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Autore: Becky_wizard    15/03/2017    0 recensioni
4 ragazze, 4 amiche, 4 compagne, prigioniere di un mondo oscuro conosciuto troppo prematuramente, esperimenti, torture, una mutazione oscura, Shredder e i suoi oscuri piani, ma tutto sembrò svanire quando 4 tartarughe di nostra conoscenza riuscirono a salvarle, ma sarà davvero così? Lisanna, Kathleen, Daphne e Mizuki riusciranno mai a fuggire dal loro passato? riusciranno mai a dimenticare? tra nuove amicizie, una nuova famiglia, nuovi combattimenti e scoperte?
Dal testo:
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 15

TENSIONE

 

 

“Quanto manca ad arrivare?” chiese Lisanna impaziente, “Non molto! Porta pazienza! E' la quarta volta che lo chiedi in dieci minuti!” rispose Donnie continuando a correre, “Secondo voi quel tizio che ha incontrato Donnie stava dalla parte dei Kraang?” chiese April preoccupata, “Tutto è possibile! Ma qualunque cosa sia dobbiamo stare all'erta potrebbero benissimo aspettarci dietro ogni angolo!” gli rispose Leo serio, questa proprio non ci voleva, chi era quell'assalitore che aveva descritto Donnie? Era stato sempre lui a rapire Mikey e Kathleen? Oppure i Dragoni Purpurei? Nha! Sicuramente Mikey sarebbe stato in grado di sconfiggerli da solo...un'alleato di Shredder? Possibile...oppure dei Kraang, nessuna delle opzioni era rassicurante, “Sto rilevando un segnale da parte del T-phone di Mikey...ma che diavolo-?!” Donnie si fermò di colpo sul tetto in cui era appena atterrato e guardò stranito il piccolo monitor che aveva con se, “Cosa è successo? Perché ti sei fermato? Si stanno spostando?” chiese Lisanna, “Si ma... secondo il rilevatore sembra che Mikey stia girando a caso all'interno di un perimetro definito...decisamente troppo grande per essere una casa o una cella...sembrano le grandezze di un quartiere” disse Donnie non capendo bene cosa stesse succedendo, forse Mikey e Kathleen non erano stati catturati, forse stavano semplicemente girando per New York, ma i movimenti erano concentrati solamente in quella porzione di territorio, cosa voleva significare? “Cosa diavolo significa?!” disse Lisanna con una faccia alquanto perplessa, Donnie le passò il monito, ed eccolo lì, quello stramaledetto puntino rosso che girovagava senza un senso logico in quella porzione di New York, Lisanna osservò attentamente i movimenti, non sembravano appartenere a un drone o cose del genere, non seguivano un criterio, sembravano più i movimenti di un'animale in trappola, che non sa dove andare e continua imperterrito a deviare strada alla ricerca di un'uscita “...cosa diavolo significa?...” ripeté quasi in un sussurro, non capiva, “Continuiamo, penseremo al senso dei movimenti del T-phone quando saremo pi vicini”, alzò lo sguardo dal monitor, Leo aveva ragione, dovevano muoversi se volevano avere qualche speranza di raggiungerli prima che si spostassero.

“Eeeeeeeeeeeeeeeeiiiii! C'è nessuno nei paraggiiii?” chiese con il suo solito fare, come se le catene che lo tenevano fermo fossero la cosa più normale del mondo, nessuno rispose, “Ninja time!” disse piano e con un'espressione molto furbesca, in men che non si dica riuscì a liberarsi delle catene, “AH! Nessuno mette in trappola Michelangelo! La più astuta delle tartarughe!”, detto questo si guardò in torno, era in una stanza illuminata solamente dalla luce fioca di una lampada bianca appesa al soffitto, nient'altro oltre a lui e al tavolo dove era stato legato, scrutò una porta nella penombra della stanza, si avvicinò, i suoi rapitori erano stati abbastanza intelligenti da chiuderla? Prese la maniglia, l'abbassò, la serratura fece un lieve schiocco, apparentemente no...la porta si aprì, si affacciò su un' ambiente tutt'altro che ospitale, sembrava un set da classico film horror anni 80, ambientato in una specie di struttura ospedaliera fatiscente con bollette della luce arretrate di mesi, in parole semplici un corridoio buio con una serie di porte di ferro ai lati, da mettere i brividi, soltanto una lampada al neon funzionava, “...figo...” uscì e richiuse lentamente la porta, quel posto metteva veramente i brividi, passò davanti a due porte, nonostante avessero dei piccoli oblò il buio all'interno delle stanze non permetteva la vista di niente che non fosse una schermata nera, sembrava quasi che il buio avesse una forma densa e che avesse riempito le stanze, mentre cercava di scrutare cosa ci fosse al di la di una porta sentì delle voci provenire dal fondo del corridoio, non ci pensò due volte, aprì la porta e se la richiuse alle spalle, era l'unico nascondiglio che aveva a disposizione, si mise di spalle alla porta in silenzio, ascoltando le voci, “E' pi tosta di quanto sembri...pensavo sarebbe crollata dopo poco e invece non a risposto a niente...” disse una voce quasi tagliente, “E questo potrebbe essere un problema, se non otteniamo delle informazione il maestro renderà la nostra vita un' inferno” continuò, “No ti sbagli ci ucciderà seduta stante...” gli rispose un'altra voce che sembrava provenire direttamente dall'oltretomba, “Non preoccuparti, troverò un modo per farla parlare, ora abbiamo provato con le buone, il prossimo passo sono le cattive, e credimi si pentirà di non aver risposto prima” la risata che ne seguì fece accapponare la pelle a Michelangelo, quando furono vicine si sporse leggermente dall'oblò per vedere di chi si trattasse, Xever e Rahzar passarono come se nulla fosse, sorpassando ignari la porta dove era nascosto Mikey e entrando dentro un'altra poco dopo; appena si chiusero la porta alle spalle Mikey uscì, “Allora c'è Shredder dietro tutto ciò...” disse fra se e se, poi un lampo di curiosità lo colpì, si voltò verso la direzione da cui erano venuti i due scagnozzi del Foot Clan, in fondo al corridoio c'era una porta, l'unica dalla quale proveniva della luce dall'interno, con cautela e furtivamente si avvio verso la porta, con circospezione si affacciò all'oblò e....Kathleen?
Un lampo gli colpì la memoria, ma certo! Come aveva fatto a dimenticarsene! Kathleen era venuta con lui da Murakami! Sperava soltanto che fosse riuscita a scappare, ma a quanto pare non ci era riuscita, e ora si trovava lì dentro legata ad un lettino mentre cercava di liberarsi, si guardò in torno prima per essere certo che nessuno stesse entrando e aprì la porta, la povera ragazza appena sentì la porta aprirsi fece uno scatto, ma appena mise a fuoco colui che era entrato nella stanza sentì come un peso in meno sullo stomaco, “Mikey...” fu l'unica cosa che riuscì a dire, lui si avvicinò e cercò di slegarla, “Mi spiace averti trascinato in questa situazione” disse profondamente dispiaciuto mentre slegava l'ultima cinghia che la teneva intrappolata, non rispose, non sapeva cosa rispondergli, naturalmente non lo riteneva responsabile, era quel luogo le la rendeva irrequieta e poco incline al parlare, in più l'interrogatorio di quel maledetto mutante l'aveva resa ancora meno incline al conversare, “Andiamo forse so dove si trova l'uscita” disse Mikey trascinandola per un braccio, uscirono dalla stanza e la vista del corridoio la pietrificò, dove si trovava? Perché quel posto assomigliava così tanto al laboratorio del professor Wright? Non potevano essere usciti da New York? Giusto? Tante, troppe domande le stavano affollando la mente, e tutte non avevano una risposta, il che la rendeva ancora più irrequieta, non voleva tornare in quel posto, e probabilmente non ci si trovava, ma allora perché gli assomigliava così tanto? Ricordi che si affollano nella mente, ricordi e immagini che stava iniziando ad accantonare nella sua memoria le riapparivano alla mente come un un onda colpisce violenta lo scoglio durante una tempesta, voleva andarsene, “Kathleen?”, non voleva rimanere un secondo di più in quel posto, “Kathleen?!”, aveva paura, stava provando una dannatissima paura, “Kathleen!” il semi-urlo di Mikey la ridestò dalla sua fiumana di pensieri, “Stai...stai bene?” le chiese preoccupato, “I-io...” solo in quel momento si accorse che le sue mani stavano tremando leggermente, le guardò per una attimo,
“...voglio soltanto uscire di qui...” disse chiudendole a pugno e abbassando lo sguardo, Mikey non rispose, ogni altra parola sarebbe stata futile, voleva andarsene,
come biasimarla, quel posto metteva addosso una strana inquietudine anche a lui, ma sapeva che c'era di più sotto, qualcosa di più profondo, una ferita pi profonda,
e non importa quanto lui e i suoi fratelli e April ci provassero, quella ferita c'era e sempre sarebbe rimasta, qualcosa che andava oltre la loro comprensione,
qualcosa che lui poteva solo vagamente immaginare, quindi decise di non fare altre domande e di trovare una via d'uscita il prima possibile.

“Non so quanto tempo ci è rimasto prima che Fishface e Rahazar ritornino” disse scrutando la porta da dove erano usciti poco prima i due, “Non penso molto,
stavano andando a prendere qualcosa per poi tornare da me...” disse con tono basso lei, Mikey la guardò, e ripensò alla conversazione che aveva ascoltato poco prima, “Ti hanno fatto qualcosa?” le chiese un un tono nella voce che sembrava tutto fuor che di Mikey, “N-no....volevano sapere dove si nascondevano le mie sorelle e dove vi nascondevate voi...ma non li ho detto nulla” disse con uno strano aspetto di sfida negli occhi, “Ma non ti hanno fatto del male vero?” continuò lui come sa la risposta fosse di vitale importanza, non sapeva come rispondere, cosa doveva dire? Una bugia e tranquillizzarlo o dirgli la verità e Dio solo sa cosa sarebbe succedere dopo,
“N-no....cioè non più di tanto...” Ok....ammetteva che quella risposta non solo era strana, ma: 1. Era decisamente inadatta alla situazione, e 2. Non aveva senso... cosa diavolo doveva significare quel “più di tanto”? La faccia di Mikey era perplessa, stava per rispondere ma la porta si spalancò e si ritrovarono di fronte a Xever con in mano un affare metallico dalle sembianze estremamente poco amichevoli, e un Rahazar dello stesso aspetto, che li stavano guardando perplessi e sorpresi,
ci fu un secondo di immobilità prima che Xever gridasse all'altro mutante di catturarli, i due iniziarono a correre nella direzione opposta, correvano senza guardarsi indietro, Mikey prese Kathleen per il braccio e la trascinò in un corridoio parallelo, se nel corridoio prima solo una luce faceva in quello ce ne erano solo alcune che andavano a intermittenza, Kathleen si voltò per vedere se li avevano seminati, e l'immagine di Rahazar sempre più vicina ad ogni intermittenza di luce le si stampò nella mente, corsero a lungo, Kathleen credeva che il cuore le sarebbe esploso da un momento all'altro, quando Mikey approfittando del momento di buio totale svoltò un'altra volta, continuò a correre finché voltandosi non vide più l'immagine del mutante canino che li inseguiva, si fermò, e si nascosero dietro una porta,
entrambi cerono di riprendere fiato il più silenziosamente possibile, “Per adesso penso che siamo al sicuro” disse l'Arancione tra un respiro e l'altro, “Prima che ci vedessero avevo attivato il T-phone, se gli altri ci stanno cercando avranno già visto il segnale” continuò prendendo il telefono in in mano, “Cosa stai cercando di fare?” chiese Kathleen ancora con il fiatone, sicuramente se non fosse stata metà gatto sarebbe crollata a metà percorso, “Cerco di inviare un messaggio a gli altri!”,
in quel momento la porta si spalancò, Mikey fu scaraventato in avanti dall'impatto e dall'altra parte della porta si ergeva in tutta la sua minacciosa presenza Rahazar, che sfoderò un inquietante ghigno “Tana per voi...”.

“Donnie cosa c'è perché ti sei fermato?” chiese Raph leggermente irritato, Mizuki si avvicinò al viola che stava fissando con sguardo indecifrabile lo schermo del suo
T-phone, la ragazza dai capelli corvini osservò lo schermo, i suoi occhi si sgranarono, “E' un messaggio....da parte di Mikey...” disse con un fil di voce,
"Cosa...cosa dice?” chiese Lisanna con timore, Mizuki deglutì, “C'è scritto...” “Shredder, trappola, poco tempo” continuò Donnie con un tono quasi a atono, tutti rimasero in silenzio, si guardarono tra di se, c'era preoccupazione e paura nei loro occhi, ma non potevano restare fermi, dovevano sbrigarsi se volevano avere qualche possibilità di salvarli prima che li venisse fatto del male.

 

 

 


--- angolo dell'autrice ---

Salve salvino! \(QuQ)/

Sinceramente pensavo di metterci di più ad aggiornare...posso dire di essere fiera di me stessa!

(9 UuU)9

Anyway...waaaaaa spero di aver reso la tensione della situazione all'interno di quel luogo molto inquietante in cui si trovano Mikey e Kathleen (/>_<\)

spero che non ci siano errori...anche perché la mia tastiera ha deciso di far addormentare alcuni tasti...quindi scusate!
Grazie sempre a voi che leggete! Se volete lasciate una recensione! ^ u ^
e niente...speriamo di rivederci il prima possibile con un nuovo aggiornamento!

Byee!

 

Baci. Becky

 

 

   
 
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