontento e mi siedo a cavalcioni su di lui,perché ho bisogno di stare fra le sue braccia.
“ Carlos,io ho bisogno che tu mi dica esattamente quello che pensi di tutto questo!” esclamo. Mi prende il viso fra le mani. Mi asciuga le lacrime con i pollici accarezzandomi dolcemente le guance.
“ Ok,questa cosa mi ha scioccato e mi sembra di non essere il solo traumatizzato da questa notizia. Non faccio i salti di gioia all’idea di dover chiedere la tua mano a Daniele Valencia quando sarà,anzi credo che farò scorta d’aglio per quel giorno,ma neanche tu sei entusiasta di questa news e credo non sarebbe contenta la maggior parte della gente normale,considerando anche che ti ritrovi ad avere come zia quella mezza matta tutta rifatta e come sorella quella minorata mentale di Miss San Marino! Ma per me sei sempre la stessa,sei la stessa meravigliosa donna di cui sono innamorato pazzo e poco mi importa se quel << signore >> è il fottuto stronzo che prima si è divertito con tua madre e poi l’ha abbandonata e se pensa di accampare dei diritti su di te o di separarci,dovrà vedersela con me! Non sei sola,Ginger! Io starò sempre con te!” afferma. Sorrido per l’incipit del suo discorso.
“ Non lo voglio nella mia vita. Non voglio saperne niente di lui,di quella svitata della sorella o di quella ritardata della figlia,quindi scordati di dovergli chiedere la mia mano! Lui non ha diritti su di me e con lui e la sua comune di pazzoidi non voglio averci niente a che fare!” esclamo.
“ Ti giuro che non gli permetterò di avvicinarsi a te,se non vuoi! Non permetterò a nessuno di loro di infastidirti!” replica prima di baciarmi.
“ Anche se mi spiace non dovergli chiedere la tua mano…è un dolore immenso! Come farò a sopravvivere?” continua ironicamente. Rido.
“ Ti amo così tanto! Non so come farei se tu non ci fossi!” gli sussurro.
“ Anch’io ti amo tanto,piccola!” replica stringendomi forte.
 
[Giulia]
Mi allontano sconcertata e piacevolmente sorpresa da quel chioschetto,quello del nostro primo appuntamento,con un panino uguale a quello da me ordinato quel giorno. Ho appena avuto la riconferma che Jean è un uomo attento ai dettagli (una rarità,perché di solito gli uomini notano tutto meno che quelli). Nel biglietto trovato all’aeroporto accanto ad un paio di scarpe meravigliose decisamente abbinabili al mio vestito nuovo,riferisce addirittura com’ero vestita il giorno del nostro primo incontro! Io sto con un pazzo,un dolcissimo pazzo!
 
“ Era questo il panino,giusto? Ricordo ancora con emozione il terrore che mi attanagliava lo stomaco quando ti ho portata qui! Avevo paura la prendessi male! La bellissima e ricchissima Giulia Mendoza Pinzon ad un chioschetto ambulante…uno scoop! E invece fu una delle serate più dolci della mia vita! Che dirti,amore mio,ti tocca un’altra tappa: il posto dove abbiamo avuto modo di parlare da soli per la prima volta. So per certo che non l’hai dimenticato,così come non l’ho scordato io!
P.S.= il panino devi mangiarlo tutto perché so per certo che per dedicarti a questa caccia al tesoro hai trascurato la pausa pranzo!”
 
No,non l’ho dimenticato. Non potrei mai dimenticato il luogo dove abbiamo parlato da soli per la prima volta! Lui era così impacciato ed io ero molto sulle mie tanto da non rendermi neppure conto dell’interesse che aveva per me!
 
[Camilla Senior]
“ Quando l’ho vista in quello stato avrei voluto morire!” mi racconta Daniele giocherellando con la sua pietanza ancora intatta. Certo che gli elefanti sono più delicati di lui!
“ Pensa che non è da sola! C’è Carlos con lei!” lo rassicuro.
“ Allora siamo a cavallo!” commenta sprezzante. Sospiro.
“ E Roberta? Credi abbia intuito qualcosa? Non ti sei lasciato sfuggire nulla con lei,vero?” ribatto.
“ No. Nostra figlia è un angelo! Hai fatto un buon lavoro con lei e sono orgoglioso di lei,anche se la conosco poco!” risponde con gli occhi che brillano. Sorrido.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ Niente. È che quando parli di Roberta ti brillano gli occhi…” gli rispondo. Abbozza un sorriso costruito. Quando parla di nostra figlia,i suoi occhi si illuminano proprio come brillavano quarant’anni fa quando mi guardava!
“ Posso farti una domanda?” mi chiede. Annuisco.
“ Se avessi saputo con certezza fin dall’inizio che Roberta era mia figlia,mi avresti lasciato lo stesso all’altare?” mi domanda. Resto spiazzata da questo quesito.
“ È importante?” replico.
“ Non molto. È pura curiosità!” risponde. 
“ No. Non ti avrei lasciato all’altare. Tenevo molto a te. Stavamo bene assieme e magari col tempo le cose sarebbero potute tornare com’erano agli inizi della nostra storia!” rispondo
“ Perché ti fai chiamare signora Mendoza qui dentro?” mi chiede.
“ Perché Mendoza ha più influenza che Lascano in questo paese. E poi frequento da sola questo centro benessere e quindi non c’è pericolo che Guido si offenda!” rispondo imbarazzata.
“ Chissà se il cuoco qui è ancora lo stesso!” commenta guardandosi attorno. Questo posto è identico a 40 anni fa…persino i colori sono gli stessi! Qui io e Daniele venivamo quasi tutti i weekend e con molta probabilità nella sauna di questo posto abbiamo concepito Roberta!
“ Daniele,il cuoco era vecchio quando eravamo giovani noi!” gli faccio notare divertita. Scoppia a ridere.
“ Almeno sono riuscita a farti ridere!” commento. Annuisce.
“ Guarda che stare a stomaco vuoto,ti fa male! Dai,mangia qualcosa! Anche solo un po’ di pane!” lo esorto. S’irrigidisce. Lo guardo interrogativamente.
“ Mi sono ricordato di quando sono morti i miei genitori. All’epoca usasti le stesse parole per costringermi a mangiare!” mugugna. Daniele era a pezzi forse più di Maria Beatrice e di Marcella. Si sentiva in colpa perché sarebbe dovuto partire lui per quel viaggio di lavoro!
“ Lo sai che non è colpa tua! Daniele,non potevi saperlo!” cerco di confortarlo posando quasi in automatico la mano sulla sua.
“ Sarebbe stato meglio se ci fossi stato io su quell’aereo!” mugugna.
“ Smettila! Se tu fossi morto non esisterebbero Giulio,Roberta,Susanna e Aisha! E soprattutto tua moglie sarebbe rimasta zitella!” replico. Scuote il capo con gli angoli della bocca rivolti verso l’alto. Sposta la mano per allontanarla dalla mia. Distolgo lo sguardo imbarazzata.
“ Sai che Giulio e Barbara hanno scelto la data per le nozze? Si sposano il 31 dicembre!” mi comunica cambiando argomento per evitare un silenzio imbarazzante fra noi.
“ Avrebbero potuto aspettare e rimandare a dopo la nascita del bambino! Insomma così non si godranno neppure la luna di miele!” commento tagliando la mia bistecca.
“ Noto che continui a fare le autopsie alle bistecche! È più la parte che butti che quella che mangi!” ironizza. Sorrido.
“ Tu che ne pensi di queste nozze?” gli domando. Ieri non abbiamo avuto modo di parlarne!
“ Se mio figlio è felice…l’unica cosa che non mi convince è la luna di miele!” ribatte.
“ Perché?” gli domando.
“ Giulio vorrebbe portare Barbara nella casa sul lago!” afferma. Non dirà sul serio,vero?
“ QUELLA CASA SUL LAGO?” chiedo conferma.
“ Camilla,non sono Bill Gates,quindi ho solo una casa sul lago. Mi sono rifiutato. IO POSSO ACCETTARE CHE MIO FIGLIO E TUA FIGLIA SI SPOSINO,CHE ABBIANO DEI FIGLI,MA NON CHE VADANO IN VIAGGIO DI NOZZE E CHE MAGARI FACCIANO L’AMORE NELLO STESSO LETTO IN CUI IO E TE ABBIAMO PERSO ASSIEME LA VERGINITÀ E DOVE POTREMMO AVER CONCEPITO NOSTRA FIGLIA! È un insulto alla decenza e converrai con me che non si può fare!” si altera. Mi porto una mano alla fronte cercando di evitare lo sguardo degli altri clienti del ristorante che ci fissano!
“ Puoi non urlare? Vorrei preservare la mia intimità ed evitare che tutta Bogotà sappia dove e con chi ho perso la verginità,Daniele!” gli intimo a bassa voce. E che cavolo!
“ Scusa. Mi sono lasciato prendere la mano!” mugugna.
“ Potremmo regalare loro il viaggio di nozze in un alberghetto di charme! Lì ce ne saranno tanti!” propongo.
“ Io e te?” mi chiede sorpreso.
“ Io,tu,Patrizia e Guido!” chiarisco.
“ Tuo marito non è entusiasta del matrimonio!” mi informa.
“ Lo so. E lo sarà ancora meno quando incontrerà Giulio e scoprirà che è il tuo ritratto!” replico.
“ Roberta ti ha detto della cena da tuo fratello?” mi domanda.
“ Sì,e se devo confessarlo,la cosa mi fa un po’ paura! Tu e Armando assieme nella stessa stanza mi spaventate!” gli confesso.
“ Non credevo l’avrei mai detto,ma credo che la presenza di tuo fratello e di sua moglie possa essere un bene! Insomma potrebbe mitigare la reazione di Roberta! Oggi non sembra essere la mia giornata fortunata per confessare le paternità!” ribatte.
“ Una delle mie paure è sempre stata che non ti accettasse,che ti odiasse. Credevo che tu e Roberta non sareste mai andati d’accordo proprio perché avete lo stesso caratterino,ma ieri mi sono ricreduta ed ho più paura di come reagirà con me e con Guido! Per carità,Guido le vuole bene e non le ha mai fatto mancare nulla,ma hanno spesso divergenze d’opinione e…non so in cosa potrebbe sfociare il loro rapporto dopo questa confessione!” gli confido.
“ Che casino!” sospira esasperato.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che mi sono fatta attendere,ma per far esplodere queste due bombe dovevo riflettere sul come e quando,quindi c’ho messo un po’!
Chi si aspettava che Daniele con la sua innata delicatezza da elefante in un negozio di cristalli dicesse ad Aisha di essere suo padre in modo così gentile?! Chi dice che i modi non contano e che è importante la sostanza,non è onesto! Diciamo che il modo qui è stato il peggiore. Non poteva relazionarsi peggio con Aisha!
Mentre con Roberta cosa succederà? Anche lei non l’ha scoperto in un modo soft,ma la casa di Armando resisterà alle urla? E vi avviso che ce ne saranno tante!
E così si sono accorti della scomparsa di David e Cassandra,ma questo che ripercussione avrà sugli affari dell’Ecomoda e dell’azienda degli Smeaton?
Che ne pensate invece della caccia al tesoro di Jean? Cosa ci sarà sotto la cloche? Si accettano scommesse!
Prometto che stavolta non  vi faccio attendere tanto per il seguito,anche perché adesso comincia il bello (non letteralmente parlando)! Alla prossima!  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Betty la fea / Vai alla pagina dell'autore: principessa1793