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Autore: NotEvenChip    15/03/2017    3 recensioni
In questa raccolta vedremo Belle e Rumple in veste di genitori. Piccoli momenti di vita dei nostri due neo-genitori preferiti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Stai calmo Rumple, Gid se la caverà benissimo con suo nonno” Sospirò esasperata Belle.

Gold alzò lo sguardo verso di lei e la fulminò con gli occhi.

“Henry ha detto che passerà per un saluto, così mio padre non si sentirà controllato… Rumple… “

Gold respirò a fondo e chiuse gli occhi, poi afferrò la mano della moglie attraverso il tavolo.

“Hai ragione. Gideon starà bene e tuo padre… Beh, tuo padre gli vuole bene…”

Belle notò la smorfia di dolore del marito quando ammise che Moe French amava suo nipote più di ogni altra cosa al mondo. Sorrise e strinse ulteriormente la mano del marito, nulla avrebbe rovinato quella serata.
Erano finalmente usciti dopo un anno e mezzo di rinunce, pannolini, raffreddori, influenze, allattamento, coliche e poche ore di riposo per notte. Belle aveva proposto una semplice cena in solitudine con il marito e Gold aveva organizzato tutto, non poteva farsi rovinare la serata dal pensiero costante del figlio, la sua Belle gli mancava enormemente.
Avevano vissuto il primo anno e mezzo di Gideon incentrando tutto su di lui, senza accorgersi che non si erano mai presi un momento per loro stessi, fino a quando dopo una settimana di litigate, Belle aveva realizzato che forse avevano bisogno di passare del tempo da soli e parlare di tutto come facevano una volta, non solo di pannolini e bambini.

“Vogliamo iniziare questa serata? Magari con del vino?”

Gold alzò un sopracciglio in direzione della moglie.

“Chi sei e cosa ne hai fatto della mia adorata Belle?”

“Non sono poi così santa, e poi vorrei che rinunciassi tu al tuo whisky per un anno, quanto dureresti?”

“Touché” Le sorrise di rimando Gold. Ora che Belle era riuscita a distrarlo si accorse che gli era mancato moltissimo flirtare con la moglie, il pensiero lo fece arrossire mentre fece cenno al cameriere di avvicinarsi per le ordinazioni.
La prima ora la passarono così, ad ordinare vino e whisky, a sciogliersi sempre di più e a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto Gold suggerì di ordinare anche la cena o sarebbero usciti dal ristorante completamente ubriachi e con la pancia vuota.
Belle si sentiva davvero rilassata e strana, il vino cominciava a fare effetto e probabilmente sarebbe ritornata a casa barcollando se non avesse messo nulla sotto ai denti presto.
La serata continuò a trascorrere serena e senza intoppi fino a quando il cellulare di Gold iniziò a squillare. Il sorriso di Gold, che per quelle ore era stato una costante, soprattutto nel notare la moglie leggermente brilla, si spense non appena lesse il numero del suocero sul display.

French?” Ringhiò minaccioso Gold.

Dall’altra parte del telefono Moe esitò per qualche secondo poi finalmente parlò: “Ehm, Gold… Potresti passarmi Belle?”
Gold ringhiò nuovamente ma senza dire una parola passò il telefono a Belle, immaginava che se fosse successo qualcosa a Gideon, rimanere lì ad urlare per telefono non avrebbe risolto nulla e avrebbe solo fatto perdere del tempo.

“Papà?” Belle rispose preoccupata al cellulare.

“Belle! Grazie al cielo! Dove hai messo il cellulare? Ho dovuto chiamare Gold, sai quanto odio…”

“Oh basta adesso. Va tutto bene?”

“Oh ehm… Si, Gideon sta bene, solo che… solo che…”

“Solo che?? Papà mi stai preoccupando!”

Gold strinse i pugni così forte che per un momento Belle pensò che volesse distruggere il ristorante. Invece si alzò e andò a parlare con il cameriere.

“Solo che… E’ sparito! Era qui un secondo fa, stavamo giocando, ha starnutito ed è sparito Belle! Io non sono abituato a queste stregonerie…Io… Belle, mi dispiace… Lo sai che amo mio nipote io non..”

“Stiamo arrivando, tranquillo papà.” Belle chiuse frettolosamente la conversazione. Non poteva incolpare il padre per una cosa simile, era stato il nonno esemplare per tutta la sera, poi Gideon si era deciso di fare della magia e… Oh no! Gideon aveva la magia! “Cos’è successo?” Chiese Gold, con gli occhi colmi di preoccupazione.

Belle lo guardò intensamente e, probabilmente per colpa del vino di prima si mise a ridere. 

Gold sembrava non capire, aveva già pagato il conto ed era pronto a correre a casa dal suocero e dal figlio.

“Belle?”

Belle rise ancora più forte di prima ed afferrò la mano del marito per alzarsi dalla sedia ed avviarsi verso la macchina.

“Tuo figlio! Incredibile, è proprio tuo figlio!” Rise ancora Belle.
Gold le afferrò un polso e la fece voltare verso di sé. Belle gli cadde tra le braccia ancora leggermente instabile sui tacchi alti e vittima degli effetti del vino.

“Mi stai facendo impazzire. Gideon sta bene?” Sussurrò Gold a pochi centimetri dal viso della moglie.

“Si, però dobbiamo tornare a casa a cercarlo, o a fare quella cosa dove unisci i nostri capelli per ritrovarlo…”

“CHIEDO SCUSA?”

“Mio padre dice che stavano giocando, Gideon ha starnutito ed è sparito. La cosa divertente è che non eravamo presenti alla sua prima manifestazione di magia, ma mio padre si!” Ridacchiò Belle staccandosi dal marito, incamminandosi verso la macchina ancora leggermente traballante sulle gambe.
Gold la raggiunse, la afferrò per un braccio e si teletrasportarono a casa.  Colta di sorpresa, Belle ricadde tra le braccia del marito, sbilanciandolo e facendolo quasi cadere.
Moe li guardò accigliati, poi si accorse dello sguardo omicida di Gold ed iniziò ad indietreggiare.

“Ciao papà!” Urlò Belle agitando una mano in segno di saluto.

“Hai fatto ubriacare mia figlia? E’ così che ti comporti con lei quando…”

HAI PERSO MIO FIGLIO! HA SOLAMENTE UN ANNO!”

Gridò Gold avvicinandosi minacciosamente al suocero. 

Belle notò la scena e sbuffando si mise tra il padre ed il marito.

“Non è colpa di mio padre se Gideon è sparito in quella maniera, mettiti all’opera per ricercarlo e tutto finirà presto” Gold annuì e si allontanò di corsa in cerca degli strumenti necessari.

“Belle? Quel mostro ti ha fatto bere? E… Per quale motivo?” Chiese Moe preoccupato.

“No! Oddio no! Gold potete definirlo come volete ma di certo non si può dire che non sia un gentiluomo! Non avrebbe toccato un goccio se io non avessi insistito! Era… Preoccupato per Gideon, poco concentrato su di noi… E poi era… La nostra serata dopo tanto tempo, ecco tutto…”

Lo sguardo di Moe si ammorbidì notando gli occhi lucidi della figlia e le accarezzò dolcemente una guancia. Improvvisamente Gold tornò di corsa: “So dov’è. French, aspettaci qui” affermò, prese la mano della moglie ed avvolse sé stesso e Belle in una nuvola violacea.

Davanti a loro Gideon, seduto per terra intento a giocare con delle foglie ed il suo pupazzo preferito a pochi centimetri da lui. Sembrava sereno dopo tutto. La cosa che parve strana ad entrambi era il luogo dove il primo atto magico del loro figlio lo aveva condotto. Gideon infatti si trovava nelle vicinanze del pozzo. Posto in cui Belle per la prima volta si ricordò di Rumple dopo la maledizione, posto che scelsero come sfondo a molti dei loro litigi o profonde discussioni, posto in cui più volte professarono il loro amore, tanto da sceglierlo come luogo perfetto per il loro matrimonio. 

“Ehi Gid!” Lo chiamò il padre.

Gideon si voltò ed aprì le braccia sorridendo, in segno di saluto ai propri genitori, come se non fosse successo nulla, come se non si fosse accorto della differenza tra il loro soggiorno e la foresta di Storybrooke.

Gold corse verso il figlio e lo raccolse tra le braccia, stringendolo forte al petto e respirando serenamente per la prima volta dopo quella telefonata al ristorante.

“Pa-pa!” urlò entusiasta il piccolo Gold.

“Oh Gideon, figlio mio. Tua madre e tuo nonno mi stavano facendo impazzire!”

Gideon allacciò le braccia attorno al collo del padre e rise, non capendo la preoccupazione del padre ma trovandolo comunque divertente. Belle, che li stava guardando da lontano, li raggiunse e prese la manina di Gideon per baciarla ed appoggiò la testa sulla spalla del marito. 

“Rumple?”

Gold, appena si sentì pronto, smise di stritolare il figlio ed allungò un braccio per includere Belle in quell’abbraccio.

“Si?”

“Non ti sembra strano che sia finito proprio qui?”

Gold sorrise ed avvicinò la moglie per poterla guardare negli occhi. Anche se la loro serata era stata rovinata dall’improvvisa scomparsa del figlio,  non poteva che essere felice nell’avere la sua famiglia tra le braccia.

“Torniamo a casa” E con il consueto fumo viola riportò la sua famiglia a casa. 

Moe si rilassò improvvisamente alla vista del nipote e della figlia aggrappati a Gold, rilasciò un sospiro, non accorgendosi che stava trattenendo il respiro fino a quel momento. Probabilmente ora Gold non gli avrebbe più permesso di avvicinarsi al nipote e a sua figlia.

Gold invece baciò Gideon sulle guance paffute per qualche altro secondo, poi si avvicinò a Moe. I due si fissarono intensamente fino a quando Gideon si voltò verso il nonno e gli sorrise, Gold allora lo passò a Moe che prese il nipote tra le braccia e lo strinse sollevato.
Belle stava guardando la scena col fiato sospeso e per un secondo era convinta che il marito avrebbe fatto una scenata al padre. Non si erano detti nulla, ma da quel gesto Belle aveva capito tutto.

“E’ stata una lunga ed impegnativa serata. Vado a riposare.” Detto questo Gold fece un cenno al suocero, si avvicinò a Belle per darle un leggero bacio sulle labbra e si avviò in camera da letto.

“Pensavo… Pensavo che non avrei mai rivisto mio nipote dopo questa sera! Che tuo marito decidesse di tenermi lontano per sempre…” Sospirò Moe con un sempre più stanco Gideon tra le braccia.
Belle sorrise al padre ed iniziò ad accarezzare la schiena del figlio, rilassandolo.

“Io te l’ho sempre detto che non è poi così terribile… Quando tutti imparerete che in realtà è un marito molto paziente ed un padre premuroso e presente, potrei pensare di dare una festa!”

Moe le sorrise poco convinto. Poi Belle continuò:

“Cosa che non succederà mai anche grazie al suo carattere burbero e riservato. Voi potrete anche non accorgervene ma con noi è…”

“…Perfetto.” Concluse il padre con una smorfia di dolore.

Belle per un attimo pensò che fosse ancora l’effetto del vino a farle sentire quella parola e che suo padre non avrebbe mai e poi mai detto una cosa del genere. 

“Lo vedo Belle. Potrà anche continuare a nascondersi dietro a quell’armatura da Signore Oscuro e dietro a mille trucchetti magici ma ad un padre certe cose non sfuggono”

Belle continuava a guardarlo con sguardo interrogativo.

“Vedo come ti guarda… Vedo come guarda Gideon, vedo come vi… abbraccia in continuazione appena ne ha la possibilità. Cielo, non avrei mai pensato di pensare questo di Gold, ma lo vedo. Non mi comporterò mai diversamente con lui, ma sappi che lo vedo benissimo che vi ama molto.”
Belle aveva gli occhi lucidi, non era solo lei a vedere del buono in suo marito allora. Moe salutò la figlia e si avviò verso casa, Belle portò Gideon nella sua cameretta e cominciò a prepararlo per la notte.
Una volta addormentato, si avviò in camera in cerca del marito che, dopo la veloce ritirata di prima, non si era più fatto vedere. Lo trovò seduto sulla poltrona a leggere. 

“Ehi”

“Ehi”

“Pensavo stessi già dormendo”

“Avevo… Avevo solo bisogno di stare da solo”

Belle annuì e si avvicinò al marito che le fece cenno di sedersi sulle sue ginocchia. Una volta in braccio al marito si rilassò e gli passò una mano tra i capelli e Gold si lasciò scappare un sospiro pesante.

“Rumple? Va tutto bene?”

“Si, ora si… Siete entrambi qui, va tutto bene.”

Belle si strinse ancora di più al marito e si sentì avvolgere dal suo caldo abbraccio ed in qualche maniera si sentì ancora di più a casa.
“Ho visto il tuo sguardo perso nel vuoto quando pensavi che Gideon fosse sparito, hai alzato la voce contro mio padre, ma non era con lui che ce l’avevi realmente. Eri arrabbiato con te stesso per non esserci stato quando tuo figlio aveva bisogno di te. Sei costantemente terrorizzato da questa cosa, è per questo che non abbiamo trovato così tanti spazi per noi da quando è tornato bambino? Dopo aver visto quanto odio nutriva la sua versione adulta, hai il terrore di fare mezzo passo falso. Ma Gideon ti adora Rumple. Lo vedi come gli si illuminano gli occhi appena rientri dal lavoro o non appena entriamo nel negozio. Sei riuscito a farlo innamorare di te mentre era un adulto pieno d’odio ed aveva una convinzione completamente sbagliata di te, come pensi di poter sbagliare ora che hai la possibilità di crescerlo? Sei un padre fantastico Rumple. Spero solo che un giorno tu te ne renda conto.”

Gold aveva chiuso gli occhi e si era appoggiato alla moglie a metà del discorso, trattenere le lacrime ora era davvero difficile. Belle aveva ragione, al momento lui e Gideon erano davvero affiatati, ma cosa gli avrebbe riservato il futuro? Non poteva permettersi di perdere un altro figlio, questa volta non se lo sarebbe perdonato mai.
Belle gli prese il viso tra le mani, gli asciugò le lacrime ed iniziò ad appoggiare soffici baci su tutto il viso del marito, fino a che fu costretto a sorridere.

“Siamo così orgogliosi di te, Rumple.”

Gold guardò la moglie negli occhi e la avvicinò per poterla baciare propriamente sulle labbra. Non ne avrebbe mai potuto abbastanza di baciare sua moglie e quel paio d’ore in solitudine meritavano una degna conclusione, così la prese tra le sue braccia e si alzò dalla poltrona portando una sorridente Belle sul loro letto. 

Dopo qualche abbraccio e qualche altro bacio Rumple si offrì di provare a portarla fuori la settimana successiva, giusto per darsi il tempo per creare un braccialetto per evitare che Gideon fosse in grado di usare la magia mentre loro non erano presenti e tranquillizzare un impotente Moe. 

Tutto poteva andare finalmente per il verso giusto e loro avrebbero potuto avere un appuntamento senza essere interrotti.

 



 

 

 

 

** Stavo passando il pomeriggio con un bambino molto piccolo e non riuscivo a pensare altro a quanto carini sono i bambini che starnutiscono ed improvvisamente nella mia testa si è scatenato tutto questo scenario, i Rumbelle a cena dopo il primo anno di vita del loro figlio e che vengono interrotti da uno starnuto speciale!

Siete autorizzati a dire che non sto per niente bene, non c’è nessun problema, volevo solo rendervi partecipi del disagio che provo nei confronti dei Rumbelle!! Torno giusta in tempo prima di morire definitivamente con la prossima puntata che con i riferimenti a Bae nei flashback mi farà piangere come una neonata!! Come al solito ringrazio chi mi farà sapere cosa ne pensa, ma anche chi passa di qui semplicemente per curiosità! ;) a presto!

   
 
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